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Autore: _Nancy_    30/08/2015    0 recensioni
[Dal quarto capitolo]
Sospira, per l’ennesima volta.
Uno sguardo oltre le scale, dove Molly è appena sparita.
La Tana è quasi del tutto deserta, se non fosse per la presenza dei due ragazzi seduti a tavola.
Si passa una mano sul mento, riflettendo.
E’ una situazione delicata, non può prenderla alla leggera.
« Non credi di essere stato un po’ troppo brusco? »
« No! » Un pugno sul tavolo, mentre le tazze sobbalzano al colpo. « Me lo ha nascosto, come posso fidarmi di lei? »
« Forse, perché è la tua ragazza? » Domanda, perplesso. « Insomma, se non hai fiducia in lei, come pensi di tirare avanti? Frugando tra la roba che ha lasciato come hai fatto per le lettere? O sorvegliandola tramite delle spie? » Una pausa, senza intercettare il suo sguardo. « Non è un modo carino, finirai per perderla. »
« Lei perderà me! » Ribatte, scontroso. « Come ha potuto?! »
« Scriversi con un vecchio amico non è la fine del mondo. » Risponde, deciso. « Un conto fosse stato incontrarlo o averci una tresca! Quando sappiamo benissimo, che Hermione ha scelto te. »
« E se avesse cambiato idea? » Sussurra, scosso.
« Non è così. »
« Ragazzi, è tutto apposto? Volete del tè caldo? » Si avvicina, sorridendo.
« Sarebbe l’ideale, Molly. »
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Teddy Lupin, Un po' tutti, Victorie Weasley | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Ron/Hermione, Teddy/Victorie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Richiude la porta dietro di sé, mentre si copre con l’accappatoio bianco per dirigersi verso il letto di Scorpius.
Scosta la tenda attorno al baldacchino, dove il ragazzo non è ancora seduto. Sicuramente, sarà in giro a cercare un modo per rapire Hermione e indurla a intraprendere qualcosa che a entrambi non gioverà.
Potrebbe dire che Scorpius è ossessionato e anche un po’ malato da quella ragazza, ma non sarebbe la verità. Il fatto di trovarla molto sicura di sé, è la qualità che preferisce ed inoltre, non poteva mica sottrarsi alla sua scommessa, no? Un Malfoy è di parola.
Ed Hermione? Cosa le è saltato in mente? Zio Ron non le permetterà nemmeno di mettere naso fuori casa se scopre tutto!
Sbuffa, passando l’asciugamano tra i capelli fradici.
« Quella piattola di tua cugina è insopportabile! » Sbotta, e si trascina fino al letto. « Perché non l’hai raggiunta a cena per parlarle? »
Dominique, la ragazza meno fine e pacata a differenza di Victore.
Una parente con cui è riuscito ad instaurato un bel rapporto, contrastato dalle lamentele di Scorpius per lei, e le lamentele di Dominique per lui. Perché non indurli a mettersi insieme? In fondo, gli opposti si attraggono!
« Dovevo fare una doccia, stavo puzzando! »
« Ma se ogni ragazza di Hogwarts ti salterebbe addosso anche se non ti lavassi per un mese! » Ribatte, ridacchiando. « Quando ti deciderai a portarne una a letto? »
In effetti, Scorpius non sa quante volte è finito nelle camere di ragazze che ha frequentato e che dopo qualche mese ha deciso di lasciare perdere. Ha sempre evitato di raccontare in modo dettagliato se fosse finito a chiaccherare qualche minuto di troppo con una Corvonero o no.
E’ stato fidanzato, naturalmente di nascosto per non destare sospetti. Victore e il Serpeverde sono stati gli unici a saperlo, nonostante le occhiate divertite di Teddy-che deve aver intuito ai tempi-e gli sguardi perplessi di James.
Non ama mettersi in mostra, motivo in più per evitare che qualcuna sappia delle relazioni intraprese.
« Quando mi aggraderà farlo? » Afferra il pigiama dal baule, mentre ritorna in bagno per cambiarsi. « Hai parlato con Hermione? »
Un tonfo, seguito da una borsa che cade a terra.
Non è il momento giusto.
***
Un movimento di bacchetta sul fuoco accesso, di fronte alla figura di Dominique Weasley che tenta invano di spegnere il camino.
Sbuffa, aggrottando la fronte.
« Dannazione! »
« Rilassati, cugina. » Sorride alla ragazza, seduta sulle sue gambe. « Perché non cerchi una compagnia per stanotte e festeggi per la vittoria della prossima partita? »
Un’occhiataccia, seguita dal disgusto dipinto sul volto di lei.
La bella Grifondoro della sua stessa età, che si stringe tra le calde e comode braccia di James. Quest’ultimo, molto felice di tenersi stretto una preda disponibile e attenta.
Osserva il divano su cui sono seduti, mentre si scambiano un lungo bacio.
« Preferisco bruciare all’inferno che fare come questa qui! » Si alza, e senza degnarli di altri sguardi si dirige su per le scale del dormitorio. « Sono sempre sola in questo dannato posto! »
***
Porta il mantello sopra la testa, coprendosi i capelli ricci e crespi. Stringe la bacchetta tra le mani, e si incammina verso la biblioteca chiusa ormai da qualche ora.
Rimane a bocca aperta, quando nota con stupore che è aperta.
Possibile che Madama Pince abbia riaperto per controllare che tutto sia al suo posto?
Non ha tempo di riflettere, che una mano sulla bocca e una sul fianco la portano all’interno dell’amato posto.
Prova a gridare, ma la persona che l’ha catturata non le permette di dire altro. Si avvicina al suo viso, lasciando che i raggi di luce della luna possano mostrare alla ragazza di chi si tratta.
« Fred! »
« Hermione, come mai da queste parti? » Fa un passo indietro, guardandola molto entusiasta. « Non dirmi che hai sentito cosa dicevo a James stasera! »
Incrocia le braccia, mentre si leva il mantello e lo abbandona su un tavolino.
« No, stavo pensando di fare una passeggiata! » Risponde, con lieve ironia. « Stavo venendo a vedere dove diavolo volevi cacciarti con quella là! »
« Granger, sono riuscito a farti ingelosire? » Ghigna, soddisfatto. « Per tua enorme fortuna, ho voluto far si che potessi sapere cosa avevo in mente di fare visto che ho bisogno del tuo aiuto. E, sono certo che non mi lascerai a ricercare informazioni senza una mano da parte tua. »
« Non dirmi che vuoi andare nella sezione proibita! » Apre e chiude la bocca, sconvolta.
« Ho tutto l’occorrente in caso di fuga. » Tira fuori la Mappa del Malandrino e il Mantello dell’Invisibilità. « Non puoi credermi così stupido! » Appoggia alcuni libri alla sua sinistra, sorridendo. « Sono già entrato, voglio solo che tu legga con me se c’è qualche incantesimo o un modo per ritornare dagli altri. »
Apre un libro, sfogliando le prime pagine.
« Potrei trovare la via d’uscita e non aiutarti. »
« Facciamo così, Hermione. » Ridacchia, imprigionandola tra il suo corpo ed il tavolino. « Se farai si che io non torni a casa con te, ti bacerò alla prossima partita di Quidditch che vincerò. » Deglutisce, quando il ghigno soddisfatto si amplia per l’imbarazzo visibile che mostra. « Benissimo, vedo che ci siamo intesi. »
Un lungo silenzio si intrapone tra i due, che alla luce delle bacchette e del controllo regolare sulla mappa, leggono e rileggono le pagine dei vecchi tomi proibiti.
Passa da un incantesimo più lieve ad uno più oscuro dell’altro, che le permette di assaporare la paura mista all’eccitazione per quelle arti proibite che mostrano ogni sfaccettatura della magia.
Si imbatte nella creazione di un horcrux, che le ricorda quante mesi ci siano voluti per trovare e distruggerli quelli di Lord Voldemort.
Richiude con poca grazia l’argomento, suscitando l’attenzione di Fred su di sé.
« Hai trovato qualcosa di interessante? » Si sporge, ma lei prova a nascondere il libro tra la massa, che cade sul pavimento con poca grazia. « Non c’è bisogno di essere così scontrose. » Ridacchia, divertito.
« Dannati ragazzacci, ma adesso vi faccio vedere io! »
Un rumore, e la porta si apre di scatto.
Mr Purr si dirige nella direzione dei due ragazzi, che immediatamente si nascondo sotto al mantello.
Il respiro affannato di Hermione, costringe Fred a girarsi.
« Zitta, o ci scoprono! » Sussurra, mentre fa un passo indietro per accatastarsi alla finestra.
Alla luce della sua lanterna, Arguz Gazza si ritrova faccia a faccia con loro-nascosti, naturalmente-e i libri ancora posati sul banco.
« La Preside sarà contenta di vedervi, marmocchi! » Un’occhiata poco più avanti.
Alza la bacchetta, puntandola sui libri oscuri che volteggiano in direzione del luogo di appartenenza. Dando modo ad Hermione di spostarsi e raccogliere il mantello, per poi uscire di fretta e furia dalla biblioteca.
« Colloportus! »
« Bel colpo! » Una pacca sulla spalla. « Non pensi che desterai sospetti? »
« Non possono mica ispezionare ogni bacchetta di Hogwarts, Fred. »
« Ottimo ragionamento. » Ghigna, avvicinandosi. « Buona notte, Hermione. »
***
La colazione non è mai stata così invitante, tanto da portarla a scendere giù in Sala Grande e gustarsi un caldo tè del mattino.
Le lezioni inizieranno da lì a pochi minuti, ha una mezz’ora libera prima di dover raggiungere l’aula di pozioni. Ed ha spazio a sufficienza per vedere Hermione e il resto della famiglia.
Prende il giornale tra le mani, sfogliandolo molto distrattamente. Mentre di tanto in tanto, beve un sorso dalla tazza.
« E’ andata bene la nottata con la sgualdrina? »
« Non è bello di prima mattina sentirti dire certe parolacce, cuginetta. » Si versa un po’ di caffè, ridacchiando. « Hai bisogno di un ragazzo per calmare i tuoi ormoni. »
« E’ possibile che litigate sempre? Non vi stancate mai? »
Alza lo sguardo, incrociando quello di lui. Quest’ultimo, sorride nella sua direzione e senza perderla di vista, si accomoda tranquillamente accanto a lei.
« Perché non vuoi farmi copiare i compiti? » Sbuffa, quando si mette tra Dominique e James, intenti a lanciarsi altre frecciatine.
« Perché mi hai fatto penare abbastanza! » Risponde, sospirando. « Copia da Teddy, non sono l’unica a fare i compiti. »
« Non capisco la sua scrittura, Hermione. » Si sporge, ed un sorrisetto divertito si dipinge sul volto di Teddy. « Non puoi abbandonare il tuo cugino preferito! »
« E invece, lo farò! » Un morso sul pane tostato che è nel piatto, ignorando altre parole di Fred. « Non sono una schiava! »
Una mano percorre il fianco coperto, provocandole un brivido di piacere fino alla schiena.
Si morde le labbra, nascondendo il viso dietro al giornale e intrecciando le dita con quelle di Teddy.
Pure lui, come lei, emozionato per davvero da quella che ben presto diventerà un abitudine.
Un meraviglioso momento rubato sotto occhi altrui, fin quando non usciranno allo scoperto.
  
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