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Autore: DARKOS    25/09/2015    1 recensioni
[“MUHAHAHAHAH! IO SONO BLOODY WATER!”
Il grido rimbombava nelle vie della città, mentre il Re si guardava attorno con aria sconsolata e Bloody Water si dirigeva verso nuove avventure.]
Salve di nuovo! O, se è la prima volta che ci incontriamo, benvenuti! Oggi voglio presentare una mia creazione, che era iniziata come scherzo, e si è invece tramutata in... diciamo uno scherzo più articolato.
La mia nuova serie, "Bloody Water", narra di cosa accadrebbe se ad Aqua, dopo 10 anni e più nel Reame dell'Oscurità, fosse partito letteralmente il cervello. Il tutto nella maniera più comica e demenziale possibile, sempre che mi riesca.
Buona lettura e (spero!) buone risate!
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aqua
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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BLOODY IN WONDERLAND

Nel Giardino del Tè, il Cappellaio Matto e il Leprotto Bisestile festeggiavano il loro non-compleanno con tanto tè e biscotti.
“Un buon non-compleanno!” fece il Leprotto.
“A me!” fece il Cappellaio Matto.
“A chi?” fece Bloody Water.
“A me!” fece il Leprotto.
“Oh, a te!” fecero il Cappellaio e Bloody.
Tutti si fermarono, e i due festaioli osservarono la nuova arrivata.
“Un intruso!” urlò il Cappellaio.
“Ahhhh! Dove?!” disse Bloody, guardandosi attorno.
Il Leprotto si mosse in fretta. “Deve essere andato per di là! Seguiamolo!”
Lui e il Cappellaio Matto corsero per tutta la zona, mentre Bloody Water rimase seduta dov’era, sebbene continuasse a gridare di tanto in tanto cose come: “Sì! Inseguiamolo! Non ci sfuggirà!”
Tornarono poco dopo, entrambi ansimanti. “Hai visto dov’è andato?”
“Sì! L’ho cercato dappertutto, ma alla fine mi è sfuggito, scaltro come un armadillo!”
“Accidenti! Beh, torniamo al tè, allora.”
La cerulea gesticolò frenetica. “Non c’è posto! Non c’è posto!”
Il Cappellaio Matto rimase scioccato. “Come? Cosa dici, bambina?”
“Tutti i posti sono occupati!”
Anche il Leprotto si disperò. “Oh, no! E ora, come ci siederemo?”
Bloody si alzò, si mise accanto a loro e fissò il tavolo e le sedie vuote. “Ahhhh! Anche il mio posto è stato preso! Ora come facciamo?”
“Feeeeeermi tutti!” gridò il Leprotto. “Qua ci serve uno stratagemma!”
“Sì, uno stratagemma!” seguitò l’amico.
“Sì, sì, una stranagemma!” applaudì BW. “Ma dove troviamo la stranagemma?”
“Di sicuro crescono nel bosco, sulla riva!”
“Ma certo! Allora io vado, e se non dovessi sopravvivere, non cercatemi, sarebbe inutile! Ma potrei perdermi, quindi se mi vedete, fatemelo sapere, che a cercarmi sono un disastro!”
E la ragazza schizzò con la sua solita corsa folle verso il bosco, mentre il Cappellaio e il Leprotto si erano messi seduti e avevano ricominciato a cantare.

Dentro al Bosco di Loto, BW correva all’impazzata, fermandosi ogni tanto per prendere qualche oggetto dai forzieri e spaccarlo a terra con violenza. Man mano, stava diventando quello il suo scopo principale, andando anche fuori strada per prendere gli oggetti da rompere.
“Neanche qui! Ma dove sarà? Senza la stranagemma non riuscirò più a tornare a casa!”
“Oh? Vuoi tornare a casa?”
Dal nulla si materializzò, linea dopo linea, un gatto dal sorriso ebete. Lo Stregatto  fissò Bloody, sorridendo ancora di più.
“Ma guarda, una come te non si vede tutti i giorni. Sei stata nell’Oscurità, eh?”
“Signorsì! Sono Bloody Water, eroina di giorno, lampione di notte! Come vedi aiuto sempre! In alcuni casi inverto anche i ruoli, ma allora aiuto meno gente.”
“La tua visione della vita è affascinante, come non mi capitava più da tanto d’incontrare. Hai raggiunto un livello di consapevolezza superiore… o inferiore! Giacché non esistono direzioni. E dimmi Bloody Water, cos’è che cerchi?”
“Sono lieta tu l’abbia chiesto! Dunque, ero al Cimitero dei Keyblade, lo ricordo come se fosse successo undici anni fa, badando ai fatti miei, poi è arrivato Terra, che mi ha parlato di… qualcosa riguardante Eraqus e il suo spazzolino, non so, non stavo ascoltando. Poi arriva Ventus, e ci porta dei biglietti per Disney Town, poi arriva Vanitas e ce li ruba, poi Xehanort e ce li restituisce. Mi sembra ovvio che lo scontro era diventato inevitabile. Eravamo io, Xehanort e Braig contro Terra, Ventus e Topolino. Vanitas guardava.
“Abbiamo iniziato a combattere, fu un duello epico, tragico e romantico allo stesso tempo. Braig stese Ventus con un calcio volante, Xehanort rifletté la luce di Kingdom Hearts con la sua pelata e abbagliò tutti. Terra volle prendere parte allo scontro, ma gli feci notare che era solo per i Maestri. Pianse come la ragazzina che è. Alla fine, decisi di porre fine allo scontro e vendicare tutte le anime innocenti perse finora; grazie alla forza del pianeta e di chi lo abita, sconfissi tutti quanti: Terra, Vanitas, Topolino, Terra, Braig, Xehanort, Terra di nuovo, Eraqus, Ventus, Terranort, Terraqus e Terrapolino. Poi… boh, inciampai e caddi in un portale che transitava da quelle parti. È tutto!”
Lo Stregatto annuiva, affascinato. Lui aveva per dono tutte le risposte, ma non poteva prevedere i ragionamenti illogici, ragione per cui non lasciava mai il Paese delle Meraviglie. Ma quella giovane superava ogni aspettativa, conquistandolo.
“Bene, bene! Ma non cercavi una stranagemma?”
“Chi? Io? No, ti devi essere confuso con qualcun altro. È normale, assomiglio a così tante persone qui.” Indicò i fiori.
“Va bene, allora. Ma se vuoi tonare a casa, forse dovresti andare dalla Regina di Cuori. Tutte le strade sono della Regina.”
“La Regina di Cuori? La moglie di Kingdom Hearts! Le leggende erano vere!”
E senza dire altro, BW andò dritta alla corte della Regina per ricevere udienza.
   
 
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