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Autore: cricrifanficlover01    20/09/2015    3 recensioni
A Berk ci sono i vichinghi...ognuno è simile all'altro, per un certo senso, anche solo per un dettaglio. Due ragazzi però sono diversi; sono estremamente intelligenti e hanno doti eccezionali, come la lettura delle menti e la previsione del futuro, che gli altri non hanno.
Questi due ragazzi hanno sempre vissuto l'uno lontano dall'altro, si sono visti poche volte e non si conoscono bene. Il nome del primo è Hiccup, quello della seconda è Astrid. Hanno entrambi 15 anni, sono molto simili tra loro.
Stoick, con altri anziani del villaggio, ha deciso di farli conoscere e vedere la loro reazione, anche perché Hiccup è il suo figlio adottivo. Cosa succederà quando si parleranno per la prima volta in vita loro?
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8.

“Quello...è sangue di drago..?” chiese Astrid, indicando la siringa ormai totalmente vuota.

Jacob si rialzò in piedi, tenendo lo sguardo basso sul drago svenuto a terra. “Si.” disse.

Hiccup si avvicinò a loro. Aveva sentito tutto. Gli venne in mente una sola domanda da fare : “Da dove l'hai preso del sangue di drago?”

Jacob lo guardò. “Mi sembra chiaro...dal mio drago, il primo drago dalle doti eccezionali.” rispose. Prese a camminare verso esso, posando una mano sul suo muso quando fu abbastanza vicino. “Dovevo assolutamente scoprire un modo per far aumentare la loro specie...ho dovuto farlo.”

Ancora un'altra volta, Jacob sembrava sincero. Non sembrava un tipo che avrebbe ferito o ucciso qualcuno per nulla. No, serviva una scusa, una causa.

“Perché con gli umani non funziona il contatto di sangue?” chiese ancora Hiccup, guardando il drago steso al suolo.

“Mi sembra piuttosto ovvio...chiunque ci ha messi in questo guaio voleva far sì che noi potessimo avere alleati della nostra specie, ma fosse difficile aumentare di numero. Sai...dato il foglio siamo una specie di prescelti..” disse Jacob. Il suo ragionamento non faceva una piega.

Rimasero in quel bosco a lungo, ci passarono tutta la notte. Quando la sera giunse, il drago non si era ancora risvegliato; così i ragazzi decisero di dormire nei dintorni.

Molti si sdraiarono vicino ai rispettivi draghi, Jacob invece rimase in piedi, all'erta, guardando in giro. Non lasciava stare nemmeno un rumore senza sapere cosa l'avesse causato, non si fidava di nulla. Hiccup e Astrid avevano una grande voglia di sapere la sua storia, ciò che aveva vissuto da piccolo, cosa aveva fatto per diventare una sorta di ''capo dei differenti''.

I segreti erano ciò che la gente voleva svelare...chiunque vorrebbe sapere qualcosa di non conosciuto, ma nascosto da una o più persone...chiunque.

La sera passò, la notte prese il suo posto, nel cielo cominciarono a brillare stelle lontane, ma ben conosciute e osservate dagli abitanti di Berk, a parte quando esso era coperto da un folto strato di nubi. Gran parte dei differenti stava già dormendo, ma non Hiccup, né Jacob.

Il primo si alzò dal fianco di Sdentato sul quale era appoggiato con la schiena, e camminò lentamente verso il compagno. Egli scattò in piedi, socchiudendo gli occhi e guardando nella direzione di Hiccup.

Senza nemmeno aspettarselo, finì per terra, con Jacob che gli teneva le braccia bloccate a terra, tenendolo per i polsi.

“Fermo, fermo! Sono Hiccup!” disse il ragazzo, cercando di liberarsi.

Jacob strabuzzò gli occhi, alzandosi e lasciando che la soffice luce della luna abbagliasse il ragazzo steso a terra. Si rialzò su, con l'aiuto del differente, il quale gli pose una mano, afferrata immediatamente da Hiccup.

“Scusa...non possiamo fidarci di nessuno..” disse, ricominciando a guardarsi intorno. Poi si rivoltò verso Hiccup. “Cosa ci fai sveglio a quest'ora? Gli altri dormono!” disse, cominciando a camminare per tornare dal suo drago.

Il cavaliere alzò le spalle, continuando a camminare al suo fianco. “Non lo so, non sono abituato a dormire in posti sconosciuti..” disse Hiccup. Provò a leggere la mente al suo nuovo amico, senza riuscirci. Gli ritornarono in mente le parole di lui stesso qualche giorno prima.

“Perché posso leggere la mente di Astrid ma non la vostra?” chiese dopo un po'.

Jacob sorrise, quasi felice di quella domanda. Forse gli piaceva rispondere a quel tipo di domande, forse si sentiva intelligente. “Nelle coppie funziona così. Non so il perché, nessuno me l'ha mai spiegato e io non ci sono mai arrivato da solo. Forse non c'è proprio una risposta.”

Hiccup annuì, ponendo subito dopo un'altra domanda : “Perché prima hai detto che è difficile per noi aumentare di numero? Se due differenti hanno un figlio differente allora non è tanto complicato..”

Jacob si fermò, una volta arrivato davanti al suo drago, e si sedette a terra. Dietro di loro Sdentato si era fatto vicino al suo amico. “Non è detto, anzi...penso che la vostra sia quasi un'eccezione. Non è normale, non tutti i figli di differenti diventano differenti.” disse.

Hiccup lo guardò. Ora era più confuso di prima.
Jacob rise, guardando verso il basso. “Non so perché con voi funzionerà...vedi...in realtà, cosa che nessuno sa, ma stai zitto, per favore...è che..Lara è incinta. Quindi nostro figlio o figlia non sarà un differente, non è sulla lista.”

Hiccup cominciò a pensare. Quel libro l'aveva trovato tanto tempo prima, di quello era sicuro. Quindi sicuramente quella lista era stata scritta tempo prima.

“Una persona non può cambiare il tuo destino.” disse Hiccup, guardando le stelle. “Quella lista è stata scritta tanto tempo fa...come potrebbero modificarla, ora che l'ho trovata?” chiese ancora.

Jacob si sorprese dei pensieri dell'amico. Erano pensieri mai stati svolti prima dalla sua stessa mente. Come sapeva tutte quelle cose?

“E se qualcuno volesse farci perdere il nostro bambino? In quel caso si, potrebbero cambiare il mio futuro e...si capirebbe il perché di un solo ultimo differente.” disse Jacob, cominciando a sudare freddo.

Continuarono a parlare per un bel po', quando ormai Hiccup non ce la fece più a stare in piedi e crollò nel sonno.

Il giorno dopo si risvegliò tra le ali di Sdentato. Sbucò fuori, alzandosi e saltando fuori da quella sorta di rifugio a fatica. Il sole era alto nel cielo e splendeva come non mai. Si accorse solo più tardi di Jacob, il quale parlava con una voce alta e allarmata. Cosa aveva? Cos'era successo?

Corse dai ragazzi, guardandosi intorno. C'erano tutti, tutti erano salvi.

“Cos'è successo?” chiese Hiccup, guardando i volti ancora in parte sconosciuti.

“Semplice.” disse Jacob, avvicinandosi a lui. “Sono stati qui. Stanotte.” disse soltanto, con un'espressione neutra, che non lasciava scorrere nessun sentimento, nessun anticipazione di tutti gli avvenimenti.

“Chi?” chiese ancora Hiccup, cercando di capire, anche se, in effetti, c'era già arrivato.

“Le persone da cui scappiamo.” disse.

Gli altri lo guardarono, cominciando a incitarlo a parlare con frasi come ''forza, parla!'' o ''chi erano?''. Ma lui rimaneva lì, in piedi, come se avesse le gambe bloccate.

“Tu dicci solo chi sono. Cosa hai visto? Cosa hanno fatto?” chiese Hiccup. Forse stava facendo troppe domande, ma doveva sapere qualcosa. Almeno un dettaglio, seppur piccolo.

“Non lo so, erano incapucciati...un gruppo grande almeno quanto il nostro. Stavano correndo nel bosco, a gran velocità. Poi si sono avvicinati tutto a un colpo a voi..stavate dormendo, tutti...io però ero sveglio, sono sempre stato sveglio, ogni notte. Gli ho chiesto di arretrare, ma loro non lo facevano, allora ho usato questa spada...e ha funzionato...stranamente. Ma sto per certo che questa notte torneranno...si, sicuramente. Ormai sanno dove siamo, dobbiamo andarcene. ORA!”

Sembrava davvero preoccupato, ma Hiccup non lo era. Stava pensando. Quella era un'occasione perfetta, dovevano sfruttarla, non buttarla via come niente.

“No.” disse soltanto Hiccup.

Jacob, il quale stava raccogliendo le due cose con fretta, si bloccò, fissandolo, impassibile.

“Cosa?!” chiese, aspettando una risposta.

“Non hai voglia di smetterla di correre? Non hai voglia di vivere finalmente come un normale, comunissimo umano? Come se noi fossimo chiunque? Andiamo, lo sappiamo tutti che lo vuoi. Allora perché non vivi la tua vita? Perché non li sconfiggiamo una volta per tutti? Non mi sembri un tipo fifone, o forse sbaglio..?” chiese Hiccup, cercando di giungere al suo obiettivo nel modo più breve e veloce possibile.

Il ragazzo lo guardò, avvicinandosi a lui. “E' una sfida, per caso?” chiese.

“Può essere.” rispose Hiccup. In realtà voleva solo finirla lì. Vivere la sua vita, liberare quei ragazzi. Scoprire da dove venire, scoprire chi era.

“Va bene...allora ti darò ciò che vuoi. Stanotte restiamo qui. Contrattacchiamo.” disse.

I ragazzi intorno a loro iniziarono a farfugliare tra loro, poi accogliendo l'idea del nuovo arrivato. Anche loro volevano una vita, tutti loro la volevano. E se volevano, potevano averla.



ANGOLO AUTRICEEEEEEEE :

Today's another day to learn from our mistakes and knowing that we're not forsaken...they give life to where we've been, when we fall and start again...scars remind us who we are.

Weeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!Si, lo so, dovevo prendermi una pausa...ma ho trovato un momento per scrivere un capitolo ^_^ ehhh, già...ho fatto tutti i compiti...sono una brava ragazza...seh! Beh...ho fatto storia, latino, matematica e fisica...yeee!!

Anyway...si, sono ancora viva e mi sono abituata totalmente all'andare al liceo..allo svegliarsi alle 6...al tornare alle 2...allo studiare...si, tutto. Tutto ciò grazie ai miei amici...c'è una ragazza fantastica, la mia amica Nikol, che fa la mia stessa scuola ( un altro corso...in tutto non è una scuola molto grande, siamo 800 a quanto dicono i prof...) attraversa corridoi e corridoi dell'edificio a ricreazione per partire dalla sua classe di turismo e arrivare alla mia del liceo scientifico...grazie, ti voglio troppo bene *_* e poi in corriera vedo ogni giorno il mio migliore amico, che non vedevo da secoli...e si...è troppo bello riaverlo vicino. Poi mi sono già ritrovata abbastanza bene nella mia classe...mezza classe è come se mi ignorasse, e siamo solo in 14...ma vabbè.

La cosa più strana e inquietante al tempo stesso è...un ragazzo della 3°A che mi fissa davvero troppe volte...la smetti?!?!? TI PREGO!?! C'è...no...voglio dire...è carino, ma ok....arghhhh, io mi sto cercando di concentrare sulla lezione di fisica e tu mi fissi?!?! Arghhhh!!! Se ti interesso vienimi a parlare a ricreazione, ma non fissarmi dal tuo banco, cazzo! LOL

Scusate la sclerata, è che mi da fastidio..si, più che altro l'altra volta quando ho detto alla mia vicina di banco : adesso inizio io a fissarlo, vediamo poi...

Ecco, voi non capite...stavo per morire da dentro...quello mi fissava, cazzo! OMT ok?! Sto andando fuori di testa perché non mi è mai successo!!! T_T XDXD

Basta. BASTA.

Vi sto rompendo troppo ultimamente...prendetevi una vacanza...

Zaoooooo!! Statemi beneeee!! Torno da una mia compagna con problemi sui compiti di storiaaaa XDXD

By cricrina01.

   
 
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