Kagome e sesshomaru erano in viaggio già da un po' Kagome era ancora molto sconvolta ma ciò nonostante non voleva arrendersi,non voleva mollare aveva già perso troppo la sua famigli l'uomo che pensava di amare,e la cosa più importante la sua immortalità,il suo essere sacerdotessa con essa. Il viaggio non era facile perchè oltre ad avere mille pensieri per la mente,non poteva neanche sfogarsi,Sesshomaru del resto non era la tipica spalla su cui piangere. K:Quanto manca,non ce la faccio più! per tutta risposta ebbe un'occhiataccia e nulla di più. Scese la sera come al solito Kagome si appartò sotto un'albero mentre Sesshomaru era chissà dove,in quel momento Kagome sentì qualcosa che le fece scomparire tutta la tristezza e sofferenza che aveva passato in quei giorni,un piccolo calcetto al basso ventre un movimento tanto strano quanto meravigioso,la risposta istintiva di Kagome fu posarsi la mano sul ventre,per quei pochi istanti Kagome ritrovò pace e serenità. Da lontano Sesshomaru vide la scena e un ghigno spontaneo comparve sul suo volto. Per anni aveva odiato il fratello,ma non ne aveva ricavato nulla di buono adesso avrebbe conpensato e si sarebbe occupato della creatura che lui aveva abbandonato,la sua condizione stava peggiorando e non poteva morire così doveva fare qualcosa di significativo,se almeno non poteva salvarsi avrebbe voluto lasciare la sua eredità a qualcuno che almeno condividesse il suo stesso patrimonio genetico. FINE CAPITOLO SPERO VI PIACCIA LO SO NON è TANTO LUNGO MA è CARICO DI SIGNIFICATO SE VI PIACE MI RACCOMANDO RECENSITE.