Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Elenie87    22/09/2015    7 recensioni
A seguito della scomparsa della Sfera dei Quattro Spiriti, Kagome non è più riuscita a riattraversare il pozzo. Inuyasha e la ragazza vivranno le loro vite separate e moriranno nelle rispettive epoche. E se il destino avesse ancora un'ultima carta da giocare? Se il loro amore fosse soppravvisuto al tempo? Le loro anime si reincarneranno nel futuro, e con loro ci saranno anche Sango e Miroku. Riusciranno Inuyasha e Kagome ad incontrarsi? Riusciranno a ricordarsi del loro passato? Tutto dipenderà da un unico elemento: l'amore. Ed un pizzico di mistero.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Buona sera... o dovrei dire buona notte! Ecco la seconda parte del capitolo :) Sono contentissima che la prima parte vi abbia incuriosito! Beh, ecco come continua questa piccola giornata di babysitting! Un enorme grazie come sempre a voi per il vostro supporto ed i vosti meravigliosi commenti! Un bacione :) Manu



 CAPITOLO 11 - BABYSITTER PER UN GIORNO - seconda parte
 


-Eccoli. Sei pronta?- le chiese Inuyasha apprestandosi ad aprire la porta.
"Si, pronta come se dovessi buttarmi giù da un palazzo di dodici piani", pensò deglutendo.
Ma che cavolo le era venuto in mente di accettare?
Lei e Inuyasha insieme per un' intera giornata! Si sarebbero ammazzati entro cena di certo e quel povero bambino sarebbe rimasto li a fissare due cadaveri agonizzanti a terra.
Inuyasha spalancò la porta e la figura della ragazza che aveva visto la settimana prima si materializzò davanti a lei, mentre un frugoletto le teneva la mano fissando il ragazzo con un sorriso a trentadue denti.
-Inu-chaaaaaaaan- urlò il piccolo, arrampicandosi sulla gamba del cugino a mo di scimmietta su un albero.
-Ehi! Ma come sei cresciuto- disse lui prendendolo in braccio, mentre Taka lo strinse al collo -Ciao Seya-
-Ciao cugino. Siamo in perfetto orario.  Ancora grazie per il favore, sono in debito- disse Seya sorridendo a Inuyasha, poi spostò lo sguardo sul bambino -Allora Taka, ricordati cosa ti ha detto la mamma, cerca di fare il bravo e di dar retta a Inuyasha e-
-E tu chi sei, signorina?- la voce di Taka interruppe le raccomandazioni della madre.
Il piccolo la stava fissando indicandola con la manina.
"...Per favore inghiottitemi ora in un buco nero..."
Seya seguì lo sguardo del figlio ed anche il suo si posò su di lei.
-Ehm, ciao. Scusate l'intrusione- disse imbarazzata.
La ragazza all'improvviso sorrise raggiante battendo le mani con euforia.
-Ma tu sei Kagome!-
"Eh?.. Sa il mio nome?"
-...Ehm, si. Ci.. ci siamo incontrate settimana scorsa...-
Lei fece un gesto di sufficienza avvinandosi e le mise una mano sulla spalla, mentre Inuyasha la fulminò con un'occhiata.
-Si, si ricordo. Sei la bellissima fanciulla che quel troglodita di Inuyasha ha trattato coi piedi, ma evidentemente ha saputo scusarsi a dovere. Non è vero cugino?- gli disse lanciandogli uno sguardo che avrebbe fatto resuscitare i morti.
"... dal buco nero a Resident Evil.... "
-Tsk! Fatti gli affari tuoi. Non dovevi correre alla tua sfilata?- disse lui scocciato, mentre Taka aveva iniziato a tirargli i capelli. -Ehi! Giù le mani, moccioso. Sai che le devi tenere a posto. Altrimenti niente matite, chiaro?- lo sgridò Inuyasha, ed il piccolo si illuminò,
-Matite!- urlò agitandosi, ed il ragazzo lo mise a terra.
Il bambino le corse davanti e le scoccò un sorriso.
-Kagome! Ti piace colorare?-
Lei sorrise.
-Si. E mi pare di capire che piace molto anche a te-
-Si, Si! Inu-chan me lo fa sempre fare quando sto con lui. Vuoi fare un disegno con me?- le chiese il bambino. E chi poteva dire di no?
Rise di gusto di fronte a quello sguardo implorante.
-Certo! Faremo dei fantastici disegni-
Taka corse ad abbracciare la mamma urlando felice.
-Mamma! La fidanzata di Inuyasha colorerà con me, hai sentito?-
"Fidanzata?.... Oh, Kami, vi prego fatemi sparire all'istante..."
-Eh?! Ma che cavolo dici! Lei non è la mia fidanzata!- sbottò Inuyasha rosso come un pomodoro.
Seya in compenso se la rideva di gusto.
-Taka, buono. Dammi un bacio. Torno a prenderti più tardi, ok? Mi raccomando!-
-Si, mamma-
La ragazza fece un buffetto al bambino.
-Grazie Kagome. Sono sicura che con te che aiuti questo scapestrato Taka passerà una bella giornata- disse afferrando per un braccio Inuyasha, che sbuffò spazientito.
-Te ne vai o no?!-
-Vado, vado. A più tardi!- salutò Seya richiudendosi la porta alle spalle.
Calò il silenzio.
"Dio, che imbarazzo", pensò portandosi una mano alla fronte.
-Ehm, Inuyasha. Dove... dove tieni le matite?- chiese, cercando di trovare qualcosa di intelligente da dire.
Lui alzò gli occhi su Kagome e sospirò. Apri un cassetto e tirò fuori i colori ed un fascicolo di fogli.
-Coraggio, ometto. Siediti qui e facci vedere cosa sai fare-
Taka  rise e non se lo fece ripetere due volte.
 
Il pomeriggio corse veloce. Kagome con Taka era fantastica.  Aveva davvero una pazienza infinita e rimase affascinato nell'osservarla immersa in un atteggiamento materno e dolce, con ogni suo gesto suscitava calma e serenità tanto che il bambino sembrava all'improvviso un agnellino invece che una peste.
-E questo cosa sarebbe Taka? Un limone?- chiese indicando un punto giallo sul foglio.
-E' un sole- rispose il piccolo continuando la sua opera.
-Questo è un pesce?- riprovò posano un dito su un "affare" blu.
-No, Inu-chan, ho disegnato un fiocco- spiegò Taka gonfiando le guance.
-E questo? Un maialino?- chiese nuovamente indicando una strana macchia rosa con due occhi.
Un'improvvisa manata lo fece cascare in avanti facendogli picchiare la fronte contro il tavolo.
-Ma cosa cavolo fai, stupida!- urlò in faccia a Kagome, dato che il gesto tanto delicato era giunto dalle sue dolci manine.
Lei voltò il viso dall'altro lato.
-Sei senza tatto! Se non capisci cosa disegna almeno abbi la decenza di tacere- lo sgridò, nemmeno fosse lui il bambino.
-Acida isterica!- ribattè massaggiandosi la testa.
Lei lo fulminò con lo sguardo pronta a rispondere per le rime quanto intervenne Taka.
-Allora è vero che voi due siete fidanzati. Anche la mamma e Ryo fanno così quando sono insieme-
-Ta-Taka, smettila con queste assurdità! Tua mamma e Ryo si frequentano, io non uscirei con questa ragazzina nemmeno se fosse l'ultima donna rimasta sulla faccia della terra!- sbraitò senza pensare a ciò che aveva urlato d'istinto, alzandosi dalla sedia.
Poi avvertì una strana sensazione di gelo provenire dalla posizione fianco alla sua.
-Ah, dunque è così?- la sentì sibilare. -Puoi stare tranquillo, nemmeno io uscirei con un cretino, idiota, presuntuoso come te-
Inuyasha la guardò furente, poi si risedette incrociando le braccia.
-Bene! Vedo che siamo della stessa idea. Ed ora Taka finisci quel dannato disegno- affermò mentre un senso di fastidio gli dominava lo stomaco.
"Che vada al diavolo, questa stupida! Quando mai le ho chiesto di restare. Ragazzina, mocciosa, acida e manesca!"
Finalmente tre ore dopo, quattro disegni, aver mangiato il cibo cinese ordinato ad asporto ed aver giocato a fare la lotta con Inuyasha, Taka era crollato guardando un cartone animato alla tv.
-Si è addormentato?- chiese lui, notando il piccolo dormire beatamente.
Kagome annuì alzandosi ed avvicinandosi al tavolo per bere un sorso d'acqua.
-E' esausto. Ma si è divertito direi. Si vede quanto ti vuole bene- disse sorridendo dolcemente.
Lui ricambiò il sorriso iniziando a raccogliere i disegni. Vide Kagome con un gesto veloce prenderne uno per andarlo a mettere dentro la borsa.
-Ehi! Perchè lo porti via? Che ha disegnato Taka?-
La vide irrigidirsi.
-Niente niente, è solo un suo regalo e lo vorrei tenere, se non ti dispiace-
Ma lui non si convinse.
-Affatto. Però almeno fammelo vedere- disse avvicinandosi sino a portarsi davanti a lei, che prontamente prese il foglio mettendoselo dietro la schiena.
-Insomma, smettila! Quante storie per un disegno!- bisbigliò lei per non urlare.
Lui ghignò iniziando a tentare di rubarle il foglio, mentre lei si spostava indietreggiando.
-Inuyasha! Ma... piantala!- disse di nuovo, ma fu costretta a fermarsi trovandosi con le spalle al muro.
Kagome arrossì e lui non potè fare a meno di ridere sommessamente imprigionandola, mettendo le sue braccia ai lati del suo corpo.
-Kagome... il disegno... ora. O giuro che non ti lascerò muovere da qui- sussurrò.
Lei distolse lo sguardo borbottando un secco "no".
-No? D'accordo- mormorò afferrandola per i fianchi attirandola lentamente a sè.
"Che cazzo sto combinando?"
La osservò sussultare, ma non fu l'unica. Lui stesso si trovò ad avere il respiro affannoso prendendola tra le braccia.
"Forse sono un po' troppo vicino...", ammise notando quanto inconsciamente si fosse accostato a Kagome.
"Troppo vicino.."
I suoi occhi stupiti, la sua bocca leggermente dischiusa, quel dolce profumo della sua pelle.
-I..Inuyasha?- mormorò lei ad un soffio dalle sue labbra. -Che stai facendo?-
"Cosa sto facendo?... Vado al manicomio, credo..", pensò dovendo decidere tra l'annullare quella maledetta distanza tra loro oppure fare un passo indietro.
"Al diavolo... voglio... ", socchiuse gli occhi affondando una mano tra i suoi capelli.
- E allora và da Kikyo!- disse lei all'improvviso.
"Che..?"
Sgranò gli occhi e la osservò.
-Cosa? E chi sarebbe Kikyo?-
 
Inuyasha si stava avvicinando. Ma cosa voleva fare? Era impazzito?
-I..Inuyasha....Che stai facendo?- chiese in preda al panico.
Voleva baciarlo? Desiderava che lo facesse davvero? Forse. Forse sì. Non capiva, la sua testa girava in preda a mille emozioni.
E se si fosse fermato come l'ultima volta? Forse si stava ancora immaginando tutto, ed infine le sue labbra si sarebbero nuovamente posate sulla sua fronte. Quelle labbra...  cosa avrebbe dato solo per una volta per sentirle sulle sue.
"..Solo per una volta? Ma cosa vado a pensare?"
-Io devo andare con lei-
"Cosa?", sussultò. Ma da dove veniva quella voce? Inuyasha non aveva parlato eppure... sembrava la sua.
-Glielo devo, non posso abbandonarla-
"Ma.. ma chi cavolo è che parla?"
Fisso le labbra di Inuyasha ma lui non aveva aperto bocca. Anzi, si stava avvicinando e stava davvero per... baciarla. Il cuore prese a batterle furioso nel petto. Socchiuse gli occhi.
-Kikyo è morta per me.. ed io devo ricambiare questo gesto a costo della mia stessa vita-
-E allora và da Kikyo!- disse con rabbia, senza rendersene conto.
"E..eh? Ma che ho detto?!"
-Cosa? E chi sarebbe Kikyo?- chiese lui guardandola stupido, allontanandosi.
Si irrigidì fissando un punto lontano di fronte a lei.
-Io..io... non lo so... non so perchè l'ho detto- mormorò.
Eppure una strana inquietudine si era impadronita nel suo cuore.
Lui la fissò ancora per qualche secondo stranito, per poi con un gesto veloce strapparle il disegno di mano.
-Preso- disse con un ghigno.
-Ehi! Non vale!-
Provò a riprendergli il foglio di mano ma senza riuscirci. Inuyasha aprì il disegno e lei desiderò sprofondare.
Lo vide arrossire leggermente, poi un sorriso si delineò sul suo volto.
-Beh, è più svegliò di quanto pensassi- borbottò con una leggera risata, restituendole il foglio.-Io vado a farmi una doccia-
La lasciò li da sola, in mezzo alla stanza.
-Cafone- borbottò, sedendosi sul divano insieme a Taka.
 
"Calmati, calmati, calmati"
Continuava a ripeterselo. Cosa gli era saltato in mente? Ma possibile che aveva gli ormoni in circolo peggio di un adolescente? Aveva ventiquattro anni, maledizione!
Uscì dalla doccia, con un sospiro esasperato.
Chissà, poi, cosa era preso a Kagome. Cosa cavolo aveva detto? "E allora và da Kikyo".
-E' proprio strana quella ragazza-  mormorò, infilandosi la tuta.
Tornò nella camera e li vide così.
-Ma... guarda un po' questi due-
Kagome si era addormentata sul divano, con Taka teneramente accoccolato tra le sue braccia.
Sorrise, sedendosi a terra di fronte a loro.
Si avvicinò, carezzando dolcemente la guancia della ragazza.
"Sei bella...", pensò arrossendo per il suo gesto.
Sentì uno strano formicolio alla mano.  Mugugnò muovendola leggermente e sussultò scattando in piedi.
-Ma cosa?!-
La sua mano. Non era normale. Le sue unghie si erano allungate e sembrano più degli artigli.
Si voltò all'improvviso notando lo strano posto in cui si trovava. Non era più a casa sua.
Era in un bosco. Dinnanzi a Kagome c'era un piccolo fuoco acceso. Si voltò di nuovo.
Poco più in la due ragazzi dormivano in due futon separati voltati di spalle.
"Non è reale, non è reale...", iniziò a pensare in preda al panico.
Chiuse gli occhi strizzandoli, nelle orecchie l'unico suono udibile era il tamburo nel petto. Forse era seriamente prossimo alla follia. Attese qualche secondo, inspirò profondamente e li riaprì.
Guardò la sua mano. Gli artigli erano spariti. Alzò lo sguardo e… era di nuovo nella sua stanza.
Kagome e Taka stavano ancora dormendo abbracciati.
Sospirò, sentendo il battito del suo cuore irregolare.
“Ma cosa diavolo è successo?!”
Che stesse davvero andando fuori di testa?
Driiiiiiiiiiin.
Il campanello suonò e di riflesso sposto lo sguardo sull’orologio.
Erano le 23:45.
Vide Kagome sobbalzare e svegliarsi, ed anche Taka aprì gli occhi mugugnando.
-Inuyasha? Devo essermi appisolata. Scusa- mormorò la ragazza.
-Non preoccuparti- mormorò ancora scosso.
Aprì la porta ed ovviamente si trovò davanti Seya.
-Ciao Inuyasha. Taka ha fatto il bravo?- chiese sorridendo.
Lui annuì.
-Mammina- la chiamò lui strofinandosi gli occhi assonnato. –Ho fatto dei bei disegni con Kagome-
La madre annuì sorridendo grata alla ragazza.
-Vi ringrazio per aver tenuto Taka. Soprattutto tu, Kagome. Non eri tenuta a farlo-
-Oh, è stato un piacere. E’ un bambino adorabile- disse lei.
Seya ricambiò quel complimento con un altro sorriso.
-Allora noi andiamo. Buona notte. Spero di rivederti presto. Capito, Inuyasha? Vedi di non fartela scappare- aggiunse strizzandogli l’occhio.
Entrambi arrossirono.
-Buona notte Seya- sibilò Inuyasha –Sogni d’oro Taka- aggiunse addolcendo la voce, dandogli un buffetto sulla guancia.
Il bambino salutò entrambi con la mano e poi li osservò scomparire nel buio del vialetto.
Inuyasha chiuse la porta. Kagome era in piedi vicino al tavolo, ancora imbarazzata. Stava imparando a capire ogni suo minimo cambiamento d’umore. Non lo guardava, teneva gli occhi bassi, si tormentava le mani e le sue guance erano rosse.
-Kagome?- la chiamò dolcemente. Lei incrociò il suo sguardo.
“Pozze di cioccolato…”
-Io… credo di dover andare ora-
Lui annuì.
-Ti accompagno-  si offrì.
La vide scuotere la testa.
-Ma non serve, sono solo pochi minuti-
Inuyasha alzò un sopracciglio.
-Non ci pensare neppure. Non lascio andare a casa una donna a mezzanotte da sola-
Le fece segno di uscire, e dopo che lei prese la borsa e varcò la soglia chiuse a chiave.
Si incamminarono in silenzio, la fissava di sbieco.
Stare con lei era veramente rilassante. Che avesse qualche potere in grado di infondergli calma?
Erano vicini. Se avesse voluto, allungano di pochi centimetri il braccio avrebbe potuto prenderle la mano e stringerla nella sua,
“Non ricominciare Inuyasha. Piantala con queste stronzate da ragazzini!”
Eppure, ci sarebbe stato qualcosa di male?
“Si, non è mica la tua ragazza!...... Ma perché continuo a parlare da solo come un cretino!”
Arrivarono davanti il cancello della palazzina di Kagome.
-Eccoci qua. Grazie Inuyasha-
-Sono io che devo ringraziarti. Taka si è divertito moltissimo. Ed anche io…. sono stato bene in… in tua compagnia- concluse impacciato.
La vide sorridere.
“No, ti prego, tutto ma non il tuo sorriso”
Puntuale come un orologio di fronte quelle labbra sorridenti il suo cuore prese a galoppare.
La vide muovere un passo verso di lui come se volesse fare qualcosa, poi tornò al suo posto.
-Kagome?- mormorò indeciso. Che aveva?
 
Era stata così bene con lui, quel giorno. Non si era aspettata di divertirsi, infondo. Loro due erano come il giorno e la notte, il fuoco e il ghiaccio. Eppure... se avesse potuto scegliere sarebbe rimasta ancora in sua compagnia. Fece un passo verso di lui, senza collegare il cervello. Voleva ridargli un bacio sulla guancia… sebbene il desiderio di posarlo altrove le era giunto in un angolo remoto della sua mente.
Le sue gote si colorarono, ripensando a quello che aveva insinuato Inuyasha quando l’aveva vista con Tasuki, ed il pensiero che potesse nuovamente pensare male di lei la frenò.
-Kagome?-
Si riscosse dai suoi pensieri.
-Scusa. Io… ti auguro una buona notte, Inuyasha- disse.
Gli occhi del ragazzo la inghiottirono nelle sue profondità nere, poi lui allungò un braccio, prese la sua mano e con una lieve  spinta la fece finire nel suo abbraccio.
Rimase immobile per qualche secondo, aprì la bocca per dire qualcosa ma Inuyasha la precedette.
-Non chiedermi perché lo stia facendo Kagome, non saprei cosa risponderti- bisbigliò lui vicino al suo orecchio.
Avvampò all’istante.
“Oddio… e ora perchè il mio cuore batte così forte? Perché sto così bene tra le sue braccia?”
Lo sentì staccarsi leggermente da lei, poi avvertì un tocco delicato sulla guancia.
“Co-cosa? Mi… mi sta baciando..”
Inuyasha aveva posato le sue labbra sulla sua pelle. Vicino alla bocca, ma non abbastanza da sfiorarle le labbra. Lo sentì soffermarsi qualche istante, poi si ritrasse inchiodando nuovamente gli occhi a i suoi.
-Con questo siamo pari, maestrina- disse ghignando. –Buona notte-
Un ultimo sguardo, poi la lasciò sola tornando verso casa.
Le gambe erano di gomma piuma. Come un automa aprì il cancello, arrivò nel suo appartamento e si fiondò in camera.
Per sua fortuna Sango dormiva già, almeno per oggi l’interrogatorio era scampato.
Si sedette di botto sul letto, nella sua testa continuava a ronzare il pensiero di quel bacio.
Era solo un bacio sulla guancia ma scottava come fosse stato marchiato a fuoco.
Allungò una mano verso la borsa e guardò il disegno che Taka aveva fatto.
Quel furfante…. Li aveva disegnati vicini e si tenevano per mano, i loro due volti erano sorridenti, disegnati accuratamente con due puntini neri per gli occhi ed una curva per delineare le loro bocche. Ciliegina sulla torta, in mezzo alle due teste spiccava un grosso cuore rosso.
Iniziò a ridere.
Inuyasha…. Quel ragazzo scorbutico ed arrogante, in qualche modo era riuscito ad arrivare dove nessun altro prima era riuscito. Già. Fin troppo vicino al suo cuore.
 



 
  
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