Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Layshaly    09/02/2009    3 recensioni
<< Non occorre più che mi prepari il pranzo.. >>
<< Co..sa.. -Per Watanuki fu come se una lama di ghiaccio gli si piantasse in pieno petto. In altre circostanze forse avrebbe ballato di gioia. Ma ora... Quelle parole suonavano come una sentenza. La fine di tutto- Cosa significa? >> Ripetè più a se stesso che a Doumeki.
<< Mi hai chiesto di sparire e l'ho fatto. Tutto qui.. >> Esclamò l'altro alzandosi e avviandosi verso la porta.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap3
CAP III
Rivelazione


Così ci era riuscito. Aveva allontanato da se la persona più importante. Cioè, non che questo fosse un suo pensiero. 
Ma lo era secondo Yuko, e la strega delle dimensioni aveva sempre ragione. Sempre...

<< Sicuro di star bene? >> Domandò la donna in sua direzione.
Se ne stava comodamente seduta con Mokona che, al suo fianco, beveva del sakè da una bottiglia.
Intorno a loro, Maru e Moru si davano da fare, versando dell'altro liquore alla loro padrona o portando via i piatti serviti da Watanuki.
E lui.. lui era in quel silenzio impenetrabile... Da quanto?
<< E' tutta sera che non sbraiti come tuo solito.. Hai forse litigato con Doumeki? >>
Bastò quel nome a richiamare la sua attenzione.
Il ragazzo si voltò a guardarla, con sguardo apprensivo.
<< No, io.. >>
<< Già, come temevo. -ribattè l'altra, sventolandogli una mano davanti agli occhi- Sai bene cosa rischi senza la sua amicizia, vero? >>
<< Chi, ti ha detto... >> Mormorò lui con fare esitante.
<< Umf, basta guardarti.. >> Replicò la strega, sorridendogli in modo allusivo.
A quelle parole Watanuki sembrò ridestarsi quel poco sufficiente a ribattere.
<< Cosa? E perchè mai? La mia faccia è normalissima! >>
Yuko si sollevò quel poco sufficiente a guardarlo dritto negli occhi.
<< Vuoi sapere cosa vedo, Watanuki? >> 
<< Ecco.. io.. >>
<< Vedo solitudine, dolore.. Disperazione.. Vedo il volto di chi ha perso una parte di se stesso. Ecco cosa vedo. >>
<< Una... che!? >> Urlò l'altro.
La strega si limitò a fissarlo come a voler evidenziare quanto appena detto.
<< Io sto benissimo! -sbraitò lui, iniziando ad agitarsi- Anzi, sai cosa ti dico? Che sto anche meglio ora che non dovrò più vedere la sua stupida faccia! Stai solo cercando di farmi ammettere ciò che non è vero e stai sprecando fiato perchè >>
<< Anche tu gli manchi.. >> Continuò l'altra.
<< Ma mi stai ascoltando?! -protestò il ragazzo dimendandosi con fare isterico- Basta, me ne vado! >> E afferrata la cartella si avviò verso la porta, fermandosi solo alle nuove parole della donna, questa volta, pronunciate con una serietà che gli diede i brividi.
<< Ricorda.. Due metà sono niente, se separate. >>

 °*°

Nonostante gli incredibili sforzi, le parole di Yuko continuavano a tornargli alla mente.
Era riuscito a respingere ogni pensiero la sera prima, quando tornato a casa era piombato in un sonno profondo, non privo di incubi. C'era riuscito al risveglio, quando aveva dovuto correre da un punto all'altro della stanza per non far tardi. E c'era riuscito durante le lezioni, quando la nuova acconciatura di Himawari e l'assenza di emozioni che ne era scaturita, gli avevano offerto un ottimo alibi sul quale concentrarsi.
Ma ora.. La pausa pranzo era giunta a ricordargli il vero problema. E quell'ora libera, in cui aveva deciso di restare da solo era diventata di colpo la sua prigione. Un luogo senza via d'uscita dove le parole della strega avevano preso a tormentarlo.
Cosa ne sa lei. La sua massima compagnia sono una pulce nera e due ragazzine senza anima! '
Il rumore proveniente dal suo stomaco lo ridestò parzialmente da quel monologo interiore.
Era digiuno dalla sera prima, anzi.. ora che ci pensava era digiuno da più di 24 ore. E quella mattina, la stanchezza emotiva lo aveva portato a rinunciare alla preparazione del solito bento.
<< Ma si, andiamocene a pranzo.. >> mormorò trascinandosi fuori dall'aula.
A quell'ora gran parte della scuola aveva già mangiato.
Himawari gli aveva detto di aver preso un impegno con delle compagne che non vedeva da tempo. In quel momento, quindi, era di sicuro nel parco a chiacchierare allegramente con loro.
Per un attimo quel pensiero gli fu quasi d'aiuto. Con Kunogi avrebbe finito col parlare di Doumeki, e sinceramente non ne aveva nessuna voglia. Senza contare che.. in quegli ultimi giorni, si sentiva profondamente cambiato ed anche le emozioni che lei gli regalava da sempre, si erano come sopite.
Sospirando, fece per aprire la porta della mensa, quando questa si spalancò, rivelando la figura di Doumeki.
Tra tutti, l'arciere era l'ultima persona che pensava di incontrare.
Non era pronto ad un ennesimo rifiuto e questo lo spinse a restare in silenzio, osservando il compagno di tanti pranzi che se ne andava per la sua strada, senza l'ombra di un saluto.

Perchè, perchè si sentiva così...  
E perchè mai quell'idiota se ne andava in giro, ignorandolo? Perchè non stava male anche lui?
Stordito da quel vortice di emozioni, si trascinò nell'aula più vicina.
Aveva bisogno di calmarsi e di riflettere.
In fin dei conti il suo desiderio era stato esaudito no? Non avrebbe più avuto a che fare con quel presuntuoso so-tutto-io. Doveva solo esserne felice.
E allora, perchè non lo era per niente?
Tentò di cacciar via le prime lacrime traditrici. Ma invano.
Così, sempre più stanco, si lasciò andare ad un pianto consolatorio. Che andasse al diavolo. Anzi, che ci andassero tutti al diavolo.  

°*°

Quando riaprì gli occhi, le lezioni erano terminate da un pezzo.
Fuori, era già buio. Un lieve accenno di tenebre, che gli ricordò il pericolo che avrebbe corso se non si muoveva alla svelta.
<< Dannazione!!! Ancora una volta è tutta colpa sua! >> Urlò, recuperando la cartella e precipitandosi in strada.
Quanto aveva dormito?
Yuko lo avrebbe sicuramente sgridato per quel clamoroso ritardo. Già si immaginava la scena, con lei e Mokona adirati come non mai, e Maru e Moro che danzavano all'eco delle loro lamentele.
Era tanto preso dai suoi pensieri che quasi non si rese conto di essere seguito.
Poi uno strano senso di pesantezza, lo spinse a voltarsi.
Dietro di lui, tre orribili spettri muovevano in sua direzione. Uno, simile ad un grosso polipo, avanzava strisciando
mentre gli altri due si muovevano ondeggiando per aria.
Alla loro vista, Watanuki aumentò il passo. Venne però prontamente emulato, ed in breve la distanza tra loro si fece minima. 
Dopo l'ennesima occhiata e, accortosi di ciò, il ragazzo optò per l'unica cosa che era in grado di fare, scappare.
Il suo gesto però, sembrò peggiorare le cose. Ai tre spiriti se ne aggiunsero presto altri quattro che lo circondarono chiudendogli ogni via d'uscita.
Ormai bloccato e con le spalle al muro, Watanuki si lasciò cadere sulle proprie gambe.
Era davvero stanco, di aver sempre paura, di non potersi difendere, di venir sempre frainteso..
E dove diamine era Doumeki quando c'era bisogno di lui!
D'un tratto il pensiero dell'arciere si fece vivo nella sua mente. Le tante volte che l'aveva salvato, il loro ultimo litigio, l'espressione gelida di quel pomeriggio..
' Non verrà a salvarmi, questa volta.. '
Fu il colpo di grazia.
La fame degli spiriti che lo attorniavano era tale da lasciarlo senza forze.
Si sentiva debole e nel giro di qualche minuto la sua mente avrebbe smesso di supportarlo. Lo sapeva perchè era sempre stato così, prima che " lui " entrasse nella sua vita, per salvarlo ogni volta.
D'un tratto anche le parole di Yuko gli sembravano cariche di nuovi significati. Forse era questo che intendeva quando parlava di due metà. Una attirava gli spiriti, l'altra li respingeva. Due metà perfette, se si trattava di fantasmi. Come aveva fatto a non arrivarci?
Ed ora, era troppo tardi. Troppo..
Con quel pensiero, si ritirò in un angolo, attendendo la fine.
Aveva freddo.. Gli occhi si erano fatti improvvisamente pesanti, tanto da doverli chiudere. Così, avvolto dalle tenebre e circondato dagli spiriti, capì di essere rimasto veramente da solo.
Sentì una spessa coltre di gelo, avvolgerlo. Mentre una forza a lui sconosciuta sembrava volerlo risucchiare all'interno di quel freddo ormai insostenibile. 
Era così quando arrivava la fine?

<< Dou.. meki.. >>
Doveva essere svenuto perchè per un attimo gli era quasi sembrato di vederlo, il suo rivale di sempre. O per meglio dire, colui che aveva deciso di vedere come un rivale. Chissà per quale strano motivo, poi..
Tanto, non aveva più alcuna importanza. Adesso c'era solo quella strana sensazione, quasi.. piacevole.

Intorno, l'aria gelida era stata sostituita da un tepore confortevole.
Il silenzio trasmetteva una pace che non sperava più di poter provare. Si sentiva al sicuro.
<< Non voglio che finisca.. fammi stare così.. >>
<< Idiota >>
Watanuki si mosse appena, trattenendo il respiro.
Quelle parole. Quel tono inespressivo. Possibile che?
Aprì gli occhi e quello che vide lo lasciò di sasso.
Allora non era svenuto. Lui era arrivato davvero. E l'aveva salvato, come sempre. Nonostante tutto.
<< Doumeki.. >>
<< Li ho fatti sparire. Quindi ora smettila di piangere. >>
A quelle parole un pò della vecchia acredine sembrò tornare a galla.
<< Non sto piangendo! >>
<< Ah no? >>
Il ragazzo si sfiorò le guance umide e.. si, stava piangendo. E non se ne era reso conto.
Le sue però non erano lacrime di sofferenza, ma di gioia.
<< E' colpa della tensione.. >> Si giustificò.
<< Tensione, dici.. >>
<< Non penserai... che stia piangendo per te.. >>
La troppa stanchezza lo obbligò ad un tono così dimesso che la sua sembrò quasi una confessione.
<< Andiamocene ora.. >> Esclamò l'altro, e con quelle parole, sembrò voler concludere ogni discorso. Poi senza dargli il tempo di riflettere lo afferrò, lo tirò a se e lo caricò sulle proprie spalle.
<< Che cavolo stai.. >>
<< Zitto, o ti lascio a marcire tra i tuoi amici spiriti. >>
<< Non sono.. miei amici.. >> Cercò di protestare il più giovane. Ma era davvero troppo stanco per un duello verbale e per una volta decise che lo avrebbe lasciato fare.



Questo terzo capitolo arriva con un pò di ritardo, rispetto i primi due. Ha subito non poche variazioni, dovute ai due protagonisti che diventano sempre più difficili da "trattare". Doumeki, in particolare, è tanto silenzioso da mettermi in difficoltà. Spero di riuscire a mantenere la storia IC fino alla fine. Ma ho seri dubbi in proposito. :P
Detto questo, andiamo ai saluti e ai ringraziamenti.

KawaiiSan Sono davvero felice di leggere che ti piace e spero sia così anche per i prossimi capitoli. 
Mantenere uno stile IC (si dice così?) si fa sempre più difficile. Questi due non si schiodano dalle loro posizioni manco ammazzati! :D
Grazie per i tuoi commenti. Mi fa davvero piacere leggerli. :)

RosiCrucian In primis, grazie per esser passata a leggere. Sono felice che quanto hai letto ti è piaciuto. Spero sia lo stesso per il seguito. :)
Andando ai tuoi appunti. I dialoghi si trovano già tra << >> non si vedono? O_o Fammi sapere che ora sto con questa pulce nell'orecchio! Io ho un mac ma una volta online la fanfic dovrebbe apparire uguale a tutti. E le virgolette le vedo.
Riguardo ai puntini, come la tua amica trovo che tre siano troppi, anche se fino a pocho tempo fa li usavo. Adesso tendo ad inseririli quando la situazione è molto pesante, mentre con i due indico qualcosa di più leggero. :P
La cosa dei puntini mel'ha detta anche un'amica. Appena ho due secondi di tempo vedrò di moficarla. Avevo già intensione di farlo, solo che non sono solita modificare una storia dopo averla messa online. O meglio, la modifico e non la sistemo online. Mi sembra poco carino verso chi l'ha commentata in un modo e poi magari trova delle differenze con le quali non si trova in accordo. Ma vedrò come fare. :)

Malesia Grazie per aver commentato. Sono felice di sapere che ti è piaciuta.



   
 
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