Una ragazza stava comminando per le strade della città con le cuffie nelle orecchie per non ascoltare il rumore delle macchine e delle persone.
Aveva i capelli lunghi e occhi di color cioccolato al latte, il naso alla francese e la bocca piccola e rosea. La carnagione era di un rosa pallido.
Era vestita con una gonna celeste abbinata al fiocco con la camicia bianca, delle parigine nere e ballerine celesti.
Portava lo zaino su una spalla diretta verso la scuola.
Doveva iniziare il primo anno del liceo.
Stava passando accanto al campo al fiume quando un pallone le cadde vicino. Si abbasso e lo prese per poi guardare da che parte esso era spuntato. Solo allora si accorse della presenza di Arion che le stava mimando di ridare il pallone.
La ragazza si avvicino ad Arion, scendendo le scale che portava al campetto.
-Prego- disse Sophia ad Arion dandogli il pallone.
-Grazie Sophy- disse Arion prendendo il pallone -stai andando a scuola?-
-Si così arrivo prima e non perdo la cerimonia d'inizio anno- disse Sophy mentre si incamminava verso la scuola.
-Allora ci vediamo dopo!- gridò Arion alla ragazza che fece il segno del ok con la mano mentre si infilava le cuffie.
Cinque minuti dopo, Sophia si trovava davanti allo stadio della scuola che lo guardava affascinata per poi entrare dentro e perdersi nei corridoi della struttura pensando alle ultime parole che sua madre le aveva rivolto.
-Sophy puoi decidere se seguire le orme di tuo padre e diventare una famosa calciatrice oppure seguire le mie orme e diventare una Idol di fama mondiale... A te spetta la scelta e qualunque essa sia, ricordati, ti vorrò sempre bene-
Sophia si fermò nel corridoi per ricacciare le lacrime.
Un secondo dopo ricordò la fine del funerale e la promessa che aveva fatto a sua madre.
-Mamma so che adesso sei vicino a me come lo sta facendo papà dopo che te ne sei andata da questo mondo. Ti prometto che sarò famosa in tutto il mondo seguendo le tue orme, perchè la musica è uno dei ricordi che mi fa sentire che tu sei con me-
La ragazza al ricordo di quel giorno non poté più trattenere le goccia cristalline e salate che scendevano giù lungo le guance creando delle righe bagnate al loro passaggio. Sophia asciugo le lacrime con il dorso della manica della camicia e prese dei lunghi respiri per poter calmarsi.
-Ed ora che io affronti il mondo che ho scelto- disse Sophia uscendo dal corridoio per entrare sugli spalti già pieni di ragazzi.