Storie originali > Noir
Segui la storia  |       
Autore: Temperina    25/09/2015    0 recensioni
Esiste il contrario di déja vu. Lo chiamano jamais vu. È quando incontri le stesse
persone o visiti gli stessi posti in continuazione, ma ogni volta è come fosse la prima.
Tutti sono sconosciuti, sempre. Niente risulta mai familiare.
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Peter mi riaccompagna a casa sua senza proferire parola.
Sembra piuttosto nervoso, e lo sono anch’io.
In un certo senso, non mi sono mai sentita così viva come in questi ultimi cinque giorni; i migliori e i peggiori della mia vita, anche se, in teoria, si tratta di un unico giorno – venerdì 18 giugno  – il giorno più lungo.
« Ci vediamo stasera » saluto Peter con la mano e metto in moto la macchina. Faccio il giro dell’isolato, dopodiché torno a pochi metri da casa sua.
La sua auto è ancora parcheggiata nel vialetto, mentre quella di sua madre non c’è più.
Qualsiasi cosa stia progettando Peter, lo sta facendo da casa sua.
Non scoprirò niente se resto qui.
Sto per scendere dalla macchina, quando si avvicina una moto. O meglio, una Harley.
Cosa ci fa qui Alex?
Suona il campanello, Peter apre la porta e lo fa entrare. Non sembra sorpreso di vederlo.
Che diavolo sta succedendo?
Aspetto qualche minuto e decido che è arrivato il momento di scoprirlo.
La porta di Peter non è chiusa a chiave.
È una cittadina tranquilla, la nostra. Ci fidiamo l’uno dell’altro e non abbiamo alcun motivo per non farlo, non ci sono mai stati furti, rapine, omicidi né, tantomeno, sparatorie alle feste.
Mentre salgo le scale, sento che Peter e Alex stanno discutendo.
« Eravamo d’accordo! » è la voce di Peter. Sembra arrabbiato.
« Ho cambiato idea » replica Alex. « Devi ridarmi la pistola! »
Poi sento un rumore che ho imparato a riconoscere fin troppo bene in questi ultimi giorni.
Uno sparo.
Corro a vedere cosa sta succedendo.
Quando entro nella stanza di Peter, lo trovo steso a terra sopra un’enorme macchia di sangue.
Alex, visibilmente scosso, ancora con la pistola in mano.
« Peter! No, Peter!» mi avvicino al mio amico che però non risponde. « Dobbiamo chiamare un'ambulanza! »
« È morto. »
Non doveva andare così.
Cos’è cambiato oggi?
« Cos’hai fatto, Alex? Cos’hai fatto? »
« Tu non capisci. Non sai cosa aveva intenzione di fare stasera. Ti avrebbe ucciso! »
« Lo so » mormoro io.
« Lo sai? » mi chiede Alex. « Come? »
« Immagino… per lo stesso motivo per cui lo sai tu. »
Alex si siede sul letto di Peter. « Ti ho visto stamattina… alla mostra di tuo padre. »
« Come fai a sapere che è mio padre? »
« Me l’hai detto tu. Ieri. »
« Te lo ricordi? »
« Mi ricordo tutto… mi ricordo di te » risponde lui sorridendo debolmente.
« Alla mostra, c’era quel quadro, Non lasciarmi. L’ho visto e mi sono ricordato. Eri tu. Mi supplicavi di non abbandonarti, di salvarti. Ti ho visto morire quattro volte in questi ultimi giorni e non potevo permettere che succedesse ancora. »
Una serie di immagini mi scorrono davanti agli occhi.
Alex ed io che ci incrociamo nei corridoi della scuola.
Alla festa, quando gli ho rovesciato la birra addosso.
La prima volta che l’ho baciato.
In spiaggia, mentre disegnava in riva al mare.
A cena con mio padre.
La prima volta che mi ha baciato lui.
Chiudo gli occhi.
Quel bacio è ancora lì.
Da qualche parte.
Abbiamo condiviso un momento che durerà per sempre.
« Non sappiamo nemmeno perché l’ha fatto » dico guardando la foto macchiata di sangue dove ci siamo io, Peter e Paige.
« Avrebbe fatto qualche differenza? »
« Avremmo potuto… salvarlo. »
« No » risponde lui con lo sguardo basso, « non potevamo. »
« Che vuoi dire? »
« Era troppo tardi. Pensavo… speravo che, prima o poi, cambiasse idea e non facesse quello che ha fatto… quello che voleva fare… Così come avevo fatto io. »
« Tu? »
Ti ho visto morire quattro volte in questi ultimi giorni…
« La prima volta… sono stato io a spararti, Riley. »
Vedo la tenda della vasca di Amber che si apre. Lentamente.
Alex con la pistola in mano, puntata contro la mia fronte.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Noir / Vai alla pagina dell'autore: Temperina