Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Yuki_o    30/08/2015    1 recensioni
Quando erano finalmente arrivati al loft lo avevano trovato così: a terra, un lago di sangue che si allargava intorno alla sua testa, apparentemente senza altri segni di lotta, gli occhi chiusi e le labbra leggermente schiuse, come se stesse dormendo. Solo gli arti, che formavano strani angoli e davano la sensazione di un burattino a cui avessero tagliato i fili, suggerivano che ci fosse qualcosa di sbagliato.
Quello e il sangue. Ovviamente.
[Avvertimenti: Amnesia!Derek, Magia!Stiles, Alpha!Scott, Lo Sceriffo Sa Dei Licantropi]
Buona lettura (spero)!
Genere: Angst, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

WHAT YOU CANNOT SEE

 
I turni di notte erano i peggiori, ad opinione di Stiles, lo aveva pensato sempre fin dai tempi in cui le lunghe ore di veglia erano state spese al capezzale di sua madre.
Di giorno erano quasi sempre in due nella stanza di Derek, più volte suo padre aveva dovuto usare la sua “voce da sbirro”- come la chiamava sua madre- e cacciare fuori dalla stanza imbucati in eccesso: dopo i primi giorni di terrore e disorientamento Erica e Boyd sgattaiolavano nella stanza insieme ad Isaac appena si distoglieva lo sguardo (come se non riuscissero a farne a meno, come se in qualche modo Derek fosse ancora il loro…Stiles preferiva non finire quel pensiero).
Quella sera però il magico trio era stato diviso da un compito di trigonometria e Boyd aveva deciso di sacrificare la propria serata per cercare di far capire a Erica abbastanza da non farle fallire la materia. L’espressione che aveva visto fare alla ragazza era stata tempestosa come minimo, ma Stiles sospettava fortemente che non avrebbe detestato altrettanto quella occasione di un tệte a tệte con Boyd se non avesse significato portale via del tempo accanto a Derek…non poteva che provare una profonda tenerezza al pensiero. Se avessero potuto avrebbero tenuto la loro sessione di studio anche sul pavimento della stanza, ma Melissa era stata chiara riguardo alle regole in quello spazio. Silenzio e calma.
(Piangere non veniva considerato baccano.)
Normalmente si contava sul buon senso di Boyd per far tornare i ragazzi a casa ad un orario accettabile, ma quella sera vista la sua giustificata assenza, appena l’orologio segnò le 2 di notte, fu Stiles con Chris Argent a salire verso la stanza per dare il cambio a Isaac. Il piano era trascinarlo a forza verso un letto se necessario, mentre Chris sarebbe rimasto a vegliare il bel dormiente.
(Aveva menzionato quanto fosse strano che Chris Argent, cacciatore e stoico uomo dallo sguardo d’acciaio, si stesse comportando in modo tanto civile e compassionevole? No? Perché Stiles era molto sconvolto dalla cosa. Molto. Jackson-si-trasforma-in-una-lucertola-assassina-psicocomandata sconvolto. Qui si parla di livelli di shock epici. Peter Hale-livelli di shock.)
Quindi il piano era piuttosto semplice, in più non era certo la prima volta quel giorno in cui aveva dovuto trascinare un licantropo uggiolante fuori da quella stanza e costringerlo a tornare nel mondo dei coscienti (Scott riusciva ad essere così ridicolo per un Alpha).
O che aveva dovuto trascinare se stesso, ad essere onesto. Fortunatamente Stiles non era fiscale riguardo l’onestà da un pezzo ormai.
Deformazione professionale: mentire per salvare la pelle cambia un teen ager iperattivo.
Ad ogni modo, per quanto apparentemente di facile esecuzione il piano era fallito miseramente non appena avevano aperto la porta della stanza.
Dannazione.
 
Isaac se ne stava nella sua solita posa. Una pila di cuscini per terra e lui accoccolato nel mezzo come un pulcino nel nido, la testa appoggiato sulle coperte all’altezza del busto di Derek e la mano che circondava delicatamente il polso abbandonato di lui.
Isaac si era addormentato così. Aggrappato a Derek, con il viso pallido su cui a dispetto di tutti i poteri dei lupi mannari cominciavano a formarsi occhiaie, a dimostrare questo più di tutto quante ore insonni il beta avesse passato in quella stanza. L’unico che passava più tempo di lui in quella stanza era Derek -che in effetti non poteva andarsene.
Un licantropo di un metro e novanta raggomitolato come un gatto in una tana di cuscini.
Ugh, troppo da chiedere al suo cinismo a quell’ora di notte…beh mattina, in realtà.
Il sospiro di Chris Argent lo riscosse e in qualche modo Stiles si sentì un estraneo in casa sua in quel momento, come spesso accadeva quando i lupi si riunivano insieme lì. C’era qualcosa che sapeva di inviolabile e speciale nel clima che si creava quando i licantropi erano riuniti intorno a Derek, che faceva sempre esitare Stiles anche solo a bussare a quella stanza.
Per questo non entrò. Non era comunque il suo turno e dalla posa rassegnata delle spalle di Argent sapeva bene che non c’era nessuna possibilità che l’uomo svegliasse Isaac dal suo sonno.
(E vogliamo parlare del fatto che Argent aveva praticamente adottato un cucciolo di beta? Isaac era una specie di Kriptonite apparentemente. Per quantificare un simile livello di shock Stiles ancora non aveva trovato un paragone adeguato. In effetti, era probabile che una simile situazione avesse stabilito un nuovo livello di shock che sarebbe stato raggiunto solo il giorno in cui avesse scoperte che il padre di Derek era, in effetti, Wolverine.)
-Va a dormire, Stiles.- qualcuno disse alle sue spalle.
Beh, qualcuno. Peter Hale.
Già.
Peter-bastardo non morto-Hale.
Non si sceglie la famiglia purtroppo e nessuno lo sapeva meglio di Derek, probabilmente.
 
Peter stava fermo fuori dalla porta e aveva lo sguardo più terrificante che Stiles avesse mai visto: vuoto, perso...solo.
Ricordava uno sguardo simile, nato da un tormento diverso. Lo stesso di suo padre, al funerale della sua Claudia.
Si sentì solo un po’ un codardo a distogliere lo sguardo mentre ubbidiva e con calma lasciava la stanza.
 
Stiles avrebbe potuto protestare –quella era casa sua, la sua stanza degli ospiti, il suo licantropo comatoso...più o meno. Anche suo licantropo comatoso!…ma la verità era che Peter ero lo zio di Derek, la cosa più simile ad una famiglia biologica che gli fosse rimasta, e da quanto il lupo più cattivo della favola era tornato in città e aveva scoperto Derek in queste condizioni...beh si era comportato bene. Nessuna battuta inopportuna, nessuna mezza bugia...nulla.
 
Buongiorno, buonasera, Derek avrebbe bisogno di una nuova flebo.
Le sue interazioni con il resto del branco erano state più o meno così.
 
Diavolo, a costo di sembrare un illuso, Stiles avrebbe quasi potuto credere che Peter fosse davvero preoccupato per suo nipote!
Stiles lanciò un'ultima occhiata alla stanza dove Isaac se ne stava ancora acciambellato e Chris torreggiava sul letto, apparentemente a suo agio nonostante tre licantropi nelle sue vicinanze lo rendessero decisamente in minoranza –il suo ego aveva ormai accettato da tempo che in una effettiva valutazione delle forze in campo uno Stiles equivaleva a zero risorse...e davvero, gli stava più che bene se significava non avere pazzi spiriti volpini assetati di sangue nella sua testa.
 
In ogni caso, essendo un esperto e micidiale cacciatore del soprannaturale, Stiles decise infine che Chris in qualche modo sarebbe comunque riuscito a sopravvivere all'esperienza (senza contare che due lupi su tre erano belli e andati nel regno dei sogni...o così gli piaceva pensare fosse per Derek).
 
Senza altro commento quindi fece dietro front dalla soglia e si avviò verso le scale lanciando solo un rapido sguardo alle sue spalle, cogliendo il momento in cui Peter faceva il primo passo nella stanza ora affollata.
A sentire le regole di Melissa non sarebbero stati permessi più di due visitatori per volta, ma considerato tutto, Isaac in quel momento probabilmente non contava.
Se Melissa McCall voleva vedersela con due spietati predatori e dire loro cosa potevano o non potevano far beh...prego! Lui preferiva tenersi tutti i suoi arti attaccati al loro posto, grazie tante.
Borbottando riguardo a non avere più privacy in casa, scese le scale e tornò al piano terra.
 
All'arrivo di Chris aveva poggiato gli appunti di economia sul tavolino in salotto e considerato l'orario probabilmente era il caso di lasciare perdere lo studio e andare a letto. Quello che non sapeva sarebbe rimasto un mistero e tutti sarebbero sopravvissuti ad una A-. Si spera.
 
Cercando di sistemare i block-notes di appunti, trovò qualche pagina con bozze di domande su Arpie e Sirene e stralci di ricerca sui non-morti fatti nelle ore passate insonni. Stiles ancora non sapeva se l'apocalisse zombie fosse una vera possibilità e ora la sua fonte principe di informazioni –ringhiate tra uno sguardo assassino e l'altro- era temporaneamente irraggiungibile. Temporaneamente essendo la parola chiave, perché Derek si sarebbe svegliato, a costo di ingaggiare un principe delle favole professionista e farlo risvegliare ‘alla Biancaneve’. Sarebbe stato il Vine del secolo.
 
Proprio mentre l'immagine stava davvero prendendo forma nella sua mente –e che diavolo, il principe assomigliava vagamente a Danny e Stiles avrebbe avuto una lunga conversazione con il suo inconscio molto presto- un rumore di passi dal tono sospettosamente soprannaturale rimbombò sospettosamente per le scale e –yup- ecco Peter Hale che si lanciava verso la porta di ingresso...prima di vedere Stiles fermo come uno stoccafisso accanto al divano con ancora i suoi appunti in mano.
E fermarsi a fissarlo a sua volta.
 
Lupo inquietante.
 
-Stavo per andare a letto...- fu l'intelligente contributo che la sua mente decise di supplire alla più imbarazzate situazione in cui si fosse trovato nelle ultime 48 ore (e per Stiles era effettivamente un periodo considerevole. Era una persona imbarazzante, lo aveva accettato all'asilo e ormai la cosa aveva smesso di dargli complessi. Un urrà per l'accettazione di sè!).
 
-Domani c'è scuola.- continuò con le frasi intelligenti -certo ti prego cervello: farsi mangiare da un licantropo incazzato sembrava una così magnifica idea.
 
Il silenzio che seguì le sue ultime parole lo aveva quasi rassicurato sul fatto che probabilmente Peter si sarebbe accontentato di lasciarlo ribollire nella sua umana idiozia e non lo avrebbe ucciso nemmeno questa volta quando il lupo decise di parlare.
 
-Vi state prendendo cura di lui egregiamente.-
 
Non c'era bisogno di dire di chi. Ovviamente. Però non c'era nemmeno altro in generale che si potesse dire in risposta a una frase del genere.
Ovvio che si stavano facendo in quattro per prendersi cura di Derek. Era Derek.
 
Il silenzio si ridistese tra loro. Non uno di quei silenzi teatrali di cui tante volte Peter si era servito per il puro gusto di essere una drama queen, più uno di quei momenti in cui stai cercando di convincerti a dire qualcosa che sai avrà l’effetto di un sasso in mezzo a uno stagno fermo, di una bomba su una città. 
Stiles, però, ancora non lo sapeva.
 
-Lui non si rende conto...Derek non si è mai reso conto dell'effetto che ha sulle persone.-
La bomba percorre gli ultimi metri, gli ultimi istanti, prima dell’impatto.
-Intendi ispirare inspiegabili istinti di persecuzione in bellissime e folli giovani donne? O riuscire a fare entrate in scena drammatiche anche in stato comatoso?- risata nervosa, Stiles non percepisce la bomba avvicinarsi.
-…Intendo essere capace di attirare al suo fianco un orfano trasformato in licantropo, un cacciatore di lupi mannari a riposo e uno psicopatico resuscitato e farli sentire accumunati da qualcosa.
Intendo il fatto che anche quando non gli dovevi nulla hai rischiato tutto per lui, stai ancora rischiando tutto…mentendo a tuo padre e Scott.-
-…Non ho mai mentito a Scott.- Perché riguardo a suo padre non valeva nemmeno la pena di mentire riguardo l’avergli mentito.
Ugh, la sua vita.
-Stiles, mi dispiace infrangere la tua illusione, ma l’omissione è solo un altro modo per nascondere la verità…-
-Io non nascondo nulla a Sc..!-
-Kate.-
 
Uno.
Due.
Tre.
 
BOOM.
 
-Grazie per averlo protetto, Stiles.-
-…-
-Buona notte, tornerò domani per vedere come sta.-
 
Il rumore della serratura che delicatamente scattava ad un paio di metri da lui e il rintoccare delle scarpe di cuoio di Peter sul vialetto apparivano come ovattati alle orecchie di Stiles, mentre nella sua mente, assordante come il rombo di una granata rimbombava quel nome. Kate.
Maledetta Kate.
Il giorno in cui aveva capito…No. Il giorno in cui suo padre lo aveva aiutato a capire.
Una di quelle sere in cui la bottiglia di Scotch era un po’ troppo vicina alla mano dello sceriffo, mentre passava e ripassava tra le carte e le perizie dell’incendio di casa Hale. Non aveva detto nulla chiaramente, non c’erano vere prove, solo qualche sussurro in città e un paio di testimoni inattendibili –un paio di fattoni su cui nessun avvocato avrebbe scommesso un accusa del genere- e il suo istinto.
Ma…
Ma ce lo aveva negli occhi quello sguardo che urlava la sua frustrazione di fronte a quello che era la vita di quel ragazzo, Derek Hale.
 
Poco dopo c’era stato il ballo e poi Peter e Lydia e l’ospedale.
E Chris Argent.
Non era riuscito a trattenersi quella notte. La rabbia, la paura e il suo essere umano in un mondo di miti, dove non c’erano tre vite e non si poteva ripetere il livello.
 
Aveva all’improvviso sentito il bisogno di proteggere quel bastardo, presuntuoso e asociale di Derek Hale.
Un bisogno che non era più andato via.
In piscina quella notte. Nell’ascensore contro Deucalion. Quel giorno al loft quando il Nogitsune gli sussurrava di spezzare il collo al lupo…aveva creduto di morire tanto gli era costato scagliarlo lontano per evitarlo, ferirlo invece che spezzarlo.
E poi in Messico.
Maledetto Messico e maledetta Kate.
Lasciarlo, quella notte era stato…
 
Quando lo avevano trovato ferito al loft era quello che aveva rivisto. Quella notte a La Iglesias, il sangue e…
Certo che lo aveva protetto. Ci avrebbe sempre provato, almeno, umano e debole che fosse e soprattutto, di sicuro, non lo avrebbe più lasciato indietro.
 
In silenzio Stiles ripercorse le scale verso il piano superiore, dove due lupi e un cacciatore non facevano alcun rumore. Trasse un respiro.
Dalla porta lasciò vagare lo sguardo lungo il corpo di Derek, osservando il torace alzarsi e abbassarsi piano e le ciglia tremolare come sempre, come se stesse sempre sognando, perso in un mondo che lui non poteva vedere.
 
 
 
 
 
 
 
 Angolo dell'autrice (?)

Well, HELL-O.
Sì sono di riitorno dal regno dei morti...si chiama Sessione Estiva. Cogito? Villaggio All Inclusive al confronto.
Vabbbbè.
Di questo capitolo non sono particolarmente soddisfatta.
Lo so, cosa c'è di nuovo sotto il sole? Persino la Regina J.K. dice di non essere soddisfatta a volte. Ma soprattutto: se non sono soddisfatta perchè pubblico lo stesso? 
BEH.
Let me tell you something...francamente non so quando avrei trovato tempo ed energia mentale per migliorare questo capitolo e siccome lo sto ruminando da tanto sono stufa, voglio ingoiare il bolo e passare ad un nuovo capitolo.
Che metafora schifosa -ommioddddddio- ma rende l'idea. E' tardi, figli miei, lasciate la mamma ai suoi delirii.
Il concept del capitolo, comunque sia, mi piace molto, sono soddisfatta di questa linea narrativa e proseguirò...cosa ciò significhi è irrilevante per voi sappiate che se alla fine di questa stringa di capitoli io fossi riuscita a a farvi sputare almeno un rene a forza di singhiozzi disperati di fronte a ciò che ho in programma mi riterrei una persona realizzata.
...raga, sorry, deve essere la serata delle espressione cruente e vagamente vomitevoli...sarà che mi sono appena sparata 4 episodi di Hannibal nel buio più totale? Le mie idee sono sempre geniali FIGHT ME.
Quando l'inglese si insinua sapete che è troppo tardi per me...fuggite, sciocchi!
Nota: Il titolo significa "ciò che tu non puoi vedere". Facile facile, neh!
Altra nota: il capitolo non è stato betato e l'ho riletto poche volte (5-6 non è minimamente sufficiente ma GIURO, se lo rileggessi una sttima volta poi mi dovrei a mettere a rapparlo perchè lo so a memoria!). Quindi errori sono dovuti a quello, sono leggermente disgrafica e me magno 'e parole LOL.
Chiedo perdono. 
Ultima nota: E LASCIATEMELO UN COMMENTO! Non vi mangio, sono più Will che Hannibal...nel senso che me se farei Hannibal al volo, mannaggia. 
*inserisci qui musica angelica perche la Hannigram è CANON. E se non sapete cosa sia questa meraviglia andate su tumblr ora e benvenuti nel Paradiso, fratelli Slash Shipper.*

STEREK ALL THE WAY.

Cià.

boby





P.S. Se vi interessa sappiate anche che questa non è l'unica Fanfiction Teen Wolf che abbia mai scritto: ho in progress una storia di 3 capitoli (di cui due completi e postati) e una raccolta di capitoli imprecisati entrambi su una coppia piuttosto poco diffusa, cioè Derek Hale/Allison Argent. Lo so, lo so, che cosa mi fumo...raga non ne ho idea, ma se ne volete un po' fatemi sapere. Condividere è amare. Se vi va comunque passate, io di solito non sono una multishipper ma che dire...Derek Hale mi fa fare pure questo. Nel caso abbiate voglia, amore extra ai coraggiosi. Fine momento pubblicità, ora mi dileguo sul serio. Bye!

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Yuki_o