12) Restless.
Da quando sono sfuggiti a Schmidt, Bucky non dorme più.
L'incubo è sempre in agguato; il buio ravviva ricordi pronti a ghermirlo ancora. Così mormora sottovoce la propria matricola, mentre raggiunge di soppiatto la tenda accanto. Lo fa per rammentarsi di non stare sognando – lo fa finché non si sdraia poco distante dalla sua sagoma addormentata, i battiti accelerati al pensiero di svegliarlo e dovergli spiegazioni. (Ci ha pensato: 'fanculo, questa guerra mi ha fatto diventare sonnambulo, Stevie.)
Ma non succede mai. E prima dell'alba, ugualmente silenzioso, scivola via.
Da quando sono sfuggiti a Schmidt, Steve finge soltanto di dormire.
Lo sente ogni notte – i passi così lievi da stringergli il cuore, il suo corpo che si stende piano a terra. Ed è difficile non fare nulla, quando vorrebbe solo voltarsi e toccargli il braccio, o il viso, e approfittare del buio per parlargli senza filtri e dirgli sono qui e ho paura anch'io. Tornare ad essere ragazzini. Fingere, o forse smettere di farlo.
Non succede mai. Ma nelle ore prima dell'alba, quando finalmente anche il respiro frammentato di Bucky diventa regolare, tutto sembra più calmo – e per un po', schiena contro schiena, entrambi riescono a riposare.
[200 parole]
__
NdA: come previsto, l'Erasmus mi sta lasciando pochissimo tempo per scrivere. Qui procede tutto molto bene e adoro il posto, ma non aggiornare da più di dieci giorni mi sembrava un'eternità, per cui ieri ho approfittato di una serata vuota (ma piena di ispirazione) per riprendere in mano la raccolta. Spero che questa drabble con doppio PoV vi piaccia; personalmente, io ho adorato scriverla.
Lo so che vi mancava, e quindi TABELLINA!
Da quando sono sfuggiti a Schmidt, Bucky non dorme più.
L'incubo è sempre in agguato; il buio ravviva ricordi pronti a ghermirlo ancora. Così mormora sottovoce la propria matricola, mentre raggiunge di soppiatto la tenda accanto. Lo fa per rammentarsi di non stare sognando – lo fa finché non si sdraia poco distante dalla sua sagoma addormentata, i battiti accelerati al pensiero di svegliarlo e dovergli spiegazioni. (Ci ha pensato: 'fanculo, questa guerra mi ha fatto diventare sonnambulo, Stevie.)
Ma non succede mai. E prima dell'alba, ugualmente silenzioso, scivola via.
Da quando sono sfuggiti a Schmidt, Steve finge soltanto di dormire.
Lo sente ogni notte – i passi così lievi da stringergli il cuore, il suo corpo che si stende piano a terra. Ed è difficile non fare nulla, quando vorrebbe solo voltarsi e toccargli il braccio, o il viso, e approfittare del buio per parlargli senza filtri e dirgli sono qui e ho paura anch'io. Tornare ad essere ragazzini. Fingere, o forse smettere di farlo.
Non succede mai. Ma nelle ore prima dell'alba, quando finalmente anche il respiro frammentato di Bucky diventa regolare, tutto sembra più calmo – e per un po', schiena contro schiena, entrambi riescono a riposare.
[200 parole]
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NdA: come previsto, l'Erasmus mi sta lasciando pochissimo tempo per scrivere. Qui procede tutto molto bene e adoro il posto, ma non aggiornare da più di dieci giorni mi sembrava un'eternità, per cui ieri ho approfittato di una serata vuota (ma piena di ispirazione) per riprendere in mano la raccolta. Spero che questa drabble con doppio PoV vi piaccia; personalmente, io ho adorato scriverla.
Lo so che vi mancava, e quindi TABELLINA!
Beginning | Accusation | Restless | Snowflake | Haze | Flame |
Formal | Companion | Move | Silver | Prepared | Knowledge |
Denial | Wind | Order | Thanks | Look | Summer |
Transformation | Tremble | Sunset | Mad | Thousand | Outside |
Winter | Diamond | Letters | Promise | Simple | Future |
Anche dal Belgio, un doveroso grazie a chi legge e segue assiduamente questa fanfiction, e uno ancora più grande a chi la recensisce - in particolare Nexys, Alley e Bucky! :*
Alla prossima,
Lou.