Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Fuuma    10/09/2015    0 recensioni
Un termosifone freddo, pareti bianche, una finestra minuscola e un cilindro posato in terra.
{ madswan }
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Jefferson/Cappellaio Matto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Characters: Jefferson ~ Mad Hatter; Emma Swan;
Pairing: JeffersonxEmma { madswan };
Rating: PG
Genre: Introspettivo; Angst;
Words: 451
Warning: au;
Prompt di: Tamara Patarini
~ Jefferson/Emma. AU in cui lui la rapisce perché sulla testa di Emma c'è una taglia per un crimine che lei non ha commesso. Durante la prigionia, Emma prova a fargli capire la verità. Jefferson non deve crederle, ma deve rimanere colpito dalla donna. Se vuoi e se per lo sviluppo che darai ti sembrerà opportuno, puoi inserire un bacio.
Disclaimers: I personaggi di OUAT appartengono a chi di diritto.
Il titolo e prima strofa: Relax My Beloved di Alex Clare
Scritta per l'AU Day della Winter is Coming Week @We are out for prompt

 



 

Un termosifone freddo, pareti bianche, una finestra minuscola e un cilindro posato in terra.
«Perché non vuoi credermi?» c'era il suono ovattato di una lacrima nella domanda di Emma, ridotta ad un sussurro verso l'uomo seduto al suo fianco.
{ Jefferson è il nome. } Collezionista, il suo lavoro. Collezionava cappelli, ma perlopiù erano le taglie ad interessarlo; i cappelli, invece, erano solo un sollazzo. Riempivano il vuoto: tante piccole teste cave disposte sulle mensole di ogni stanza; centinaia di cappelli (cilindri, berretti, baschi, borsalini, panama, coppole…) che alle volte indossava, invitandoli a danzare, dondolando la testa da un lato all'altro, sulle note di un vecchio disco suonato da un grammofono.
 
Relax my beloved, don't worry for me,
Don't shed a tear for me always be near for me.

Manette ai polsi, una canzone al grammofono e una carta infilata nella fascia di seta nera del cilindro.
«Sono innocente. Sono innocente. Sono innocente.» Emma aveva strattonato le braccia, sentendo il tintinnio del metallo, urlando un po' più forte ogni volta che la frase si ripeteva «SONO INNOCENTE!»
Jefferson le raccolse i polsi ammanettati in una mano, impedendole di farsi male. Rise e la sua risata ebbe il sapore dell'angoscia quando gliela soffiò all'orecchio, piegando il capo contro quello di Emma e respirando l'odore salato del suo sudore.
L'aveva guardata scappare per giorni, sempre a voltarsi indietro nel timore di essere trovata da colpe non sue, sempre dormendo con un occhio aperto e una pistola sotto al cuscino. L'aveva seguita, l'aveva studiata e prima che fosse troppo tardi – prima che si facesse corrompere dalla volontà con cui Emma correva di giorno e la disperazione con cui piangeva la notte – l'aveva catturata. Lui. Prima che potesse farlo chiunque altro.
 
Be confident my love don't bow your head for me,
Promise you'll smile for me don't ever cry for me.

Dita a sfiorare i capelli di Emma, occhi del colore di laghi profondi sul volto dell'uomo e il numero di un pazzo stampato sulla carta. 10/6.
Jefferson è il nome. Collezionista, il suo lavoro. Mad Hatter, il soprannome.
«Nessuno è innocente.» Jefferson le aveva risposto con il sorriso di un bambino abbandonato e una cicatrice che girava intorno al collo. A lui l'innocenza gliel'avevano tagliata di dosso e alle volte, quando nel buio si svegliava urlando il nome di una figlia uccisa sotto il suo – inutile – sguardo, aveva desiderato che gli fosse stata tagliata anche la testa.
«Allora perché non mi hai consegnato a Regina?» le lacrime c'erano ancora, ma Emma era riuscita a nasconderle in profondità, dove nessuno avrebbe potuto raggiungerle, e lei sembrò avere meno paura, sembrò farsi più sicura e con occhi grandi e limpidi ricercò quelli di Jefferson.
«Perché sono un pazzo.»
 
You know these walls they may fall down,
But I'll still hold on to you,
At heights higher than you'd imagine me too.
                                                            
Uno sguardo in cui perdersi, la forza di una donna e un bacio rubato da un uomo matto – disperato – come un cappellaio.
 
«O forse sei solo tu a rendermi tale.»
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Fuuma