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Autore: darkroxas92    07/02/2009    1 recensioni
3 varchi si aprono. 26 digiprescelti si incontrano. nuovi e vecchi nemici fanno la loro comparsa. Tradimenti colpiscono il gruppo di digiprescelti. Vecchi amici si incontrano di nuovo.
Questa volta la posta in gioco è molto alta. Non sarà solo il loro mondo a essere in pericolo, ma anche altri.
Tutti i digiprescelti combatterano insieme per sconfiggere il nemico, che sembra non avere pietà.
I gruppi di Tai, Takato, Takuya e Masaru riusciranno a fermarlo?
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
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“GENNAI!” dissero i digiprescelti del gruppo di Tai.

“Aspetta… ma chi è l’altra persona?” chiese Davis, guardando l’altra persona, un signore anziano vestito in strano modo.

“Beh, sempre Gennai” rispose TK.

“Ma com’è possibile?” chiese Yolei

“Semplice. Esistiamo insieme, ma i nostri dati sono stati doppiati e cambiati” rispose il Gennai giovane.

“Comunque è troppo complicato da spiegare” concluse l’altro Gennai.

“Ma questa voce…” disse Takuya

“…è la stessa che ci ha detto di venire qui!” concluse Tommy.

“Si, vi abbiamo convocato noi qui. Ma le spiegazioni ve le daremo dopo. Prima abbiamo bisogno del vostro aiuto per recuperare un altro gruppo di Digiprescelti”

“È così grave la situazione?” chiese Kari

“Più di quando voi possiate mai immaginare. È per questo che abbiamo deciso di riunire tutti i digiprescelti più forti, coloro che hanno salvato il loro Digiworld almeno una volta. Ma come abbiamo già detto, a dopo le spiegazioni. Ora avremo bisogno che vi dividiate in tre gruppi”

I digiprescelti si chiesero il perché, ma decisero di ascoltarli. Si divisero per gruppo, cioè rimasero il gruppo originari.

“Beh, non potevamo pretendere che divideste i vostri gruppi” disse Gennai. “Comunque ora, aprirò due varchi. Uno per il mondo reale, ma in un'altra dimensione, l’altro per un altro Digiworld. Ci divideremo così: il gruppo di Tai andrà con Gennai anziano nell’altro Digiworld. I dettagli ve li spiegherà durante il tragitto. Mentre il gruppo di Takuya verrà con me. Nel caso dovessimo venire attaccati potrette difendervi, e non avendo Digimon con voi non desterete sospetti. Infine il gruppo di Takato rimarrà qui a Digiworld nel caso dovessero arrivare altri Digimon di tipo Virus”

“OK” dissero tutti i digiprescelti, avviandosi nei rispettivi varchi.

 

Tokyo

I digiprescelti arrivarono davanti ad un porto.

“Ma cos…” disse Takuya, vedendo la città, che era piena di gru intende a riparare grattacieli o addirittura a ricostruire intere parti della città.

“Ma è passato un tornado qui?” chiese Zoe.

“Ci sei andata vicina” rispose Gennai. “Ma è solo caduto il mondo digitale sopra”

I sei digiprescelti lo guardarono con gli occhi fuori dalle orbite.

“COME SAREBBE A DIRE CHE è CADUTO IL MONDO DIGITALE SOPRA!?” chiesero urlando tutti e sei insieme.

“Beh, a dir la verità ci sono mancati pochi centimetri. Ma i digiprescelti di questo mondo sono riusciti a evitarlo per pochi secondi, grazie all’aiuto di tutti i Digimon e di tutti gli esseri umani. Pensate, hanno anche dovuto affrontare il Dio dei Digimon, o almeno colui che si faceva chiamare così”

“E pensare che noi abbiamo avuto difficoltà a sconfiggere Lucemon…” disse abbattuto JP.

“Suvvia, scommetto che avranno avuto dei digispirit o dei Digimon potentissimi!” disse Takuya, per tirarlo su di morale.

“A dir la verità è stato un comunissimo digiprescelto, senza l’ausilio né di digispirit né di Digimon. Solo con il suo pugno” rispose Gennai.

Se si fosse potuto vedere come Takuya reagì nella mente a tale esclamazione, si potrebbe dire che finì in mille pezzi.

“Comunque sia…” continuò Gennai. “Ora dobbiamo dirigerci dalla polizia”

I digiprescelti lo guardarono

Emh… sicuro di sentirsi bene, signor Gennai?” chiese Zoe.

“Certo. Ma per favore, non chiamatemi signor Gennai, solo Gennai”

“Ok Gennai. Ora però rispondici. Vuoi andare dalla polizia e dirli che siamo digiprescelti e che stiamo cercando altri digiprescelti?”

“Precisamente”

Takuya rimase scioccato.

“Rinuncio a capire. Allora perché ci hai fatto venire per via del fatto che possiamo girare in incognito?”

“Vi sarà chiaro tra poco” disse Gennai, avviandosi.

 

Sede della polizia di Tokyo.

“Io esco per andare in pattuglia!” disse una ragazza sui vent’anni.

La ragazza cominciò ad avviarsi verso l’uscita, quando incrociò un signore con dei ragazzi dietro di lui che stavano andando all’interno della centrale.

“Chissà che cos’hanno combinato quei ragazzi…” pensò la ragazza, senza però pensarsi più di tanto e continuando la sua strada.

“Spero che tu sappia che cosa stai facendo Gennai!” disse Takuya.

“Certo, non preoccuparti. Eccoci, siamo arrivati” disse, davanti ad una porta.

“Permesso!” disse, aprendo la porta.

All’interno c’era un enorme stanza, ma con solo tre persone. Due ragazze e un signore, tutti e tre in divisa.

“Buon giorno. Cosa succede?” chiese quello che doveva essere il capo.

“Detective Satsuma” chiese Gennai. “L’ex capo della DATS giapponese?”

A sentire ciò le due ragazze e il detective si irrigidirono

“Si. E lei chi è?” chiese Satsuma.

“Mi chiamo Gennai. E vengo da Digiworld”

“Impossibile!” disse una delle due ragazze. “Il varco è stato chiuso, non…”

Megumi!” disse Satsuma, intimandola a star zitta.

“Oh, non si preoccupi. Sapevo già che il varco è stato chiuso. Infatti io vengo da un altro Digiworld. Come anche questi ragazzi” disse, indicando Takuya e i suoi amici.

“Fregati” disse Tommy.

 

Intanto, per le strade di Tokyo, la ragazza uscita prima dalla stazione di polizia stava facendo il suo solito giro, quando vide due persone che conosceva bene.

“Ciao Chika! Ciao Ikuto!” disse rivolta a due ragazzini, che indossavano entrambi la stessa divisa scolastica.

“Oh, ciao Yoshino!” disse il ragazzo di nome Ikuto. “Come va?”

“Non c’è male” rispose lei. A smentire subito tale esclamazione, ricevette una chiamata.

“Pronto” disse lei, rassegnata a dover smentire subito tale notizia.

Ikuto e Chika videro il suo volto diventare bianco.

“Ne è sicuro Capitano? Non sarà uno scherzo?” Capisco… si, arriviamo subito. Ci pensa lei a contattarlo? Bene, a tra poco”

“Che cosa succede?” chiese Chika

“Chika, mi dispiace, ma stamattina dovrai andare a scuola da sola. Ikuto, salta su. Il capitano Satsuma vuole vederti subito, ha già avvisato i tuoi genitori”

Senza permettere a nessuno dei due di rispondere, Yoshino prese di forza Ikuto e partì a tutta velocità.

“Si può sapere che succede Yoshino?” chiese Ikuto, che era ancora a faccia in giù per il fatto di essere stato scaraventato a forza in macchina

“È arrivato un messaggio sa Digiworld”

A sentire quella parola, Ikuto si rimesse in piedi

“Non puoi andare più veloce?” chiese a Yoshino.

“Speravo me lo chiedesti” disse Yoshino, sorridendo. “Tieniti forte, dobbiamo tornare alla sede della DATS!” e inserì la sirena.

 

Intanto, da un'altra parte della città, un altro ragazzo, sui diciannove anni circa, mise giù il telefonino.

Relena…” disse rivolto alla sorella. “Devo assentarmi per qualche ora. Mi hanno chiamato per un emergenza”

“Cerca di far attenzione Tohma!” disse lei, rivolta al fratello.

“Non ti preoccupare, tornerò” disse, avviandosi verso la sua limosine.

La chiamata che aveva appena ricevuto era quella che stava aspettando da tempo. Sperò solo che non fosse nulla di preoccupante. Si chiese se per caso c’era il zampino di Masaru, o se magari era Gaomon.

 

Digiworld

“Quindi questo è un altro Digiworld…” disse Tai.

“Assomiglia tanto al nostro” disse Agumon

“Già. Questo Digiworld assomiglia a quello che conoscete. Solo che questo è stato vittima di una terribile strage. Qui gli esseri umani hanno eliminato quasi definitivamente i Digimon” disse Gennai

“Cosa? Ma come possono aver fatto una cosa tanto crudele?” chiese Kari.

“vedete, è stata tutta colpo di un uomo, che faceva di nome…”

“EHI, VOI! CHE COSA CI FATE QUA!” disse una voce.

I digiprescelti si girarono, e videro un ragazzo, affiancato anche lui da un Agumon. Solo che quest’ultimo era quasi il doppio dell’Agumon di Tai, e aveva delle bende rosse sulle zanne.

“Ci abbiamo messo meno tempo del previsto!” disse Gennai.

“Siete complici di Kurata, vero?” disse il ragazzo dirigendosi verso di loro.

I digiprescelti si guardarono, chiedendosi di chi stava parlando.

“Si, dev’essere per forza così. Solo lui aveva le tecnologie per aprire un varco. Voi dovete aver trovato le sue bombe per aprire il varco digitale. Non vi perdonerò!”

“Ben detto Aniki!” disse l’altro Agumon

“Ehi, calmati. Non sappiamo nemmeno di chi tu stia parlando…” disse Davis.

“Forza Agumon!” disse il Ragazzo.

“Baby meteora!”

Il colpo mancò di poco Davis.

“Allora vuoi la guerra. Veemon, digievolvi!”

“Si” disse il Digimon blu

“Veemon digievolve… Exveemon!”

Il ragazzo però non sembrò intimorito, anzi. Si mise in posizione per attaccare.

“Non vorrà mica…” disse Sora

Invece il ragazzo fece proprio l’ultima cosa che si sarebbe potuto aspettare. Partì a tutta velocità verso Exveemon e lo colpì con un pugno.

Ma quello che sorprese ulteriormente i digiprescelti fu il fatto che il pugno aveva avuto effetto, e aveva fatto cadere Exveemon.

“Exveemon! Non può essere!” disse Davis, guardando prima il suo Digimon poi il ragazzo, e notò che intorno al suo pugno si era formata una specie di aurea arancione.

Il ragazzo prese l’oggetto che teneva appeso al collo e mise la mano sopra.

“Digisoul, Carica”

Dall’oggetto, che i digiprescelti capirono che si trattava di un Digivice, uscì un raggio che colpi l’Agumon del ragazzo.

“Agumon digievolve… Geogreymon!”

Con gran sorpresa di tutti, l’Agumon era digievoluto, ma in una forma diversa dal Greymon normale. La caratteristica che notarono subito furono le fasce rosse che aveva mantenuto, mentre per il resto era uguale.

“Incredibile…” disse Davis. “Comunque io e Exveemon lo abbatteremo!”

“NO!” dissero Tai e Agumon insieme. “Se non ti dispiace, questa è una questione che vorremo risolvere personalmente”

“Fatevi sotto! Daimon Masaru non ha paura di voi!” disse il ragazzo

“Sai Masaru? Credo tu sia un po’ troppo sicuro di te. Agumon, sei pronto?”

“SI”

Tai prese il suo Digivice e lo punto verso Agumon.

“Agumon digievolve… Greymon!”

“Cosa! Un altro Greymon?” si chiese Masaru. “Non importa! Geogreymon, sconfiggilo!”

“Vai Greymon!”

I due Digimon si scontrarono, ma con sorpresa di Tai, Masaru si lanciò contro Greymon, e lo colpi nuovamente con il suo pugno, che venne nuovamente avvolto da quell’aurea.

“Forza Geogreymon! Digisoul, carica completa!” disse, portando di nuovo il pugno sul Digivice.

“Geogrymon digievolve… Risegreymon!”

“Un'altra forma?” disse TK

“Greymon, superdigievolvi!”

“Greymon superdigievolveMetalgreymon!”

I due Digimon partirono subito all’attacco

“Squali nucleari!”

Rising Destroyer!”

 

Sede della DATS

Yoshino e Tohma si incontrarono fuori dall’ingresso di quella che era stata la loro base operativa un paio di anni fa.

“Bene, vedo che ti hanno già chiamato” disse lei.

“Già”

I tre entrarono nel palazzo, che era stato ricostruito nonostante non fosse stato più utilizzato.

Quando arrivarono nella sala principale, furono colti da un attacco di nostalgia. Li passavano le loro giornate a evitare che Digimon creassero caos nel mondo reale.

Solo dopo qualche secondo si rese conto di chi si trovava nella sala. C’erano le due operatrici Megumi e Miki, nonché le sue colleghe nella polizia, il capitano Satsuma, sempre il suo superiore, il signor Yushima, ex capo della DATS e poi altre persone.

All’inizio Yoshino non riusciva a capire chi fossero, poi si ricordò. Erano le stesse persone che aveva incrociato mentre usciva dalla stazione di polizia.

“Che succede Capitano?” chiesero insieme Tohma e Yoshino, mentre Ikuto stava guardando i sei ragazzi, come se nascondessero qualcosa.

“Agente Tohma, agente Yoshino” disse Satsuma.

A sentirlo parlare così, i due capirono subito.

“La DATS è stato riaperta?”

“In seguito a delle notizie che ci sono appena arrivate, si, c’è di nuovo bisogno del vostro aiuto nel mondo digitale. Permettetemi di presentarvi Gennai, un saggio di Digiworld!” disse Satsuma, indicando Gennai.

“Saggio di Digiworld… questo vuol dire che viene dal mondo digitale?” chiese Yoshino. “Ikuto, tu ne avevi mai sent… Ikuto, che ti prende?”

Ikuto stava tremando. Aveva cominciato da quando aveva sentito quel nome.

“G – Gennai? Il più importante dei saggi di Digiworld? Sei proprio tu?” chiese

“Vedo che mi conosci.”

“Certo. A Digiworld tutti sanno della tua esistenza. Mercurimon stesso aveva detto che aveva avuto l’onore di parlare con te” disse, con un velo di tristezza mentre nominava l’ultima parte.

“Mi dispiace per lui, Ikuto” disse Gennai.

Mercurymon? Vuol dire che è tornato in vita?” chiese Takuya.

“No, non è lo stesso che avete conosciuto voi. Comunque, tornando a noi. Abbiamo bisogno del vostro aiuto. Prima di tutto dovremo andare a Digiworld. Credo che dei vostri vecchi amici vi stiano aspettando”

A sentire ciò. Ikuto si diresse immediatamente verso un cilindro. “forza, cosa aspettiamo? Partiamo subito!”

“Non passeremo di lì” disse Gennai. “Conosco una via più veloce e sicura. Ma prima dovete essere convinti. Non vi posso dire quando potrete tornare qui, perciò pensateci bene”

“Io vengo! Non ci devo nemmeno pensare. Sono cresciuto a Digiworld, non posso far finta di niente”

Invece Yoshino e Tohma preferirono prendersi qualche minuto per pensarci.

“Mi chiedo contro chi dobbiamo batterci. Sembra sia più forte anche di Lucemon” disse Koji.

“Già. E pensare che siamo riusciti a batterlo per un soffio…” disse JP.

“Suvvia ragazzi. Stavolta sarete molti di più, e non solo sei” disse Gennai.

Poco dopo Yoshino e Tohma raggiunsero gli altri digiprescelti.

“Abbiamo deciso! Verremo anche noi!” disse Tohma.

“Bene. Allora adesso aprirò un varco per trovarci proprio dove si trova Masaru e spero anche gli altri digiprescelti” disse Gennai

“Ci sono altri digiprescelti?” chiese Yoshino

“Più di quanti possiate immaginare” disse Takuya

“Aspettate!” disse Ikuto, rivolto a Yoshino e a Tohma. “Come credete che la prenderà Masaru quando li dirò di Chika?”

Yoshino e Tohma si guardarono intorno.

“Sono fregato!” disse Ikuto

In quel momento Gennai aprì un varco, e seguito dai digiprescelti, lo attraversò.

Quando arrivarono a Digiworld, dovettero subito correre per evitare una specie di missile che li stava per colpire.

“Credo che non ci sia nemmeno bisogno di vedere di chi è la colpa” disse Yoshino, che era stata scaraventata di pochi metri dall’onda d’urto del missile.

“Infatti, la causa sono proprio loro” disse Tohma, rassegnato ormai a dover sopportare nuovamente l’atteggiamento impulsivo di Masaru, che in quel momento stava combattendo contro un Digimon che assomigliava a Risegreymon, solo che era di colore diverso ed era ricoperto da un altro tipo di armatura.

“Non cambi mai, vero Masaru?” disse Ikuto avvicinandosi.

“E tu chi sei?” chiese Masaru, non riconoscendo subito il suo amico.

“Ti sei già dimenticato dei tuoi amici, Masaru?” chiese Yoshino

“Yoshino? Tohma? Ma allora questo vuol dire che questo ragazzino è… Ikuto?” disse Masaru, sorpreso di vedere Ikuto, il ragazzo che era stato cresciuto nel mondo digitale, vestito come un normalissimo studente.

“Già, proprio io”

“Ma che ci fate qua a Digiworld? Vuol dire che la DATS ha riaperto il varco?”

“Non esattamente… è stato questo signore, che dice di essere un saggio di Digiworld, che ha aperto un varco che ci ha portato qui” disse Tohma.

Masaru guardò Gennai, chiedendosi com’era possibile.

“Aspetta. Questo vuol dire che sei stato tu a mandare qui questi qui?” disse Masaru, indicando Tai e i suoi amici.

“Beh, li avevo mandati a cercarti. Peccato che non avessi tenuto conto che tu li avresti attaccati subito” disse Gennai.

“Però, vedo che vi siete dati da fare” commentò Takuya, osservando il terreno intorno a Masaru e a Tai, che era rimasto segnato dal combattimento.

“Aspetta, aspetta! Che cos’è tutta questa riunione?” disse Masaru, notando solo ora l’altro gruppo di ragazzi

“Se venite con me vi spiegherò tutto, ma prima: Tohma, Yoshino, Ikuto. Dovette cercare i vostri Digimon” disse Gennai.

“Non serve, siamo qui!” disse una voce.

Da lontano arrivarono tre Digimon. Uno assomigliava ad un cane blu, e aveva dei guanti da box, l’altro sembrava un fiore volante e infine c’era una specie di uccello.

Gaomon!” disse Tohma

Lalamon!” disse Yoshino

Falcomon!” disse Ikuto

I tre corsero verso i loro Digimon.

“Glielo avevo detto che ci saremo rivisti, maestro!” disse Gaomon.

“Sei cresciuto Ikuto” disse Falcomon

“È bello rivederti” disse Lalamon, che stava già soffocando sotto l’abbraccio di Yoshino.

“Bene, ora che ci siamo tutti, possiamo andare! Disse Gennai, aprendo un varco.”

 

In un altro Digiworld, il gruppo di Takato stava aspettando che li altri digiprescelti facessero ritorno.

“Incredibile. Non pensavo ci fossero così tanti digiprescelti” disse Rika

“Già”

“Ma quindi tu li conoscevi già Ryo?”

“Solo due di loro, ma con uno ci ho parlato proprio per pochi minuti, quindi non stendo a credere che non si ricordi di me, mentre con Ken, come vi abbiamo già detto, abbiamo fatto il primo viaggio nel mondo digitale insieme”

In quel momento, un varco si aprì davanti a loro, e uscirono tutti gli altri digiprescelti, con in più altre quattro persone.

“Ah, Ikuto!” disse Masaru. “Come sta Chika?”

Ikuto si senti tremare. Temeva quella domanda.

“Ecco… emh… si, ecco…” cominciò a dire

“Che cos’è successo?” chiese Masaru

“Ecco… prometti di non arrabbiarti?”

“Dipende: dipende da quanto è grave la situazione” rispose Masaru, già pronto per sferare un pugno.

“Ma cos’è successo?” chiese Agumon a Yoshino

“Vedi, Ikuto è pst, pst…”

“COSA! Ikuto è Chika stanno insieme?!” urlò Agumon, ignaro delle conseguenze.

Yoshino si portò la mano in faccia, mentre Ikuto cominciò a indietreggiare.

“Scusa Ikuto. Spero per te che Agumon stesse scherzando (e in quel caso sarà Agumon a pagarle le conseguenze)”

“Ecco… suvvia Masaru, che cosa c’è di male?” chiese Ikuto.

Solo che quando vide che intorno a Masaru, la sua Digisoul lo stava circondando completamente, cominciò a preoccuparsi seriamente.

“Agumon…” disse Ikuto

“Si?”

“Se sopravvivo… sappi che questa non te la faccio passare liscia!”

“Perché? Che cos’ho fatto?”

“Ora calmatevi! Rimanderete i vostri litigi a più tardi. Ora, tutti voi, porgete i vostri Digivice verso di me” disse Gennai.

Tutti fecero come diceva.

Gennai, mise le mano in una posizione strana, come se dovesse creare qualcosa in mezzo. Infatti, in pochi secondi, tra le mani di Gennai, si formò una sfera di luce.

“Ma quello è…” disse TK.

“Si. È un cuore di Azulongmon!” disse Gennai.

“Ma è già il secondo cuore che ci offre! Perché lo ha fatto?”

“Perché con questo cuore i vostri Digivice acquisiranno un nuovo potere. Quello di viaggiare tra le dimensioni come posso fare io. Ora, preparatevi a riceverlo”

La sfera di luce si alzò sopra i digiprescelti, e poi si spezzò in diversi spezzi. Ognuno di essi finì in un Digivice diverso, che si illuminò.

 

Angolo imprecisato di Digiworld

“Quel Gennai… continua a metterci il bastone fra le ruote”

“Ormai è tardi… non possiamo più impedirlo”

“Dovete mandare uno dei miei Gixmon XT posto di quel Digimon. Di sicuro li avremo battuti”

“Ringrazia già il fatto che ti abbiamo salvato, umano! E che sei sotto la sua protezione, altrimenti a quest’ora ti avrei già eliminato”

“Lo stesso vale per me” rispose l’umano al Digimon.

“SILENZIO!”

Tutti si zittirono. Nessuno di loro era così pazzo da contraddire un suo ordine.

“Apokarimon, ammetto che non è stata un idea brillante quella di mandare Evildevimon ad affrontarli. Ma dovevo verificare fino a che punto erano forti. Per quanto riguarda lei, professore, i Gixmon ci serviranno in futuro” disse quello che sembrava il capo.

“Ora, pensiamo alla nostra prossima mossa” continuò lui.

“Io avrei un idea” disse una voce

“Parla pure, Myotismon!”

“Ci avete fatto caso? Durante ogni combattimento, loro vanno avanti pensando sempre la stessa cosa: la speranza è l’ultima a morire. Dicono sempre così, e infatti ci hanno sconfitto tutti quanti”

Tutti borbottarono qualcosa simile a “è vero”, “già”

“Quindi questa è la mia proposta: portiamoli via la speranza. Non siamo riusciti a portarli via la bontà e le tenebre, ma sono sicuro che se ci mettiamo tutti insieme, riusciremo senza problemi”

Tutti annuirono. C’era da aspettarselo da Myotismon una proposta del genere.

“Non male come idea…” disse il capo. “Professore, direi che è arrivato il suo momento. Prenda tutti i Gixmon che vuole e si diriga dai digiprescelti. Ricordati di prendere la loro speranza e di potarla qui. Credo tu abbia capito di chi sto parlando, no? Dopotutto prima vi ho fornito un elenco dettagliato di tutti i digiprescelti, con i loro Digimon e i loro poteri”

Il professore fece un inchino (che la maggior parte dei Digimon notò il fatto che fu abbastanza forzato) e uscì dalla stanza.

“Sei sicuro che possiamo fare affidamento su uno come lui? È pur sempre un essere umano!” disse Apokarimon

“Ti ricordo che è riuscito a eliminare sia Saberleomon che Mercurimon”

“Saberleomon lo avevo sconfitto anch’io” disse un'altra voce.

“Si, è ti è costato la vita” rispose sarcastico un’altra voce.

“Senti chi parla. L’unico Digimon di livello mega che si è fatto battere dopo aver catturato quasi tutti i Digiprescelti e per di più da un Digimon con esperienza minima. E ti facevi anche chiamare il capo dei padroni delle tenebre”

“Smettetela. Ora piuttosto cercato di trovare un modo per convincere il nostro potenziale futuro alleato” disse Myotismon.

   
 
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