Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Segui la storia  |       
Autore: S i a    13/09/2015    1 recensioni
Ciel Phantomhive, giovane ragazzo di vent'anni, riceve una lettera dalla prestigiosa università di Oxford. Emozionato, preso dalla situazione, racconta tutto ai genitori e al suo migliore amico, pronto a prendere parte alle lezioni.
Purtroppo, il viaggio nel train express gli cambierà radicalmente la vita.
"Il cuore di un diavolo, l'inferno. "
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ciel Phantomhive, Rachel Phantomhive, Sebastian Michaelis, Un po' tutti, Vincent Phantomhive
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

- C-chi sei? – Ciel, al contrario degli altri, era rimasto lì, immobile.
Non ne conosceva il motivo, aveva sentito una forza misteriosa che lo tratteneva seduto su quel sedile in pelle blu. Gli occhi oltremare si bagnarono di piccole lacrime di paura, paura di morire.
La persona che aveva davanti era avvolta dalle fiamme del treno, quasi sembrava che le dominasse, o forse era così, tuttavia rimaneva il fatto che riusciva a intravedere un piccolo sorriso fra quel rosso intenso.
 Cosa doveva fare? Impossibilitato dal muoversi, con il viso rigato dalle lacrime, la gola secca. Cosa poteva fare lui?


- Non credo ti interessi saperlo, adesso. Tu vieni con me, Ciel. – Conosceva il suo nome? Come faceva a saperlo?
Senza poter obbiettare venne preso di peso dall’uomo, senza che le fiamme lo bruciassero. Da più vicino riuscì a scorgere due occhi cremisi che lo scrutarono per pochi secondi, i loro sguardi si incrociarono solo in quel momento, poiché con un semplice soffio il figlio dei Phantomhive cadde in un sonno pronfondo.
 
 
°°°
 
 
Il risveglio non fu uno dei più piacevoli. Le palpebre avevano avuto qualche difficoltà ad aprirsi, rivelando un luogo completamente diverso da quello in cui era prima, e, per i suoi gusti, faceva troppo caldo. Sembrava di essere in completa estate, in un di quei posti paradisiaci in cui la temperatura era troppo elevata, sulla cinquantina di gradi se non peggio.
Il blu dei suoi occhi vagò per tutto il tempo su quella stanza; il pavimento di un nero pece, sembrava fatto di marmo, le pareti in roccia scura. Un luogo deserto, con solo una porta più in fondo.
Ciel si ritrovò a è pensare che fosse una prigione, un posto in cui lo avevano rinchiuso per divertimento.
Magari era stato tutto un sogno, e adesso era in una stanza d’attesa del dormitorio di Oxford.
 
Si alzò con cautela, sentendo un dolore lancinante alla testa. Con suo enorme stupore, e di spiacere, di accorse della propria caviglia avvolta da una catena attaccata al muro.
Spalancò gli occhi, inorridito.
 

- Diavolo! – Le sue urla cominciarono a riempire lo spazio circostante, urla di paura, di terrore.
Purtroppo il ventenne aveva pronunciato proprio la parola sbagliata.
 

- Mi hai chiamato, Ciel? – La porta che fino a un momento fa era chiusa, in quell’istante si spalancò facendone entrare la figura di un uomo.
 
Di nuovo il suo nome..
 

- Chi sei..- Sussurrò. La persona si piazzò dinanzi a lui: di una bellezza incredibile, doveva ammetterlo, i capelli corvini gli incorniciavano perfettamente il viso dalla pelle perlacea. La pelle intatta, senza imperfezioni. Due labbra sottili, rosee, accompagnate da delle piccole fossette quando sorrideva. E poi..poi gli occhi, due fari rossi, color cremisi, gli stessi che aveva visto su quel maledetto treno.
Era stato lui a rapirlo, era stato lui a portarlo lì.
 

- Ti ho già detto che non ti interessa saperlo. Sono qui solo perché mi è stato ordinato di prendermi /cura/ di te. – Esasperato, distrutto, triste, qualunque cosa provasse, si accasciò a terra portandosi le mani alla testa.
Doveva essere il giorno più bello della sua vita, un giorno rovinato da quell’essere che era venuto a prenderlo.
Perché lui? Perché proprio Ciel Phantomhive?
 
Gli occhi bruciavano come fiamme ardenti. Avrebbe voluto chiuderli per sempre, ma invece erano ancora lì intenti a fissare quella creatura. Una creatura di rara bellezza, quella che gli aveva portato via quel giorno.

-
Dove sono?-  Riuscì a trovare la forza di parlare, di chiedere. La curiosità era tanta e quell’uomo avrebbe potuto soddisfare la richiesta di sapere.

- Non sono tenuto a risponderti. – Insolente. Lo guardò male, corrugando la fronte e fissandolo con insistenza.
Almeno il luogo dove era stato portato pretendeva di conoscerlo! Attese in silenzio la spiegazione dell’altro, che già iniziava ad odiare nel profondo.
 

- Non guardarmi a quel modo. -  
- Almeno il tuo nome? – Si portò una mano alla fronte sconfortato; se doveva prendersi cura di lui voleva sapere almeno un dannato nome.
- Chiamami pure Sebastian.- 
 
°°°
Dopo quell’incontro Ciel incontrò Sebastian solo altre due volte, dove ricevette del cibo e dell’acqua fresca, tanto per non farlo morire di fame o di sete.
Quel ragazzo non era di molte parole, anzi. Se ne stava sempre in silenzio mentre osservava il più piccolo consumare i suoi pasti, talvolta camminando avanti e indietro.
 I giorni si susseguivano così: lui che dormiva sul pavimento, lui che mangiava due volte al giorno, lui che osservava Sebastian, quasi mangiandoselo con gli occhi.
Non aveva mai provato attrazione per gli uomini, e neanche adesso, trovava quel ragazzo illegale. Sembrava quasi un angelo da un certo punto di vista. Un angelo nero.
Era confuso. Non sapeva trovare una risposta plausibile alla domanda “Dove mi trovo” o “ che ci faccio in questo posto “
E il corvino non aiutava.
 
Era passata circa una settimana dal suo arrivo, una settimana allo scuro di tutto. Finchè quel giorno Sebastian entrò, gli occhi di un rosso intenso e qualcosa in mano.

- E’ arrivato il momento di sapere dove ti abbiamo portato. –
 
Manette. In mano aveva delle manette.

 
 
 

Angolino Autrice/
Salve/ Gnaw dopo due giorni ho aggiornato, è un  record.
Okay ecco il misterioso rapitore di Ciel, ovviamente è Sebastian.
Spero di aver fatto un buon lavoro ; v ; Nel prossimo capitolo forse capirete cosa ci fa cieliuccio in quel “”””bel”””” posticino.
Ciel: CIELIUCCIO A CHI?
A te <3
 
Meow, alla prossima.
Emivin.
 
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: S i a