...Ridere felici è un po’ come piangere disperati.
Lacrime e risa non sono differenti l’une dall’altre. Sono la stessa cosa, solo
che l’une sono superficiali le altre profonde. Perché dietro una risata si
nasconde una lacrima. Ridere come stolti compensa il piangere come bambini. Se
solo delle volte riuscissimo a ridere come bambini...
Guardo il soffitto sopra di
me, ignorando la musica che si sente provenire dal piano inferiore. Odio le
feste. Non sono il mio habitat naturale.
Ci si sente a disagio perfino
tra una marea di gente che ti chiedono di ballare, mentre tu stai lì contro il
muro a braccia incrociate che li mandi sguardi omicidi.
La porta si apre ed io
osservo Chichi sull’uscio. Ha le mani sui fianchi, segno che è adirata ed anche
parecchio a quanto pare.
“ Vegeta scendi subito giù.
Sei mio fratello e devi esserci.” le lancio uno sguardo eloquente che le fa
capire che non ho alcuna intenzione di scendere. Le braccia le cascano dritte,
lungo i fianchi e mi osserva supplicante. “ Te ne prego. E’ arrivato Goku ed io
mi sento idiota, non so di che parlare con lui e in più c’è Radish che lo
guarda male. Fratellone...” inclina la testa e mi guarda con l’espressione più
infantile che ha.
Da quanto non mi chiamava ‘
fratellone ’ non lo ricordo quasi più.
Mi siedo sul letto. “ Mi devi
un favore” le dico alzandomi.
Il viso le si illumina e
corre verso di me e mi salta al collo. “Grazie. Grazie. Grazie. Grazie.” urla
contenta. La stacco imbarazzato.
“ Vattene ora, devo
cambiarmi.” asserisco prendendo dei vestiti dall’armadio.
Annuisce. “Ci vediamo giù”
risponde uscendo dalla stanza.
Mi infilo i pantaloni e
guardo in su: cosa non si fa per le sorelle.
Scendo le scale con le mani
nelle tasche.
Scruto ogni persona mi stia
vicino mentre cammino, domandandomi quanti ragazzi avrei dovuto far fuori
perché fanno pensieri sconvenienti su Chichi.
“ Vieni.” mi fa segno quest’ultima.
Le vado vicino e noto Kakaroth, Bulma e qualcuno che non conosco. Li squadro
critico, poi volto il capo prendendo posto accanto al muro come sempre.
“ Ehilà Vegeta” lo guardo:
tsk, che originalità Kakaroth! Maglione e berretto arancioni.
Non rispondo e lui mi si
avvicina. “ Come va vecchio mio?” mi da una pacca sulla spalla ed io lo guardo
leggermente nero.
“ Tsk, non sono affari tuoi.”
Lui ride. “ Sei sempre il
solito” mi dice gioviale. Trattenetemi o questa è la volta buona che l’ammazzo.
“ Goku ecco quello che mi
avevi chiesto.” Bulma.
La osservo dargli un piatto
pieno di cibo e penso alla faccia del capellone mentre troverà la dispensa
svuotata. Ghigno.
Lei mi osserva per un attimo,
ancora negli occhi. Tengo il suo sguardo.
Lo abbassa poco dopo,
imbarazzata ed io guardo da tutt’altra parte.
Kakaroth ci guarda spaesato.
“Ragazzi, che succede? Sembra quasi non vi conosciate! Dai in fondo siete stati
insieme, un saluto potreste darvelo.” fa, sorridendo mesto.
“ Io non l’ho mai visto.” dice
Bulma, rialzando lo sguardo. “ Forse mi hai scambiato per qualcun’altra.”
adesso guarda me. Il suo sguardo è carico di odio. Mh, no non è odio. Credo di
averla ferita.
Scuoto il capo. “ Tsk, certo
che non cambi mai. Sei sempre la solita isterica.”
“ Isterica io?”
“ No, guarda quella lì” le
indico una ragazza ironico.
Stringe i pugni e poi fa
qualcosa che non credevo facesse: mi da uno schiaffo.
“ Ti odio.” urla ad occhi
lucidi scappando via.
Kakaroth mi guarda, mentre io
mi tocco la guancia.
“ La solita esagerata.”
borbotto tra me e me, mentre osservo il ragazzo che non conosco seguirla.
Chichi mi guarda male, io
alzo le spalle.
Non è di certo colpa mia se è isterica ed irascibile.