Sono le sette di mattina; il Sole penetra a fatica le nubi illuminando debolmente il paese.
La brezza fa vibrare le foglie sugli alberi staccando le più deboli che, ondeggiando, si posano dolcemente a terra per mischiarsi a quelle che le hanno precedute.
Una leggera pioggia bagna la fredda terra.
Non si sente altro rumore che il ticchettio delle gocce d’acqua creando così un’atmosfera malinconica.
Il gatto dorme tranquillo sul mio grembo mentre, avvolto da una pesante coperta di lana, sorseggio un the grigio bollente seduto alla finestra.
“Che bella giornata”.