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Autore: eleCorti    30/09/2015    2 recensioni
E se ChiChi, dopo la morte di Goku, si fosse risposata? Goku come prenderà la notizia? Cosa accadrebbe una volta che il sayan è ritornato in vita? Troverà ChiChi, che una volta mollato il suo nuovo marito, lo riaccoglierà a braccia aperte, oppure dovra conquistarla di nuovo? Oppure sarà costretto a farsi pure lui una nuova vita?
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Anche quella mattina il sayan accompagnò il suo secondogenito a scuola, perché voleva rivedere quella misteriosa ragazza di nome Aida e chiederle di uscire.
Per fare colpo, aveva anche deciso di rinunciare alla sua tuta da combattimento, optando per un abbigliamento più casual.
Perciò aveva chiesto consiglio a Bulma, che gli aveva fatto indossare un paio di jeans e una camicia bianca, lasciando sbottonati gli ultimi due bottoni, mentre ai piedi aveva delle converse nere.
“Ma se sicura che così farò colpo?” chiese, perplesso.
“Sì, fidati di me!” replicò l’amica, facendogli l’occhiolino.
E il moro si fidò, quindi dopo essere uscito da casa, andò a prendere il suo bimbo. Per fortuna stavolta non fu ChiChi ad aprirgli la porta, ma Gohan.
“Ciao figliolo, dov’è tuo fratello?” domandò.
Il giovane, però, si era soffermato a osservare il genitore, ed era alquanto perplesso.
“Perché ti sei vestito così?” chiese, non smettendo di osservarlo.
“Ecco! Lo sapevo che così non andava bene!” si lamentò il sayan.
“No, ma che dici stai benissimo così! Volevo sapere perché ti sei vestito così” si scusò il figlio.
“Oggi ho intensione di chiedere ad Aida di uscire” rispose il padre, arrossendo.
“Buona fortuna” disse il sedicenne.
Poco dopo arrivò Goten, che accolse il padre con la solita spensieratezza, e insieme si avviarono a scuola.
Stavolta ebbe fortuna, la vide, era lì che salutava la sua pargoletta. Indossava anche lei un paio di jeans, di sopra una magliettina dallo scollo a “v” color rosso, ai piedi aveva delle converse nere.
Dopo aver salutato il suo secondogenito, il sayan si avvicinò alla ragazza, ripetendosi mentalmente il discorso che aveva preparato la sera precedente.
“Ciao” disse.
“Ciao” rispose la donna, sorridendo.
E Goku rimasse ammaliato da questo sorriso. Non si accorse, però, che era rimasto imbambolato come uno stoccafisso.
“Tutto apposto?” domandò la mora, preoccupata.
“Sì… ecco… io volevo chiederle se le andava di uscire con me” farfugliò.
“Dammi del tu. Mi piacerebbe uscire con te, sei molto carino, però non posso lasciare la mia bimba da sola” rispose.
Doveva trovare una soluzione e in fretta, poi gli venne un’idea.
“Può venire pure lei! Io ovviamente porto Goten” le propose, sorridendo.
La giovane rise divertita.
“Ma non si portano i figli ad un appuntamento romantico!” esclamò.
“è un appuntamento romantico?” chiese, dubbioso.
“Non lo so, me lo devi dire tu” replicò.
“No, sennò tuo marito s’ingelosisce” affermò.
Aida rise ancora una volta, trovava quell’uomo molto divertente.
“Non sono sposata” ammise.
Dentro il sayan si scatenò qualcosa di enorme, era così contento che lei non fosse sposata: questo significava che aveva qualche possibilità di conquistarla.
“Buono a sapersi” disse.
“Beh se l’offerta è ancora valida, io e mia figlia ci stiamo” esclamò.
“Certo che è valida!” tuonò il sayan.
“Ok allora a stasera. Passate a prenderci alle 19:00?” domandò.
“Sì” replicò il moro.
Poi si salutarono e il sayan ritornò alla Capusle Corporation, pronto per affrontare un’altra mattinata di allenamento.
Ma quella mattina i due sayan non la passarono ad allenarsi, bensì a progettare la serata.
“Ripetimi ancora una volta perché viene pure tuo figlio?” domandò il principe.
“Perché Aida non può lasciare da sola sua figlia” rispose Goku.
“Tu sei scemo! Non si portano i figli ad un appuntamento!” lo rimproverò il moro.
“Eh dai non ti arrabbiare, non sapevo che fare e questa è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. E poi non è un appuntamento romantico, è presto per queste cose!” si difese il suo suddito.
“Sì hai ragione. Almeno cerca di concludere qualcosa stasera!” esclamò.
“Certo, non me la voglio fare scappare!” lo rassicurò l’amico.
Dopo aver passato la mattinata a discutere con Vegeta, il sayan andò a prendere il figlio a scuola insieme a Gohan, pronto per passare il pomeriggio con loro.
Una volta seduti a tavola, Goku riferì al suo figlio più giovane la bella notizia.
“Goten stasera tu ed io ceneremo con Aida e Jessica” disse.
“ Che bello, sono contento papà” esclamò entusiasta il bimbo.
“Scusa papà, ma perché avete deciso di portare i figli?” domandò il fratello più grande.
“Perché Aida non sapeva a chi lasciare sua figlia” rispose il padre.
“Ah. Comunque spero passerai una buona serata” disse il moro.
“Grazie Gohan” lo ringraziò il sayan.
“Quindi ti piace veramente?” chiese il sedicenne.
“Non lo so, credo di sì. Io vorrei conoscerla meglio” replicò Goku.
“Ok” disse soltanto il figlio.
Non voleva parlare di queste cose, lo metteva a disagio.
Quel pomeriggio Goku lo passò a organizzare la serata, prenotò in un ristorantino al centro di Satan City, non molto costoso. Poi decise che dopo cena, le avrebbe proposto di portare i bambini al parco, così sarebbe potuto stare solo con lei.
Avrebbe reso la serata perfetta e indimenticabile.
Per l’abbigliamento, si fece consigliare ancora una volta dalla sua amica dei capelli blu, che gli scelse, sempre qualcosa di casual.
Indossò dei jeans blu scuri, una camicia di un blu più chiaro rispetto ai jeans, ai piedi delle scarpe bianche.
Andò a prendere suo figlio, e notò che sua madre lo aveva vestito elegante, indossava addirittura il papillon, che Goku gli levò, per sua fortuna.
Poi passarono in macchina, che il sayan si era portato dietro, a prendere le due ragazze.
E quando l’uomo vide com’era vestita la sua “compagna”, rimase senza fiato.
La giovane indossava una gonna nera, che le arrivava poco sopra il ginocchio, molto aderente, sopra una canottiera nera, dallo scollo profondo, ai piedi delle decolté nere, per spezzare indossava una giacca rossa.
Goku le baciò la mano e la condusse alla macchina, aiutandola a entrare. I due bimbi li seguirono, salendo a loro volta nell’automezzo.
Una volta arrivati al ristorante, ordinarono e iniziarono a cenare. Ovviamente i due sayan cercarono di contenersi nell’abbuffarsi, perché non volevano sconcertare le due ragazze.
“Allora, parlami di te” disse Goku.
“Mi chiamo Aida, ho una figlia di nome Jessica e lavoro come segretaria in uno studio di medicina estetica” disse.
“Io sono Goku, ho due figli e sono separato, e per ora non lavoro” si presentò.
E così passarono la serata a conoscerci, parlando di loro stessi. Goku rimase affascinato da questa donna, la trovava intelligente e perspicace, voleva sapere di più su di lei e conoscerla meglio.
Dopo cena portarono i due bambini al parco, mentre loro, passeggiarono al chiaro di luna a braccetto, a vederli sembravano una vera coppia.
Ma non si sentivano per niente a disagio, camminare in quel modo veniva loro naturale, come se si conoscessero da una vita.
Poco dopo il sayan riaccompagnò madre e figlia a casa. Ora o mai più, si disse, prima che la giovane entrasse in casa, la prese delicatamente, facendola voltare, e le scoccò un casto bacio.
Bacio che nessuno dei due approfondì, poiché erano di fronte ai loro figli.
“Ci rivedremo ancora?” domandò Goku, dopo che si furono staccati.
“Certo, ci vedremo domani a scuola” rispose la donna, sorridendo.
Poi, insieme alla figlia, entrò in casa.
Goku riportò il suo secondogenito a casa, per poi ritornare alla Capsule Corporation. Era felicissimo, quella era stata la serata più bella di tutta la sua vita.
 
  
 
   
 
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