Brezza

 

Una distesa blu. Una fresca brezza marina. Il vento tra i rami dell’albero di mandarino.

Un cielo sempre più azzurro, man mano che il sole sorge.

Questo è ciò che vedo mentre sorseggio il mio adorato infuso di mandarino; chiudo gli occhi, ciò che sento si può riassumere nel rumore delle onde e nello scricchiolio della nave.

Tutto questo: ciò che vedo e sento, lo posso sintetizzare in una sola parola…casa.

Sto ancora pensando a quanto sia bella e vasta la mia casa che un rumore mi riporta alla realtà. Un rumore di passi, ne riconosco il proprietario,so già che quell’avanzare rispettoso del mio silenzio eppure interessato è di Sanji. Appoggio la tazza sulla balaustra mentre lui si ferma alle mie spalle a qualche passo di distanza. _ posso portarti qualcos’altro Nami? , mi volto raggiante, la sua premura merita una risposta e un sorriso _…grazie Sanji,ma sono a posto….

Annuisce ritornando in cucina, almeno a quest’ora non è insistente.

Sulla nave regna la calma di mattino presto; oggi siamo svegli solo Sanji, NicoRobin ed io.

Non mi capita spesso di vedere l’alba, avrei certamente preferito rimanere a dormire, però devo ammettere che è piacevole sentire il contrasto del vento fresco del mattino sul viso e il calore della tazza tra le mie mani.

Il resto della ciurma dorme ancora, ed io mi gusto ancora per qualche minuto questa quiete; ho appena finito il mio infuso che sento Sanji esclamare irritato _sei un pozzo senza fondo!!! Sparisci prima che non rimanga più niente!!!!>> , dopo ciò sento l’inconfondibile rumore di una padella usata come manganello…e non sbaglio, poco dopo un ragazzo con un cappello spunta dall’interno della nave con una mano sulla testa. _ahia!! continua a borbottare massaggiandosi la nuca, prima di accorgersi che lo sto guardando divertita _Si può sapere perché ridi Nami? mi chiede mettendo il broncio, lo guardo attentamente, un po’ rassegnata e un po’ divertita penso che è proprio un bambino, e rispondo _stamattina per la prima volta ho realizzato che la calma mattutina è veramente stupenda- poi sorrido, un sorriso infantile come il mio interlocutore, picchiettando le unghie sulla tazza-…ma non è paragonabile al vivere nella ciurma di cappello di paglia…capitano…. Il volto gli si illumina, so benissimo che tra poco mi pentirò di ciò che gli ho appena detto, un enorme sorriso gli compare sulle labbra mentre sistemando il cappello fieramente esclama _LOGICO!...io sono il più grande pirata che la storia abbia mai conosciuto!!!!!!. Per un po’ non penserà al bernoccolo che glitroneggia sulla fronte.

 

 

 

 

 

 

Vi prego siate clementi…

Questo è il mio primo pasticcio…

Voglio solo ringraziare le solite ignote che mi incoraggiano in tutto quello che faccio…