Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Elenie87    03/09/2015    6 recensioni
A seguito della scomparsa della Sfera dei Quattro Spiriti, Kagome non è più riuscita a riattraversare il pozzo. Inuyasha e la ragazza vivranno le loro vite separate e moriranno nelle rispettive epoche. E se il destino avesse ancora un'ultima carta da giocare? Se il loro amore fosse soppravvisuto al tempo? Le loro anime si reincarneranno nel futuro, e con loro ci saranno anche Sango e Miroku. Riusciranno Inuyasha e Kagome ad incontrarsi? Riusciranno a ricordarsi del loro passato? Tutto dipenderà da un unico elemento: l'amore. Ed un pizzico di mistero.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao bella gente! Eccomi con il nuovo capitolo^^ Grazie di cuore per i favolosi commenti çç mi sono commossa, sono davvero contenta che la storia vi piaccia e vi intrighi tanto! Sigh... e io che ad un certo punto ho pensato fosse una cavolata çç Vi adoro! Bando alle ciancie... Inuyasha e Kagome stanno iniziando un percorso... un percorso dove iniziano a provare straaaani scombussalenti ed ovviamente i ricordi della loro vita precedente sono sempre li che bussano... Ce la faranno i nostri eroi a ricordarsi chi erano seicento anni prima? :P Mi sa che vi dovrò torturare ancora un po'... ihihih... buona lettura! Aspetto le vostre recensioni^^ smaaaaaaaaack!




- ...Bittersweet memories...That is all I'm taking with me...So good bye...Please don't cry ...We both know I'm not what you, you need....-
Kagome canticchiava la canzone di Whitney Houston che passava nell' ipod beatamente spaparanzata sul letto. Gli occhi chiusi per godersi quei momenti in cui con la mente viaggiava in altre dimensioni.
Quella canzone era così dolce e triste. Ogni volta che la ascoltava avvertiva una forte empatia verso la protagonista della storia.
-Kagome?- la porta della camera si aprì e la testa di Sango fece capolino nella stanza.
La ragazza si tolse le cuffie dalle orecchie.
-Si?-
-Ti ricordi che giorno è domenica?- le chiese l'amica.
-Certo! E' il compleanno di tua mamma- rispose sorridendo.
Sango annuì.
-Si, e quest'anno mio padre ha deciso di fare le cose in grande. Darà un ricevimento al Sakura Restaurant e ci sarà anche l'orchestra. Sai, la mamma compie cinquant'anni e lui vuole che sia una giornata memorabile. Beh, questo per dirti che ovviamente sei stata invitata Kagome-chan-
-Davvero? E' un gesto davvero gentile da parte vostra-
Sango fece un gesto di diniego con la mano.
-Kagome, ma sei matta? Siamo praticamente sorelle, era ovvio che t'avremmo invitato-
La ragazza rise.
-Beh, mi pare di capire che dovrò trovare qualcosa di adatto da mettermi-
L'amica le strizzò l'occhio.
-Oh, no! Per quello ho già un'idea io-
 
Domenica pomeriggio.
-Sango, tu sei pazza! Io non posso andare in giro con... con.. questo!-
"Questo" era un meraviglioso vestito fatto apposta per Kagome. Di colore blu elettrico, accarezzava il suo corpo come una seconda pelle; il capo si allacciava dietro il collo lasciando una scollatura abbastanza accentuata ma non esagerata tra i seni, la schiena era nuda e la lunghezza della gonna arrivava poco sopra il ginocchio. Sango l'aveva obbligata a metterlo accompagnato da un paio di scarpe argentate dal tacco dodici. Il tocco di classe fu un trucco molto leggero, per risaltare i lineamenti, un delicato lucidalabbra e la matita nera sugli occhi. I capelli le erano stati raccolti in un delizioso chignon da cui scendevano delle ciocche leggermente arricciate, mentre altre due ciocche le contornavano il viso dandole un aria sbarazzina.
-Tesoro, non ricominciare. Sei a dir poco fantastica- l'ammonì l'amica, sapendo quanto Kagome era restia a valorizzarsi nell'abbigliamento.
-Forse, però... sai quanto io mi senta a poco agio vestita troppo vistosa-
Sango le mise le mani sulle spalle scuotendola in modo amorevole.
-Si, che lo so. Ma ormai sei una donna, e sei bellissima. Insomma, prima o poi vorrai dare sfoggio della tua femminilità, no? Tu continui a vederti bruco, ma in realtà sei già una farfalla. Devi solo spiccare il volo-
Gli occhi di Kagome si inumidirono ed il suo volto si illuminò di un tenue sorriso.
-Grazie. E, a proposito. Anche tu ei bellissima, amica mia- disse, notando quanto fosse eterea in quel vestito rosso scuro, lungo sino ai piedi, sorretto solo da due sottili spalline.
Sango arrossì leggermente.
-Coraggio, basta complimenti. Andiamo, se arriviamo in ritardo mia madre mi strozza!-
Il Sakura Restaurant era a dir poco favoloso.
Kagome notò subito l'elegante pista da ballo al centro della sala, i tavoli rotondi che la incorniciavano tutti agghindati con delle candele che rendevano l'atmosfera romantica.
-Accidenti, ma dov'è?- disse Sango pestando ripetutamente un piede a terra.
-Di chi parli?- chiese Kagome curiosa.
-Di quell'idiota di Miroku. E' in ritardo e tra cinque minuti mia mamma sarà qui-
-Sta tranquilla, sai che è peggio di una donna quando deve prepararsi, sicuramente arriverà a momenti-
Entrambe risero immaginandosi il giovane davanti allo specchio che si vantava della sua avvenenza.
-Stavate forse parlando di me, belle fanciulle?-
Entrambe si voltarono sentendo l'intrusione e videro Miroku avanzare con un ghigno sulle labbra.
-Accidenti, che bamboline!- esclamò osservandole. -Kagome... sei una bomba- aggiunse con un sorrisetto malizioso, facendo arrossire la ragazza.
-Gra-grazie- balbettò imbarazzata.
"Accidenti, perchè ho messo questo vestito..", mormorò dentro di sè.
-Miroku, Sango. Scusate il ritardo- disse una voce dietro i due ragazzi, che li fece girare in quella direzione sorridenti.
Se Kagome avesse potuto fuggire nuovamente, l'avrebbe fatto, ma questa volta coi tacchi l'impresa sarebbe stata ardua.
Ovviamente, i suoi amici si era dimenticati, nuovamente, di avvisarla di un piccolo particolare.
Di fronte a lei c'era Inuyasha e vi era una sola parola per definirlo: uno schianto.
 
Inuyasha era arrivato dieci minuti in ritardo, ma per fortuna la festa non era ancora iniziata.
Ci aveva messo un po' a decidere cosa mettersi, indeciso tra un completo elegante ed uno più casual. Alla fine aveva optato per una via di mezzo, un pantalone nero raffinato ed una camicia bianca tenuta fuori dai pantaloni lasciata slacciata nei primi tre bottoni.
 Si avvicinò al buffet per prendersi un crodino, giusto per ingannare l'attesa dell'arrivo dei genitori di Sango. Li aveva incontrati molte volte negli anni. Erano persone estremamente gentili, e più volte aveva cenato da loro assieme a Miroku. Si era stupito per l'invito alla festa, ma ne era rimasto contento. Infondo era un'occasione per festeggiare e stare in compagnia dei suoi amici.
Sorseggiò il drink, quando in lontananza finalmente avvistò Miroku che parlava con Sango.
Sorrise, notando come l'amico se la mangiava con gli occhi. Effettivamente, quel giorno si era superata, era davvero bella.
Si avvicinò quindi alla coppia.
-Miroku, Sango. Scusate il ritardo- disse.
Quando entrambi si voltarono, noto che era presente anche una terza persona con cui loro stavano conversando e che lui nemmeno aveva notato. E la mandibola gli finì per terra.
-Ka..Kagome- biascicò mentre la circolazione respiratoria era stata bruscamente interrotta da quell'apparizione.
-...Inuyasha..- mormorò lei.
Immediatamente il ricordo di quanto accaduto qualche sera prima si presentò nitido ed il rossore giunse rapido.
"Non pensare a quello, focalizzati su qualcos'altro....qualcos'altro..?"
Il ragazzo fece scorrere il suo sguardo sul corpo di lei, fasciato da quel vestito blu e deglutì notando quelle gambe che spiccavano esaltate dai tacchi e quella maledetta scollatura.
"Di qualcosa... muoviti, deficiente.."
-Anche tu qui?- chiese, cercando di mantenere il tono della voce il più possibile asettico.
-Eh... si, i genitori di Sango mi hanno invitata- rispose la ragazza  con evidente disagio.
Lui annuì e poi si voltò verso Miroku lanciandogli un'occhiata assassina.
"Poi facciamo i conti..."
Un ghigno si formò sul suo viso vedendolo deglutire ed irrigidirsi, segno che aveva ben recepito il messaggio.
-Ragazzi, andiamo a sederci al nostro tavolo- la voce di Sango distrasse tutti dalla scena.
Si accomodarono e pochi secondi dopo fecero l'ingresso i genitori di Sango scatenando fischi ed applausi.
Gli invitati pian piano andarono a congratularsi con la madre della ragazza per il suo compleanno e con il padre per l'idea della favolosa festa.
Il pranzo iniziò poco dopo ed i ragazzi intavolarono varie conversazioni tra una portata e l'altra.
Il clima era sereno, nonostante Inuyasha cercasse di evitare il più possibile di guardare Kagome.
Lei era... indefinibilmente bella quel giorno.
Continuava a notare sguardi indiscreti di altri uomini presenti in sala e la cosa stava iniziando davvero ad innervosirlo. Strinse i pugni frenando l'impulso di coprirla, immaginando di usare persino la tovaglia se necessario.
"Ma che hanno, tutti, da guardare?! Non hanno mai visto una donna vestita... bene?"
Bene. Non era esattamente un termine adatto a Kagome in quel momento. Lo sguardo si posò per un istante sul suo viso, incorniciato da quell'acconciatura ed il suo cuore aumentò i battiti.
"Cristo, ancora! Ma perchè mi fa quest'effetto!", sbottò.
La musica iniziò a riempire la sala seguita da un'esclamazione euforica dei presenti, e diverse coppie si avventarono sulla pista iniziando a ballare il walzer.
Sango si alzò dal tavolo intravedendo suo nonno e mormorando uno "scusate"  corse ad abbracciarlo per poi trascinarlo sulla pista da ballo.
Vide Miroku sorridere nell' osservarla. Il suo amico era proprio innamorato perso.
Bevve un sorso di vino. Aveva la gola secca, forse per la troppa concentrazione nel cercare di guardare tutto meno che Kagome.
All'improvviso una gomitata lo fece sussultare.
-Che vuoi?!- chiese a Miroku.
Lui si avvicinò sussurrando.
-Ma ti muovi o no?-
Inuyasha alzò un sopracciglio in una muta domanda.
-A fare cosa?-.
-Razza di idiota! Vai a chiederle di ballare!- esclamò l'amico.
-Ma sei scemo? Ti pare che io possa mettermi a ballare questa roba dell'anteguerra?! Per di più con quella?- disse indicando con lo sguardo Kagome.
Lei, ignara della conversazione, fissava le persone che danzavano con un lieve sorriso sul volto.
Ed ecco, in quel frangente, un tizio avvicinarsi a Kagome per chiederle di ballare.
La vide arrossire ed un moto di fastidio gli salì alla gola.
-Ma che fa quello...- sibilò socchiudendo gli occhi.
-Fa quello che dovevi fare tu da almeno da dieci minuti, imbecille- fu la risposta secca di Miroku.
Vide Kagome accettare l'invito dello sconosciuto ed un secondo dopo, senza rendersene conto, si stava avvicinando alla coppia con gli occhi che mandavano fiamme.
-Ehi, tu!- ringhiò allo sconosciuto che lo guardò con fare interrogativo. -Lei è con me-
Prese Kagome per un braccio, sottraendola a quel damerino, e la avvolse tra le sue braccia.
Dopo due secondi si congelò sul posto.
"Ma che cazzo sto facendo?"
Abbassò lo sguardo e si trovò due occhi nocciola che lo fissavano straniti e si accorse che aveva le sue mani sui fianchi della ragazza.
"E.. e adesso come si balla questa roba?!"
 
Kagome si era chiaramente accorta che Inuyasha stava facendo di tutto per ignorarla.
Sospirò. Forse si era offeso per il bacio di qualche giorno prima.
Arrossì, ricordando come si era comportata.
"Peggio di una bambina".
Si sentiva tremendamente stupida. Era chiaro che non voleva avere a che fare con lei, altrimenti questo atteggiamento non avrebbe avuto alcun senso. Non la guardava nemmeno in faccia, nonostante lei avesse provato ad intercettare più volte il suo sguardo.
Osservava le coppie danzare così serene....e sorrise malinconica pensando a quanto avrebbe voluto esserci li anche lei a ballare con la stessa spensieratezza.
"Magari con Inuyasha". Trasalì a causa del suo stesso ridicolo desiderio.
Ma cosa andava a pensare? Perchè quando c'era di mezzo Inuyasha finiva sempre per diventare un'adolescente alla prima cotta?
"Prima..prima cotta?! Ma io non sono affatto cotta"
-Scusi signorina- una voce la distolse dai suoi pensieri e si trovò davanti un ragazzo carino che le porgeva una mano. -Le andrebbe di ballare?-
Lei arrossì. Quel vestito decisamente stava dando forse un po' troppo i suoi frutti.
Acconsentì. In fondo che c'era di male?
Si alzò avviandosi sulla pista da ballo, seguita dal suo nuovo accompagnatore, quando una mano le afferrò il braccio bloccandola.
-Ehi, tu!-
"Inuyasha?", si chiese stupita, trovandoselo di fronte.
-Lei è con me- lo vide fulminare il giovane con uno sguardo glaciale e dopo un secondo si ritrovò schiacciata dal corpo del ragazzo.
Alzò lo sguardo per chiedergli cosa gli era preso ma la frase le morì in gola trovandosi a specchiare in due occhi neri, nei quali non seppe definire che emozione li stava attraversando.
-Perchè... perchè mi hai fermato?- chiese, ritrovando la voce.
Vide nuovamente un guizzò passare nello sguardo di Inuyasha.
-Perchè sei una stupida. Non vedevi che quello ti stava mangiando con gli occhi?-
Lo guardò interrogativamente.
-E da quando le attenzioni che mi vengono rivolte sono di tuo interesse?-
-Tsk! Taci ragazzina. Pensa a ballare ora-
Inuyasha la strinse leggermente a sè ed iniziò a farla volteggiare. Ma dopo pochi secondi le pestò un piede.
-Ahi!- esclamò.
Lo vide sbuffare.
-Ma come si fa a mettere su ancora certa musica!-
Kagome scoppiò a ridere.
-Stupido, guarda, ti guido io. Devi solo seguire il tempo. Un, due, tre, un, due, tre...- e lentamente iniziò a farlo muovere a passo di danza.
-Feh! E' da vecchi- sentenzio ma senza smettere di ballare e dopo qualche minuto si destreggiava già molto meglio.
-Ed ora, signori, una bella canzone romantica tutta per voi! Vogliamo tutte le coppie in pista!-
La voce del deejay risuonò nella sala mentre le luci si abbassarono.
If I should stay
I would only be in your way
So I'll go but I know
I'll think of you every step of the way

Assurdo. Ma proprio quella canzone dovevano mettere?
-Io... è meglio che vada- sussurrò Kagome, sciogliendosi dall'abbraccio del ragazzo, facendo un passo indietro per allontanarsi.
Ma Inuyasha la trattenne riportandola appoggiata al suo petto.
Il cuore di Kagome mancò un battito.
And I... will always love you,
Will always love you... You
My darling, you...

-Già finita la lezione, maestrina?- mormorò lui al suo orecchio facendola arrossire violentemente.
-Q-qui non c'è da imparare. Bi-bisogna solo.. abbracciarsi e...-
Dio, non riusciva nemmeno a parlare dall'imbarazzo. La metteva troppo in soggezione!
Lo sentì ridere sommessamente, e quel suono le fece mozzare il respiro.
Poteva essere così sexy una semplice risata?
Bittersweet memories
That is all I'm taking with me.
So good-bye. Please don't cry...
We both know I'm not what you, you need

-E dunque, non ti sto proprio abbracciando, ragazzina?- la schernì lui.
-Mi stai prendendo in giro? Perchè io non mi sto affatto divertendo- borbottò lei, irrigidendosi.
And I... will always love you
I... will always love you

-Davvero? Vuoi dire che non ti diverte stare tra le braccia di un ragazzo affascinante come me? - lo sentì dire nuovamente, mentre la sua stretta aumentò leggermente.
I hope life treats you kind
And I hope you have all you've dreamed of
And I wish you joy and happiness
But above all this I wish you love

Kagome si allontanò fulminandolo con lo sguardo, rossa in viso per l'imbarazzo che come sempre riusciva a suscitarle.
-Oh tu.. sei davvero un.. presuntuoso, arrogante e... e...-
Non terminò la frase, Inuyasha l'aveva presa per un polso e sbattuta contro il suo torace con un lampo d'ira negli occhi.
 
Stava per dare fuori di matto, se lo sentiva.
Lui cercava di stare calmo e farle fare quello stupido ballo, perchè.. sì, ci teneva. E non voleva che nessun'altro si avvicinasse anche solo per guardarla.
Non sapeva perchè, ma lo infastidiva anche solo l'idea di pensarla tra le braccia di un altro uomo.
E lei che faceva? Continuava a sbraitare come un'isterica.
E più lei si incavolava più diventava bella, con quegli occhi luccicanti di rabbia.
E più diventava bella e più lui impazziva.... dal desiderio di baciarla.. li, davanti a tutti.
-Oh tu.. sei davvero un.. presuntuoso, arrogante e... e...-
E non taceva!
"Al diavolo!"
And I... will always love you
I will always love you
I will always love you
I will always love you

-Sta zitta! Zitta!- proruppe lui affondando il viso nei suoi capelli facendola sobbalzare, stringendola convulsamente a sè.
Nella sua voce c'era... rabbia, possessione.... e che altro?
Sapeva solo che non poteva respirare, perchè tutto il suo corpo era stato inebriato dal profumo di lei, da quella fragranza che lo faceva impazzire, dal sentire le sue mani sulla schiena nuda di Kagome, dalla sua pelle così morbida. Si, probabilmente era prossimo alla pazzia. Nella sua testa c'era un mix di emozioni che avrebbero fatto impazzire qualsiasi uomo sano di mente. E sopratutto erano emozioni che non riusciva in alcun modo a dominare, si impossessavano di lui e la sua ragione gli faceva "bye bye" salutandolo calorosamente.
You....
Darling, I love you.
I'll always...
I'll always love you.

La musica scemò ed Inuyasha lentamente la allontanò da sè.
Si fissarono per un istante, poi fece violenza su se stesso e decise di tornare al suo posto, prima di commettere qualcosa di cui si sarebbe pentito.
"No...Non posso esserne attratto, lei ...lei non può piacermi"
- Maestrina, è meglio se torniamo a sederci, tra poco c'è il dolce- disse dandole le spalle, ma nella sua voce ogni segno di ironia era sparito.
 
La serata giunse al termine.
-Beh, io direi che è l'ora di andare a nanna- mormorò Sango soffocando uno sbadiglio.
Kagome annuì d'accordo con l'amica.
-Già, sono stanca morta. Miroku, tu vai con Inuyasha?- chiese la ragazza.
-Si, magari ci fermiamo a berci un drink prima di accasare. A meno che tu non preferisca che ti accompagni a casa lui, mentre io porto Sango- disse malizioso.
-N-no, certo che no!- rispose con voce acuta arrossendo.
Inuyasha ghignò. Era troppo divertente vederla imbarazzata. Non poteva non approfittarne.
-Beh, dunque ci salutiamo...- mormorò il ragazzo avvicinandosi a lei e prendendole una mano. Poi le fece un inchino e, guardandola fissa negli occhi, le fece il baciamano fermandosi a sussurrarle sulla pelle del palmo:
-Buona notte, maestrina. Alla prossima-
La vide diventare, se possibile, ancora più rossa, e mormorare un flebile "stupido", facendolo scoppiare a ridere.
-Ragazzina- bisbigliò poi, in modo che solo lei potesse sentirlo.
-Cretino, smettila di prendermi in giro- rispose Kagome di rimando fulminandolo.
Inuyasha si allontanò di qualche passo seguito da Miroku.
Si voltò sornione, e da lontano le gridò -Sogni d'oro, mocciosa!- guadagnandosi un bel "vai al diavolo" urlato con foga.
Sia lui che Miroku scoppiarono a ridere.
 



 
  
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