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Autore: ambassador of dreams    17/09/2015    2 recensioni
[CROSSOVER] [HICCELSA] [SONGFIC]
Elsa ha ricevuto una brutta notizia, che le rovinerà i progetti sula vita spensierata insieme a sua sorella. Hiccup vuoleprender coraggio e chiedere una volta per tutte ad Astrid di stare con lui. Ma non sempre quello che vogliamo è quello che otteniamo, e in ogni momento il destino potrebbe fare un "cambio di rotta" e capovolgere a volte drasticamente il nostro mondo e le nostre vite.
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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AA: vediamo chi indovinerà la canzone! L'ho messa in italiano perché se l'avessi messa in lingua originale l'avreste scoperta subito, ma penso che anche così la riconscerete. Beh, non ho altro da dirvi a parte che non dovete mai, e poi mai, indossare una gonna il primo giorno di scuola, o se sei un maschio i jeans attillati. E se siete delle ragazze non mettete le ballerine, MAI. Vado a pentirmi di non aver mai imparato il mio numero di telefono a memoria, bye.

CAMBIO DI ROTTA

Hiccup si era deciso. Finalmente, dopo tanto tempo passato tra ripensamenti, dubbi, insicurezze, filmini mentali e altro ancora, aveva preso finalmente la decisione di chiederglielo. Si oggi glielo avrebbe chiesto.
Si avviò verso la casa di lei, grattandosi il braccio destro per il nervosismo. Appena arrivato, si apprestò a bussare, ma qualcosa dentro di lui lo fermò. Si guardò intorno, trovando tutti i vichinghi intenti a compiere le loro mansioni giornaliere fregandosene altamente di lui e del suo stress.
"hey, guarda! Il cielo è ancora alto, una cosa del genere si chiede al tramonto, con uno sfondo romantico, magari a cena, non a ora di pranzo, eh!"
Ed ecco un'altra scusa per non incontrare la sua "migliore amica".
"sono uno stupido"
Si disse da solo tornando a casa. Entrando nell'abitazione la trovò vuota, così salì di sopra da Sdentato. Il drago nero dormiva tranquillo sulla sua roccia, probabilmente stanco per aver giocato troppo in camera dato il disordine. Hiccup non ci prestò tanta attenzione, e prese un foglio e una penna con inchiostro, si mise sul letto con il foglio poggiato delicatamente sulle cosce portate vicino al petto.
"se devo chiedergli una cosa del genere lo devo fare in modo originale. D'altronde Astrid è una ragazza speciale"
Silenzio. Esattamente quello che gli serviva per avere l'ispirazione giusta. Le avrebbe scritto una canzone, ecco cosa.
Un Terribile Terrore colpiva ritmicamente uno scudo appeso come decorazione su un tetto, probabilmente il proprietario della casa si era dimenticato che lo Snoggheltog era passato da quasi un mese. Hiccup iniziò a picchiettare sul letto di legno con la protesi, sincronizzandosi con il ritmo del draghetto. "Ed ecco il ritmo", pensò.
"devo solo trovare le parole"
Beh, non era difficile. Da sempre Astrid ha suscitato in lui delle emozioni che niente, nemmeno volare con Sdentato facendo le acrobazie più spericolate del mondo, gli ha fatto provare.
Pensò a lei, a tutte le volte che i loro sguardi si incrociavano, a tutte le volte che lei gli rivolgeva uno dei suoi sorrisi meravigliosi, a tutte quelle volte che le loro mani si sfioravano o nei casi più fortunati si tenevano proprio per mano. E' ufficiale: quella ragazza gli faceva perdere il fiato, e non solo.

Io ti guardo e perdo il fiato

Quando tu mi guardi mi sobbalza il cuore

E nel silenzio il tuo sguardo dice mille parole

La notte nella quale supplico che non sorga il sole


E' bellissima, in tutto quello che fa. I suoi movimenti, il suo carattere, persino il suo profumo lo faceva impazzire. Se non avesse avuto la possibilità di vederla non saprebbe che cosa fare. Era questo che Hiccup pensava, scrivendo parola dopo parola sul foglio di carta quasi giallastra.

Con questa melodia, il tuo colore, la tua fantasia

Con la tua filosofia la mia testa è vuota

Io non ne posso più

Voglio stare con te, vivere con te

Ballare con te, passare con te una notte folle

con una follia tremenda

Rileggendo il testo che aveva scritto si accorse che in scrivere canzoni aveva del talento, con tutta modestia. A proposito di modestia, si ricordò di quella volta, ai giochi del disgelo, quando Astrid non volle rivolgergli la parola per il suo comportamento simile a quello di Moccicoso. Non era un bel ricordo, a differenza di quello, sempre nello stesso giorno, di quando lo baciò per premiarlo dell'azione di gentilezza che aveva fatto nei confronti di Moccicoso. Anche se lui voleva essere gentile con lei, non con suo cugino.
Continuò per almeno tre ore, prima che potesse finire solo la "bozza" della canzone. E poi mancavano le note, non poteva dirgliela senza nessuna emozione.
Provò delle note qualche volta, ma non era sicuro, ne del ritmo, ne del testo, ne della musica. Ma quando mai lui era sicuro? Proprio ora, poi, che due terzi del lavoro erano pronti!

   
 
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