Ortensia - II parte
<< Insomma, Orty… Mi chiedevo se… >>
farfugliò lo zio.
<< Ti chiedevi se? Parla, orrenda creatura!
>> esclamò Ortensia.
<< Ecco, se per caso.. Avresti invitato anche
il padre delle ragazz.. >>
SBANG!
Ortensia colpì il Lord in testa, con una padella.
Voldemort
si rialzò, dolorante.
<<
Ohi, ohi… >>
Vale
e Mary, sghignazzavano.
Ortensia,
gli dava le spalle, con i pugni serrati, e i denti stretti.
<<
Tom! Non- permetterti-mai- più- di parlare- di- colui- che- non- deve- essere-
nominato! >> sbottò, con rabbia.
Il
Lord, la guardò confuso.
<<
Ma.. Ma… Ma sono io, Colui- che- non- deve- essere- nominato! >>
<<
Non è vero >> disse Vale << noi ti nominiamo sempre! Le nostre
scarpe dicono perfino il tuo nome. >>
Le
nipoti saltellarono, e dalle scarpe, si propagò una vocina, che diceva “ Zio,
zio, zio, zio”.
<< Pinky –doo, pinky- doo! C’è l’ ho io, c’è l’ hai tu!
>> strillarono, all’unisono
<<
Doh! >> eruppe lui, girandosi nuovamente, verso la sorella.
<<
Allora, Orty, mi spieghi, perché mai, io non debba nominare il pad.. >>
<<
Ssssh! >> lo zittì, Ortensia con un pugno.
<<
Ohi, ohi… >> gemette lo zio, sdraiato per terra.
Ortensia
gli si avvicinò di soppiatto.
<<
Tom, brutto contadino di campagna, vuoi chiudere quella boccaccia? >>
bisbigliò.
<<
MA PERCH.. >>
Ortensia
gli tirò un altro pugno.
<<
Perché, loro non devono sapere. >> rispose la donna.
<<
E PERCH.. >>
Ortensia
gli tappò la bocca, con un altro pugno.
<<
Perché Germano, è un idiota! >>
<<
E CHI E’, GERM.. >>
Ortensia
gli diede un altro pugno.
<<
Tuo nonno. >> affermò, alzandosi, e lasciandolo sdraiato per terra, con
tre denti rotti.
<<
MA… >> insistette lo zio, dopo essersi rialzato. Ortensia lo zittì con
uno sguardo.<< Ma nonno si chiamava Orvoloson! >> sussurrò, poi.
<<
Beh, pazienza. >> fece quella, cacciando Lucius, Bellatrix e Nagini
dall’amaca, con un piccolo gesto di bacchetta, facendoli finire in piscina.
<<
Al iarehgap! Ssssssssss >> si lamentò, in lontananza, Nagini.
Ortensia
non la badò.
<<
Dai, Orty.. >> fece lo zio, sedendole accanto << Dimmi, ti ascolto
>>
<<
No, va via, feccia >>
<<
Feccia?? Ma sono tuo fratello gemello! >> esclamò lo zio, alzandosi.
<<
Va’ dalle mie figlie, e dì loro che il loro padre è.. è morto! >>
disse lei, non badandolo.
<<
Morto? Ma che dici? Se questo.. Geppetto.. è vivo, è giusto che le
ragazze lo conoscano! Ricordi, papy? Noi… Sniff..non l’abbiamo mai..Sniff..
conosciuto! >> disse il Lord, asciugandosi il naso con un fazzoletto con
sopra ricamato, chissà perché, “Zio”.
Ortensia
alzò un sopracciglio.
<<
Ma se l’abbiamo ucciso noi, idiota! >>
<<
Ah… Già.. >> rammentò, il Lord.
<<
Però io non volevo farloooo… >> e piagnucolò, appoggiandosi alla
spalla della sorella.
<<
Ma chiudi il becco, cretino. >>
Lo
zio si tappò di botto.
Una
volta, da piccolo, aveva provato a non chiudere il becco, non appena Ortensia
gli aveva comandato “chiudi il becco”, e lui si era “beccato” una
fattura.
<<
Non è il punto, se è vivo o morto.. Il punto è che.. Non lo voglio rivedere
>> ammise la donna.
<<
Vedere? Ma loro lo devono vedere. Vuoi che lo uccidano, come abbiamo fatto noi
con papy? >> esclamò lo zio.
<<
Certo, stupido. >>
<<
Cosa?? >>
<<
Ciupa, Tom. >> fece Ortensia, alzandosi dall’amaca.
<<
E… >> disse lui alzandosi << che male ha fatto? Insomma, deve
averti rimpiazzata con qualcuno, se adesso ce l’ hai tanto con lui! E poi, tu
ti fidanzavi con cento al mese, per cui… Erh.. >>
si contraddì, vedendo l’espressione rabbiosa, sul volto della gemella.
<<
Io, rimpiazzata? Io poco di buono? Io una tipa losca, hai detto??>>
<<
Ma, non ho detto che sei una… >>
<<
Vuoi che ti riduca in cenere? >>
<<
No. >>
<<
E allora va’ a zappare. >> E si allontanò, con le mani infilate nelle
tasche della gonna.
<<
Aspetta, Orty! >>
E
la raggiunse, di nuovo.
<<
Posso sapere, il suo cognome? >> chiese.
<<
No! Non ti dirò mai, che si chiama Germano Amalfie! >> disse Ortensia,
distrattamente.
<<
Germ… ? >> ripetè lo zio, inebetito.
Sua
sorella gli aveva appena detto il nome!
<<
Buahahahaha! >> rise oscuramente, il Lord.
<<
Che ti ridi? >> chiese Ortensia, minacciosa.
<<
Uhm, niente.. Hai detto “ Gernando Malfye? >> chiese, prendendo appunti,
lo zio.
<<
Germano Amalfie. Lavati le orecchie, scemo! E poi, vuoi cacciare dalla tua
schiera, quella brutta racchia di Narcissa? Se non posso provarci con
Codaliscia, almeno ci provo con suo marito, no? >> fece la donna.
Ma
lo zio era sparito.
Entrando
in casa, urlò a squarciagola:
<<
Codalisciaaa! Vieni subito qui e porta le Pagine Gialle! >>
Codaliscia
si materializzò, in salotto.
<<
Mi dica, Ser! >>
<<
Urgh..! >> fece lo zio, aggrappandosi al tavolo.
<<
Ma sei cioto? Mi hai fatto prendere un colpo, brutto mentecatto! >> esclamò,
poi.
<<
Mi scusi, ma ha detto esplicitamente di arrivare subito, e allora io l’ ho
presa in parole, vostra signoria! >> si giustificò, il sorridente
animagus.
<<
Ma va, va! Ehm… No, no! Non andar via, imbecille! >> lo fermò da un braccio
Voldy, mentre quello stava uscendo in giardino.
<<
Ma lei mi ha detto “ ma va, va”! >> ribattè, Codaliscia.
<<
Si, però non in quel senso. >> rispose il Lord, guardando la sua
faccia interrogativa.
<<
Voglio dire, non devi andartene! >>
Codaliscia,
lo guardò, senza capire.
<<
Dico, che devi stare qui. >>
Codaliscia,
si mise una mano sul mento, pensieroso.
<<
Codaliscia, intendo dire che devi fare ciò che ti dico! Adesso! >> lo
spinse in una sedia, e afferrò il telefono.
<<
Ed ora >> disse, sedendosi << trova sulle Pagine Gialle “ Germano
Amalfie”>>
<< Ok, Milady! >>
<< Milady!!!? >> si fece rosso, lo zio.
<<
Oh, mi scusi, Padrone. >> e
si chinò sulla rubrica telefonica.
Dopo
un po’, disse:
<<
Signore, qui c’è un “Gelmano Amadori”, e subito sotto, c’è un tratto
di penna.
>>
Voldemort,
tirò la rubrica verso di sé, e controllò.
<<
Quella furba di Ortensia, ha cancellato il nome! Dovevo aspettarmelo… Dunque..
>> disse afferrando la bacchetta << com’era la formula per
cancellare i tratti di penna? ..Ah si.. Coff, Coff.. Pennem finitem! >> e la penna, magicamente, scomparì.
<<
Ah- ah! >> esclamò subito dopo, indicando sul registro << Eccolo!
Eccolo! >>
<<
Cosa, Sire? >> chiese, il servo.
<<
L’ ho trovato! Presto Codaliscia, passami il termefono! >> disse.
Il seguace obbedì
<<
Ed adesso, detta! >>
Intanto,
in giardino, Mary, stava finendo di rivestire Barty, che era ancora sotto shock.
<<
Su, Bartyuccio, non prendertela! Lo sai, che mio zio è un imbecille. E poi non
ti farebbe mai del male.. >> lo consolava lei.
<<
Una volta mi ha minacciato di uccidermi sotto un tram! >> esclamò,
spaventato, il ragazzo.
<<
Ma lo ha detto come segno d’affetto! >>
<<
Si, se quello era affetto, io mi chiamo Giusy Ferreri! >> sbottò Barty.
<<
E basta insultare Giusy! >> gridò lo zio, dalla casa.
<<
Beh, sorvolando, cosa ci facevi senza niente addosso, completamente nudo? E con
un cartellone.. Un cartellone, Barty… Insomma è… >> fece Mary,
scandalizzata.
Barty
spalancò gli occhi.
<<
E’ veramente un’ idea da quattro soldi! Credevo di averti insegnato di
meglio, tesoro! Ecco fatto.. Così, sei perfetto! >>
E
facendo comparire un grande specchio, Barty si osservò inorridito.
Era
vestito “stile- Aladino”.
<<
Ma.. ma.. >>
<<
Oh, lo so che ti piace. Adesso andiamo >> ed afferrandolo da quella cosa,
che doveva essere una maglia, andarono dagli altri.
Ortensia
e Narcissa, discutevano ancora.
<<
Per l’ultima volta, Ortensia. Hai dato un cattivo esempio, a tua figlia, e al
mio!
>> diceva Narcissa.
<<
Ma chiudi il becco! Cosa credi di sapere tu? Bada per te e per i tuoi capelli
>> fece Ortensia, pavoneggiandosi.
<<
Tu non capisci, Ortensia! I nostri figli, devono fidanzarsi, e non puoi
permettere di infiltrare liti nelle nostre famiglie, già da subito! >>
ribattè ostinata, la bionda.
Ortensia
alzò lo sguardo e sorrise.
<<
Ma è Lucius quello che conta. Non tu. Buahahahaha! >> e rise di gusto,
tenendosi la pancia.
Narcissa
la guardò perfidamente, ma decise di starsene muta per un bel po’, visto che
con la Lady Oscura, non si poteva esagerare più di tanto.
Te l’avrebbe fatta pagare, sempre e comunque.
Bastava
guardare le sue figlie, che stavano tenendo un agguato al suo povero marito…
<<
Ehi, Lucius, a quanto pare diventerai il suocero di mia sorella.
Non
sei contento? >> disse Mary, al mago, che deglutì sonoramente. Gettò uno
sguardo d’aiuto a Crouch, che era mano nella mano con la ragazza, di fronte a
lui.
Ma
Barty, si girò dall’altra parte, indifferente.
<<
Oh, beh, si sono entusiasta. >> disse, cercando di far apparire quella
frase, meno sarcastica possibile.
D’altronde,
era la sorella gemella della sua neo-nuora!
<<
Ah, che felicità! Non vedo l’ora di conoscere tuo padre, Bar! >> disse
al fidanzato.
<<
Oh, è là >> disse quello indicando un osso, con il quale giocherellava
Nagini.
Lucius
desiderò pienamente che Draco non fosse così cattivo da fargli fare quella
stessa, orribile fine.
<<
Codaliscia >> bisbigliò il Lord, al servo << Suona, fa
“tu-tu-tu” >>
Codaliscia
sorrise.
<<
Ottimo, Sire. >>
<<
Codaliscia, per favore, rispondi tu… >> disse poi, l’Oscuro,
passandogli il telefono.
<<
Oh, certo, Padrone. E che devo dirgli? >> chiese Codaliscia, afferrando il
telefono.
<<
Che sono io. Cerca anche di spaventarlo, se è possibile. >> affermò
convinto, Voldy.
Codaliscia
annuì, e attese.
Dopo
250 squilli, una voce maschile esclamò con molto impeto:
<<
Prontooo? Chi parla? Ciccio con la Palla! Muahahaha! Sono divertente, non è
vero? >>
<<
Ahahahah, come è divertente signore! >> disse Codaliscia ridendo alla
battuta.
Lo
zio lo guardò interrogativo.
<<
Codaliscia? Devi mettere più grinta >> bisbigliò.
<<
Oh si >> e schiarendosi la voce disse:
<<
Sono il Padrone, quindi stai attento o vengo e ti ammazzo! >>
<<
No! >> disse lo zio, spiaccicandosi la mano sulla fronte.
<<
Cosa? Il Padrone? Ah, si, ti conosco! Sei quel cantante famoso della
Cornovaglia, che si fa chiamare “ il Padrone”? Quello che canta “ Tuuu
saraaaai un fioooore cheee… sboccerààà accanto a meeee” >> cantò
Germano.
<<
Oh, santi numi, digli di smetterla! >> lo pregò lo zio, tappandosi le
orecchie.
<<
Oh, ehm, io, sono, il Padrone! >> fece con voce acuta Codaliscia.
<<
Si, l’hai detto! Beh, devo dire che canti bene, quasi quanto me! >>
Illuso
–pensò
lo zio.
<<
No, io sono il Sire! Hai capito? >> chiese di nuovo Codaliscia, mentre
Voldy gli faceva segno di andare al dunque.
<<
Si, si, ho capito! Ti fai chiamare anche “il Sire”, lo so! >> disse
Germano.
<<
Doh! Codaliscia, per favore! >> fece lo zio.
<<
Oh, ehm, ti uccido! >> esclamò Codaliscia.
<<
Ahahahahah! Che bel senso dell’umorismo! Ma dimmi, vuoi che ti faccia
pubblicità? >> chiese ridendo, Germano.
<<
Codaliscia, dammi, non sai fare niente! >> Il Lord, strappò di mano il
telefono al seguace.
<<
Senti, io sono il Lord Oscuro, siamo intesi? Presentati questa sera alle 18.00,
in via dei “Polli Marci”. Troverai una casupola, ed è lì che abito! Mi
raccomando, oppure finirai male! >>
<<
Ahahahaha! Un cd che si chiama “ Polli Marci”? Questa è buona…>>
Ma
lo zio aveva riattaccato.
<<
Grr, che impertinenza! Codaliscia, è il colmo! Chi oserebbe trattarmi così?
>> chiese al servo che annuiva.
<<
Sono d’accordo, Ser! >>
<<
E poi… Sembra tanto un idiota, questo Germano! Capisco che la via “Polli
Marci” non è il massimo.. Ma offriva un panorama stupendo, prima che le mie
nipoti, non avessero fatto costruire delle giostre, con tanto di montagne russe!
Per fortuna, che sta iniziando la scuola.. E poi, dico io, ma quel Germano, non
sa con chi ha a che fare? Io sono un mago potente, tutti mi rispettano, tutti mi
temono! E nessuno, dico, nessuno, mi fa passare per un’indifferente che…
Eeeeh? >> si fermò di scatto, notando che Codaliscia lo stava ignorando,
parlando al cellulare, con qualcuno.
Si
avvicinò di soppiatto.
<<
Si, Isa, certo. Si, si, si. Certo, certo. Ma no, non disturbi. >>
<<
Beccato! >> e lo zio tirò un calcio al povero Codaliscia, che volò di
peso sopra Nagini.
<<
Pronto? >> fece lo zio, afferrando il cellulare di Codaliscia <<
Ciao Isa, sono il Lord Oscuro! Beh, Codaliscia è morto! Ciao, ciao!>> e
riattaccò, sbellicandosi dalle risate.
Così
impara a non ascoltarmi, quel cretino! Pensò.
E
tra poco, incontrerò anche il padre delle ragazze! Chissà che faccia farà
Ortensia… Hihihih!
E
se ne andò in giardino, saltellando.
La
faccia di Ortensia fu:
<< Nooooooo!!! Tooooooooooooooom!!!
Germanooooooooooo! Tuuuuuuuuuuu!>>
Germano
stava lì, impalato davanti al cancello, con una macchina fotografica in mano,
ed in volto un sorriso ebete.
Beh,
era uomo con delle ampie spalle, con riccioli dorati per capelli, e degli bei
occhi verdi.
Insomma,
non era poi così male.
<<
Germano! Cosa ci fai Tu, qui? >> strillò, la donna.
Intanto,
Vale e Mary, osservavano l’uomo, con evidente curiosità.
<<
Mamy! Chi è questo qui? >> chiesero.
<<
Nessuno! E’ solamente un venditore di enciclopedie! >> disse Ortensia, a
denti serrati.
Un
flash la pervase.
<<
Ma che… >>
<<
Ciao Ortensia, come te la passi? >> chiese con un sorriso a trenta denti,
Germano, con in mano una macchina fotografica digitale, Samsung.
Deve
aver speso una fortuna – pensò Voldy, esaminandola.
<<
Non scattare altre foto! >> esclamò furibonda.
<<
Vedo che sei sempre la stessa! Ma ti facevo più alta! Ahahahaha! Come faccio
ridere! >> sbottò allegramente Germano, scattando un’altra foto.
Ortensia
si agitò.
<<
Neanche tu, visto che continui a fotografare tutti qua e là! >>
e poi si girò verso lo zio, che guardava la scena confusamente <<
Tom, chi l’ ha fatto entrare? >>
Voldemort,
stava per aprire bocca, ma Germano lo precedette.
<<
Mi hanno chiamato dalla Cornovaglia, dicendomi che un certo “Padron Sire”..
>> e qui Codaliscia si nascose dietro l’amaca << .. gradiva la mia
presenza! >>
Ortensia
si voltò di scatto, e arrivando da dietro le spalle dell’animagus, disse:
<<
Coda, lo so che sei stato tu! >>
<<
C-come fa a s-saperlo, Milady? >> balbettò impaurito quello.
<<
Perché solo tu sei l’unico fesso, che chiama ancora mio fratello, “Sire”!
>> e gli tirò un pugno sulla testa.
<<
In quanto a noi >> disse poi, rivolta a Germano << Te ne devi
andare. Non ti vogliamo, qui! Sciò! >>
<<
Io non me ne vado, finché non vedo questo “Padrone”! >> ribattè
Germano.
<<
Non c’è nessun Padrone! >> disse Ortensia.
<<
Beh >> mormorò l’Oscurissimo << Al dire il vero ci…ci sono io!
>>
Ortensia
lo guardò con occhi a fessure.
<<
Tu? Tom? Padrone? Davvero? Ma… >> e si fermò << Ma non dire
fesserie! Ahahahah! Tu? Padrone, tu? >> e rise di gusto, insieme alle sue
figlie.
<<
Beh >> si difese il Lord, rosso dalla vergogna, visto che anche i
Mangiamorte (tranne Bella, ovviamente)ridevano a ruota << Beh, io.. Io
sono il Padrone ! E voi piccoli.. >> sussurrò gelido, ai seguaci, che
rizzarono sull’attenti, impauriti << ..amici, riceverete una Cruciatus
per posta, domattina! >>
<<
Perché domattina, Ser? >> chiese Codaliscia, pensieroso.
Come
al solito non aveva capito la battuta.
<<
Perché adesso ho da fare! Ma se ci tengono tanto.. >>
<<
No, no, Signore, la prego! >> si gettò ai suoi piedi Bellatrix <<
Io l’adoro! Lo sa che non lo rinnegherei per nulla al mondo! >>
<<
Bel quadretto! >> esclamò Germano. E afferrando la macchina, scattò una
foto.
<<
Uhm… Si, Bellatrix, purtr… Ehm, lo so! Ora va!Va via, ti prego! >>
disse il Lord, facendo il gesto con la manina << Sciò! >>
Bellatrix
se ne andò sorridente, ed anche sculettante.
<<
Urgh! >> fece Voldy, colpendosi la fronte.
<<
E allora >> intervenne Germano << Se lei è il Padrone, posso…
Posso avere un autografo?? >> disse porgendogli un pennarello.
<<
Oh, ma certo caro! >> fece lo zio, commosso.
<<
Ecco, nella pancia! >> disse Germano, alzandosi la maglia.
<<
Come devo scrivere? >> chiese lo zio.
<<
“ A Germy, il meraviglioso mago di tutto il mondo, con dei bei capelli delle
belle ciglia, un bel fisico, un bel sedere, insomma il bello dei belli.. Con
affettissimo, il Padrone” >>
Lo
zio scrisse tutto, e restituì contento il pennarello.
<<
Ed adesso facciamoci una foto! Ecco… Tieni Ortensia, premi questo! >>
fece Germano, passandogli la digitale alla donna, che lo guardava torvo.
Si
misero in posa sorridenti, ma lo zio chiuse subito la bocca, non appena alle sue
orecchie giunse un commento molto maligno, dalle proprie nipoti.
Dopo
aver scattato la foto, Ortensia disse:
<<
Riprenditi quest’ ordigno diabolico, e dimmi! Cosa vuoi, ancora da me?
>>
<<
Da te, niente >> disse tranquillamente Germano. E strizzando l’occhio a
Voldy aggiunse << Ma dal Padrone si! >>
<<
E smettila di chiamarlo Padrone! Lui è mio fratello, si chiama Tom, ed è uno
stoccafisso, esattamente come te! >> gridò la donna.
<<
Ehi, piano con gli insulti.. >> mormorò il Lord, senza essere sentito.
<<
Non parlare male del Padrone, intesi? >> disse Germano.
Che
bello, finalmente qualcuno che mi protegge e mi difende… pensò Voldy, compiaciuto.
Ortensia
spalancò la bocca.
<<
E poi ti credi meglio, Ortensia? Ma dai! Sarà anche bruttino, ma è stato
gentilissimo! Tu invece sei una racchia piagnona col pannolino! Ahahahahah! Come
sono divertenteeee! >> rise Germano.
<<
Ahahahahah! >> rise anche il Lord, ignorando il “bruttino”
affidatogli.
Ortensia
li fulminò con gli occhi.
<<
Come… Come vi permettete? >>
Intanto
il Lord e Germano, festeggiavano.
<<
“Sciolgo le trecce ai cavalli… “>> cantava Germano.
<<
“..corrono! “>> continuava, Voldemort.
<<
“E le tue gambe eleganti..”>>
<<
“..ballano!” >>
<<
Come sei divertente, ragazzo!( Ragazzo?? Ma se è vecchio di ottant’anni!NdOrty)>>
esclamò Germano a Voldy che rideva << Come ha detto quella, che ti
chiami? >>
<<
Eeeeh??? >> fece Ortensia.
Come
l’aveva chiamata??
<<
Tom! Ma chiamami Lord, prego! >> rispose onorato, Voldy.
<<
Bene, Lord! Facciamoci un'altra foto! Fiiih! >> fischiò in direzione
della strega << Ehi Bobby,
scattaci un’altra foto! >> e lanciò la macchina digitale, ad
un’arrabbiatissima Ortensia.
<<
Grrrr! >> scattò la foto, e disse urlando:
<<
Germano sei un idiota! Tu e le tue stupide manie di grandezza! >>
<<
Senti chi parla! >> disse senz’accorgersene, Voldemort.
Ortensia
lo guardò e sganciò un colpo dritto nei
suoi cari “attributi”.
<<
Oh, mamminaaa! >> urlò il Lord Oscuro, saltellando dal dolore.
Merope
Gaunt si rivoltò nella tomba.
Era
stato un colpo veramente forte!
<<
Ehi, Ortensia, ma che maniere! >> intervenne Germano, aiutando il Lord ad
alzarsi.
<<
Senti, Germano >> incominciò calma la donna << io non ho voglia di
sopportare la tua stupida presenza, qui! Ti ho dovuto sopportare tempo fa, ed
eri anche molto pesante, a dirla tutta! E non ho intenzione di mettermi a
gridare, qui, di fronte a mio fratello, ai miei amici, e alle mie figlie!
>>
<<
Ehi, ehi, aspetta! A chi si riferiva con “amici”? >> chiese Lucius,
confusamente.
<<
Ma a te, stupido scempio! >>
Gli
altri Mangiamorte parvero offesi.
<<
Eh, beh, si anche voi! >>
<<
Ortensia, scusa >> l’interruppe Germano, sorridente << Non ho
capito se guodiiubosdkjjsdjd! >>
<<
Che cosa?? >> domandò Ortensia.
<<
CIUPA! >> esultò Germano, scambiandosi un “cinque”, con l’Oscuro,
che ridacchiava.
Ortensia
si fece rossa, poi, blu, poi marrone, ed infine viola.
<<
Guarda! Mamy, sembra un arcobaleno! >> fece Vale, indicando la propria
madre, e ridendo insieme a Mary.
<<
Silenzio! >> ordinò, Ortensia.
<<
Germano! Non.. Non ti permetto di ostacolarmi così! L’arte del “Ciupa”,
è una cosa che so fare solo ed esclusivamente IO! Non puoi rubarmi le battute,
come non puoi presentarti qui, in casa mia! >> sbottò la Riddle,
arrabbiata.
<<
Scusa, Orty, ma la casa è mia! >> ribattè lo zio.
<<
Sta zitto! >>
<<
E meno male, che volevi stare calma! Bah, sembri Cicciobello Bua, quando diventa
rosso per la punturina! Eh eh! >> rise Germano, insieme a Voldy.
Ortensia,
invece si palpò le guance.
<<
Sono rossa davvero? >> bisbigliò alle figlie, che annuirono.
Ebbe
un’ ira funesta, ma si trattenne.
<<
Germano, data la tua imbecillità, è meglio non parlarti di cose estremamente
importanti! Beh, il tuo compito è senz’altro, quello di andare a zappare la
terra insieme a Narcissa! >> disse.
<<
Oh, Germano, credo che io e lei, andremo molto d’accordo! >> ridacchiò
Narcissa.
<<
Ehi, Cissy, ma cosa dici? >> chiese Lucius.
<<
Nulla, caprone! >> ed abbassando la voce << Devo solo conquistare la
fiducia di Germano, così battere Ortensia, sarà un gioco! >>
<<
Non ho capito, ma comunque, si! >> annuì Lucius.
<<
Bene, Narcissa >> le fece il baciamano, Germano << Sono onorato! La
sua folgorante bellezza, mi abbaglia! >>
Narcissa
pizzicò un braccio a Lucius, prima che questi facesse scenate di gelosia.
<<
La ringrazio, Messere! E’ ora che qualcuno>> e tossicchiò <<
Qualcuno capisse che sono una donna di classe! >>
<<
Ma lei lo è , Madame! Posso darle, del Tu? >> chiese Germano.
<<
Ma certo >> rispose la bionda, guardando Ortensia con un ghigno.
Quest’
ultima stringeva i pugni. E guardava la scena con evidente indignazione.
<<
Quando la smetterai, di fare il cascamorto con tutte, allora ti dirò quello che
c’è da sapere! >> gridò Ortensia, senza essere considerata.
<<
Oh, Germano?? >> lo chiamò.
<<
Germano?? >>
Ma
Germano aveva già porto un braccio a Narcissa, e tutti e due si incamminavano
verso il giardino.
Lo
zio rideva sotto i baffi.
Sono
un criminale! –pensò
ridendo di giubilo.
<<
Codà! Oh, mio tesoro! Dove sei? >>
Una
ragazza dai lunghi capelli biondi, volteggiava vicino la piscina del giardino.
Voldemort
mise a fuoco quell’immagine sorprendente, e mai vista prima d’ora.
<< Oh, mon eroe! Dove sei? Dove ti trovo? Porché
mi hai abbondonata? >>
Voldy si guardò intorno.
Ma dov’erano finiti tutti gli altri?
<<
Codaaà…. >> chiamava la ragazza, e mano a mano, si avvicinava sempre di più al bordo piscina.
Oh
cielo! Cadrà! -
pensò, allarmato.
Ma
perché nessuno faceva niente?
Dov’erano
andati?
Ma
lo zio, non ebbe tempo di pensare altro, perché, nel frattempo, la ragazza
aveva messo il piede a vuoto, e stava per cascare in acqua.
Così,
involontariamente, si tuffò in avanti, tentando di afferrarla.
Beh,
l’afferrò, si.. ma alla fine cadde lui, come un salame!
SPLASH!
<<
Ehi, ma.. >> fece la ragazza, svegliandosi da quello stato di trans
<< Ma cosa fa?>>
<<
Coff.. Coff! >> sputava e si pavoneggiava il Lord, per non annegare
<< Sto solamente nuotando! Non vedi? >>
La
ragazza lo squadrò.
<<
Ah beh, allora, ciao >> e fece per andarsene.
<<
No, aspetta! Coff… Senti.. Va a chiamare Codaliscia.. >>
Gli occhi della ragazza si spalancarono.
<<
Codaliscia? Il mon Codaliscia? Oh, ma allora non è morto! >>
<<
No, ma.. >>
<<
Oddio, esulto di gioia! Che bello! >> esclamò sospirando, la pulzella,
con aria sognante.
<<
Scusa, ma non è che puoi.. Coff.. coff! >> si agitò il Lord, agitando le
braccia.
<<
Codaliscia è bellissimo, bravissimo, forte, astuto, ingegnoso, romantico..
Aaaah! Je suy
tres innamorata! >>
sospirò nuovamente, quella.
<<
Ma non è che potresti andare a chiamarlo, gentilmente? >> chiese lo zio,
interrompendo quella raffica di parole.
<<
Cosa? Dovvero? E’ qui? Ma allora… Codalisciaaaàà! >> e
si gettò allo sbaraglio, correndo a più non posso.
<<
Fa presto, eh? Coff.. coff! Io.. ti aspetto qui! >> fece con finto
sarcasmo, il Milord.
Dopo
dieci minuti, ne la ragazza ne Codaliscia si vedevano.
<<
Codaliscia! >> tentò di urlare il Lord.
<<
Codaliscia? Codaliscia? Codaliscia? Codaliscia? Coda…Coff..Coff! >>
Voldemort andò giù.
<<
E’.. morto? >>
<<
Ma no! >>
<<
Il mio padroneeeeee! >>
<<
Sacrilegio! >>
<<
Beh, il Padrone è molto resistente! >>
<<
Oh, sta zitto Germano! >>
L’Oscuro,
sentiva voci indistinte.
Poi
si rialzò, sputando acqua da tutte le parti.
<<
Tom, stupido idiota, ma ti sembra momento? >> chiese irritata, Ortensia.
Potrei
anche morire, ma la mia gemellina non ne soffrirebbe neanche un pò! Bah.. – pensò.
<<
Zio, perché ringhiavi? >> chiesero ridacchiando, le due nipotine.
<<
Io non ringhiavo! >> si difese esasperato, Voldy.
<<
Ma si! >> ridissero all’unisono << Sembravi il maiale del vicino
Buz! >>
<<
Grazie >> fece. E poi, rivolto alla sorella, disse:
<<
Senti, Orty, ma per caso hai visto una biondina con scatti di squilibrio?
>> chiese.
<<
L’unica bionda squilibrata che vedo, è solo Narcissa! Ed è con Germano! Ma
guardali, sembrano due fidanzatini! Ci credo che il povero Lucius sta
piangendo..>>
Milord
Tom, si girò e vide l’orrenda visione di un povero Lucius abbandonato, che
piangeva in braccio a suo figlio.
<<
Eddai papy, la mamma tornerà! >> lo consolava, Draco.
<<
La mamma mi ha lasciato per quel cretino! Prrr >> si soffiò il naso e
riprese:
<<
Ha preferito riccioli d’oro a me! >> si lamentava singhiozzante, Malfoy
Senior.
<<
Dai Lucius, se ti fai i boccoli anche tu, scommetto che verrai identico!
>> cercò di consolarlo, Vale.
<<
Uaaaaaaaah! >> ma Lucius si disperò ancora di più.
<<
Beh, io ci ho provato, Draco! Se tuo padre è un cretino come la tua persona
>> e qui Draco si rabbuiò << non posso farci niente! >>
<<
Perché mi tratti così? >> mormorò il biondo, dispiaciuto.
<<
Io non tratto così nessuno! >> rispose quella, stizzita.
Bugiarda!
–pensò
il Lord.
<<
Si, invece! Ti avevo chiesto di sposarmi… Dovevamo fidanzarci
ufficialmente…>>
E
torna, con questo “fidarramento en casa” –ripensò.
<<
Sei stato tu, che hai preferito stare dalla parte della tua mammina, che dalla
mia!
>> sbottò la mora.
<<
Ma Narcissa è mia madre, è normale che l’avrei difesa! >> si tutelò
quello.
<<
E a me non hai pensato! >> esclamò Vale, girando la testa dall’altra
parte.
<<
Ma sai benissimo che..>> e respirò profondamente << ..che io ti
amo! >>
Vale
si fermò a guardarlo.
Il
suo Dracuccio! Le aveva detto ti amo!
Si
mise a piagnucolare e gli saltò addosso.
<<
Oh, tesoro! Ti amo anch’io! Sniff..Sniff! >>
Ti prego, fa che non si bacino, fa che non si bacino, fa che non…
Vale
e Draco ovviamente, si baciarono.
<<
Doh! >> esclamò lo zio, chiudendo gli occhi.
Eddai,
Vale era pur sempre sua nipote…..
<<
Ehi! >> si lamentò Lucius << Qualcuno pensa a me?! >>
Lo
zio Voldemort, se ne andò sconsolato.
Sperava
solo di non dover più vedere quelle brutte effusioni, in pubblico.
Ma
per fortuna, stava per cominciare la scuola.
Voltò
la sua testolina, e con suo orrore, osservò Mary che parlava animatamente con
Barty.
<<
Barty, tu non mi ami! Ammettilo! >> si lamentava.
<<
Eh? >> domandò quello.
<<
Non mi ami, non mi ami! >>
<<
Ma certo che ti amo! >> si difese Barty.
<<
No! Dimmi.. >> esclamò mortificata , Mary << Cos’è che ti
blocca? La differenza d’età? Solo perché io ho 16 anni e tu 24? >>
<<
Ma no.. E’ solo che… Ho paura di tuo zio! Mi uccide se sa che ci fidanziamo!
>> ammise Barty, dispiaciuto.
Che
bello sapere che c’è ancora qualcuno, che ha timore di me! –pensò ammaliato, il Lord.
<<
Cosa? >> domandò scettica, Mary << Davvero? Solo per questo? Ma
allora tu mia ami? >>
<<
Certo che si, tesoruccio piccino! >> fece Barty, facendo le fusa.
<<
Ed hai paura di… >> ma si fermò improvvisamente << Ahahahahah!
Hai paura di mio zio! Mio zio! Mio zio, Barty? Ahahahahah! Quello è
un’incapace! L’unica cosa di cui devi avere paura, sono i suoi denti!
>>
Voldemort
si fermò improvvisamente e si toccò la dentiera, con preoccupazione.
<<
Capito, Bartyuccio? Eh? >> Barty annuì << Sta tranquillo, mon-cherì!
>>
<<
Ma allora… Puccì- puccì >> e si strofinarono nasino con nasino.
Fa
che non si bacino, fa che non si bacino, fa che non… -pensò.
Naturalmente,
si baciarono.
<<
Tram! >> esclamò lo zio, a Barty, prima di scomparire.
Barty
deglutì.
<<
Ehi, Ser!>> Codaliscia si avvicinava verso di lui, con la sua manona
stretta in quella di una figura alta e sottile.
Ehi,
ma quella è la ragazza di prima! – pensò il Lord, guardando bene.
<<
Ecco, Sire! Lei è la mia ragazza! >> disse Codaliscia, sorridendo. Ed
aggiunse strizzandogli l’occhio: << E’ francese! >>
La
ragazza gli porse la mano, sorridente.
<<
Ossequi. Sono Isabelle Cullen. >>
Il
Sire, gliela strinse.
<<
Lord Oscuro >> sbiascicò, egli.
Ora
che l’aveva vista in faccia, doveva ammettere che Codaliscia si era scelto una
ragazza veramente carina!
<<
Ma lei est quel nonnetto de prima che ha rischiato di affogare per
moi? >> chiese Isa, ammirata.
<<
Uhm >> il Lord lasciò perdere quel “nonnetto” << Si >>
<<
Oh beh, la ringrozio. Ma alla sua età, come ha fatto ad uscirne fuori in
così tonta fretta? >> domandò Isa, curiosa.
Il
Lord, non fece in tempo a rispondere all’insulto, che Barty Crouch gridò:
<<
Ehi, Coda, quando avevi detto che la tua fidanzata era una modella, credevo
scherzassi! >>
<<
Già! >> esclamò, Draco. Ed insieme fecero un fischio di ammirazione.
<<
Eh, eh! Così mi fate arrossire! >> disse Codaliscia.
<<
Scusa Codaliscia, posso chiederti >> fece il Ser << come mai, hai
portato Isa, qua? >>
<<
Un rincoglionì mi ha dotto per telefono, che il mon Codà
era morto! >> lo precedette, Isa.
<<
Oh, chissà chi è stato! >> disse sarcasmante il Lord, facendo per andarsene.
Ma…
<<
Ut! >> proclamò Nagini, riferendosi all’animagus << Ut im iah
atidart! SSSSSSSsss! >>
<<
Nagi cara, cosa dici? >> chiese Codaliscia.
<<
Ion eud omavats emeisni! SSSSSssss>> e continuò << E et en
ies otadna noc atseuq naidnoib! Em al iarehgap! SSSSssss>>
<<
Ma Nagini, io e te non stiamo più insieme da quando hai abortito nostro
figlio!>> le fece notare Codaliscia.
<<
Cosa? Hai avuto un filio? >> chiese Isa, con le mani nei fianchi.
<< Is! E ah ehcna otidart aus eilgom! Am otnat oi
osseda ots noc li ocsilisaB! Eìt! Sssssssss >>
Il
Basilisco, comparve da dietro le sdraio, con un paio di occhiali da sole, per
evitare di uccidere tutti col solo sguardo.
<<
Ciao, Basil! >> lo salutò,
allegramente lo zio << Come ti va? >>
<< Eneb! Ksaaaaaah >> fece Basil.
<< Omaidna , lisaB! Atulas “etnemesetroc” !
Ssssssssss>> disse Nagini, dando le spalle ai coniugi Minus.
Il
Basilisco, alzò il “dito” medio, e se ne andarono.
<<
Codaliscia, non dirmi amour, che stavi con quella rettila impozzita!
>> chiese Isa, al fidanzato.
<<
Si, ma per poco! Lei che ne pensa, vostra signoria? >> Codaliscia si girò.
Ma
non trovò nessuna “signoria”.
Il
Lord era scappato a gambe levate.
Ho
visto abbastanza effusioni per oggi, mi dispiace – pensò, correndo.
Arrivò
vicino ad un cespuglio, e si sistemò cautamente, aspettando il momento migliore
per sgusciare fuori, visto che Germano e Narcissa, stavano conversando
accomodati sulla sua amaca. Ma non si era accorto, che sua sorella era lì,
vicino a lui.
<<
Ortensia? Che cosa stai facendo? >> chiese.
Ortensia
si girò, guardandolo, con leggero imbarazzo.
<<
Tom? Io? Ma no, niente stavo…stavo… >> balbettò.
<<
Mio dio, Orty, oggi sono tutti così agitati! E poi, mi spieghi perché stai
spiando Germano? >> domandò, sospettoso, lo zio.
<<
Io? Spiare chi? Ma che dici, cretino. >> tagliò corto la donna,
origliando le conversazioni di Narcissa.
<<
No, infatti… >> e così incominciò il suo famelico discorso, da
fratello a sorella:
<<
Sentimi Ortensia, lo so che ti arrabbierai, ma credo che tu debba ribellarti! Se
Germano è il padre di Vale e Mary, dovresti dirglielo prima o poi, no? Beh, io
come fratello maggiore >> Ortensia fece una faccia scettica <<
..Beh, come fratello maggiore di due minuti, non dovrei incitarti ad andare da
lui. Ma siccome c’è quel babbeo di Lucius che sta piangendo come una
fontana.. >> e si sentì Lucius ululare di dolore << .. sarà meglio
sia per lui che per te, andare a raccontargli tutto! E poi, le ragazze hanno
bisogno di un padre! Sono già abbastanza cattive ed indisciplinate così, poi
senza una figura paterna, diventeranno crudeli assassine e.. >>
<<
Ha parlato il difensore degli innocenti! >> sbottò Ortensia, ritornando a
guardare Germano che adesso stava baciando il braccio di Narcissa << Ma
guardali! Tom, fratellino, fa qualcosa!>>
<<
Orty, io non so che fare, lo sai che non sono bravo con queste cose.. >>
<<
Ma sei il Lord Oscuro! >>
<<
Solo quando ti conviene >> mormorò, arrabbiato.
<<
Uffaaaa! >> disse Ortensia, sedendosi sull’erba.
<<
Eddai, Orty >> fece lo zio, sedendole accanto << vai da Germano e dì
quello che devi dire. >>
Così
almeno le tue dannate figlie, se ne andranno via con lui e mi lasceranno in
pace! Muahahahaha!
–pensò, compiaciuto.
<<
No! >> affermò, Ortensia.
<<
Ma devi andare! Fallo almeno per Lucius >> si sentì Lucius singhiozzare
forte.
<<
Se è per questo, non me ne frega un corno, di quel manichino imparruccato!
>> esclamò, lei.
<<
Lo so, ma almeno così la finisce di essere depresso! >> la pregò lo zio,
tappandosi le orecchie, visto che Malfoy, stava incominciando a cantare una
stonatissima serenata a Narcissa.
<<
No! Io non farò nulla! Ne per lui, ne per te! >> esclamò stizzita,
Ortensia.
<<
E cosa c’entro io, adesso? >> chiese il Lord, confuso.
<<
Beh, è un favore che mi stai chiedendo, no? >> chiese la sorella.
<<
Macchè, io parlo delle tue figliuole! >>
Vale
e Mary, passarono di lì, canticchiando “ Rose rosse”.
<< Ciao mamy, ciao zio! Perchè spiate Germano e Narcissa?
>> dissero in coro.
Ortensia
e il Lord si guardarono allarmati, e le trascinarono sotto il cespuglio.
<<
Tesorucce della mamma, state un attimo qui in silenzio, ok? >> bisbigliò
la donna, visto che Germano guardava nella loro direzione.
Le
nipoti annuirono.
Poi
si voltarono verso lo zio, e gli tirarono le orecchie.
<<
Ohi! >> esclamò, quello. << Orty, ti prego, fa qualcosa! >>
Ortensia
rifletteva.
<<
Mmmh.. >>
Intanto
le due tiravano più forte.
<<
Ahio! Ortensia, per favore! >>
<<
Sta zitto, Tom! >> lo ammonì quella.
Vale
e Mary risero, senza mollare la presa.
Le
orecchie del Lord, stavano diventando rosso-pomodoro.
<<
…dunque se io faccio così… >> rifletteva.
<<
Ahio, ahia, ahi! >>
<<
… succede che.. >>
<<
Miseria! Ahiiiii! >>
<<
..che…. >>
Ortensia
scattò in piedi.
<<
Ci sono! Andrò a dirgli tutto!>> annunciò.
E
si alzò, andando verso i due, seduti nell’amaca.
<<
Ehi Orty, dì alle tue figlie di mollarmi! Ortyyyyy! >> la chiamò lo zio,
mentre Vale e Mary, ridevano prendendolo in giro.
Nel
frattempo, Ortensia si avvicinava minacciosa.
Narcissa
la vide, e disse:
<<
Ortensia! Che sorpresa! Sei venuta ad allietarci con una bella barzelletta sui
tuoi capelli? >> e rise insieme a Germano.
Ortensia
ribollì di rabbia, dopodichè si tocco i propri capelli, di nascosto.
<<
No, cara Narcissa, se era sui tuoi l’avrei detta subito, ma visto che è su me
e Germano… >> intanto gli altri Mangiamorte, accorsero.
<<
Io? >> chiese indifferente, l’uomo.
<<
Si tu, razza di beduino riccioluto! Stammi a sentire, perché te lo dirò solo
una volta.. >> incominciò la strega.
Nel
frattempo anche Vale e Mary, arrivarono alle loro spalle.
<<
Mamma, che succede? >> chiesero.
<<
State per scoprire una verità nascosta, tesore. In realtà, l’uomo spregevole
che avete davanti è …il vostro papy! >> disse.
<<
Ma chi, io? >> chiese Germano, che non aveva capito.
<<
Si, tu, idiota! >>
Germano
spalancò gli occhi, e guardò le proprie figlie.
Vale
e Mary fecero lo stesso, un po’ titubanti.
Adesso
lo picchiano, adesso lo picchiano! –pensò lo zio.
Le
due ragazze si guardarono e:
<< Papy, papy, papy, papy! >> gli saltarono addosso.
Germano
cadde.
<<
Oh, papino cuoricino, pensavamo fossi schiattato.. >> disse Vale.
<<
..insieme al cane dello zio! >> continuò Mary.
<<
Avete ucciso Ferdy?! >> strillò lo zio.
Ma
le due lo ignorarono.
<<
Io sono… >> disse Germano, guardando Ortensia, che aveva le braccia
conserte << Io sono molto contento, ragazze! Da appena vi ho visto ho
pensato subito che voi due, foste le mie figlie! >>
<<
Davvero? >> chiesero le due, meravigliate.
<<
….No! Però, vi giuro che ci ero quasi!.. Una fotina con papino? >> fece
con un sorrisino, Germano. E scattò la foto
<<
Oh, certo, continui a mentire anche alle ragazze! >> aggiunse Ortensia.
Germano
s’ inalzò.
<<
Senti, Ortensia.. Smettila di fare l’antipatica, bambine, non ascoltate vostra
madre, ha la crisi di mezz’età! >> le due risero.
<<
Ehi! >> fece infuriata, Ortensia.
<<
La verità è che sei sempre stata una vecchia megera.. >>
<<
Come osi!? >> ma la zittì.
<<
Però mi hai conquistato, e anche se non so come, è successo! Ma eri troppo
burbera e prepotente per i mie gusti! >> disse Germano.
<<
E tu, troppo arzillo e spaccone! >> disse lei.
Ora
capisco perché le mie nipoti, sono in quel modo! – pensò Voldemort.
<< E quindi, che avete intenzione di fare?
>> sbuffò Narcissa, mentre Lucius
le abbracciava implorante le gambe.
<<
Torna con meeee! >> piangeva, Lucius.
<<
Le nostre figlie, desiderano fidanzarsi, Germano! E noi dobbiamo assistere.
>> fece Ortensia.
<<
Bene, ma servirà un frate! >> esclamò Germano.
Le
due ragazze ghignarono perfidamente.
<<
Oh, non preoccuparti, papy.. Pensiamo a tutto noi! >> disse Mary, mentre Vale trascinava di forza lo zio
dentro casa mentre gridava: “Nooo, lasciatemi stare! “
Dopo
il fidanzamento, tutti gli invitati, si sistemarono in giardino a cenare.
Codaliscia,
aveva preparato delle salsicce affumicate, da paura. ( da paura, perché
facevano schifo! NdVoldy)
Vale
e Mary, stringevano le mani ai loro ragazzi, come due coppie ufficiali ormai, e
Lucius aveva fatto sì, che il suo matrimonio con Narcissa, venisse celebrato di
nuovo.
<<
Cissy, io e te per tutta la vita! >> diceva.
<<
Non ci contare troppo.. >> mormorava Narcissa.
Intanto
Ortensia e Germano, avevano ripreso i rapporti, e parlavano animatamente come i
vecchi tempi, scherzando e prendendo dai mutandoni, il povero Coda.
Isa,
invece, chiacchierava tranquillamente con tutti, anche se a volte, la sua
cadenza francese, portava a non capire un accidente. O almeno così pensava lo
zio.
Ah,
e cosa più importante, oltre al ritrovamento di
Germy e Orty, era che quest’ultima aveva fatto finalmente pace con la
bionda di turno.
<<
Narcissa, ho visto uno smalto carino nel negozio di Frank Mejor! Lo conosci?
>> diceva Ortensia.
<<
Oh, si, è una bellezza e blablablablabla..
>>
<<
Già e blablablabla! >>
Ma
cosa più spiacevole oltre a tutti quei “blablablabla”, era che Bellatrix,
essendo riscossa dai fidanzamenti avvenuti prima, si era messa in testa, di
adulare a più non posso il povero Voldemort.
<<
Padrone, come mangia elegante! >>
<<
Grazie >>
<<
Com’è bravo quando mangia! >>
<<
Ehm, grazie >>
<<
Come sa tagliare bene la salsiccia, Padrone! >>
<<
Grazie. >> disse a denti stretti, quello.
<<
Come si è vestito bene, oggi! >>
Lo
zio si osservò.
Le
sue nipoti lo avevano costretto a vestirsi da frate francescano.
<<
Grazie. >>
<<
Che bei denti che ha! >>
<<
Grazie >>
<<
Che bel cu.. >>
<<
Ah, no, Bella, basta, ti prego! >> esclamò Voldy.
A
Bellatrix le si illuminarono gli occhi.
<<
Mi ha detto “bella”! Ma allora mi ama! Oh, Padrone - padroncino mio!
>> cinguettò, stritolandolo con un abbraccio.
<<
Ahi! Aiuto >> mormorò quello, in preda a conati.
Nel
frattempo, le due nipotine, passavano di lì.
<<
Ciao ziaccio, che combini? >> chiese Vale.
<<
Aiuto! >> disse, lo “ziaccio”.
<<
“Aiuto”?? Ma che risposte dai? >> disse Mary.
Bellatrix
si girò, e vedendole, mollò il povero Lord.
<<
Ma ciao, ragazze! >> le salutò allegramente << Vostro zio, ha una
buona acqua di colonia! >>
Le
nipoti fecero una smorfia di disgusto e chiesero al mago:
<<
Ehi, zio Voldy? >>
<<
Non chiamatemi così! >> si agitò quello.
<<
Ma perché scusa? >>
<<
Perché no! >>
<<
Allora ti chiameremo, Lord… >>
<<
Ecco, si brave, chiamatemi Lord Oscuro! >> disse fieramente, lui.
<<
Ma no, Lorfacdemort >>
<<
Che? >>
<<
Lordfacdemort >>
<<
Cosa?? >>
<<
Lordfacdemort! >> dissero un appena, più forte.
<<
Non capisco, alzate quella benedetta voce! >> esclamò lo zio.
Le
due si guardarono e sorrisero perfidamente.
<<
Lord Faccia-Da-Morto! Lord Faccia-da-Morto! Lord Faccia-Da- Morto! >>
cantarono.
E
nel coro si aggiunsero tutti gli altri.
<<
Lord Faccia-Da- Morto! Lord Faccia-Da-Morto! >> intonavano tutti, intorno
al fuoco.
Ma
perché? Perché anche quando non c’entro niente, mi devono sempre mettere in
mezzo??–
si chiedeva lo zio, mentre Bellatrix lo trascinava nella mischia, del coro di
voci bianche:
<<
Lord Faccia-Da- Morto! >>
-Fine Capitolo-
<<
Ehi, ehi! >> eruppe Germano << Una foto, ragazzi. Dite
“cheese”! >>
<< Yes, we zioooo! >> esclamarono gli altri, coi
pollici alzati.
Tutti
uscirono con la bocca a “O”.
Spazio
Autrice:
Vi
dico solo una cosa:
PERDONATEMI!!!
Veramente,
ragazzi, scusatemi tanto per il ritardo ( come al solito ndTutti) .
Ho
avuto un sacco di problemi con il computer ( forse Isa ha capito J ), e poi ho perso tempo a scrivere
un’altra fic sul triangolo Fred Weasley/Sarah Gilmore/Draco Malfoy. Non so se
pubblicarla, bah, vedremo. ( per chi non lo sapesse, Sarah Gilmore me la sono
inventata io J ).
Poi,
che dire? Ringrazio chi ha messo questa scemenza, tra i preferiti (vi prego,
fatevi sentire anche solo per rimproverarmi… J) e chi ha commentato lo scorso
capitolo:
isina4everyoung: Ciau Isa! Eccomi qui, sono resuscitata! =) Come promesso ci sei anche tu
nella storia, e sei una… francesina! Hihihih xD Non so perché, ma ho pensato
che, farti stile “ Fleur Delacour” sarebbe stato divertente! E poi… Tu sei
bionda o sbaglio? =) Non vorrei aver combinato un casino.. In tal caso.. Beh,
evidentemente, ti eri fatta una tinta! Eheh! J Come ti è sembrato Germano?
Forte, sensual,
scemo? Secondo me tutti e tre… Ed Ortensia gelosa! Ma nuuu, ma ce la vedi??
Beh, dal prossimo cap in poi, le gemelline pestifere, torneranno a scuola. Sarà
relax, per lo zio? Non lo so, neanch’io… Buahahahaha! XD Ci sent… Ah, ho dovuto cacciare msn per
un po’, quindi quando lo istallerò, ci sentiremo!! Ciauuuu bella ! ^^
Tecla_Leben: Ciao Tecla! Scusami anche te, per il ritardo… Beh, come ti è
sembrato il padre delle nipotine? Secondo me, è esattamente come loro.. In
effetti, Vale e Mary sono cattive e prepotenti come la madre e giocherelloni e
combinaguai, come il padre! E Coda, mhai visto che si è fatto fidanzato? Con
una francesina, ma daaaai! E’ stato sicuramente il suo fascino hawaiano, a
conquistarla! Beh, con quella panciona- tenerono, conquisterebbe pure me… Anzi
ora che ci penso… No! Muahahahaha xD Al pross cap!^^
E per ultimo, questo
gran ragazzo, che ogni lunedì mi fa pisc.. ehm.. mi fa fare i bisognini
fisiologici, non appena leggo la sua bella ficcy:
DrHouse93: Ciao Michele! Ti ringrazio tanto per i complimenti, sono
contentissima, che ad un genio della comicità come te, sia piaciuta la mia fic
su Voldy- Volds. =) Allora.. In effetti, lo zio ha gli Horcrux, quindi
basterebbe uccidere tutti, no? Ortensia è vero, è moooolto cattiva, ma sa
essere anche umana, a volte… Per quanto riguarda Vale e Mary: è verissimo,
sono molto stronze! Infatti è così che cerchiamo di farle apparire… Hihihi
xD A presto.. E grazie, sei miticoooo!^^
Bene, adesso posso
levarmi dalla tastiera per un po’, ed andare a guardarmi “Amici”,
finalmente… xD
Vi giuro, spero di
poter rimediare, aggiornando più presto questa volta.
P.s Se magari vi sembrerà che Germy sia comparso poche volte,
non preoccupatevi, si farà vivo più avanti…
E con questo è
tutto.
Un bacione
affettuoso…
Rosie^^