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Autore: LatersBaby_Mery    20/09/2015    7 recensioni
Dopo aver letto numerose volte gli ultimi capitoli di “Cinquanta sfumature di Rosso” ho provato ad immaginare: se dopo la notizia della gravidanza fosse Christian e non Ana a finire in ospedale? Se in qualche modo fosse proprio il loro Puntino a “salvarlo”?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 37.

POV ANASTASIA

 
“Ana se prendi di nuovo quel cellulare, giuro che lo faccio finire sui fondali dell’Oceano Pacifico!” minaccia, irritato, il mio maritino. In effetti non ha tutti i torti, ho fatto sei telefonate nel giro di quaranta minuti, ma è la prima volta che lasciamo Teddy con una baby-sitter, e sono un po’ preoccupata. Un po’ tanto.
Christian mi si avvicina e mi prende il viso tra le mani “Non credere che io sia del tutto tranquillo, anche a me fa strano lasciare Teddy con un’estranea, ma Mrs Martins è la baby-sitter più qualificata di Seattle, l’ha scelta Jason in persona prima di andare in ferie.. e poi, ce la meritiamo o no una serata tutta per noi??”
Sospiro e sorrido, come al solito le sue parole riescono sempre a calmarmi un po’. E poi Christian ha ragione, oggi è il 30 luglio, il nostro primo anniversario di matrimonio, e abbiamo bisogno di una serata tutta per noi. Siamo ancora in vacanza in California, e questa settimana è stata spettacolare. Qui ci sono paesaggi meravigliosi, ogni pomeriggio, dopo una bella mattinata al mare, andiamo sempre a fare delle belle passeggiate nei parchi naturali o per le strade, e poi ogni sera a cena in un posto diverso. È così bella questa prima vacanza in tre. Teddy è sempre più bello e sempre più dolce, e ormai non ha più paura del mare, anzi, piange quando dobbiamo risalire a riva, e Christian, più bambino di lui, per quanto voglia tenere duro, alla fine cede sempre e lo fa divertire ancora un po’ con i piedini nell’acqua.
Dopo aver trascorso la mattinata e il pomeriggio con il nostro piccolo, ora siamo su una barca diretti non so dove, Christian non ha voluto dirmelo, ha preparato lui stesso un borsone a mia insaputa e mi ha trascinata al porto. Sapevo, però, che sarebbe arrivata una baby-sitter a cui avremmo lasciato Teddy per la sera – e chissà, forse anche per la notte – l’ha sceltà personalmente Taylor, con il supporto di Gail. Ha sì e no trentacinque anni e ha già un curriculum di tre pagine, e poi mi è parsa molto dolce e simpatica, ragion per cui mi sento relativamente tranquilla.
Il viaggio in mare non dura molto, sono le 19 quando la barca attracca in un piccolo porticciolo naturale. Christian mi prende per mano, e, dopo aver salutato gentilmente i marinai, mi aiuta a scendere a terra. Mi guardo attorno, è davvero un posto magnifico, circondato solo dal verde della natura, il bianco della sabbia e l’azzurro del mare e del cielo. Che Paradiso!!
Ci incamminiamo su un piccolo ponte, e ci viene incontro un uomo sulla trentina con indosso un bermuda blu e una polo bianca. “Benvenuti signori Grey! Sono John Werner” esclama, con un tono calmo e gentile.
Lo salutiamo e gli stringiamo la mano.
“Prego, seguitemi pure..” ci indica un’auto poco distante, la raggiungiamo e ci sediamo dietro, mentre John si mette alla guida.
“Ma dove stiamo andando??” sussurro all’orecchio di Christian.
Mio marito mi prende la mano e bacia il dorso. “Tra poco lo scoprirai..” dice guardandomi negli occhi.
Vorrei insistere, ma tanto so già che sarebbe una battaglia inutile.
L’auto si ferma davanti ad un cancello, John digita un codice su un tastierino e il cancello si apre, dandoci accesso ad un vialetto di ghiaia circondato da erba bassa. Alla fine del vialetto si erge una bellissima villetta a due piani, con i muri esterni dipinti di un rosa chiaro e il tetto spiovente rosso.
“Siamo arrivati, Mr Grey!” annuncia John. Scende per aprirci la portiera e poi porge a Christian un mazzo di chiavi.
“Buona permanenza!” esclama prima di risalire in macchina e ripartire.
Mi chiedo perché siamo venuti in questa casa, ma Christian non mi dà il tempo di pormi molte domande, mi prende per mano e mi conduce dentro casa. La villetta è bellissima anche all’interno, con un enorme salone con due divani a penisola, un’ampia cucina con i mobili chiari e poi, suppongo, le camere da letto al piano superiore.
“Voglio farti vedere una cosa” dice Christian posando il borsone a terra e prendendomi di nuovo per mano. Usciamo dalla portafinestra del salone e ci ritroviamo sotto un portico, ci basta scendere cinque scalini e siamo direttamente in spiaggia. A cinquanta metri da noi si estende il mare, trasparente, calmo e bellissimo.
“E’ un posto fantastico!!” mormoro, totalmente affascinata.
“E’ uno degli isolotti dell’arcipelago delle Channel Islands, e per questa notte è solo nostro??”
Resto pietrificata, con gli occhi sgranati, senza riuscire a dire nulla. Ha praticamente affittato l’isolotto, non oso immaginare quanto gli sia costato.
“Ma Christian..”
“Ssshh” mi posa due dita sulle labbra. “Volevo che questo tramonto fosse solo nostro, solo tuo.. ti va di guardarlo con me??”
Come potrei dirgli di no?? Annuisco e gli getto le braccia al collo.
Christian mi prende in braccio e mi conduce fino alla riva. Si siede sulla sabbia e mi fa sedere tra le sue gambe, con la schiena contro il suo petto. Mi stringe forte e mi dà un bacio tra i capelli, ed io mi lascio completamente andare alle sue attenzioni. Intreccio le dita con le sue e avverto il suo inconfondibile profumo, rivolgo lo sguardo all’orizzonte, dove il cielo è colorato di striature rosa e arancioni, e una palla di fuoco sta per sprofondare oltre il limite a noi visibile. È un paesaggio che ho sempre amato da morire, ma come si vede qui, non l’ho mai visto in tutta la mia vita.
Accarezzo distrattamente le braccia di Christian, mentre lui mi sfiora con le dita la pancia coperta dal top. Vorrei dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma nessun suono esce dalle mie labbra. E so che per Christian è la stessa cosa. E allora restiamo in silenzio, ad ammirare il sole che pian piano sembra addormentarsi nel mare, lasciando che i cuori parlino al nostro posto.
 
Dopo esserci coccolati a lungo in spiaggia, Christian ed io rientriamo in casa e ci prepariamo per la sera, anche se non so dove andremo a cena. Mio marito insiste affinchè ci prepariamo in due stanze separate, e mi ordina di non uscire dalla stanza finchè non sarà lui a venirmi a prendere. Sinceramente non capisco tutti questi misteri, però mi incuriosiscono, soprattutto perché le sorprese di Christian riescono sempre a mozzarmi il fiato.
Apro il borsone e trovo qualcosa che mi è nuovo: un vestitino turchese corto, con un fiocco di strass sotto al seno. È bellissimo nella sua freschezza e semplicità, proprio come piace a me. Mio marito ha fatto centro ancora una volta. Mi vesto, mi trucco e mi sistemo i capelli, diventando ogni minuto più impaziente.
Mi domando Christian cosa abbia organizzato, cosa stia indossando…
Quando arrivo al punto in cui l’attesa comincia seriamente a farmi venire il mal di pancia, finalmente Christian apre la porta della camera. Appare sulla soglia, semplicemente meraviglioso nel suo completo blu con la camicia bianca e il papillon, con i capelli ramati leggermente scompigliati e quegli occhi che mi fissano intensamente.
“Sei bellissima!” dice avvicinandosi e porgendomi la mano. Gliela stringo subito e lui mi attira a sé.
“Anche tu sei bellissimo” mormoro sfiorandogli il colletto della camicia.
Christian mi bacia più volte le labbra e poi mi prende per mano, conducendomi in salotto.
“Pronta??” chiede.
“Sì, dove andiamo??” domando a mia volta, lasciando trasparire tutta la mia curiosità e la mia euforia.
“Ora lo scoprirai!”
Cominciamo a camminare verso la portafinestra del giardino, ma, una volta sotto al portico, anziché scendere in sabbia come prima, svoltiamo a sinistra e scorgo più in là sulla spiaggia un gazebo che prima non avevo proprio notato. È circondato di tende di lino bianche, e al centro ha un tavolino apparecchiato per due e due sedie poste l’una di fronte all’altra. Accanto, c’è un altro gazebo un po’ più grande, con le stesse tende attorno, un cestello dello champagne e, soprattutto, un grande letto matrimoniale con le lenzuola bianche.
Man mano che ci avviciniamo noto qualche dettaglio in più: sul tavolo ci sono le candele e i bicchieri di cristallo, al centro una piccola composizione semisferica di rose bianche e rosse; nei quattro angoli in alto sono poste quattro lanterne che illuminano la spiaggia, oltre a diversi lampioni e alla luna che, seppur non sia ancora completamente buio, è già alta nel cielo.
È tutto uno spettacolo.
Sono ammutolita, affascinata, stupita.. innamorata. Innamorata di mio marito e delle sue sorprese, delle sue attenzioni, del suo modo di curare ogni minimo particolare.
Sento le braccia di Christian che mi cingono la vita, e le sue labbra che si avvicinano al mio orecchio.
“Buon anniversario, amore mio..” sussurra.
Mi volto e gli allaccio le braccia intorno al collo. “Buon anniversario anche a te.. e..” mi guardo attorno “Grazie.. è tutto.. tutto meraviglioso!”
Mi approprio delle sue labbra, regalandogli un bacio dolce e appassionato allo stesso tempo, dopodiché decidiamo di sederci per mangiare. Accanto al tavolo c’è un carrello con le diverse portate.
“Ma hai cucinato tu??” chiedo.
Christian scoppia a ridere. “Amore mio, mi sopravvaluti troppo così.. la cena l’hanno preparata poco prima che arrivassimo, io ho solo apparecchiato, per questo non volevo che uscissi dalla stanza..”
Beh, anche se non ha cucinato lui, ha apparecchiato in maniera semplicemente perfetta.
Tra il primo e il secondo, decido di fare una telefonata a Mrs Martins, e stavolta Christian non mi rivolge alcuno sguardo da ‘sei-una-mamma-troppo-apprensiva’, ma è anche lui impaziente di sapere come sta il nostro piccolino.
La baby-sitter ci tranquillizza dicendo che Teddy ha mangiato e sta dormendo tranquillo. Mi manca così tanto il mio cucciolo, però allo stesso tempo sono anche felice di ritrovarmi in questa specie di giardino dell’Eden con mio marito.
 
Dopo il dolce, un meraviglioso pan di spagna con cuore di cioccolato fuso, Christian mi fa sedere sulle sue gambe, mette la mano nel taschino interno della giacca ed estrae una piccola scatolina blu con i contorni argentati.
“Auguri amore!” esclama porgendomela.
“Oh..” mormoro. Sinceramente non mi aspettavo un regalo dopo.. tutto questo.
Prendo la scatolina e la apro. All’interno c’è una catenina di platino, suppongo, con sotto un ciondolo a forma di cuore, azzurro, penso sia di pietra acquamarina, con il contorno delineato da minuscoli diamantini. È piccolo, semplice ed estremamente fine. È bellissimo!!
“Il colore l’ho scelto perché mi ricordava i tuoi occhi..” dice Christian, facendomi sciogliere completamente.
“Amore io non.. non ho parole.. è meraviglioso.. lo adoro!!” esclamo, felice come una bambina.
Christian estrae con delicatezza il gioiello dalla scatolina e mi mostra il ciondolo, lo muove leggermente.
“E’ piccolo, eppure vedi come brilla??” domanda. Annuisco. “Vedi, tu sei come questo ciondolo, sei arrivata, piccola piccola, nella tua semplicità, e hai fatto brillare la mia vita..”
“Christian..”
“No, aspetta, fammi finire altrimenti mi emoziono e non riesco a dire più nulla..”
Annuisco e sorrido, lasciandolo proseguire.
“Quando ti ho chiesto di sposarmi, avevo una paura tremenda che mi dicessi di no, e in fondo come biasimarti? So perfettamente di non essere una persona semplice, ho un carattere lunatico, mi arrabbio facilmente, e commetto spesso degli errori.. eppure tu.. tu hai accettato di trascorrere il resto della vita con me, quando ho visto quel portachiavi, la notte del mio compleanno, non ci potevo credere!! Volevi sposarmi, e volevi farlo ancor prima di parlare con il dottor Flynn, significava che accettavi che fossi tuo nonostante i miei difetti.. mi hai amato dal primo momento per quello che ero!” mi sfiora il viso con le dita e mi dà un leggero bacio sulle labbra “Il giorno in cui ci siamo sposati è stato il più bello della mia vita, insieme al giorno in cui è nato Teddy, non riuscivo a credere che fossi finalmente diventata mia.. ti guardavo e.. e mi sembrava impossibile che.. che una persona spettacolare come te potesse.. potesse amarmi, e ho sentito dentro una sensazione completamente nuova, nuova e bellissima.. forse era la felicità!” mi asciuga con i pollici le lacrime che hanno cominciato a scendere dai miei occhi, non posso farci nulla se ogni volta in cui mette a nudo i suoi sentimenti il mio cuore si scalda e si scioglie “E da quel giorno quella sensazione non mi ha mai più lasciato, anzi, si è ravvivata sempre di più.. Abbiamo attraversato dei momenti molto difficili, ma ci siamo sempre tenuti per mano, il tuo sorriso ogni mattina mi dà la ragione per alzarmi e cominciare la giornata.. Basta un tuo abbraccio, o la tua voce, per farmi stare meglio, qualsiasi cosa stia accadendo.. Mi hai regalato un figlio che amo più della mia stessa vita, e mi sento davvero l’uomo più fortunato del mondo.. Grazie a te..” mi sfiora il labbro inferiore con il pollice.
Le lacrime ormai scorrono lungo le mie guance senza freni. Lo amo. Amo quest’uomo con ogni singola cellula del mio corpo. È tutta la mia vita, e ringrazierò Dio fino alla fine dei miei giorni per avermelo fatto incontrare. O forse dovrei ringraziare Kate per essersi beccata l’influenza quel maggio di un anno fa.
Gli cingo il collo con le braccia e lo stringo a me, piangendo ancora più forte. Christian mi accarezza la schiena e contemporaneamente mi bacia la guancia. “Hey, dai basta piangere.. a saperlo stavo zitto..”
Mi stacco leggermente e gli do una pacca sulla spalla. “Scemo!” ridacchio e mi asciugo le lacrime. Poi gli prendo il viso tra le mani e gli sfioro con i pollici gli zigomi e poi le labbra. “Sono io a sentirmi la donna più fortunata del mondo, accanto a te..” mormoro “Sei più di tutto ciò che avrei potuto sognare, mi rendi felice perché mi ami, mi proteggi, sei dolcissimo e mi regali ogni giorno le emozioni più grandi.. tu e nostro figlio siete tutta la mia vita, lo sai vero??”
Christian sorride e annuisce. Dopodiché mi prende le mani e intreccia le dita con le mie, prima di poggiare le labbra sulle mie e regalarmi un bacio dei suoi, di quelli che riempiono il cuore, tolgono il fiato e rapiscono l’anima.
Una mano di Christian finisce sotto le mie ginocchia e l’altra dietro la schiena per sorreggermi e, senza staccare le labbra dalle mie, mio marito mi prende in braccio e si alza, arriva fino all’altro gazebo e mi mette giù accanto al letto. È uno di quei letti di pelle che si trovano sulle spiagge più eleganti, sotto le palme, solo che su questo ci sono le lenzuola di seta bianche con i ricami.
“Amami” sussurra Christian prima di raggiungere la zip del vestito dietro la schiena e tirarla giù. Mi sfila lentamente il vestito facendo scorrere le spalline lungo le braccia. Rabbrividisco quando le sue dita sfiorano la mia pelle. Rimasta in intimo, sfilo la giacca a Christian e poi gli sbottono piano la camicia. Sfilo anche quella e mi godo la visione di mio marito a torso nudo, con i muscoli dorati che guizzano sui pettorali e i bicipiti.
Porta le dita tra i miei capelli e li scioglie, mi regala un altro dolcissimo bacio, mentre armeggio con la cintura dei suoi pantaloni, e poi con il bottone e la cerniera. I pantaloni gli cadono alle caviglie, e Christian se ne libera scalciandoli da qualche parte. Gli prendo il viso e lo bacio intensamente, intrufolando le dita tra i suoi capelli ricci, impedendogli di staccarsi da me. Le nostre bocche si divorano, sempre più impazienti. Christian mi slaccia il reggiseno e lo lancia sul cumulo degli altri vestiti. La leggera brezza della sera, insieme alla sensazione del mio seno nudo contro il suo petto, mi fanno rabbrividire.
“C-christian..” sussurro staccando leggermente le labbra dalle sue “Qualcuno potrebbe..”
Lui mi tappa la bocca con un bacio. “Non c’è nessuno qui, questo Paradiso è solo nostro stanotte..” mormora con una voce dolce e sensuale allo stesso tempo che fa fremere tutti i muscoli dall’ombelico in giù.
Sento la sua erezione premere contro il mio basso ventre, e a quel punto perdo completamente la testa. Mi butto di schiena sul letto, trascinandolo con me. Il corpo di Christian mi sovrasta, ma non mi schiaccia. Noto solo ora che il gazebo in alto è aperto, e posso vedere il cielo.
Le sue labbra lasciano le mie per dirigersi verso il mio collo, poi verso il mio seno e la mia pancia. Chiudo gli occhi assaporando la sensazione delle sue labbra su di me, che è sempre la stessa, dolce e intensa, mi fa perdere completamente il contatto con la realtà, portandomi in un mondo parallelo, solo nostro.
Riapro gli occhi quando sento la bocca di Christian che raggiunge il centro di me, non mi ero neanche accorta che mi avesse sfilato gli slip, inarco istintivamente la schiena e tiro leggermente i suoi capelli, abbandonandomi al piacere. Getto la testa all’indietro e stringo forte il lenzuolo tra le dita mentre un primo orgasmo mi travolge, forte e maledettamente bello.
Christian si sfila velocemente i boxer e torna a sovrastarmi con il suo corpo statuario, si sostiene sui gomiti, ai lati della mia testa, e riprende a baciarmi. Non credo di poter resistere ancora a lungo, lo voglio dentro di me, e lo supplico tra un gemito e l’altro. Christian mi guarda intensamente negli occhi per un lunghissimo istante prima di esaudire la mia supplica e farmi finalmente sua.
Facciamo l’amore sotto le stelle, nel modo più dolce, lento e romantico del mondo. Christian mi ama, mi venera, mi sfiora, mi bacia e intreccia le dita con le mie mentre mi porta all’apice del piacere, gridando insieme a me, e poi lasciandosi andare con la testa sul mio seno.
Non appena i nostri respiri si regolarizzano, ci stendiamo sul lato, uno di fronte all’altro, occhi negli occhi. La mano di Christian accarezza il mio fianco, e la mia è sul suo viso.
“Giurami che sarà per sempre..” mormoro perdendomi nelle sue iridi color argento.
Lui si porta la mia mano alle labbra e la bacia teneramente. “Te lo giuro, piccola. Per sempre!” dice prima di attirarmi a sé e farmi appoggiare la testa sul suo petto. Una mia gamba è incastrata tra le sue. 
“E’ stato bellissimo..” sussurro mentre lui mi bacia i capelli.
“Sì, in spiaggia, con le stelle a guardarci.. un’altra prima volta Mrs Grey!”
Sollevo il viso e lo bacio. Mi rendo conto di non averne mai abbastanza di lui, e approfondisco il bacio, gli mordicchio il labbro inferiore, per poi fermarmi un istante non appena sento qualcosa contro la mia coscia riprendere vita. Non posso nascondere un sospiro di apprezzamento, ma in fondo ho sempre saputo che mio marito è una vera e propria macchina del sesso.
Mi spingo ancora di più contro la sua erezione, e questo non fa altro che farmi eccitare ancora di più, ma questa volta voglio essere io a tenere in mano le redini. Con riluttanza mi stacco dalle labbra di Christian e mi siedo a cavalcioni su di lui.
“Ana..” mormora.
“Sssshh, adesso comando io!” dico, sensuale e decisa.
Christian mi rivolge il suo sorrisetto timido e si lascia andare con la testa sul cuscino. La mia mano accarezza la sua virilità, mentre le mie labbra baciano quei pettorali d’acciaio ricoperto di seta e quegli addominali scolpiti.
“Oh mio Dio, Ana..” balbetta, in preda all’eccitazione. Lo sento gemere e sospirare ad ogni mio tocco, e ciò mi spinge ad andare avanti. Voglio fargli perdere la testa, esattamente come fa lui con me. E dalla sua espressione di totale beatitudine, credo che ci sto riuscendo. Quando avverto che è vicino al limite, mi sollevo leggermente per poi abbassarmi nuovamente su di lui e farlo mio. Gli sfioro il torace mentre comincio a muovermi lentamente. Christian si mette a sedere e asseconda i miei movimenti, che si fanno via via più veloci. Mi stringe forte, mi bacia l’incavo tra i seni e accoglie nella sua bocca il mio grido non appena raggiungiamo insieme il punto di non ritorno, per poi addormentarci l’uno tra le braccia dell’altro.
 
 
POV CHRISTIAN
 
Sento due labbra dolcissime che mi sfiorano la spalla, per poi risalire lungo il collo e raggiungere la guancia. Sorrido ancor prima di aprire gli occhi, avvertendo il profumo della mia Ana.
“Amore..” sussurra dolcemente.
Apro gli occhi e per un istante mi perdo nei suoi, dello stesso colore del mare.
“Buongiorno!!” esclama.
“Buongiorno piccola..”
Ana si china verso di me e mi bacia le labbra. “Volevo farti vedere una cosa” dice poi.
“Cosa??” chiedo stiracchiandomi e strofinandomi gli occhi.
“Guarda..” mi indica il mare.
Mi metto a sedere e guardo dritto davanti a me, restando senza fiato davanti all’alba più bella che abbia mai visto. Il cielo è un misto di azzurro chiaro e striature bianche, il sole è appena spuntato all’orizzonte e i suoi raggi puntellano il mare di luccichii dorati. Attiro Anastasia a me, e la stringo forte, e insieme ammiriamo questo meraviglioso spettacolo.
Questo posto è fantastico, ieri abbiamo visto il tramonto, e poi abbiamo fatto l’amore sotto le stelle. Non pensavo potesse essere così magico ed emozionante, eppure ho sentito dentro un brivido nuovo.
“Ti amo” mormoro.
Mia moglie solleva il viso e mi sfiora le labbra con le sue. “Anche io” dice prima di accoccolarsi nuovamente a me.
Nonostante sia un po’ presto, decidiamo comunque di alzarci, ci rivestiamo ed entriamo in casa per fare colazione. Quando l’ho affittata ho specificato di riempire il frigorifero di tutte le pietanze preferite di mia moglie. È divertente preparare la colazione insieme, e poi mangiarla sul tavolino in spiaggia, lo stesso su cui abbiamo cenato ieri sera. È tutto così bello qui.
Ma, soprattutto, è bello per me vedere quella luce magica negli occhi di Anastasia. Quando rivolge gli occhi all’orizzonte, brillano per i raggi del sole, ma non solo, riconosco quel luccichio, quegli occhi serbano la spensieratezza e la felicità. Quella felicità che mi sono ripromesso di regalarle il giorno in cui le ho detto “Sì”, e per tutti i giorni della mia vita.
Dopo la colazione ci prepariamo e ci vestiamo velocemente, e alle otto e mezza in punto, come da accordi, ci aspetta fuori alla villetta John con la sua auto, per condurci al porto.
Saliamo sulla stessa barca che ieri ci ha portati qui, e Anastasia, durante il breve viaggio in mare, appoggia le gambe sulle mie e si stringe a me, con la testa sulla mia spalla.
“Grazie” sussurra.
“Per cosa??”
“E me lo chiedi? Per aver organizzato tutto questo, sei stato.. fantastico.. è stato tutto meraviglioso!”
Le accarezzo i capelli e la bacio. “Per te anche la luna, piccola..”
“Non la voglio, mi basti tu, e nostro figlio.. mi manca così tanto!!”
“Hai ragione tesoro, manca tanto anche a me!”
Per la sera e la notte abbiamo affidato Teddy ad una baby-sitter, scelta personalmente da Taylor e Gail, quindi mi sono fidato subito ciecamente. E non appena l’ho vista ho avuto una sensazione positiva: mi ha ispirato fiducia e bravura. Adesso, però, davvero sento la mancanza del mio piccolo, al punto che mi sento mancare l’aria.
Quando finalmente rimettiamo piede sulla terraferma, prendiamo al volo un taxi che ci conduce in albergo. Abbiamo affittato la camera accanto alla nostra per Mrs Martins, Ana è talmente impaziente che preme come un’ossessa il bottone dell’ascensore.
“Ana, calma! Lo distruggerai così!!”
“Voglio andare da Teddy!!” protesta.
Non appena le porte dell’ascensore si aprono, ci fiondiamo all’interno e pigiamo il tasto 6. Una volta giunti al sesto piano, Ana corre verso il nostro corridoio fino ad arrivare alla camera 612. Bussa piano e dopo pochi secondi viene ad aprirci Mrs Martins.
“Buongiorno signori Grey!!” esclama facendoci entrare.
“Buongiorno” rispondiamo in coro.
“Com’è andata la notte?? Teddy ha pianto molto? Ha mangiato? Ha fatto storie per il bagnetto?? E ha messo la crema quella alla calendula..??” sommerge di domande la povera Mrs Martins, che la fissa un po’ spaesata. Le poso una mano sulla spalla. “Amore, calmati e lasciala parlare..”
La baby-sitter mi rivolge uno sguardo di gratitudine mentre ci spiega che Teddy è stato un vero angioletto. Ha mangiato e dormito tranquillo, senza alcun intoppo. Mentre parliamo, un pianto dalla culletta ci distrae, Ana si precipita subito e prende in braccio Teddy, stringendoselo forte al petto.
“Amore della mamma, quanto mi sei mancato..” lo riempie di baci e il nostro piccolo si calma subito.
Ringraziamo Mrs Martins e le stacco l’assegno prima di salutarla.
Torniamo nella nostra camera, e Ana è ancora intenta a recuperare una serata e una nottata di coccole e baci.
“Ma sei il cucciolotto della mamma tu, vero? Dio mio quanto è stato brutto dormire lontano da te..”
“Beh, dai tuoi gemiti di ieri sera non si direbbe..” commento.
Ana mi lancia un’occhiata assassina. “Ti sembrano cose da dire davanti al bambino??”
“Ma ha solo due mesi e mezzo!!” protesto, poi mi siedo accanto a lei sul letto. Prendo Teddy in braccio e me lo coccolo un po’ anche io. “Anche a me sei mancato tanto cucciolo” gli bacio il naso e poi le guanciotte tonde.
Mi stendo sul letto e adagio Teddy sul mio petto, a pancia in giù. Gli piace moltissimo stare così. Ana si stende accanto a me e mi bacia le labbra prima di poggiare la testa sulla mia spalla.
Finalmente di nuovo tutti e tre insieme, non c’è bisogno d’altro.


Qualche settimana dopo...

POV ANASTASIA
 
Apro a fatica gli occhi e allungando la mano accanto a me, mi accorgo che Christian non è a letto. Mi metto lentamente a sedere e noto che la stanza è piena di luce, la sveglia segna le nove e mezza. Non appena mi alzo, mi rendo conto di essere nuda dopo i.. ehm.. festeggiamenti di stanotte. Oggi è il 10 settembre, il giorno del mio compleanno, e Christian, dopo la mezzanotte, mi ha fatto gli auguri a modo suo.
Vado in bagno a darmi una rinfrescata e ad indossare la biancheria intima, con sopra una vestaglia di seta, poi esco dalla nostra stanza. Mi dirigo in quella di Teddy, accanto alla nostra, e noto che la culletta è vuota. Imbocco subito le scale per scendere al piano di sotto. Un invitante profumino di cibo mi invade le narici e mi dirigo in cucina. Mi fermo però sulla soglia non appena mi si para davanti la scena: Christian ai fornelli, con un grembiulino addosso, e Teddy nel seggiolino sul bancone, a distanza di sicurezza dal fuoco, con gli occhioni alquanto svegli e un sonaglino tra le mani.
“Sì lo so cosa stai pensando, è inutile che fai quella faccia..” Christian si rivolge al nostro piccolino “Ho insistito tanto per preparare io la colazione alla mamma e poi non sono capace.. ma cosa ci posso fare? La cucina non è tra le mie qualità migliori..”
Prende poi la teiera e versa il liquido chiaro in una tazza. “Vabbè dai, almeno il tè sono riuscito a farlo.. Poi, dato che sui pancake ho fallito, provo con i muffin?”
Teddy lo fissa e abbozza un sorriso. “Certo! Te la ridi tu! Tanto qualsiasi cosa tu faccia sei sempre carino e coccoloso, io invece metto in gioco la mia reputazione! Capisci? Non riesco a preparare degli insulsi pancake! Mi sa che dovrò chiedere alla mamma di insegnarmi a farli..”
Si dirige verso il forno e regola le manopole, non so cosa ci sia lì dentro, ma di qualunque cosa si tratti, per me sarà ottima, perché so che ci ha messo il cuore. Poi Christian fa il giro del bancone e si siede su uno sgabello, girando il seggiolino in modo che Teddy gli stia di fronte.
“Che dici, secondo te alla mamma piacerà la nostra sorpresa?”
Teddy fa uno dei suoi versetti e poi ride.
“Se lo dici tu..”
Il mio piccolo ride ancora, in questo momento davvero mi rendo conto che sono loro il regalo più bello che potessi desiderare. Il nostro cucciolo ieri ha compiuto quattro mesi, è sempre più dolce, bello e uguale a Christian. Ora ha imparato a ridere, oltre che a sorridere, a prendere gli oggetti e a passarseli da una mano all’altra, e soprattutto a metterli in bocca. Ma a questi mesi è normale.
Osservo incantata i miei uomini cercando di non farmi vedere. È meraviglioso quando stanno così, l’uno di fronte all’altro, così diversi eppure così simili. Christian ormai parla al nostro bambino come se potesse capire ciò che dice, e Teddy adora sentire la voce del suo papà, ride sempre quando è con lui. E mio marito è completamente rapito dalla dolcezza di nostro figlio. Gli sfiora il naso con il suo, gli lascia un bacino sulla fronte, e poi gli fa ondeggiare il sonaglino davanti agli occhi.
Ad un tratto, come se avvertisse la mia presenza, Christian si volta e, non appena mi vede, non può nascondere un pizzico di delusione. Mi avvicino lentamente a lui, che nel frattempo si alza e mi viene incontro.
“Ooh, ci hai rovinato la sorpresa..” si lamenta “Volevamo portarti la colazione a letto..”
Gli prendo le mani e mi lascio stringere dalle sue braccia. “Non mi interessa la colazione, la sorpresa più bella è stata vedere te che parlavi a nostro figlio, e lui che ti ascoltava tutto concentrato..”
Christian ridacchia, ed io lo imito. “Da quanto tempo eri lì?”
“Abbastanza da rendermi conto ancora una volta di quanto io sia fortunata, e di quanto vi ami..”
Sollevo leggermente il viso per raggiungere le labbra di Christian e lo bacio. Teddy se ne esce con una risatina, che ci fa staccare e scoppiare a ridere.
“Direi che è contento quando mamma e papà si baciano..” osserva Christian. Mi avvicino al bancone e prendo il mio piccolo dal seggiolino. “Amore mio, buongiorno!!” accosto la sua guanciotta alla mia, e sento la sua manina tra i capelli.
Facciamo colazione in giardino, beandoci dei raggi di sole e delle risate di nostro figlio. Christian gli ha messo al collo un bavaglino con su scritto “I LOVE MUM” che lo rende più tenero di quanto già non sia.
Alla fine mio marito aveva messo in forno un vassoio di muffin, che, devo ammetterlo, sono davvero buoni.
 
In serata abbiamo organizzato una festa a casa nostra, sono arrivati anche mia madre e Bob da Savannah, oltre, ovviamente alla famiglia Grey. L’ultimo ad arrivare è Ray, che regge in mano uno splendido fascio di rose, ventitré per la precisione, come i miei anni, e mi travolge in un abbraccio.
La cena che ha preparato Gail è divina come al solito. Questa sera anche lei, Jason e Luke siedono a tavola con noi. Ormai sono più dei familiari che dei dipendenti per noi.
Grace e Carrick di tanto in tanto mi guardano con un sorriso, mia madre e Ray chiacchierano come vecchi amici, Mia ed Ethan sono sempre più innamorati, e Kate ed Elliot sono ancora più legati da quando si sono sposati.
Christian mi stringe forte la mano mentre chiacchieriamo con i nostri familiari. Teddy passa un po’ tra le braccia di tutti, che lo coccolano e lo fanno ridere.
In salone spicca alla parete, in tutta la sua bellezza, il regalo di Christian: un mio ritratto fatto a mano. E’ una foto che Christian mi ha scattato a tradimento in vacanza, ho lo sguardo al mare e i capelli al vento, e l’ha fatta dipingere su tela da un artista che, a giudicare dal risultato finale, direi sia a dir poco eccezionale.
Al momento della torta, Christian suona al piano le note di Happy birthday to you ed io spengo le ventitré candeline, esprimendo il desiderio che ad ogni compleanno, e in ogni giorno della mia vita, io possa avere sempre accanto tutte le persone che mi amano, come stasera.
Christian mi raggiunge subito e scattiamo qualche foto anche con il nostro piccolino, dopodiché prendo un pizzico di panna con il dito e lo porto verso la bocca di Teddy, che sembra gradire molto.
Mentre sono intenta a gustare il pan di spagna farcito di cioccolato bianco e scagliette di cioccolato fondente, noto mio padre con in braccio Teddy. Gli fa una serie di facce buffe per farlo ridere, e ci riesce. Il mio piccolino sembra davvero felice di stare un po’ con il nonno, e Ray è così dolce e premuroso con lui.
All’improvviso mi sembra di rivivere per qualche istante le immagini di un anno fa, quando mio padre era in ospedale a causa dell’incidente: la paura di perderlo, il senso di impotenza, i rimorsi per non avergli detto ‘ti voglio bene’ abbastanza spesso.
Adesso invece lui è qui, con me, con mio figlio. È un padre e un nonno splendido, ha un modo unico di starmi accanto anche a chilometri di distanza. Mi alzo dal mio posto e vado a sedermi accanto a lui, poggiandogli la testa sulla spalla.
“Tutto bene, tesoro??” chiede, stringendo con un braccio me e con l’altro Teddy.
“Sì, papà, sono così contenta che ci siate anche tu e la mamma stasera..”
“Anche io sono felice, piccola.. sono felice di esserci e di vedere la donna meravigliosa che sei diventata.. mi sembra ieri che al mare ti portavo in braccio fino a riva per non farti scottare i piedi sulla sabbia.. e ora sei una donna, una moglie e soprattutto una mamma.. hai costruito tutto questo in così poco tempo, eppure sei stata bravissima.. e io sono fiero di te, sai??”
Lo abbraccio forte e tiro su con il naso. “Ti voglio bene, papà.. ti voglio tanto bene..”
“Anche io, bambolina!”
“Scusate!!!” attiro l’attenzione e stappo la bottiglia di champagne “Vorrei fare un brindisi!!”
Verso lo champagne nei bicchieri di tutti e anche una goccia sul ciucciotto di Teddy, anche lui deve festeggiare.
“Vorrei brindare a tutti voi!” comincio, sorridendo “Ai miei genitori, i miei suoceri, i miei cognati, e in particolare a mio marito e mio figlio.. vorrei dirvi grazie per essere qui a festeggiarmi stasera, ma soprattutto grazie perché mi accompagnate in ogni momento della mia vita.. siete il mio punto di forza, e il mio orgoglio.. vi voglio bene!” concludo alzando il calice.
Facciamo tintinnare i bicchieri e poi beviamo. Christian mi si avvicina con Teddy tra le braccia e mi bacia. “Ti amiamo da impazzire” mormora.
“Anche io, siete il mio regalo più grande!”
 

Angolo me.
Buonasera fanciulle!!!! Sono sempre la vostra zietta, non fate caso al cambio nick, l’avevo richiesto tipo due mesi e mezzo fa, me ne ero anche dimenticata xD
Comunque, lasciatevi dire che mi siete mancate molto in questa settimana, che è stata a parer mio devastante. Non perché i professori abbiano spiegato o assegnato chissà cosa, ma perché uscire alle 14:10 da scuola con questo caldo mette proprio ko >.<
Vabè, bando alle ciance, spero che non vi siate dimenticate di me, e che il capitolo vi sia piaciuto. Tanto zucchero per l’anniversario di matrimonio e il compleanno di Ana, ma non poteva essere altrimenti dopo cinque giorni di assenza.
C’è anche qualcosa di me in questo capitolo: l’immagine di Ray che porta Ana in braccio per non farle scottare i piedi è un ricordo di me e mio fratello quando ero piccola *-* e lo champagne sul ciucciotto, beh, mia madre me lo mise a Capodanno, e avevo solo 11 giorni di vita xD
Okei, ho parlato troppo. Fatemi sapere cosa pensate del capitolo e ancora un enorme grazie a tutte voi che mi seguite con infinito affetto.
Un bacione, a presto (spero).
Mery.
 
 
 
   
 
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