The Guardians
– Se loro sono gli eroi, siamo spacciati
Capitolo
5
Il
crossdressing non piace a tutti: parola di Romano Vargas
Heatherfield
Sheffield Institute
Biblioteca
‘’
Che dite, lo svegliamo?’’
‘’ Meglio di no, Feli. Mi sa che questo qui
finirebbe per sclerare di brutto.’’
‘’ Ve…
perché?’’
‘’ Diciamo che siamo in una leggera situazione di
merda.’’
Sentiva delle voci… finalmente era finito in paradiso? No,
erano voci
familiari. Erano le voci delle speranze
di Kandrakar. Seriamente, ma quando l’Oracolo
parlava, prima assumeva
sostanze stupefacenti di qualche tipo? Quei ragazzi erano tutto,
fuorché le
speranze della fortezza di Kandrakar. Se mai ci metteranno piede, minimo un quarto d’ora e
distruggerebbero tutto. Per
una qualche misteriosa grazia divina, Kiku
era ancora vivo, ma non del tutto cosciente. Forse, era
meglio per lui
restare nel mondo dei sogni.
‘’ Mon Dieu…
Gil starebbe dall’altra
parte?’’
‘’ Non lo so, ma il coso sbrilluccicoso
è entrato lì. Ve… per fortuna, sono
riuscito a staccarmi prima che entrasse. Chissà che brutti
mostri ci sono
dall’altra parte.’’
‘’ Ti ci metti pure tu, ora? Non ci sono
mostri… almeno credo.’’
Ah, cosa dovevano sentire le sue povere orecchie! Il venerabile Cuore
di
Kandrakar volgarmente definito come coso
sbrilluccicoso! Che la ninfa Xin Jing perdoni quegli
eretici! Neppure le ex
guardiane erano così irrispettose, verso il Cuore. Certo,
anche loro ne avevano
combinate di cotte e di crude… ma almeno non avevano
distrutto mezza città coi
loro poteri!
‘’ Ve… ma noi che dovremmo
fare?’’
‘’ E che cazzo ne so! Mister Matrix qua ci dovrebbe
dire un paio di cosette.
Tipo, se noi attraversiamo sto coso, mica diventiamo delle margherite
umane?’’
‘’ Perché margherite
umane?’’
‘’ Era una metafora.’’
‘’ Non è che l’ho tanto
capita, Lovi.’’
‘’ Argh… non è che se
passiamo quel coso, ci ritroveremo sfracellati contro
qualcosa? Adesso avete capito?’’
Esagerati… il portale non aveva mai fatto niente di
ché, al massimo un lieve
solletico… e un leggero senso di nausea.
I soliti incidenti per i viaggi dimensionali, niente di eccezionale.
Era il
caso di svegliarsi?
‘’ Ehi, Franny…’’
‘’ Oui, mon
ami?’’
‘’ Non potresti fare uno dei tuoi
trucchi?’’
‘’
Quoi?’’
‘’ Ma sì, non potresti creare
dell’acqua dal nulla?’’
‘’ Sei pazzo, vero?’’
Kiku si ritrovò d’accordo con il guardiano
dell’acqua. Insomma, era un
novellino. Aveva appena scoperto di avere dei poteri, pretendere
già di dover
creare dell’acqua dal nulla… una pazzia, ecco
cos’era!
‘’ Perché? Hai ghiacciato
dell’acqua, ipnotizzato un
autista…’’
‘’ Ipnotizzato non è la parola giusta.
Io dire piuttosto persuaso…’’
‘’ … bastardo, qualunque cosa tu abbia
fatto con quel cazzone di prima, non ci
interessa. Crea della dannata acqua per svegliare questo
qui!’’
‘’ Non ce la
farà – pensò convinto
Kiku – E’ semplicemente
impossibile. Non
è ancora pronto. E’ troppo presto, e non
c’è neppure il Cuore di Kandrakar qui.
Non ce la fa, è fuori questi…
SPLAAASH!
‘’ Wow – fece sorpreso il
francese, mentre teneva a mezz’aria una goccia
d’acqua grande quanto la testa di un neonato – Ce
l’ho fatta davvero!’’
‘’ Franny, poi mi spieghi come hai
fatto.’’
Kiku era fradicio dalla testa ai piedi. Si sentiva come se gli avessero
rovesciato addosso una vasca da bagno. Francis aveva decisamente
esagerato.
‘’ Ve…
ti senti bene?’’ chiese
Feliciano, preoccupato che il suo nuovo amico si fosse beccato, oltre
l’esaurimento nervoso, una polmonite.
‘’ Sì, più o
meno…’’
‘’ Beh -
commentò Romano, un poco in
disparte – Almeno il biondino qui qualcosa di utile la sa
fare.’’
‘’ Lo prendo per un
complimento.’’
Qualcosa non quadrava: perché il pavimento era diventato una
specie di stagno
al coperto?
‘’ Io avrei una domanda: come hai
fatto?’’
‘’ Glielo stavo chiedendo
anch’io!’’ fece Antonio, alzando la mano
come una
scolaretta in classe. O come un pallido tentativo di imitare Hermione
Grenger.
Tentativo miseramente fallito, ovviamente.
‘’ Beh, creare acqua dal nulla era complicato
– rispose il francese, facendo
finire la goccia d’acqua dall’altra parte del
portale, causa gesto avventato.
Per poco non colpiva Romano, che fortunatamente si era abbassato pochi
istanti
prima – Così ho provato a mettere di nuovo in
funzione l’allarme anti incendio.
‘’
Kiku impallidì.
‘’ Non mi dirai
che…’’
Il biondo scosse la testa.
‘’ Non preoccuparti, ho fatto funzionare solo
quelli sopra di te. Anche se
credo di aver leggermente esagerato… ‘’
‘’ Leggermente?’’ fece Romano,
inarcando un sopracciglio. Bastava guardarsi
attorno, per capire che il concetto di leggermente
del francese, andava rivisto.
Il ragazzo sbuffò.
‘’ Non ho rovinato i libri, è questo
l’importante, non? Almeno
il nuovo bibliotecario non dovrà lavorare troppo…
a
proposito, qualcuno l’ha visto?’’
‘’ Ve… non
mi pare.’’
‘’ No, amigo.
‘’
‘’ Scusa, ma del nuovo bibliotecario non frega un
cazzo a nessuno.’’
A fatica, e aiutato da Feliciano, Kiku si rialzò, e
andò verso il Portale. Era
proprio come gliel’aveva descritto la sua maestra, Luba. Era
una squarcio
dimensionale di colore azzurrognolo, grande il doppio di lui. Nessun
dubbio che
potesse trasportarli tutti quanti dall’altra parte, a
Meridian. In quale parte
di Meridian, però, era un mistero.
Fuori dal palazzo reale? Probabile, bastava solo che non li facesse
finire
tutti tra le fauci degli alligatori o altre creature che popolavano il
fossato
attorno al castello.
Nelle cucine? Peggio, il solo odore dei cibi preparati dal principe li
avrebbe
fatti svenire tutti , nello stesso istante.
‘’ Cosa vogliamo fare? – chiese con tono
scocciato Romano – Vogliamo stare
tutta la giornata a fare le belle statuine? Vogliamo o no salvare il
culo a
quell’imbecille?’’
‘’ Lovinito,
sono sicuro che Gil non
ha bisogno del nostro aiuto.’’
L’italiano lo fissò, scettico.
‘’ Certo, è semplicemente finito in un
altro mondo. Ovvio che se la stia
cavando benissimo.’’
‘’ A quest’ora, lo avranno già
liberato – commentò ilare lo spagnolo –
Sa
essere molto persuasivo, molto più di
Franny.’’
‘’ Dì pure che i bastardi
dall’altra parte si saranno rotti le palle di fare da
balie al tuo amico, e lo avranno buttato fuori a calci in
culo.’’
‘’ Ehm… scusate – intervenne
allora Kiku, il cui unico scopo era recuperare
guardiano, Cuore di Kandrakar e chiudere uno dei dodici portali che
minacciavano l’integrità della Muraglia
– Potremmo andare, ora?’’
‘’ Senza un piano?’’ chiese
Romano.
‘’ Ehm… non
proprio.’’
‘’ Vorresti guidare noi quattro Dio solo sa dove?
Perché potremmo anche
ritrovarci nelle fogne, o cose così.’’
‘’ Ehm… in assenza del custode del Cuore
di Kandrakar…’’
‘’ E sei sicuro che troveremo l’idiota
pretenzioso? Non abbiamo più quel coso,
quella specie di cerca persone luccicante.’’
‘’ Se il Cuore ha raggiunto il suo proprietario (e
spero che ce l’abbia fatta),
sicuramente sarà lui a venire da noi.’’
Quelle risposte parvero soddisfare il ragazzo.
‘’ Beh, allora guidaci… va pure tu per
primo, se questo coso ti fa a pezzi,
almeno sapremo se è sicuro per noi o
meno.’’
*
Fatta
eccezione per delle fratture multiple alle
costole che aveva riportato a seguito della caduta di un non meglio
specificato
soggetto su di lui, il primo giorno di lavoro di Matt stava andando
bene. Anche
se era dovuto rimanere in ospedale per un lasso di tempo decisamente
troppo
lungo.
Sperò che, mentre era via, non fosse successo niente. Anche
se doveva
sospettare già qualcosa, quando aveva trovato la porta
aperta. Colpa di
studenti incivili, senz’ombra di dubbio.
Piuttosto che fare da balia al Portale avrebbe preferito cercare la
legittima
Luce di Meridian ed eliminarla, ma quella città era troppo
grande, e lui non
aveva la minima idea di dove cominciare.
Sospirò.
Almeno stando lì, sarebbe rimasto lontano da quello
schizzato del principe. In
fondo, non era male come situazione.
Stava facendo perfettamente il suo dovere… oltretutto, i
comuni studenti non
avrebbero certo scoperto il Portale.
Insomma, chi sarebbe
andato mai a
curiosare nella sezione “
Storia e
Letteratura ‘’ quando ormai c’erano
internet (si era tenuto aggiornato sui
costumi terrestri, lui) e Google su cui poter trovare tutto
ciò di cui si
aveva bisogno?
Le ricerche ormai erano una passeggiata, quasi più nessuno
aveva bisogno di
andare in biblioteca, che al massimo poteva essere un posto di ritrovo
per
coppiette. E lui poteva andarsene quando voleva, tanto nessuno
(tantomeno il
suo momentaneo capo) si sarebbe accorto della sua assenza.
Ah, i vantaggi di passare inosservati.
Purtroppo per lui, non tutti al campus erano così a passo
con le moderne
tecnologie.
‘’ Bloody Hell – biascicò
irritato Arthur, entrando in biblioteca con
una pila di fogli bianchi -
Spero che
almeno qui non avrò altri problemi. ‘’
‘’ Problemi?’’
Quel ragazzo aveva un’aria familiare… dove
l’aveva già visto? Eppure,
sopracciglia spesse come quelle non erano comuni, né sulla
Terra né su
Meridian.
‘’ Un autista idiota ha continuato a pretendere
venti dollari per una corsa che
io non ho mai fatto. E sai il bello? Glieli ho pure dovuti dare, se no
l’idiota
avrebbe pure chiamato la polizia. Da non crederci!’’
Matt inarcò un sopracciglio. Conosceva qualcuno di
altrettanto irritabile come
quel ragazzo. Ma chi…?
‘’ Mi disp…’’
‘’ E poi – continuò il suo
sproloquio l’inglese – Il mio computer si
è rotto. Niente
batteria, è morto. Dovrò portarlo di nuovo da
quella sanguisuga del tecnico. Anche
se a questo punto farei anche prima a comprarmene uno nuovo! E devo
anche fare
quel lavoro per Collins!’’
‘’ Credo che qui abbiamo anche dei computer
che…’’
Ma il biondo non lo lasciava finire. Uhm… seriamente, gli
sembrava troppo
familiare.
‘’ Ho bisogno di alcuni libri. Spero che la sezione
“Storia e Letteratura” non
sia stata chiusa. Damn it, ci vorrebbe solo questa e
staremmo a posto. ‘’
Matt sbiancò. Quell’impiastro
impiccione… Mise
da parte tutti i suoi Ma chi mi
ricorda? , per mettere su la sua miglior maschera da povero
bibliotecario
innocente.
‘’ Mhm… temo che la sezione sia
chiusa.’’
‘’ Cosa? Com’è
possibile?’’
Ci voleva solo che gli urlasse a due centimetri
dall’orecchio. Dannazione, le
sue orecchie erano già messe a dura prova da
quell’esaltato di Oliver. Sopportare
anche le urla di un ragazzino isterico… no grazie, ne poteva
fare
tranquillamente a meno.
‘’ Ci sono stati dei
problemi…’’
‘’ Altri? Ok, cosa diavolo è
successo?’’
‘’ Ecco … deve sapere che …
l’allarme anti incendio ha dei problemi, si attiva
nei momenti meno opportuni e c’è il rischio che
mentre stia consultando dei
libri si possano mettere in funzione. ‘’
Arthur inarcò un sopracciglio, scettico.
No, quella scusa non l’aveva affatto convinto. Ora che ci
pensava, era
veramente pietosa. Era quello il meglio che era riuscito a venir fuori
da lui,
il grande maestro di inganni della corte di Meridian?
‘’ Ah, tutto qui? Lo potevi dire prima, Alfred. Me
ne occupo io.’’
‘’ Alfred? Io mi chiamo Matthew…
aspetta! – esclamò poi, allarmato, vedendo il
giovane dirigersi verso la zona del Portale – In che senso te
ne vuoi occupare
tu?’’
‘’ Con tutti i lavoretti che faccio, qualcosina
l’ho imparata – fu la risposta
del britannico – Portami solo una scala e degli attrezzi, al
resto ci penserò
io.’’
‘’ Ma non ce n’è bisogno
– disse Matt, allontanatosi dalla sua scrivania e
tallonando l’inglese - Abbiamo già chiamato
l’assistenza, tra non molto saranno
qui.’’
‘’ Io non posso perdere altro tempo. Non ho solo lo
stupido programma di
Collins da fare. Quindi, meglio se me ne occupo io. Almeno
risparmierete un po’
di soldi.’’
‘’ Brutto figlio di buona
donna… ‘’
A mali estremi, diceva un detto terrestre, estremi rimedi.
‘’ Mi dispiace, amico – pensò,
mentre si toglieva gli occhiali e si
preparava ad usare i suoi poteri sul ragazzo – Ma
sei un’impiccione
indesiderato. Appena ti girerai, ti metterò a nanna.
Vediamo… due giorni
dovrebbero bastare.’’
‘’ A proposito, sai che mi ricordi una
persona che conosco? Sicuro che non
siete parenti? ’’
Eccola lì, l’occasione giusta per fermare lo
scocciatore.
Tuttavia, successe qualcosa di strano. Non riusciva ad usare
i suoi poteri
su quel ragazzo. Ci provò una, due volte. Ma niente. Tutti i
suoi tentativi
andarono a vuoto.
‘’ Ma che
cazz…?’’
‘’ Ehi, stai
bene?’’
‘’ Ehm…
certamente….’’
Doveva trovare un piano B per mettere fuori gioco quel tipo. E, forse,
lui ne
aveva già uno.
‘’ Scusami… hai detto che sei bravo a
fare vari lavoretti, giusto?’’
Meridian
Cucine del palazzo reale
‘’
Andiamo, ragazzino… così stiamo perdendo solo
tempo!’’ esclamò spazientita Elizabeta,
dopo aver radunato in un solo punto
tutte le pentole della cucina, alla ricerca di quella che le sarebbe
risultata
più utile in battaglia. L’ultima
gliel’avevano sequestrata due mesi prima.
‘’ Tsk, la fai facile, tu. Non sembri uscita da
Dolce&Gabbana ‘’ rispose il
diretto interessato, nascosto in un angolo buio e remoto della cucina.
Era
stato già complicato arrivare fin lì, con lui che
non riusciva a stare in aria
per più di dieci secondi, lamentandosi costantemente di
quanto fosse pesante il
capo dei ribelli, nonostante all’apparenza sembrasse una
piuma.
Ma Elizabeta aveva insistito: era venuto al castello compiere una
missione, e l’avrebbe
portata a termine a qualunque costo. Anche perché non le
andava di rivedere il
sorrisino furbo di Vlad, nel caso fosse tornata senza aver fatto nulla.
‘’ Primo, non ho idea di chi siano questi tizi
– precisò la donna – Secondo,
credi davvero di poter rimanere nascosto là dietro tutto il
tempo?’’
‘’ Sì, quello era il mio piano
donna.’’
Eliza inarcò un sopracciglio.
‘’ Idiota.’’
Davvero, in che altro modo si sarebbe potuto definire quel ragazzo? Non
era un
vero uomo, come lei, poco ma sicuro.
E poi, per com’era conciato…
Al pensiero della divisa da Guardiano di Gilbert,
la giovane dovette
trattenere una risata.
C’era il
concreto rischio che le guardie
li beccassero. Erano stupidi e mezzi sordi, ma c’era un
istinto primordiale a
cui nessuno si poteva sottrarre: i morsi della fame. Nessuno
sopravviveva a lungo ai piatti di
Oliver, neppure i suoi stretti dipendenti. Nessuna sorpresa che le
guardie, di
tanto in tanto, andassero nelle cucine a rimediare ingredienti come
uova o
verdura, giusto per riempirsi lo stomaco prima della temuta pausa
pranzo.
Certo, per non destare sospetti dovevano mangiare la brodaglia che gli
rifilavano, ma almeno non subivano subito gli effetti di quella
poltiglia
informe che mangiavano.
Lei scosse la testa. Non era il momento di perdersi in riflessioni
inutili. Doveva
trovare la sua nuova arma, immediatamente.
‘’ Mhm… vediamo…
questa no, è troppo leggera… neppure questa va
bene, è
troppo pesante… certo, essendo un vero uomo potrei imparare
subito a
maneggiarla, ma non mi conviene rischiare… questa
invece…’’
‘’ Ehi, mezzo uomo…
‘’ la chiamò Gilbert, improvvisamente
allarmato.
‘’ Taci, guardiano dei miei stivali. Non vedi che
sono occupata?’’
‘’ Si, non sono cieco… ma avremmo un
problema.’’
‘’ Ora te ne sei accorto? – chiese
ironica, continuando la sua ricerca –
Smettila di fare la donnicciola, e vieni ad
aiutarmi.’’
‘’ Piuttosto, qualcuno dovrebbe aiutare te,
ragazzina.’’
Finalmente, Eliza alzò lo sguardo, trovandosi a pochi passi
un soldato di
Oliver, con tanto di stemma in bella vista.
Era stata così assolta da non averlo nemmeno sentito
arrivare. Ma andiamo,
quegli idioti facevano sempre un sacco di rumore. Era praticamente
impossibile non
sentirli! Facevano di tutto per palesare la loro presenza, erano
megalomani
quasi quanto il loro capo.
‘’ Uh uh… è stata una fortuna
appisolarsi qui. Ho trovato i due fuggitivi senza
fare alcuno sforzo. Questa deve essere la mia giornata fortunata. E
dicono che
usare la cucina per i propri… pisolini quotidiani non era
una buona idea. ’’
Una luce di comprensione attraversò il viso del capo dei
ribelli.
Ecco, ci doveva essere un’altra spiegazione…
Però dai, a quanti poteva capitare
di incontrare un soldato mentre faceva il suo pisolino in cucina?
A nessuno, ecco. Neppure a Eduard, e tutti sapevano quanto era
sfortunato.
‘’ Allora? – fece il soldato, guardandosi
attorno. Elizabeta approfittò della
sua momentanea distrazione per prendere una delle pentole che
precedentemente
aveva scartato. Sempre meglio di niente, no? –
Dov’è il guardiano? Sono proprio curioso di
vederlo. Il principe ha detto che ha un gran bel
cu…’’
CRASHH!
Il corpo dell’uomo fu percorso da una scarica elettrica di
100 volt, che lo
fece accasciare a terra esamine e coi capelli divenuti improvvisamente
una
brutta imitazione di afro.
Eliza sgranò gli occhi.
‘’ Ma cos… sei stato tu? Come hai
fatto?’’
Gilbert ghignò, soddisfatto del suo provvidenziale
intervento. I capelli gli
erano cresciuti, seppur di poco, e le punte erano colorate di rosa.
Indossava un top fucsia aderente che gli lasciava scoperto
l’addome e le
spalle, abbinato con degli shorts verdi e calze del medesimo colore.
Sulla
schiena, aveva delle esili ali, mentre sul petto c’era il
simbolo del suo
potere, la Quintaessenza. Era un po’ una versione buona di
Electro, per
intenderci.
‘’ Donna, e tu che dubitavi di me! E’
stato assolutamente figo, eh?’’
‘’ Non hai la minima idea neppure tu di come hai
fatto, dico bene?’’
‘’ Assolutamente…’’
Finalmente, l’albino si era deciso a uscire allo scoperto,
trasformazione a
parte che lo faceva sempre un travestito.
Guardandolo, Eliza non riusciva a trattenersi e doveva mordersi il
labbro a
sangue per non ridergli in faccia.
‘’ Ehi – fece offeso il tedesco
– Guarda che ti ho vista! Non fare quella
faccia con me!’’
‘’ Un vero uomo non ride. Al massimo,
sorride.’’
‘’ No, tu stai proprio per ridere.
‘’
‘’ … può
darsi….’’
L’altro sbuffò, incrociando le braccia al petto.
Non poteva darle tutti i
torti, lui per primo, conciato com’era, non si sarebbe dato
un minimo di credito.
E quelle calze… dio se gli davano prurito! Ma come facevano
le ragazze a indossarle
senza svestirsi in classe?
‘’ Dovremmo andarcene, prima che ci becchino
altr…’’
Una voce l’interruppe.
‘’ Ehi, chi vuole mangiare qualcosa? Io un
po’ di fame ce l’avrei.’’
‘’ Come non detto…
scappiamo!’’
Il capo dei ribelli non era del suo stesso parere. Presa la padella che
aveva
scelto, e la impugnò come un arma. Gilbert era rimasto senza
parole.
‘’ Aspetta… che vorresti fare con
quella?’’
‘’ Beh… combatterò, ovvio.
‘’
‘’ Tu sei pazza!’’
‘’ No, sono il capo dei ribelli di Meridian.
‘’
Quando arrivò un gruppetto formato da quattro cinque
soldati, trovò i due
giovani ancora intenti a battibeccare.
‘’ Nemmeno fra cent’anni potrai picchiare
decentemente qualcuno con una
pentola!’’
‘’ Mettimi alla prova!’’
Gilbert
la guardò storto.
‘’ Fammi capire… vorresti lottare contro
il principe schizzato, dandogli un
corso di cucina?’’
‘’ Non esattamente ‘’ fece lei,
stendendo due guardie che avevano avuto l’ardire
di avvicinarsi con un singolo colpo con la padella.
Il tedesco deglutì. Doveva decisamente imparare a tenere a
freno la lingua. Quella
donna… quella donna era un vero e proprio mostro!
‘’ Allora? Vuoi o non vuoi darmi una mano, custode
del Cuore? Vuoi lasciare
tutto il divertimento a me?’’
‘’ Nemmeno fra mille anni,
padellara!’’
*
I ragazzi
pensavano di arrivare in un luogo idilliaco.
Forse le Cronache di Narnia li avevano un tantino messo fuori strada,
ma
pensavano che trovarsi in un mondo alieno sarebbe dovuta essere una
figata
pazzesca. Invece, appena furono dall’altra parte del Portale,
si ritrovarono in
un mondo lugubre e spento.
I film di Tim Burton erano decisamente più allegri e
colorati. Il cielo era
plumbeo, minacciava di mettersi a piovere da un momento
all’altro. Erano quasi
presso la fine di un dirupo, oltre il quale c’era un fossato
abitato da non
meglio identificate creature.
Tutte le piante erano grigie e scheletriche e il manto erboso sembrava
una
distesa opaca.
Oltre il dirupo si stagliava, maestoso e lugubre, un castello in
perfetto stile
medievale, su cui sembrava concentrarsi tutto il potere di Meridian.
Era una
visione che metteva i brividi.
‘’ Ve… che ne dite,
torniamo a casa? Credo che sia ora di mangiare la
pasta!’’
Kiku lo fissò, scoccato.
‘’ Scusa, e tutto quello che hai mangiato al
ristorante?’’
‘’ Ve… quello era
uno spuntino.’’
‘’ Lascia perdere – disse Romano,
sospirando e facendo di tutto per nascondere
la sua paura. Non era mica fifone come il fratello, lui –
E’ un pozzo senza
fondo. Ancora mi chiedo dove metta tutto quello che
mangia.’’
‘’ Ve… ho un
metabolismo veloce!’’
‘’ Comunque non siamo qui per parlare del
metabolismo del guardiano dell’aria –
intervenne il guerriero – Siamo venuti a salvare il custode
del Cuore di
Kandrakar. ‘’
‘’ Fammi indovinare… lo tengono
rinchiuso lì, non è vero?’’
‘’ Purtroppo, credo di
sì.’’
I quattro sospirarono. E ti pareva che potessero trovare qualcosa di
facile,
per una volta.
‘’ Gil ci deve un grosso favore
‘’ disse Francis, anche se però doveva
essere
grato al suo amico. Grazie a lui, almeno aveva evitato di passare una
giornata
con Kirkland.
‘’ Già… però,
c’è un problema – notò
Antonio – Noi come faremo a passare dall’altra
parte? Oltre Feliciano, nessuno di noi può
volare.’’
‘’ Niente di più facile… devi
solo richiamare delle liane e farle venire fin
qui.’’
‘’ Eh?’’
Kiku non comprese la sorpresa del ragazzo. Non era poi una cosa
così
complicata.
‘’ Ti guido io. Chiudi gli occhi, allunga la mano,
e pensa intensamente a…’’
‘’ Ah, così?’’
l’interrupe l’ispanico, mostrandogli una liana
verdognola
stretta tra le sue mani.
I presenti stettero in silenzio, per alcuni istanti.
‘’ Tutto qui? Cioè…
è solo questa?’’
Il giovane annuì.
‘’ Non lo so perché, ma appena provo a
concentrarmi mi distraggo subito… così
sono riuscito a far arrivare solo questa.’’
‘’ Ah… ‘’
Non c’erano altre possibilità, Kiku lo sapeva.
Ogni minuto era prezioso, e loro
non potevano perdere tempo. Non quando il Cuore era in pericolo (ah, e
ovviamente anche la vita di Gilbert lo era).
‘’ Fa niente – disse sconsolato il
giovane – Vuol dire che ce la faremo
bastare…’’
‘’ Davvero? Beh, comincio a raccomandare la mia
anima a San Gennaro. Magari lui
mi ascolta.’’
‘’ Ve… non essere
così negativo, fratellone.’’
Ad
Antonio
luccicarono gli occhi.
'' Bastardo - lo riprese Romano - perchè cazzo fai quella
faccia?''
'' Sai, Lovinito, questo mi ricorda molto un film che amavo da
bambino...''
'' Non mi dire...
Tarzan, vero?'' disse
Francis, che pure conosceva bene lo spagnolo. '' Esatto, mi
amigo...''
I due si scambiarono un’occhiata complice, che fece venire i
brividi a Kiku e
Feliciano. Modalità pervertiti: on
'' Mai visto quella
cazzata... ora che
c'entra?'' chiese il ragazzo, ignorando gli sguardi dei due ragazzi.
'' Beh, ma se io sono Tarzan, tu vuoi essere Jane?'' domandò
lo spagnolo,
mentre il suo amico era in modalità fanboy.
Silenzio.
'' Mo chi cazzo
è 'sta Jane?'' chiese
senza mezzi termini Romano, facendo impallidire l’ispanico.
Fu come se gli fosse caduto un macigno addosso, la sua
possibilità di flirtare
spudoratamente era andata definitivamente a farsi benedire.
‘’ Ve… non te la prendere. Il fratellone
legge solo libri di autori italiani,
come i Malavoglia o Mastro
Don Gesualdo ‘’ provò a
consolarlo il minore dei Vargas, capendo la profonda prostrazione del
moro.
‘’ Quasi quasi li leggo
anch’io ‘’ pensò,
convinto che così facendo avrebbe trovato una coppia di cui
si sarebbe servito
per flirtrare con l’italiano.
‘’ Ehi, bastardo – la voce di Romano lo
riportò alla realtà – Ci vorremmo
sbrigare? Qui si sta per mettere a piovere, e il francesino qui non
è neppure
in grado di farci rimanere asciutti.’’
‘’ Ehi, mica controllo il tempo
atmosferico.’’
‘’ In teoria – intervenne Kiku
– Dovresti essere in grado di farlo.’’
‘’ Quel in teoria non
mi piace…’’
‘’ Non mi piace neppure stare qui fermo come un
demente… allora, vogliamo
sfidare la morte o ce ne stiamo qui fino a domani?’’
‘’ Se vuoi, puoi abbracciarmi, Lovi –
disse lo spagnolo, una volta ripresosi
dalla batosta precedentemente ricevuta – Così
sarai sicuro che non ti farò
cadere.’’
L’italiano lo fissò, scettico.
‘’ Ma sei serio? Questa da dove ti è
uscita?’’
‘’ Pensavo che così ti
tranquillizzassi… sai, cinque persone su una sola
liana…
sotto c’è un fossato e Dio solo sa che animali ci
sono dentro…’’
‘’ Ve… fratellone,
io preferisco
volare.’’
‘’ Quoto ‘’ disse Francis.
Non che non si fidasse del suo migliore amico, eh. Solo, avrebbe
preferito un
altro mezzo per passare dall’altra parte.
Romano stava per perdere la pazienza.
‘’ Feli, attaccati a me e taci. Questa liana
reggerà.’’
Lo sguardo di Antonio si illuminò.
‘’ Ti fidi di me?’’
Romano sbuffò, e rispose:’’ Certo che
no, idiota. Ma siamo quattro ragazzi con
dei poteri magici, in un mondo alieno, che cercano di introdursi nel
palazzo
reale. Una liana un po’ debole? Che vuoi che sia? Al massimo
mio fratello ci
riporta tutti su con qualche manovra aerea o cose
così.’’
‘’ Ve… fratellone,
non sono sicuro di
saperlo fa…’’
‘’ Attaccati a me e non
fiatare!’’
Feliciano obbedì, nonostante avesse dei seri dubbi sulla
validità del loro
mezzo. Ma dato che c’era suo fratello, non doveva avere paura
di niente,
giusto? Giusto?!
L’ordine in cui si misero era il seguente: Antonio, Romano,
Feliciano, Kiku e
Francis che chiudeva la fila.
Ovviamente, se lui finiva per primo giù, in
qualità di guardiano dell’acqua
aveva più possibilità di sopravvivenza.
‘’ Mi sento sacrificato ‘’
commentò il biondo.
‘’ Non fare il melodrammatico, Franny –
gli disse Antonio, sorridendo mentre
sentiva le braccia di Romano attorno al suo bacino – E ora,
tenetevi forte. Il
signore delle scimmie è qui!’’
*
Oliver era
emozionato. Anzi, era più corretto dire
che era euforico. Rispetto a poche ore prima, sembrava
tutt’altra persona.
Era nel suo laboratorio, intento a cucinare. Aveva un’ospite
importante, il
guardiano del Cuore di Kandrakar più figo
che avesse messo a Meridian (o nelle segrete del castello) da
vent’anni a
quella parte. Doveva trattarlo con tutti i riguardi. Per cui, ospite
speciale, richiedeva
ricette speciali.
Per lui, avrebbe sperimentato un paio di nuove ricette… particolari.
‘’
Maestà – fece un soldato,
entrando trafelato nel suo laboratorio. Bah, dov’erano finite
le buone maniere?
Non aveva neppure bussato! –
Giù avremmo
dei problemi.’’
Oliver si allarmò.
‘’ I ribelli hanno trafugato i miei
ricettari?’’
‘’ Ehm… no.’’
‘’ Hanno liber…rapito il mio cuoco di
fiducia?’’
‘’ Nemmeno, vostra altezza. Il Guardiano del cuore
è evaso con l’altra
detenuta.’’
Il principe sospirò, rasserenato.
‘’ Tutto qui? E io che mi stavo
preoccupando.’’
‘’ Ma… ‘’
‘’ Yes, Darling?’’
Sembrava che l’avesse presa bene, dopotutto. Il povero
soldato non sapeva se
tentare o meno la sorte… di nuovo.
‘’ Non volete che mandi altri soldati a…
trovarlo?’’
Il principe scosse la testa, e rispose:’’ Oh no dear,
non scomodiamoli
per una facezia. ‘’
‘’ Ma il guardiano del
Cuore…’’
‘’ Non sarà andato molto lontano
– fu la pronta risposta del giovane, mentre si
toglieva i guanti da cucina a forma di coniglietto – Insomma,
è appena scappato
dalla cella. Anche coi suoi poteri, arrivare fino al Portale
richiederà tempo. Sicuramente
tu e altri riuscirete…’’
‘’ Maestà, ecco… non
è esattamente scappato da
poco…’’
Oliver inarcò un sopracciglio. Non gli piaceva essere
interrotto.
‘’ Come, scusa?’’
Il soldato spostò il peso da un piede all’altro,
in preda al panico. Sudava
freddo, mentre parlava:’’ Vede…
può essere che per una serie di circostanze… di
cui io non ho minimamente colpa, sia chiaro… io e il mio
collega non ci siamo
accorti della scomparsa dei prigionieri… prima di
un’ora.’’
‘’ Prima di un’ora?’’
‘’ Vede – continuò il soldato,
sentendo tutti peli dietro il collo rizzarsi per
una certa aura malevola che avvertiva intorno al principe. Non aveva
niente da
temere, da uno che continuava a sorridere. Giusto? – A quanto
pare hanno usato
un… passaggio segreto di cui non eravamo a
conoscenza.’’
‘’ Ah… ed io che credevo di averlo fatto
chiudere. Deve essere molto fortunato,
il nostro amico guardiano.’’
‘’ Eh
già…’’
Essendo sopravvissuto a due minuti di conversazione col principe, il
soldato
cominciò a nutrire qualche speranza di sopravvivere. Di
solito, chi portava
brutte notizie a Oliver tendeva a non farsi più vivo.
Letteralmente.
Oliver scrollò con fare filosofico le spalle, e
disse:’’ Beh, fa niente…
dovremo allertare tutti gli altri. Peccato, e dire che è
quasi ora di pranzo.’’
‘’ Già… un vero
peccato…’’
‘’ Ed io non ho neppure preparato
niente!’’
Il soldato si morse il labbro per non sorridere. Era una delle
più belle
notizie che gli potesse dare.
‘’ Maestà, sicuramente la
capiranno…’’
‘’ Spero di sì… comunque,
potresti farmi un favore? Potresti aprire il forno
per me? Devo controllare se il polpettone è
pronto.’’
Il soldato obbedì. Aprì il forno (un modello
direttamente importato anni prima
dalla Terra dalla madre del principe) e disse:’’ Ma
qui non c’è…’’
Un ammasso informe di carne e verdura uscì fuori
dall’elettrodomestico,
spalancando le fauci e ingurgitando il povero malcapitato.
‘’ Mhm… si, è decisamente
fatto. Grazie mille, Darling. ‘’
*
‘’
Tu. Sei. Un. Gran. Bastardo.’’
Antonio cercò di buttarla sul ridere, anche
perché, con molta probabilità,
l’italiano
l’avrebbe ucciso con le sue stesse mani sul momento.
‘’ Suvvia, Lovinito… non
è stato uno dei migliori atterraggi di sempre,
ma siamo ancora tutti interi.’’
‘’ Ve… parla per
te…’’ intervenne Feliciano, con Francis
e Kiku stesi su
di lui. Il ritorno del re delle scimmie non era stato dei
più soddisfacenti, e
per poco non precipitavano tutti.
Se erano riusciti ad arrivare fino al cortile del palazzo reale, era
tutto
merito di una fortuna sfacciata, e dell’uso involontario dei
poteri dell’aria
da parte di Feliciano.
‘’ Ok… non proprio tutti
interi…’’
‘’ Ma và? – fece ironico il
maggiore dei Vargas, alzandosi a fatica e
togliendosi della polvere dalle ginocchia – Comunque, siamo
riusciti ad
oltrepassare il fossato… ed ora? Come facciamo a trovare il
cretino?’’
‘’ Io un’idea ce l’avrei
‘’ disse Kiku, alzandosi con uno scatto felino che
fece invidia a Francis e Feliciano.
‘’ Se è come quella della liana giuro
che…’’
‘’ Su cosa giuri?’’ fece una
voce familiare alle loro spalle.
‘’ Niente che ti riguarda, stramboide di
un… CAZZO, MA TU CHE CI FAI QUI?’’
‘’ Ehi… è bello rivedervi
’’ disse a mo’ di saluto Gilbert,
ghignando.
Accanto a lui,
c’era una ragazza dai
capelli mossi e scusi, col viso sporco di terra e con in mano una
padella
ammaccata. Era carina, ma Francis pensò che non era il suo
tipo. Anche perché aveva
la netta impressione che con quella padella potesse abbatterlo in un
secondo. Ma
era solo una sua impressione, giusto? Così carina, lei non
poteva mica essere
una novella Xena.
‘’ E così, loro sarebbero gli altri
guardiani? Sembrano meno tonti di te.’’
‘’ Questo perché non conosci ancora bene
Antonio e Francis – le disse l’albino –
Dovresti frequentali per un po’ ,prima di capire che sono
totalmente fuori di
testa.’’
‘’ Ehi, noi siamo venuti qui a salvarti. Ma
comunque… mphf… come sei
conciato?’’
‘’ A quanto pare, questa sarebbe la mia divisa da
Guardiano, o qualcosa del
genere ‘’ rispose noncurante l’albino.
Impietriti da quella risposta, Romano, Francis e Antonio fissarono in
contemporanea Kiku, con un’aura oscura attorno. Dal canto
suo, Feliciano avrebbe
voluto conoscere lo stilista di Kandrakar. Non aveva cattivo gusto, ma
forse
doveva rivedere giusto un po’ i colori.
‘’ Quindi, appena ci
trasformeremo…’’
‘’ anche noi dovremo
indossare…’’
‘’ … un costume così
ridicolo?’’
Il guerriero deglutì, sentendosi come una preda braccata.
‘’ Non è colpa mia – fece
debolmente – Le Guardiane sono sempre state
ragazzine…
quindi credo che sia normale che le loro divise fossero
particolari.’’
‘’ Col cazzo, io quella roba non la
metterò mai.’’
‘’ Piuttosto – fece Antonio –
Tu come ci sei arrivato qua? Noi siamo venuti a
salvarti.’’
‘’ Ma soprattutto, chi è la bella
ragazza che è con te, mon
ami?’’
Eliza inarcò un sopracciglio.
‘’ Biondino, flirta con qualcuno interessato ad
ascoltarti – replicò lei,
schietta – Sono il capo dei ribelli di Meridian, non una
sciacquetta qualsiasi.
‘’
‘’ Capo dei ribelli?’’
ripeté sconvolto Kiku, sudando freddo. Gilbert aveva
incontrato uno dei loro possibili alleati per la sconfitta di
Oliver… peccato
che da certi atteggiamenti della donna, non sembrava tanto felice di
avere a
che fare con loro.
‘’ Si, qualche problema? I veri uomini fanno
questo, guidano il popolo contro
il vile oppressore e …’’
‘’ Ma basta – disse l’albino,
sollevando gli occhi al cielo – Padellara,
abbiamo capito che sei Che Guevara qui, non ci vuole un genio a
capirlo.’’
‘’ Io mi sono rotta le palle con te che frignavi
fico a poco fa, adesso le
rompo io a te.’’
‘’ Strega.’’
‘’ Esaltato!’’
‘’ Ve… noi che
facciamo, fratellone?’’ chiese Feliciano, mentre
vedeva i
due battibeccare animatamente.
Il maggiore scrollò le spalle, e
disse:’’ Cazzo ne so… Voglio solo
tornarmene a
casa, e farmi una bella doccia.’’
’’ Io ancora devo capire – disse Kiku
– Come siete riusciti a fuggire. Dalle
segrete di Meridian è impossibile, è risaputo.
Anche perché delle ex guardiane
contribuirono a costruirle.’’
‘’ Niente di così complicato, amico
– fece noncurante Gilbert – Semplicemente il
Magnifico ha trovato un passaggio segreto
e…’’
‘‘ Bel passaggio segreto! –
sbottò Elizabeta – Ci hai condotti a un vicolo
cieco. Se non fosse arrivato il cuore di Kandrakar a salvarci, saremmo
ancora
lì genio!’’
‘’ Almeno io non ho perso tempo a scavare una
galleria inutile.’’
‘’ Ma che inutile! Non sai quante volte sono
riuscita a cavarmela coi miei
metodi.’’
‘’ Beh, sai una cosa? Quando ricapiterà
una cosa del genere, farò fare tutto a
te, padellara.’’
‘’ Oh, sta
sicuro megalomane da
strapazzo che non sei altro!’’
‘’ Mi stupisce che con tutto il casino che avete
fatto, non vi abbiano
scoperto.’’
Al commento di
Romano, i due litiganti
si interruppero, imbarazzati. Pessimo segno.
‘’ Oh, quello…’’
fece esitante Gilbert.
‘’ Mi sembrava di essermi dimenticata
qualcosa.’’
Kiku si allarmò. Giustamente, tra l’altro.
‘’ Perché? Cosa avete dimenticato
voi…’’
‘’ UOMINI! ABBIAMO TROVATO I
FUGGITIVI!’’
‘’ Era questo… beh,
CORRETE!’’
‘’ Ve… ma io sono
stanco di correre!’’
L’albino ed Elizabeta avevano fatto un po’ di
casini al castello, dovuto soprattutto
al fatto che il giovane non sapesse usare i suoi poteri. Per cui, dopo
aver
distrutto accidentalmente metà degli alloggi dei soldati, si
erano ritrovati ad
avere un mini esercito alle calcagna.
‘’ PRENDETE QUEL BRUTTO FIGLIO DI
PUTTANA!’’
‘’ Ho sempre saputo di essere molto richiesto
‘’ fu la battuta di Gilbert, che
non ricevette un’accoglienza calorosa dal resto del gruppo.
‘’ Oh, ma sta zitto idiota.’’
‘’ Fallo tu, padellara.’’
Nota mentale per Kiku: chiedere le dimissioni all’Oracolo.
Che mandassero Orube
a prendersi cura di quegli scalmanati!
‘’ Ve… scusate…’’
‘’ Feli, non è l’ora di dire
cazzate.’’
‘’ Ve… ma non
potremmo…’’
‘’ Vostro fratello ha ragione, non possiamo
sprecare fiato.’’
‘’ Ve… ma non
potremmo trasformarci come lui? Ha anche le ali, potremmo
volare via!’’
Per una volta, Feliciano aveva detto qualcosa di sensato. Solo, suo
fratello
avrebbe preferito farsi due mesi il quello schifo di posto, piuttosto
che
trasformarsi in una pseudo paladina della giustizia.
Non aveva fatto i conti con Gilbert, però.
‘’ Kesekese… ragazzino, mi piace come
ragioni. Ehi, qualcuno sa come vi devo
far trasformare tutti?’’
‘’ Dovete urlare: Guardiani unitevi
‘’ rivelò Kiku, abbassandosi per non
venir
colpito da una freccia scagliata da un soldato.
‘’ Perfetto!’’
‘’ Col cavolo, sembra il titolo di uno
yaoi!’’
‘’ Sono proprio curioso di sapere cosa ne
uscirà fuori… GUARDIANI,
UNITEVI!’’
Ognuno di loro venne circondato da una luce
accecante: quella di Romano era rosso fuoco, quella di
Antonio verde,
quella di Francis era blu, quella di Feliciano grigia.
Kiku ed Elizabeta si dovettero coprire gli occhi. Era esattamente nello
stile
di Gilbert fare le cose in grande. Almeno, la cosa tornava a loro
vantaggio,
dato che anche i soldati che li stavano inseguendo erano rimasti
momentaneamente accecati.
Quando le luci si dissolsero, il tedesco rise di gusto.
‘’
Kesekesekese… se
poteste guardarvi! E poi dicevate che io avevo un costume
ridicolo!’’
‘’ Beh, io rimango comunque più favoloso
di te ‘’ disse Francis, che non aveva
nulla da ridire sulla sua trasformazione: indossava una maglietta
azzurra con
le maniche lunghe, che gli lasciava scoperte le clavicole e il bacino, degli shorts fucsia abbinati
a degli
stivaletti. Le calze, però, se le potevano risparmiare.
Perché lui doveva avere
un paio di collant e Gilbert no? Era profondamente ingiusto. Feliciano
era
quello più contento, indossava una camicetta verde a sbuffo,
corta a tre quarti
e leggins fucsia, con abbinate delle ballerine.
Qualcun altro, invece, sembrava volesse prendere il guardiano del Cuore
per la
gola e stringergliela fino a quando non fosse diventato viola.
Romano esplose.
‘’ IO QUESTA ROBA NON LA VOGLIO METTERE! PER CHI MI
AVETE PRESO, PER ENZO
MICCIO?’’
‘’ Hai decisamente un culo più bello di
Enzo Miccio ‘’ commentò estatico
Antonio, che quasi fu incenerito sul posto dall’italiano.
Il ragazzo indossava un top fucsia senza maniche, abbinato a degli
short verdi
che più che a dei pantaloncini sembravano delle mutante.
Tutto, abbinato a
collant verdi.
‘’ Ti ammazzo nel sonno ‘’ lo
minacciò, prendendolo per il colletto. L’ispanico
fissò il costume da Guardiano del fuoco, e
continuò ad avere il solito sorriso
stampato in faccia.
‘’ Oh… in quel caso, morirei
felice!’’ esclamò, solare. Antonio
indossava una
camicia fucsia senza maniche aperta sul retro e dei
leggins verdi.
Davvero, se Romano gli avesse messo le mani addosso con quei
vestiti… beh, lui
sarebbe stato sicuramente l’uomo più felice sulla
faccia della Terra. E di
Meridian. E di tutti i mondi esistenti.
‘’ Avete finito di fare i piccioncini, voi due?
– li riprese Elizabeta – Non metto
in dubbio che siate molto carini, ma qui tra poco arriverà
tutto l’esercito di
Meridian solo per voi cinque. E dato che non mi sembrate messi tanto
bene, è
meglio se ce ne andiamo!’’
‘’ Oh, non me lo faccio ripetere neppure cinque
minuti, mademoisselle.’’
Heatherfield
Sheffield Institute
Biblioteca
‘’ Va bene così? ’’
‘’ Mhm… non molto, Arthur. Dovresti
stringere un po’ le viti ‘’ disse con
finto
tono esitante Matt, continuando la sua commedia. Reggeva la scala sui
cui era l’altro,
‘’ Sgrunt… mi sono fatto fregare alla
grande…’’ grugnì il biondo,
in equilibrio
precario sulla scala.
Alfred … no, Matthew, lo stava usando come suo tuttofare.
‘’ Ma neppure un po’, dannato
‘’ pensò irritato Matt,
mentre l’inglese
si occupava di stringere le viti intorno al lampadario.
Gli aveva fatto fare piccoli lavoretti per tutto quel tempo, facendogli
riparare cose che lui precedentemente aveva rotto ad hoc.
Sperava di guadagnare tempo, per riuscire a usare come si deve i suoi
poteri su
quello scocciatore.
Invece, ogni suo tentativo andava a vuoto. Ed era estremamente
imbarazzante. Nonostante
riuscisse a nascondere il suo disappunto sotto la facciata da bravo
ragazzo
incompreso, si sentiva sul punto di esplodere.
Prima o poi sarebbero finite le cose da far riparare, e lui non avrebbe
avuto
più scuse per impedirgli di andare alla sezione di Storia e
Letteratura.
‘’ Ho quasi finito… ma dopo andremo a
vedere il vero problema, chiaro? Ho già
perso un’ora qui, e non intendo perderne
altre.’’
‘’ Dannazione! Gli ho fatto già
riparare tutto quello che si poteva riparare
– pensò, mordendosi il labbro mentre
l’altro scendeva dalla scala – Non mi
resta che giocare sporco… lo farò
“accidentalmente” cadere. Ovviamente non
sospetterà che io …’’
VROOOM!
‘’ Eh? Ma cos’è
stato?’’
‘’ Non ne ho la minima idea ‘’
fu la risposta di Matt, che si allontanò appena
dalla scaletta e dell’inglese. No… qualcuno aveva
appena usato il Portale. Il
rumore era inconfondibile. Ma chi…?
‘’ Dobbiamo andare a controllare
‘’ disse sicuro Arthur, scendendo rapidamente
dalla scaletta e dirigendosi verso la fonte del rumore. A Matt ci
vollero
alcuni istanti per capire cosa stava facendo.
‘’ Oh cazz… No, non andare di
là! Sicuramente sarà di nuovo l’allarme
anti
incendio che si è guastato! E’ meglio non
rischiare di…’’
‘’ Cavolate! – fu la risposta che
ricevette da un inglese piuttosto irritato –
Mi bagnerò un po’, non credo che sia poi questo
grande problema. Tu porta la
scala, quel maledetto allarme lo riparerò io.
‘’
‘’ Figlio di puttana… ma ora ti
sistemo io…’’ da uno degli
scaffali,
prese un pesante tomo. Non lesse il titolo, d’altronde non
gli interessava. Per
lui, la cosa più importante era tramortire Arthur al primo
colpo. Non doveva
assolutamente scoprire dell’esistenze del Portale. Altrimenti
Oliver l’avrebbe
costretto a sorvegliarne un altro… magari aperto da qualche
altra parte meno
piacevole.
‘’ Toh, guarda un po’ che abbiamo
qui… ‘’
‘’ E no, non credere di potermi sfuggire
piccolo…’’
Ma rimase con il libro a mezz’aria, e sgranò gli
occhi. No, non era possibile.
Il Portale… era sparito. Al suo posto, c’era solo
un gruppetto mal assortito,
ammassati l’uno sull’altro come se avessero
partecipato a una partita di
domino.
‘’ ... una rana e degli idioti. Che
sorpresa.’’
‘’ E’ un piacere anche per me rivederti,
bruco ‘’ lo salutò Francis,
bloccato tra Gilbert ed Elizabeta.
Intanto, la ragazza borbotta un ‘’ cazzo
io non dovevo venire con voi,
coglioni.’’
‘’ Potevi dirlo che te ne andavi a una riunione di
cosplayer, idiota.’’
‘’ O cazzo – pensò
Matt, riconoscendo i simboli sui vestiti dei ragazzi –
Kandrakar ha scelto le sue guard… i suoi Guardiani.
Ma perché sono uomini?
Di solito non scelgono delle ragazzine?’’
E pensare che credeva che niente potesse essere peggio che lavorare per
Oliver.
Non sapeva quanto si sbagliasse.
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa
pro-recensioni. Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al
messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)
© elyxyz
Nel
prossimo capitolo di The Guardians…
Gilbert rise
di gusto. E la stessa cosa fece
Elizabeta, venendo poi seguita a ruota da tutti gli altri.
L’unico che si
tratteneva era Kiku. Ma lui sembrava più inorridito che
altro.
‘’ Ehi Franny – fece l’albino,
con le lacrime agli occhi – Ora ti dovremo
chiamare il Signore delle Rane?’’
I tre
rimasero dietro la porta dello
scantinato.
‘’ Oh mon dieu, vuole vivisezionarlo! Qualcuno lo
fermi!’’
Antonio e Gilbert lo fissarono, eloquenti.
‘’ Amigo, tu hai combinato il
guaio…’’
‘’ Sia chiaro – l’interruppe
più sbrigativo il tedesco – Io lì non
ci entro!’’
‘’ Begli amici che siete! E dovremmo pure salvare
il mondo!’’
‘’ Francis, io non vado a trasformare in rane gente
random.’’
‘’ E’ stato un
incidente.’’
‘’ Come vuoi, Signore delle
rane.’’
‘’
Bene, siamo riusciti a recuperarlo –
disse Gilbert, sospirando sollevato – Ora come facciamo a
farlo tornare
normale?’’
Francis parve rifletterci su.
‘’ E se provassi a farlo tornare normale con un
bacio?’’
La rana non parve d’accordo, e sfuggì dalla presa
di Antonio, saltellando in
direzione della biblioteca.
‘’ Ancora? E basta!’’
Prossimo
capitolo:
La rana: storia di come Francis trasformò il suo coinquilino
e di come Gilbert
lo prese per il culo per due settimane
Grazie
IMmatura per sopportare pazientemente i miei scleri.
Minimo due recensioni per continuare la
storia. Volete fare felici due autrici?