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Autore: Sakura Hikari    09/09/2015    1 recensioni
Raccolte di flashfic principalmente Stony, Thorki e Clintasha, scritte durante gli Event organizzati nel gruppo "We are out of prompt".
1)Allenamenti, per modo di dire (Stony)
2)Movimento (Stony)
3)Tocca sempre a Thor risolvere i problemi (Thorki)
4)Cosa pensi di me, ora? (Stony)
5)Nessuno dice a Steve mai niente (Stony)
6)Easy, I'm not a rag doll (Stony)
7)Flessioni (Stony)
8)Il rispetto per chi ha più esperienza è cosa gradita (Stony)
9)E in un'istante, non c'è più (Stony)
10) Se ho te (Clintasha)
11)Sotto la pioggia (Stony)
12)Hold me (Stony)
Genere: Comico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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E in un’istante, non c’è più




Alcuni esseri umani tenevano una fotografia della persona amata sotto il cuscino o dentro un cassetto: Steve aveva preso una fotografia di Tony e l’aveva appiccicata ad uno di quei sacchi da boxe ormai vecchio che aveva recuperato dalla palestra.
Si era detto che era una cosa puerile; qualcuno l’avrebbe potuta anche trovare malsana, addirittura, ma si trovavano nel ventunesimo secolo, con il porno e le bambole gonfiabili, e tutto il resto. Steve sapeva solo che abbracciare quel vecchio sacco con su attaccata la foto di Tony Stark aveva un incredibile effetto terapeutico sul suo stato d’animo alterato – sia che lo abbracciasse di notte in un urgente bisogno di affetto, sia che lo prendesse a pugni al posto del vero Stark, che poco prima aveva fatto uno dei suoi soliti commenti insolenti.
Fu durante una di quelle sessioni che Steve tirò un gancio più forte degli altri e sentì la stoffa lacerarsi sotto il suo pugno e la sabbia fuoriuscire copiosa. E in quel momento provò un rammarico indescrivibile, irrazionale. Non aveva ucciso una persona, o perduto qualcuno a lui caro, eppure, mentre si abbassava per raccogliere il sacco, Steve capì che aveva maturato dentro di sé un attaccamento quasi viscerale per quell’oggetto. Una sorta di tenerezza, quasi fosse un essere umano. Lo strinse a sé delicatamente, sentendo un groppo in gola, mentre la sabbia scivolava via, inarrestabile, come il sangue che sgorga da una ferita profonda.
Dopo un tempo che gli parve infinito si decise di alzarsi e di andare a prendere una scatola dove poter sistemare la povera reliquia ed una scopa per raccogliere la sabbia che era sparsa un po’ ovunque. Al suo ritorno, trovò il vero Tony Stark indugiare sulla soglia con una tazza di caffè in mano ed osservare il sacco semi vuoto con un’espressione di indicibile tristezza.




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I pensieri profondi di Sakura Hikari
La bella persona che si deve ringraziare è Federica, che mi ha lasciato l'immagine sopra come prompt. Un po' insolita come scritto, ma mi sono divertita ugualmente a fillarlo.






 
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