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Autore: funny1723    07/09/2015    1 recensioni
Storia su Apollo e Cassandra.
Dal testo:
"Cassandra urla e cerca di strapparsi gli occhi con le mani. Non vuole vedere, non vuole più vedere niente; perchè il vedere è conoscere e lei sa già troppo.
Ha visto la caduta di Troia.
Ha visto la fine di tutto ciò che conosce e di molto altro ancora."
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Apollo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INSANIA

Cassandra urla e cerca di strapparsi gli occhi con le mani. Non vuole vedere, non vuole più vedere niente; perchè il vedere è conoscere e lei sa già troppo. 
Ha visto la caduta di Troia. 
Ha visto la fine di tutto ciò che conosce e di molto altro ancora. 
Singhiozza e maledice Apollo nel farlo. 
"Come può Amore generare tanto odio?" chiede disperata. 
È nel tempio del dio causa dei suoi mali. 
I capelli arruffati e gli occhi gonfi di pianto. 
Non si aspetta davvero una risposta, eppure si arrabbia quando non la riceve. 
Urla e si dispera sul pavimento immacolato del tempio fino a quando non si addormenta, esausta. 

Apollo le scosta una ciocca di capelli dal viso. È sempre stata così bella la sua Cassandra. 
Le tocca gli occhi con dita tremanti, timoroso di svegliarla o di farle del male. Sono graffiati in più punti, sanguinanti. 
Povera creatura. 
Quando, tanto tempo fa, l'aveva maledetta, non si era reso conto di quanto dolore le avrebbe poi inflitto. Di quando dolore avrebbe poi inflitto a se stesso. 
Come uno sciocco si era fatto guidare dall'ira, dimentico di tutto il resto. 
Ed eccola lì ora, la sua bella Cassandra, sopravvissuta anche a se stessa. 
Se solo avesse potuto Apollo avrebbe sciolto quella stupida maledizione, liberando così la sua amata il giorno stesso in cui l'aveva maledetta. 
Con lentezza Cassandra apre gli occhi ed ancora assonnata lo guarda. 
Dio di bellezza e vita.
Nel suo sguardo Apollo legge un tormento infinito e per un attimo si chiede se sia il suo o quello di lei. 
"Avrei potuto amarti" gli sussurra, ora calma. 
Forse crede sia un sogno. Meglio così. 
Il dio le bacia la fronte e la lascia lì, sul marmo freddo del tempio a lui dedicato. 
Sa che un giorno vedrà Cassandra morire, la sua agognata liberazione, così come sa che invece per ció che le ha fatto non potrà mai fuggire dal suo stesso dolore. 
Immortale non gli è mai sembrata una parola più atroce. 
Immortale non gli è mai sembrata una parola più giusta. 
 
   
 
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