Odiare.....quella ragazza non sembrava poterne fare a meno...... Durante la sua prima infanzia era stata una bambina solare e ottimista, il volto pallido era costantemente illuminato da un dolce sorriso e solo il suo sguardo riusciva a trasmettere tutta la gioia e l'ottimismo che conservava dentro di se come un bene prezioso.....ma ormai quei due bellissimi occhi color smeraldo si erano spenti, consumati dal vento e dalla tempesta delle avversità, mentre un grigio più cupo ora regnava imperterrito dentro di loro.... La felicità che un tempo l'aveva accarezzata, ora più che mai era fuggita da lei, per trovare riparo dalla profonda tristezza che incombeva minacciosa su tutti gli altri sentimenti..... ----------------------- Solo il corpo di Inuyasha era presente in quell'aula al secondo piano, la sua mente e il suo cuore l'avevano ormai abbandonato per rifiugiarsi in un mondo di sogni e di ricordi....il suo sguardo perso trovava sfogo nell'orizzonte limpido e celeste che quella mattina era più che mai particolare. Non aveva ancora incontrato la sua Kagome, e a malincuore era costretto ad aspettare ancora a lungo prima di poterla vedere.......il tempo meschino sembrava fermarsi..... Quella notte non aveva dormito ed era rimasto a fissare il manto celeste, dalla finestra della sua camera. Gli eventi di quei giorni l'avevano travolto così in fretta, senza lasciargli alcuna tregua e una qualche possibilità di riflettere. Era consapevole più che mai delle sue azioni, ma non riusciva a spiegare quell'improvvisa passione che l'aveva avvolto in un momento e che da allora non l'aveva più abbandonato.......non era amore... Una voce potente lo distolse dai suoi pensieri più intimi e i suoi occhi si posarono sulla figura autoritaria di fronte a lui, che lo fissava irato. " Signorino Hanyou, vedo che ci siamo persi tra le nuvole, o sbaglio?!" Il professore sogghignò mentre pronunciava quelle parole, e un sorriso sarcastico si dipinse sul suo pallido volto. Il ragazzo soffocò la rabbia improvvisa e si limitò ad annuire con il capo, preferendo non rispondere a quella provocazione così infantile. " Bene...bene.." sussurrò l'insegnante beffardo, dirigendosi verso la cattedra e prendendo in mano il registro. " Penso che potrai essere più utile alla comunità dando una mano alla bibliotecaria nel riordinare i vecchi volumi..." continuò ridendo mentre scriveva qualche parola su un foglio, porgendolo poi al suo interlocutore. Inuyasha si alzò dal banco soddisfatto, abbassò lo sguardo in una falsa umiliazione e uscì dalla classe, chiudendo la porta dietro di sè. Avrebbe accettato di buon grado qualunque punizione, pur di potersi allontanare da quell'uomo così freddo e noioso, che non faceva altro che occupare una cattedra senza alcun merito. Scese le scale e attraversò il cortile, entrando poi in un'ampia sala quadrata attraversata da immensi scaffali di legno, che contenevano libri di ogni genere e di ogni edizione. Cercò nel silenzio della sala la responsabile della biblioteca, ma si accorse ben presto di essere solo, o almeno così credette.....qualcuno l'aveva seguito e quella misteriosa figura attendeva il momento più consone per esporsi alla luce solare. Inuyasha sentì dei passi verso la porta d'ingresso e guardò incuriosito la persona che stava entrando; dall'uniforme che indossava capì che era una ragazza, ma non riuscì a vederle il viso, poichè quella teneva tra le braccia una pila di libri, che le coprivano la visuale e le impedivano una camminata sicura. Subito il ragazzo le corse incontro e gentilmente prese qualche volume.... Due sguardi si ritrovarono inaspettatamente.....due occhi violacei fissarono intensamente due occhi neri e profondi.......Inuyasha e Kikyou finalmente si ritrovarono... ------------------------------------------------------- Lontani ricordi emergevano solitari nel vuoto della sua memoria e un dolore profondo le molestava il capo. Troppe immagini si accostavano disordinate e trovavano pace nella sua mente... Parole, gelide sentenze pronunciate da quella ragazza, le avevano aperto un varco nel cuore e come per magia aveva visto una fiebile luce illuminare quel buio cupo, che non l'aveva più abbandonata dall'infanzia. Aveva dimenticato troppe cose....era giunto il momento di conoscere la verità.... Gli occhi azzurri di una bambina dai capelli dorati apparvero all'improvviso tra i suoi ricordi... Non aveva più ritrovato quello sguardo così candido.... Quello splendido viso puerile era scomparso in una notte stellata.... Le avevano raccontato che dopo la morte, le anime buone venivano accolte in un regno incantato.... Quella bambina si divertiva sempre a impersonare il ruolo della principessa e amava particolarmente legarsi i capelli con un nastro rosa....... Kagome sapeva che lei sarebbe diventata una regina nel mondo dell'aldilà. Perchè lei era morta. La vita di quella bambina era affogata in un oceano di sogni e di speranze. Non un pianto, non un lamento, non un gemito soffocato.......Ma solo ora Kagome, sapeva di essere la colpevole di quella disgrazia. D'estate è caduta una stella, ma l'uomo e rimasto a guardare Ha espresso un sol desiderio, perchè si potesse avverare Una piccola luce nel firmamento ora si è spenta e non brillerà più Noi possiamo ritrovarla solo cercando quaggiù.. Una cantilena melanconica e dolorosa....una cantilena che apparteneva al suo passato incerto e dimenticato....una cantilena che piano piano stava affiorando nella sua mente scossa.... Una canzone infantile che si andava a comporre di tanti piccoli tasselli. Perchè proprio ora?! Le sue domande non potevano avere risposta. Il mondo sembrava esserle caduto addosso tutto in un istante, e con il suo enorme peso la premeva verso il suolo. Kagome ancora seduta al suo banco, alzò la mano disperata e chiese gentilmente all'insegnante di andare in infermeria per un improvviso malore. Preferì che nessuno la accompagnasse, non sarebbe stata in grado di reggere una conversazione e soprattutto di mascherare i suoi sentimenti. Solo la persona che amava, avrebbe potuto rassicurarla. Sentiva più che mai il bisogno di abbandonarsi in un caldo abbraccio che la facesse sentire protetta. Corse verso l'aula di Inuyasha, pensando a una scusa per poterlo far uscire durante la lezione. Prima di svoltare l'angolo scorse una figura familiare, che per un caso fortuito era proprio la persona che tanto attendeva. Aspettò a mostrarsi e lo seguì fino alla biblioteca, finchè non decise finalmente di uscire allo scoperto. Era rimasta un attimo indietro e si era distratta nel guardare alcuni nuovi libri sullo scaffale, perciò non si era accorta di quello che nel frattempo stava accadendo. Quando finalmente volse lo sguardo, il suo cuore sembrò fermarsi e il suo respiro si fece lieve. Il suo Inuyasha era comodamente seduto al tavolo a ridere con una ragazza....non un semplice ragazza....quella ragazza....la sua rivale... Kikyou Sussurrò con una grande amarezza in gola, con il cuore chiuso in una morsa dolorosa. Sono solo una stupida Pensò ridendo amaramente, mentre il suo corpo involontariamente si era già mosso dirigendosi verso l'uscita della scuola. Sono nuovamente sola.. Fu il suo ultimo pensiero. continua....