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Autore: SniperShy    02/09/2015    2 recensioni
Sono tempi difficili per la magica terra di Equestria, da quando una devastante frana ha distrutto il monte Canterlot, portando con sé il centro nevralgico della politica Equestre. Ma una misteriosa corporazione, venuta da un altro mondo, si è offerta per dare una mano a ricostruire, portando però con sé altri problemi. Gli eroici elementi dell' Armonia vengono semplicemente inglobati da questo flusso di eventi, e a me, Fluttershy, si può dire che sia toccata la mansione più improba all' interno della corporazione: mi sono posta negli zoccoli di un discutibile medico parascientifico per assolvere al mio compito nella maniera più efficiente, cambiando irreversibilmente il mio modo di pensare, di agire, di atteggiarmi. Adesso sono determinata, calma e totalmente immersa nel mio nuovo lavoro: ora sono una cacciatrice, un mercenario della Mann Brothers Corporation.
Genere: Azione, Comico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Fluttershy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Furry, Violenza
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Snipershy atto 1: cos' è un problema; cap 5: Montgomery Patton
Assassinio.
Il dardo che aveva colpito princess Cadance il giorno prima era riempito con liquidi gastrici di paraspiritello, la sostanza corrosiva più potente che si possa trovare in Equestria, la quale aveva bruciato la sua trachea fino ai polmoni, fermandosi generosamente al di sotto del diaframma, ovviamente dopo aver tranquillamente dissolto il cuore; La vedova dell' impero Cristallo era morta ben da prima di arrivare in ospedale. Era morta ben prima che arrivassero i soccorsi, per essere precisi. Nel rapporto, Medico si era dilungato molto su come a lui facesse ridere l' incapacità degli infermieri che in ospedale continuavano a chiedersi perchè non si fosse ripresa dopo la somministrazione del siero antiveleno senza aver controllato neanche una goccia del veleno rimasto sul dardo.
"Sei stata tu a dare a Medico il veleno da analizzare, vero?" mi chiese Snowdrop, mentre le leggevo il rapporto dal tablet fornitoci dalla Corporazione. Annuii, distratta; poi mi ricordai della cecità della mia compagna, e mi tirai lo zoccolo sul muso per la mia sbadatezza.
"Sì, ero io. Quello che mi chiedo è..." iniziai io, lasciando finire la frase alla puledra seduta al tavolo di fronte a me.
"...chi potrebbe essere interessato nell' uccidere l' ultima regnante dell' impero cristallo? Dando per scontato che il terrorista che hai catturato non abbia sbagliato la mira, ovviamente. A proposito, Medico ti ha poi scritto su di lui? Ne sai qualcosa?" mi chiese, carezzando piano Angel; il coniglio ne rispose con uno squittio di apprezzamento vergognato.
"Proprio quello che mi chiedevo io. Comunque no, non ancora. Ma dovrebbe arrivarmi il suo messaggio da un momento..." non feci in tempo a finire la frase che l' altoparlante del tablet risuonò di una breve suoneria; messaggio arrivato. La protagonista ringrazia l' autore per la coincidenza.
"...All' altro. Come si dice: parli di Tirek e spuntano le corna" borbottai con una smorfia divertita.
"Cosa dice? Puoi leggermelo?" mi chiese Snowdrop, puntando il suo sguardo vacuo nella mia direzione. Mi schiarii la voce.
Meine keine pony, ho appena terminato la 'rieducazione' del nostro amico. Dato che il suo nome di prima non importa più a nessuno, visto che, ufficialmente, per il suo gruppo di terroristi è morto durante il pustch, mi sono preso la libertà di rinominarlo Montgomery Patton.
Ma immagino non sia questo che interessi a te al momento, dico bene? In effetti non c' è molto altro, non ho ancora proceduto con l' interrogatorio, e puoi presenziare se vuoi; in effetti mi saresti utile, perchè a Montgomery potrebbe servire una faccia relativamente conosciuta; sei pur sempre l' ultima giumenta che ha visto prima di entrare in coma. Il nostro amico è molto stanco dall' operazione, dunque potresti venire, diciamo tra due giorni per l' ora di pranzo, così possiamo parlargli insieme.
Un ultima cosa: al Galà hai fatto un ottimo lavoro, quindi la tua paga per quella sera è stata accreditata al tuo profilo Mann Co., come da concordato.

"Questo suona come l' invito ad un appuntamento galante" civettò Snowdrop. Feci una smorfia divertita: sarebbe stata un' esperienza farsi un terrestre, ma immagino che un certo ordine di pensieri durante il servizio sarebbe controproducente; Lyra era stata grandiosa come esperienza, ma c' è momento e momento per operazioni così spossanti. Mi ritrovai a sbavare con le ali rigide, ripensando alla NeoAlicorno azzurra e alle cure meticolose che aveva performato tra le mie gambe.
Ci pensò Snowdrop a riportarmi alla realtà.
"Ci andrai?" mi chiese.
"Credo proprio di sì. Sono proprio curiosa di sapere come va a finire questa storia. L' autore non mi ha mica detto niente sai?"
"Pazienza, dai. Non ti puoi mica spoilerare tutta la storia fino alla fine. Che gusto c' è sennò?" Mi fece la puledra con un tono sarcastico. Roteai gli occhi, sorridendo1.
In ogni caso, due giorni dopo mi ritrovai nella base RED, come richiestomi da Medico. Nel grande atrio della sala del portale tutti i mercenari escluso Medico erano radunati attorno ad un tavolo in metallo. Mi avvicinai, e feci il saluto militare, come da norma.
"A rapporto come richiesto da Medico, Signori" Gli otto stavano giocando a carte, ad un gioco in cui si doveva accumulare numeri di semi diversi, in modo da raggiungere ventuno2.
Anzi, per essere precisi non tutti i mercenari erano seduti attorno al tavolo; Pyro infatti era sdraiato in un angolo, su di una cassa, giocando con delle paperelle di gomma come se fossero state delle astronavi. Spia invece dava le spalle a tutti noi; si era sfilato il passamontagna, e si stava facendo la barba con un piccolo rasoio tascabile, guardando la sua immagine riflessa su di un piccolo specchio che levitava di fronte a se, racchiuso nel caratteristico campo magico del suo possessore.
C' erano molti cappelli rappresentanti il palio della giocata radunati sull' ampio tavolo, la maggior parte impilati davanti al posto di Demolitore; lo zebra doveva essere stato fortunato, a questo giro. Grosso fu l' unico a voltarsi verso di me per rispondere al saluto; il voluminoso stallone era stravaccato su di una sedia d' acciaio, che teneva in equilibrio con uno zoccolo appoggiato allo spigolo del tavolo, mentre teneva nello zoccolo una bottiglia di vino arcobaleno mezza vuota, con il suo zoccolo di carte appoggiato in grembo.
Mi guardò e mosse lo zoccolo in un cenno di saluto o di fastidio dicendomi con tono serio "Medico di là. Sala operatoria. Ti sta aspettando", quindi salutai ancora, congedandomi, e mi diressi alla sala opertatoria.
L' ambiente era leggermente cambiato dall' ultima volta che ci ero stata, più di un anno prima: l' avanzato tavolo operatorio era stato smontato dal suo alloggiamento al centro della stanza, e sostituito per l' occasione da una semplice ma funzionale sedia da dentista bianca, sulla quale era stato assicurato Montgomery, con Medico appoggiato ad un tavolino in un canto, occupato a controllare il filo dei suoi bisturi e la punta delle siringhe, passandoli uno ad uno nel suo campo magico e controllandoli meticolosamente con una lente d' ingrandimento.
Il passaggio di ambiente, dal caldo umido delle fiammagemme della caverna del portale per la terra, al freddo asettico dei corridoi secondari della base RED e della sala operatoria mi provocò un leggero brivido, e sbattei le ali intirizzite, stringendomi nella mia nuova sciarpa, lavata da poco; il sentore del sangue di terrorista era stato surclassato da un rilassante sapore di menta, e nel calore della sciarpa, mi abbandonai a quel profumo, soddisfando la mia fantasia pensando a Lyra.
Le piaceva indossare quel profumo, tutto qui.
Tornai al presente proprio quando Medico si accorse della mia presenza, avendo sentito il mio battito d' ali eccitato; si era voltato di colpo verso di me, con l' espressione di uno che aveva detto di non voler essere disturbato, ma aveva appena visto l' eccezione al suo ordine.
"Ach, eccoti cvi, Flatterzei. Ztavo giuzto per-"
"Non importa, Doc; ormai sono qui. Vogliamo iniziare?" lo interruppi io, ansiosa di sentire la voce dell' ex-terrorista.
"Ja, ja. Allora iniziamo. Uza il zecchio vicino alla zedia per zvegliarlo in cvezto cazo, bitte" mi fece lui, sempre concentrato sui suoi attrezzi, muovendo lo zoccolo sinistro con indifferenza.
Avvicinandomi alla sedia da dentista diedi un attenta occhiata al 'paziente' di oggi. la sua testa era riversa all' indietro, essendo profondamente addormentato, con il mento leggermente piegato su un lato. Il suo muso color kaki era coperto da una barba sfatta marroncina, e la sua espressione non tradiva un sonno agitato.
Non mi stupii che uno stallone così tranquillo nel dormire potesse avermi sparato e aver ucciso l' ultima regnante dell' impero Cristallo. Alla fine quello che mi avevano insegnato era anche che il nemico poteva uscire da ogni angolo, persino quelli che qualche pony ha già controllato. Non che fosse il mio caso, certo.
Mi grattai il Cutiemark destro, quello tumorato, come per riflesso, mentre raccoglievo il secchio pieno di acqua ghiacciata mista a sangue; sul fondo c' era uno straccio rossiccio, che Medico doveva aver usato per drenare gli interni di Montgomery, mentre li esplorava con precisione per chissà quale oscuro scopo.
Mentre risollevavo il secchio aiutandomi con la magia per alleviare un poco il peso, Medico si era portato al mio fianco.
"Sehr gut, pozziamo iniziare. Zolo ztai attenta a come gli parli, qvando zi zveglia: Ho dovuto giocare con la zua memoria, come da ordine di Herr Mann, e il zuo comportamento di conzeguenza potrebbe ezzere imprevedibile. Qualuncve coza io dica, mi dovrai reggere il gioco, klar?" mi avvisò Medico, e io annuii, serrando la mia presa sul secchio di metallo.
"Gut, allora coza ztai azpettando? zveglialo, schnell" mi incitò lui, e senza esitazione eseguii l' ordine, rovesciando l' acqua insanguinata dritta sul muso del terrorista, svegliandolo di soprassalto.
"Hm, guten tag zoldato, e benvenuto nella baze RED. Ja, proprio nella bocca del leone. Credo che tu zappia già perchè tu zia cvi, qvindi andrò direttamente al zodo.
Tu rammenti di ezzere ztato prezente al Gran Galà Galoppante, partecipando all' attentato che è rizultato nel decezzo della Principezza Cadanze?" chiese Dottore, per iniziare. Ma Montgomery, boccheggiando col muso gocciolante d' acqua, non faceva altro che fissarmi, come esterrefatto; non aveva risposto a Medico, quindi si schiarì la voce, e ricominciò a interrogarlo.
"Tu capizzi che la noztra corporazione ha delle priorità, zoldato. Qvanti eravate all' attentato? Qvali zono i voztri piani? Perchè prinzess Cadanze è morta?" continuò imperterrito il mercenario. Ma Montgomery teneva la bocca chiusa alle sue domande.
"Quella... quella sciarpa. Dove l' hai presa?" mi chiese il terrorista, fissandomi intensamente.
"Montgomery" Gli disse medico, avvicinandoglisi e appoggiandosi ai braccioli della sedia da dentista in modo che lo sentisse bene "Flatterzei è tua moglie" disse lui, con tono grave. A questa sua affermazione i miei occhi si voltarono verso di lui, preoccupati.
"O almeno, lo era, prima che tu la tradizzi per zeguire il BLU team. Hai ripudiato l' amore della tua vita per zeguire degli ideali zbagliati, e lei non ti ha perdonato. Al Gran Galà Galoppante è ztata proprio lei a catturarti, ed è ztata lei a premere il grilletto contro di te" Gli disse, facendo un cenno col muso verso la sua spalla sinistra, coperta da una grossa fasciatura.
"Lei ti ama ancora, Montgomery, ti ha portato lei qui, per farti tornare da lei, dal giusto lato della Corporazione. Ma hai infranto il zuo cuore, come la zua fiducia; Ze tu ci dirai cvello che zai zui piani del BLU team, avrai un altra occazione di riconquiztarla, lavorando con lei, e riparare ai tuoi errori offrendo i tuoi zervigi al RED team" gli offrì Medico, facendo un salto nel buio dando fiducia a un mercenario nemico.
"Ovviamente l' altra opzione, ze zzegli di non parlare e di voltare le zpalle a Flatterzei un altra volta, è la terminazione. a te la zzelta"
Un paio d' ore dopo, io e Medico eravamo seduti al tavolo dove i mercenari giocavano a carte, gustandoci assieme a loro un sostanzioso pranzo composto da sandwitch in abbondanza e vino Flaim. C' era anche Lyra al tavolo con noi, ed era seduta convenientemente di fronte a me, stuzzicandomi con sguardi provocanti e zoccolini, mentre provavo a concentrarmi sulla discussione tra i mercenari, cercando di non pensare al mio mal di testa.
"...Se quello che dice Montgomery è vero, sradicare il BLU team da questa terra diventerà molto più difficile di quanto Celestia ha calcolato" commentò Ingegnere, appoggiando sul tavolo una bottiglia vuota "Devo immettere i nuovi dati nell' algoritmo, potrebbe volerci del tempo"
Montgomery aveva deciso di parlare, descrivendo l' organizzazione dei Grandi e Potenti; gli affiliati erano riuniti in cellule separate, che ricevevano gli ordini per via telepatica tramite il capo sezione, un unicorno con un addestramento magico speciale. Un sistema a dir poco brillante, così tutte le informazioni non vengono rilasciate in un colpo solo, se la cellula viene catturata. Purtroppo l' unicorno a capo della cellula di Canterlot, la quale sotto cui operava Montgomery, era rimasto ucciso nel Pustch del Gran Galà Galoppante; Medico non avrebbe potuto carpire i segreti della sua telepatia, così da trovare un modo per invertire il processo e risalire alla fonte dei messaggi. Questo era tutto purtroppo; non molto con cui partire, ma meglio di niente, o peggio, seguire una pista sbagliata.
"Gentiluomini, queste complicazioni nei nostri piani comporteranno delle gravi conseguenze nei futuri sviluppi delle nostre operazioni. A questo punto suppongo che nel mirino dei nostri nemici ci sia anche l' operazione Millennium. Il mio suggerimento è un incremento della sicurezza. Non tanto da far sospettare ai nostri nemici che sappiamo delle loro mire. Sette mercenari basteranno, magari dei cecchini appostati intorno al perimetro della zona di lancio" suggerì Spia; L' unicorno si era versato il vino in un bicchiere di cristallo apposito, e si stava sfregando gli zoccoli, mormorando con tono cospiratorio mentre levitava delle eleganti posate in acciaio argentato per tagliarsi il proprio panino.
"Inoltre non so cosa ne pensate, ma un sistema organizzativo del genere mi sa di premeditazione. In questo momento non riesco a spiegarmi in modo più preciso, devo schiarirmi le idee con Monsieur Mann. Chiederò un udienza nei prossimi giorni, e gli esporrò i miei dubbi" disse infine il mercenario, portandosi alla bocca un piccolo boccone di sandwitch.
"Hey ragazzi, ci stiamo dimenticando dell' Impero Cristallo!" disse Scout, con uno sprizzo di partecipazione insolito "Se ho capito bene, entrambi i regnanti sono morti, ed è già da una settimana che c' è un posto vacante nel governo. Non abbiamo ancora pensato a una soluzione per quello?"
"Oui, esploratore; i nostri notai stanno effettuando delle ricerche per trovare una soluzione anche a questo. Si sta pensando di accorpare l' Impero Cristallo allo stato Equestre, e la rappresentante delle pubbliche relazioni si sta prodigando molto per questo" un piccolo pony prese vita nella mia testa: sentire parlare di Rarity in quel modo faceva uno strano effetto, e non so definire se fosse un effetto piacevole o sgradevole "Suppongo centri la principessa Twilight Sparkle; quella unicorno non si fida della corporazione, e sta tentando alla chetichella di far acquisire potere alla principessa. Inutile dire che non ci sta riuscendo granchè bene; ma si sta comportando egregiamente nel suo compito, e uno zoccolo come il suo ci farà comodo in futuro" aggunse l' unicorno.
"Detto cvezto, la riunione è concluza. Montgomery Patton verrà fornito di un vero addeztramento da mercenario in una ztruttura della corporazione; per adezzo non mi pare il cazo di trazferirlo già a vivere con il mercenario Flatterzei, che ha già due coinquilini a cui badare. Lyra, puoi accompagnare Flatterzei al zuo rifugio, non c' è motivo di trattenerla ancora. Auf viedersehen!" ci congedò Medico.
Pochi minuti dopo, Lyra mi stava portando in jeep a casa, attraversando Ponyville ed evitando il traffico di veicoli da trasporto della corporazione.
La Mann co. stava dando una grande spinta al progresso industriale, e visto che il quartiere nord di Ponyville era l'epicentro del loro impero, le fabbriche inziavano a punteggiare quella zona.
"C'è un' aria strana" dissi alla NeoAlicorno, mentre si fermava ad un incrocio per lasciar passare un convoglio di trasporti.
"Che intendi?" fece lei, stravaccandosi sul sedile e appoggiandosi con lo zoccolo sinistro sulla portiera del veicolo, mentre i furgoni sfilavano di fronte a noi.
"Beh" feci un gesto verso la colonna di automezzi "C' è questo, innanzitutto. E poi c' è un aria molto più fredda del solito" spiegai.
"E' normale: l' inverno è quasi alle porte, dovresti saperlo"
"Non in quel senso; hai notato che dall' attentato non gira quasi nessun pony per le strade?" era vero. Nel viale che stavamo attraversando non c' era nessuno, se non alcuni facchini con i loro carri delle consegne, che si affrettavano circospetti nei loro affari.
"Beh, mi pare normale. Questa è la prima minaccia interna ad Equestria non provocata da un entità magica; la morte può arrivare da qualsiasi lato, e i pony lo sanno. Come ti dissi ormai più di un anno fa, è normale avere paura. Francamente, a me pare strano che porte e finestre a livello del terreno non siano barricate" replicò lei, a ragione, dovetti ammettere.
Era fin da prima dell' attentato che certi pony, considerati scomodi da altri pony, semplicemente scomparivano; la corporazione era sommersa di lavoro: non passava settimana senza almeno più di quindici contratti in entrata, e ancora dovevamo ingranare la marcia con i reclutamenti.
"Tornando a noi, che ne pensi di Montgomery? Non credi che la storia inventata da Medico sia un po... forzata?" chiesi alla NeoAlicorno. Mi sto rendendo conto che, in effetti, NeoAlicorno lo sono anchio, quindi dovrei smetterla di chiamarla così. O forse dovrei dire 'avrei dovuto smetterla'.
"Forzata? Non direi, anzi, a me è piaciuta: ha stile e realismo allo stesso tempo; se non avessimo fatto quello che abbiamo fatto mesi fa direi anchio che può benissimo essere successo per davvero. E se ti preoccupa stai tranquilla, non sono gelosa" aggiunse lei, osservandomi maliziosamente.
"Ricordati che sono sempre io quella che addestra i mercenari; se per caso decidessi che può essere una minaccia per noi, sappi che ho modi molto creativi per vendicarmi di qualche pony" ridacchiò lei "Musica?" mi chiese. Io annuii, e lei accese l' autoradio, sintonizzata sull' emittente della Corporazione. Dagli altoparlanti si diffusero le voci delle commentatrici DoppiaPi e DJ Pon-3, che parlavano di sparizioni di puledri nella zona di Detrot e Fillydelphia, ma le loro voci vennero presto scavalcate da una sinfonia che andava forte di tromba e tuba. L' ultimo veicolo della colonna di trasorti era un fuoristrada armato, carico di volontari dell' esercito equestre che ci scrutavano con sguardo torvo, mentre scortavano la carovana di materiali metallurgici.

  1. Troppe rotture della quarta barriera... Pinkie Pie approved.
  2. Blackjack
   
 
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