Anime & Manga > Diabolik Lovers
Segui la storia  |       
Autore: Nephertiti    08/09/2015    4 recensioni
ATTENZIONE: CAPITOLI REVISIONATI, IMMAGINI RICARICATE.
Mitsuko, una ragazza di diciassette anni, è stata obbligata dai genitori a frequentare una nuova scuola, ignara del perché, dovrà trasferirsi in una nuova casa. Ma nell'abitazione troverà sei fratelli bellissimi, nonché vampiri assetati del suo sangue...(riprende la storia dei Diabolik Lovers, ma troveremo una nuova protagonista con un fisico ma soprattutto un carattere ben diversi da quelli della nostra Yui.)
Mitsuko resterà solo un'altra Sposa Sacrificale o riuscirà ad adattarsi in quella villa del terrore, che diverrà per lei man mano più familiare?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 14 - Più di semplice affetto -

 

 

 

 

 

 

Dopo aver camminato per un po', finii nella serra di rose bianche.
Il loro candore e la loro purezza le rendevano incantevoli, proprio come il ragazzo che le stava osservando.

Al rumore dei miei passi, Subaru piegò la testa verso me.
Sotto quello sguardo rubino, provai una fitta d'imbarazzo e meraviglia.
Quello sguardo magnetico era, al contempo, disarmante.
“Non volevo disturbarti.” dissi con voce stridula.
“L'hai già fatto.” rispose lui, tornando a contemplare la rosa davanti a sé.
Lo ammetto, sarei andata via seduta stante, il suo carattere scontroso era capace d'innervosire chiunque.

Ma conoscevo cosa si celava dietro quel muro di freddezza.
“Volevo dirti grazie.”, iniziai, avvicinandomi lentamente a lui.
“Non ringraziarmi.” rispose brusco, puntando di nuovo quegli occhi color cremisi su di me.
Strinsi i pugni, costringendomi a non schiaffeggiarlo.
“Mi hai salvato la vita, è il minimo che possa fare.” insistetti, mantenendo il suo sguardo.

 “Se proprio ci tieni a rendermi felice, vattene.” affermò lui, con un tono talmente freddo da mettere i brividi.
Ma, anziché andarmene, m'infuriai.
“Se vuoi che me ne vada, perché mi hai salvata? Avresti potuto lasciarmi morire!” ringhiai, rossa per la rabbia.
Lui si avvicinò a me, spingendomi ad indietreggiare, mi afferrò per la vita e mi attirò al suo petto.

“Ti ho salvato la vita perché ci tengo.”, rispose atono, immergendosi nei miei occhi color cioccolato, come a volermi trapassare con lo sguardo.

Lo fissai confusa, mentre ignoravo il tepore sulle guance.
"Ti ho detto di andartene perché qui sarai sempre un pasto, anche per me, è la mia natura. Io sto bene da solo.” concluse, con un velo di rassegnazione.

“Lo so cosa sei, anzi, cosa siete. Però mi avete salvato la vita e donarvi il mio sangue è meno doloroso ora...”, dissi, stupita dalle mie stesse parole.
A quel punto, Subaru si avvicinò ulteriormente, facendo sfiorare i nostri nasi.
Sussultai, arrossendo violentemente, sorpresa dal gesto.
Ma prima che potessi parlare, lui mi allontanò.
“E' meglio che tu vada.”
Avrei voluto ribattere, però i suoi occhi, non più così duri, mi fecero desistere: non voleva mordermi, anche se io gli stavo offrendo il mio sangue.
Un'ondata di calore s'irradiò nel mio corpo.
“Buonanotte.” sussurrai e rientrai nella villa, sorridendo.

***

Mentre camminavo, una melodia, proveniente da dietro una porta, richiamò la mia attenzione.

Entrai nella stanza -dalla quale proveniva la musica- ipnotizzata dalle note, che sembravano volteggiare nell'aria, intente nella loro danza armoniosa.
Chi sta suonando il piano?

Sbarrai gli occhi nel vedere, dietro la tastiera, un cappello nero, fasciato da un lastrino fucsia...
“Raito?”, chiesi, sporgendomi verso il vampiro.
Quando staccò le dita dai tasti del pianoforte ne rimasi delusa, non volevo che smettesse.

“Sera, Bitch-chan.” rispose lui, premendo il cappello sul capo.
Cominciavo ad abituarmi a quel nomignolo.
“Ero qui per ringraziarti!” esclamai tutto d'un fiato, temendo che anche lui mi dicesse “non ringraziarmi”.

Invece mi sorrise, il suo solito sorriso malizioso.
“Figurati, Bitch-chan” rispose, scoprendo i canini: trasudava sensualità e pericolo...
Era il momento di congedarsi.
“Ora io andrei, continua pure a suonare.” annunciai, ostentando un sorriso nervoso, mentre mi torcevo le mani.

Perché, ad un tratto, mi trovavo ad inghiottire un nodo in gola?
La risposta me la diedero quegli occhi verdi, improvvisamente a pochi centimetri da me.
Sempre torturandomi le mani, arretrai di pochi passi, trovando un ostacolo che m'impedii di spostarmi.
Quello sguardo eloquente mi stava mettendo in subbuglio…

Raito mi fissò, inclinando la testa di lato, come per osservarmi da un'altra prospettiva.
Visibilmente turbata, proruppi con un “dovrei andare” ma un sussurro sul mio orecchio, mi zittii.
“Resta.”
Una sola parola in grado di mandarmi sull'orlo del tracollo.
Una vocina, che non aveva a che fare con la ragione, urlò: eccome se resto!

Strizzai gli occhi, per ricollegare il cervello.
Io provavo amore, lui voleva il piacere.
D'altronde era questo che la madre crudele gli aveva insegnato.
Non potevo avercela con lui, sebbene fossi sinceramente amareggiata dal suo modo d'intendere l'amore.

“Non posso.” senza volerlo, la voce si spezzò in gola.
Di nuovo quel mormorio languido: “Perché no?”
“Perché dovrei rimanere?”, risposi con un'altra domanda.

Un sorriso intriso di malizia affiorò sulle labbra del vampiro, poi Raito passò dall'orecchio al lobo, per leccarlo; sul collo, per baciarlo.
Quando la sua mano scese ad accarezzarmi la gamba, poggiai le mani sul suo petto, staccandolo da me.

“Cos'è per te l'amore?” domandai imprevedibilmente.
“Amare, per i vampiri, significa uccidere la persona a cui tieni.”, esordì lui rudemente, senz'ombra d'incertezza.Lo fissai con un'espressione febbrile, impressionata.

Non è colpa sua, è cresciuto con questa convinzione... pensai fra me e me.
Gli rivolsi un'occhiata apprensiva, gli passai una mano sul viso, scostandogli un ciuffo rosso, che nascondeva il verde brillante delle sue iridi.

“Amare, significa tenere così tanto ad una persona da mettere il suo bene davanti al tuo; significa trasformare i difetti in pregi; significa rispettare e prendersi cura dell'altro...”
Avrei continuato all'infinito, se non mi fossi accorta che Raito aveva i muscoli tesi e mi fissava inebetito.

Non potevo modificare il suo punto di vista con definizioni, quindi cambiai strategia.
Allacciai le braccia al collo del rosso, affondai la mia testa nell'incavo della sua spalla e mi strinsi a lui; così forte che l'avrei soffocato, se fosse stato un umano...
Volevo trasmettergli il mio amore con un semplice -quanto intenso- abbraccio.
Però, lui si ostinava a restare impietrito e confuso.

Accettai quella crudele verità: non conosceva l'amore vero.
Proprio quando stavo per sciogliere l'abbraccio, qualcosa mi circondò i fianchi, riportandomi alla posizione precedente ed impedendomi di allontanarmi.
Raito mi teneva stretta a sé, come se ne andasse della sua vita, non con passione ma con... bisogno.

Aveva bisogno di avermi fra le sue braccia?
Probabilmente lui non conosceva l'amore, ma io potevo insegnarglielo.
Rimanemmo a lungo in piedi, con i nostri corpi che aderivano alla perfezione, così a lungo che avvertii le braccia formicolare e le gambe tremare.
Ero indebolita e necessitavo riposo.
Ancorai le mie mani sulle spalle di lui, per non perdere l'equilibrio.

 

Raito mi lasciò andare e sussurrò: “E' meglio che tu vada Bitch-chan, o potrei non rispondere delle mie azioni.”

Sorrisi, inspirando il profumo che il vampiro mi aveva lasciato addosso.

Infine andai via.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

 

Ciaooo a tutti!!

Scusate il ritardo imperdonabile, ma ho avuto abbastanza da fare e dovevo anche finire i compiti delle vacanze, considerato che siamo a Settembre ormai T-T...

Ma non pensiamoci e passiamo alla storia!! Allora, abbiamo l'incontro fra Mitsuko ed altri due vampiri! Che ne pensate?!  Spero vi piaccia!!

 

Poooi, volevo ringraziare coloro che hanno recensito lo scorso capitolo e anche chi ha messo la storia fra le preferite, le seguite e le ricordate.

In più, un grazie pure ai lettori silenziosi!!

Detto questo vi mando un bacio, attendendo le vostre recensioni!!

 

 

Reiji: Non dovresti studiare?

 

Nephertiti: Io ho già studiato u.u

E poi non sono tutti come te, che passano il tempo a studiare, bere thè, preparare pozioni...

 

Reiji: *irritato* Non sono pozioni, sono veleni.

 

Nephertiti: Come se preparare veleni fosse più normale di creare pozioni... Le pozioni, almeno, sarebbero più intriganti. u_u

 

Reiji: *vena pulsante* Qualcuno ti dovrebbe insegnare le buone maniere. e_e

 

Nephertiti: Disse quello che usava il frustino...*borbotta*

 

Reiji: Sarebbe un ottimo metodo per insegnarti l'educazione...

 

Nephertiti: o.O *Deglutisce* Io vado a studiare, che è meglio...

 

Reiji: *Si sistema gli occhiali sul naso* Bene.

 

Nephertiti: *Da lontano* Tu torna alle tue pozionii ^__^

 

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Diabolik Lovers / Vai alla pagina dell'autore: Nephertiti