Yoshimi giaceva stesa a terra, con la testa staccata dal corpo, che non
smetteva di perdere sangue. Fu un attimo, un attimo fugace. I nostri visi erano
macchiati di gocce di sangue, anche la mia camicia, scelta con così tanta
accuratezza. Nessuno parlò. Eravamo rimasti impietriti di fronte a quel corpo
esanime, senza più quel fascino prorompente di vita e seduzione. Stava stesa a
terra in una posa inconsueta, il coltello tra le mani, lo sguardo con gli occhi
riversi verso il soffitto.
"C-c-che cosa facciamo?" guardò il
cadavere Kyoko con lo sguardo atterrito.
In quel mentre Nobuyuki aveva già chiamato la polizia.
E pensare che Yoshimi poche ore prima aveva affermato
di odiare le persone che si suicidano! C'era qualcosa di ben più inquietante
sotto quel gesto così crudele e affrettato.
Cercai la mano di Kyoko e la strinsi, poi le lasciai un tiepido bacio.
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Ancora tremavo al ricordo del corpo straziato di Yoshimi. Ero a scuola,
seduto sul mio banco, a braccia conserte, quando Noburi arrivò con lo sguardo
atterrito e con la videocamera in mano.
"Cosa c'è?" gli dissi, con le lacrime agli occhi.
"Mi dispiace rivangare ancora quello che è successo tre giorni fa..."
"Cosa c'è, Noburi?" lo interruppi con arroganza.
"Ti ricordi che ho filmato la festa di Yoshimi con la telecamera?"
Annuii con tristezza.
"Non crederai mai a cosa c'è su?"
"Che cosa?"
"Vieni"
Era la pausa pranzo e, nonostante, ci fosse stato proibito di usare l'aula video (motivi vandalici) ci entrammo comunque. Noburi
infilò la videocassetta nel videoregistratore.
Ero impietrito, non sapevo che cosa avrei dovuto vedere.
Avrei dovuto rinotare il sangue di Yoshimi uscire dalla sua ugola? Macchiare
i nostri volti? La torta di compleanno? I muri?
Ecco! Yoshimi a fissare la finestra, a dire quelle parole incomprensibili
"Guarda!" indicò Noburi sul video
Nell'angolo della stanza notai allora una inquietante
macchia nera. Una strana macchia di umidità.
"Cos'è?" gli chiesi spaventato
"Continua a guardare in quell'angolo"
la macchia scomparve all'improvviso e solo per pochi
frame riuscii a vedere la figura di una donna.
"Chi è?" gli domandai
"Non lo so"
Riguardammo la scena al rallentatore e notammo che la strana donna aveva un
taglio molto profondo sul collo.
"Poiché Nobuyuki è esperto di spettri e paranormale l'ho fatta vedere
anche a lui"
"Capisco...ha scoperto qualcosa?"
"No...sta facendo ricerche in aula d'informatica"
"E quelle parole?"
"Ho estratto la traccia audio dal video. Ho scoperto che si tratta di
un messaggio detto in reverse"
"In reverse?"
"Esatto...è un messaggio detto al contrario"
"E che cosa dice?"
"non sono riuscito ancora a scoprirlo, perché stavo già per entrare in
ritardo a scuola"
"Vedi di farmelo sapere subito, okay? È importante!"
"Certo lo so. Non
preoccuparti"
In quel momento ci raggiunse Nobuyuki, esile come sempre ma determinato come se
avesse venti chili in più, con molte fotocopie in mano.
"Eccomi ragazzi!" esclamò lui, con lo sguardo tra il contento e lo
sconvolto "Ho trovato alcuni di dati di donne decapitate"
"E questo a che scopo?" domandai io scettico
"Potrebbe essere un fantasma vendicativo..."
"Guardi troppi film horror"
"Ma Yoshikawa" mi riprese Noburi "Non hai visto sul video?"
"Chi mi dice che non l'hai ritoccato tu con uno dei tuoi programmini del
cazzo?"
"Non riesci forse ad accettare la realtà, Yoshikawa?"mi chiese Nobuyuki
"Okay, dai, allora vediamo questi dati preziosi" Il sarcasmo era il
mio forte.
"Pare che due anni fa si siano verificate strane morti per
decapitazione" sussurrò Nobuyuki mostrando dati e fotografie macabre
"Dapprima Joy Barker, una studentessa ventidueenne finita sotto un treno...la cosa interessante è che al ritrovamento del cadavere
non è stata ritrovata alcuna traccia della testa"
"Mi sa che stanotte non dormo" ridacchiò Noburi
Io invece conservavo ancora nel cuore l'angoscia per quello che era accaduto
tre giorni addietro.
"Poi Kobayashi Nagoshi e Yoko Yamazaki, ritrovati
entrambi lo stesso giorno della morte di Joy Barker con la testa
mozzata"
"Questo è avvenuto due anni fa, giusto?" domandai
"Sì" annuì Nobuyuki "Sono fatti di sangue accaduti proprio a
Tokyo, quasi tutti studenti del nostro stesso liceo"
"Incredibile" sospirò Noburi
Io non riuscivo ancora a capire la congiunzione di quei delitti con il suicidio
di Yoshimi. Quelle persone si erano uccise, mentre Yoshimi si era decapitata
davanti ai miei stessi occhi. Probabilmente quel fantasma era solo un'ombra,
un'illusione ottica o una sovraesposizione della pellicola.