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Autore: NonLoSo_18    24/09/2015    2 recensioni
Se gli avessero detto che un giorno qualcuno gli avrebbe voluto tanto bene da sacrificarsi per la sua vita, non ci avrebbe creduto.
Se qualcuno gli avesse detto che un giorno avrebbe trovato una vera famiglia, gli avrebbe riso in faccia.
Se un giorno qualcuno gli avesse detto che il suo fratellino sarebbe andato per lui fino in capo al mondo, forse ci avrebbe creduto, ma non troppo.
Se gli avessero detto che avrebbe conosciuto l'amore e la felicità, a quello proprio non avrebbe creduto.
Felicità
Amore.
Lui non sapeva cosa fossero.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Happiness and Love

Se gli avessero detto che un giorno qualcuno gli avrebbe voluto tanto bene da sacrificarsi per la sua vita, non ci avrebbe creduto.

Se qualcuno gli avesse detto che un giorno avrebbe trovato una vera famiglia, gli avrebbe riso in faccia.

Se un giorno qualcuno gli avesse detto che il suo fratellino sarebbe andato per lui fino in capo al mondo, forse ci avrebbe creduto, ma non troppo.

Se gli avessero detto che avrebbe conosciuto l'amore e la felicità, a quello proprio non avrebbe creduto.

Felicità

Amore.

Lui non sapeva cosa fossero.
La felicità. Certo, era un tipo allegro, ma aveva sempre avuto una certa tristezza, che aveva imparato a nascondere bene.
L'amore. Aveva voluto bene a tutti, ma mai si sarebbe aspettato di essere così ampiamente ricambiato.

Invece lì, a Marineford, su quel patibolo, imparò a conoscerle bene.
Aveva provato vera gioia in solo un occasione prima di allora.

-Vuoi che io viva?-
-Certo-

In quel momento era stato davvero felice. Felice solo perchè il suo fratellino aveva detto che lo voleva vivo.

Bastava una parola per farlo felice.

Anche se i suoi compagni gli avessero solo detto, anche se non era vero, che avrebbero dato la sua vita per lui sarebbe stato la persona più felice della terra, perchè almeno gli volevano abbastanza bene da non farlo soffrire.

Invece loro non glielo hanno mai detto, loro lo hanno fatto. Loro erano lì, lì -Per lui.
Lui credeva di non meritare di esistere, lui credeva già che con il solo fatto di essere nato avesse già preso troppo, aveva visto le persone più care dare la propria vita (O dieci anni di essa), perchè ritenevano la sua più importante della loro. Assurdo, ma era così.

Vedeva suo padre battersi per lui in prima linea, il suo amico Oars morto ai piedi delle mura, permettendo l'accesso agli altri, il suo fratellino urlare e venire ferito perchè voleva salvarlo...Tutta questa ondata di enorme amore lo sommerse al punto da sorprenderlo.

Sentì uno strano calore accendersi nel petto, allargandosi man mano a tutto il corpo.
Non era quel tipo di calore derivante dal suo fuoco, quello che inceneriva e faceva male, e che quindi cercava di moderare, questo era un calore benefico, una sensazione meravigliosa.

La vera felicità.

In quel momento avvertì un distinto pizzicore agli occhi: lacrime.

Non le ricacciò indietro, ormai non gli importava più di trattenerle.
In quegli anni aveva sempre nascosto le emozioni che lo facevano sembrare un debole dietro una maschera di finta allegria e sarcasmo.
Aveva sempre pianto quando nessuno lo vedeva. Sapeva che dopo (semmai ci fosse stato un dopo) Si sarebbe vergognato terribilmente di questa sua debolezza, ma adesso non gli importava più di nulla.

E così, come un torrente, buttò fuori tutte le sue insicurezze, le sue paure, la sua rabbia, in lacrime di pura gioia, che gli rigavano le guance e sembravano non avere mai una fine.

Tutte quelle persone si stavano prendendo una sua colpa, loro non c'entravano niente, anzi, avevano cercato, per quanto possibile, di dissuaderlo, eppure...Adesso erano lì, e non ce l'avevano con lui, tutt'altro.

Se gliel'avessero detto, sarebbe stato la persona più felice della terra, ma ora che l'avevano fatto, ora...Era la persona più felice dell'Universo.

-Nonno, sarei dovuto nascere?-
-Continua a vivere e lo scoprirai...-

Ora lo sapeva, lui meritava di vivere, lui doveva vivere...Almeno per onorare quelle vite che si erano sacrificate per lui.

-Il mio vecchio, il mio fratellino, i miei compagni... il loro sangue viene versato davanti a me, ma sono così felice! Non posso smettere di piangere... in questo momento voglio vivere!-

Forse quella frase poteva essere equivoca, ma non gli importava, i suoi amici avevano capito cosa intendeva, perchè lo amavano, lo amavano davvero, di quell'amore così puro che lo disarmava e lo indeboliva.

Le lacrime non accennavano a smettere, ma non le fermò. In quel momento che si sentiva amato Ace aveva finalmente conosciuto la felicità. Quella vera.

FINE

 

 

N.d.A
Allora, ragazzi, come vi è parsa questa orribile storia?

Ho cercato di nascondere quanto più possibile il personaggio di Ace, ma scommeto che lo avete capito fin da subito.

Tempo fa ho rivisto gli episodi di Marineford, e mi sono soffermata sul 477.
In questa Fanfic, quindi, ho provato ha descrivere il turbinio di emozioni che Ace ha provato nel momento in cui ha capito che voleva vivere.
I colori del titolo gli ho presi da Fresh pretty cure, se per caso ve lo stavate chiedendo (Ma anche no)
Spero che apprezziate il mio lavoro;

ELLY D CHAN
   
 
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