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Autore: DARKOS    01/10/2015    1 recensioni
[“MUHAHAHAHAH! IO SONO BLOODY WATER!”
Il grido rimbombava nelle vie della città, mentre il Re si guardava attorno con aria sconsolata e Bloody Water si dirigeva verso nuove avventure.]
Salve di nuovo! O, se è la prima volta che ci incontriamo, benvenuti! Oggi voglio presentare una mia creazione, che era iniziata come scherzo, e si è invece tramutata in... diciamo uno scherzo più articolato.
La mia nuova serie, "Bloody Water", narra di cosa accadrebbe se ad Aqua, dopo 10 anni e più nel Reame dell'Oscurità, fosse partito letteralmente il cervello. Il tutto nella maniera più comica e demenziale possibile, sempre che mi riesca.
Buona lettura e (spero!) buone risate!
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aqua
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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TIPTOE THROUGH THE BLOODYS

La corte della Regina era tutta riunita per il caso. Il Bianconiglio risalì in tutta fretta le scale della sua pedana e suonò la tromba, indicando che la seduta era aperta.
“Presentiamo ora un terribile, terribile caso! Aggressione ai danni delle Carte Soldato, infamia, vilipendio, turpiloquio, vandalismo e cosa peggiore, imbiancamento delle rose rosse della Regina!”
Tutta la corte rimase senza fiato di fronte a quest’offesa senza precedenti.
“Portate la colpevole!” ordinò la Regina.
Le Carte introdussero Bloody Water, che camminava tranquillamente. La ragazza prese posto sul podio assegnatole e si guardò attorno con interesse.
Il Bianconiglio apostrofò l’imputata. “Tu! Per i crimini da te commessi, verrai ora interrogata da questa corte.” La cerulea annuì eccitata.
“Nome!”
“Susan.”
“Professione!”
“Addestratrice di cespugli.”
“Cosa fai tu?”
“Bloody Water, paladina della giustizia e delle cause perse, nonché presidentessa e fondatrice del club ‘Terra è un bambinone’.”
“Ma ti avevo chiesto il nome e mi hai detto Susan!”
“E Susan è un nome. Non necessariamente il mio, ma lo è.”
“E l’addestratrice di cespugli è la tua professione?”
“Oh, no. Non più, almeno.”
“…non importa! Dinanzi ai crimini da te commessi, come ti dichiari?”
“Bella domanda. E lei, come si dichiara?”
“Io?”
“Sì, lei. Nome?”
“Bianconiglio, ma-“
“Professione?”
“Dirigo il processo…”
“Ah, dirige il processo! Non mi pare che il processo vada da nessuna parte, ergo non penso abbia bisogno di una direzione. Vuole forse negarlo?”
“No, certo...”
“Quindi ammette che il suo lavoro è inutile, eppure insiste. Molto sospetto. Bene, ho tratto le mie conclusioni, la ritengo colpevole.”
“C-Colpevole? Ma di cosa?”
“Dell’essere innocente. Lei è completamente privo di reati, e con un alibi inoppugnabile. La cosa è ovviamente sospetta. Portatelo via!”
E subito delle Carte Soldato trascinarono via il Bianconiglio, troppo esterrefatto per poter dire qualcosa.

Soddisfatta dell’aver reso quel Mondo un posto migliore, Bloody Water si mise comoda sulla pedana.
“Bene, questo è fatto. Che altri casi abbiamo oggi?”
“Il Paese delle Meraviglie contro Bloody Water.”
“Oh, perdinci, il mio processo, e sono in ritardo!” Si recò al banco degli imputati dove l’avevano originariamente portata.
Normalmente spettava al Bianconiglio interpellare gli imputati, ma visto che era stato portato via in quanto colpevole dell’essere troppo innocente, la Regina stessa si occupò del processo.
“Dunque ragazza, tu sei Bloody Water?”
“Così mi chiamano!”
“Uh-uh, devi rispondere ‘Sì, maestade’. Allora, sei stata anche tu a commettere tutti quei crimini nel mio regno?”
“Sì, maestade.”
“Ah! Lo sapevo!” La Regina batté con violenza il suo scettro sul podio. “Quindi sei colpevole! E, prima che ti decapiti, perché mai avresti fatto ciò?”
“Sì, maestade.”
“Come? Oseresti insinuare che te l’ho ordinato io?”
“Sì, maestade.”
“Mi stai prendendo in giro?”
“Sì, maestade.”
“Ti sembro forse una sciocca?”
“Ecco, così su due piedi, direi di sì. Anche su un piede solo direi di sì, in realtà.”
La Regina era ormai paonazza di rabbia. Tutti i presenti tremarono, ben sapendo che la sua furia sarebbe potuta esplodere da un momento all’altro.
Ma Bloody Water fece una graziosa riverenza e proseguì in tono più conciliante: “Mi scuso se l’ho offesa, Maestà, non era mia intenzione. Ho solo eseguito alla lettera gli ordini di sua Maestà per volerla compiacere.”
Queste parole ebbero un effetto calmante sulla Regina, che si rimise a sedere serenamente e  sorrise.
“Ah, ecco, così va meglio. L’ho sempre detto che eri una ragazza perbene, sempre detto. Sembra che tu abbia capito cosa devi e non devi fare in mia presenza.”
“Ah, sì, certo.”
“Sì, maestade.”
“Nah, non c’è bisogno di chiamarmi maestade, la ringrazio. Oh, ma guarda, la bestiola!”
“Cooome? Bestiola a me?” La Regina era di nuovo pronta a perdere il controllo, quando si accorse che Bloody guardava non lei, ma un punto sopra a lei. E con suo sgomento, vide lo Stregatto appollaiato sulla sua corona, con fare sornione.
Il Gatto si stava divertendo un mondo, ma aveva deciso di dare una scossa agli eventi, giusto per il gusto di farlo. Prevedeva che l’esito sarebbe stato memorabile.
E in effetti si scatenò un putiferio, con la Regina di Cuori che urlava in preda al panico, le Carte che correvano senza una meta precisa, gli astanti che facevano sempre più chiasso, e Bloody che osservava tutto con gli occhi di un gufo stralunato. Poi schizzò in avanti, estraendo il Keyblade.
“Ci penso io, tranquilli!” E così dicendo, puntò l’arma verso la grassa sovrana e sprigionò una decina di laser, che la colpirono portandola in cielo ed esplodendo come fuochi d’artificio. Poi precipitò rumorosamente, tra una folla atterrita dalla paura e una ragazza dall’espressione soddisfatta sul volto.
Dalle macerie del podio reale emerse la colossale Regina, ormai paonazza e dall’ira incontenibile.
“TAGLIATELE IMMEDIATAMENTE LA TESTA!”
Le Carte Soldato si avventarono, ma la ragazza le bloccò. “Non azzardatevi! Ve lo proibisco!”
“Tu osi dare ordini ai miei soldati?”
“Certo! Perché in realtà Susan l’addestracespugli è solo una copertura! Io sono l’Imperatrice dei Semi!”
Gli occhi dei presenti si immobilizzarono su BW, e la Regina si fece piccola piccola, impaurita.
“L’Imperatrice?” chiese con voce tremante.
“Esatto, vengo dal lontano Regno di Sottosoprano, e secoli or sono donai queste terre al figlio del nonno di tuo nipote; il mio compito è sorvegliare i vostri reami e decidere le vostre leggi!”
“E allora dicci! Cosa dobbiamo fare, o potente Imperatrice?” Chiesero mille e più voci nella Sala delle Udienze.
“È semplice! D’ora in avanti, non ci saranno più regole o sovrani! Ho nascosto una stranagemma in giro per il Paese delle Meraviglie, e chi la trova sarà il nuovo sovrano, e farà quello che vuole! Pronti, via!”

E tutti, dalla Regina al più piccolo essere, andarono in giro per la più colossale caccia al tesoro che si ricordi. Chi li vedeva passare non faceva domande, e si univa alla caccia senza nemmeno sapere cosa si cercasse. E in effetti nessuno lo sapeva, visto che la stranagemma non esisteva nemmeno. Per molto tempo, tutti gli abitanti vagarono per lo sconfinato regno alla ricerca del fantomatico oggetto, finché non si perse perfino la memoria di ciò che si stava cercando. Quando nemmeno più l’ultimo partecipante si ricordava perché stesse correndo, tutti abbandonarono la ricerca e tornarono alla consueta follia. Solo in seguito ci fu chi indagò sul mistero e ribattezzò la Caccia al Tesoro come Caccia degli Imbecilli, nome con il quale è tutt’ora nota.
Nel frattempo, Bloody aveva capito in qualche misterioso modo che il suo lavoro lì era finito, e si apprestava a partire.
Venne raggiunta dallo Stregatto, che sghignazzava come non mai.
“Davvero i miei complimenti, Imperatrice! In molti giungono qui, in pochi se ne vanno, ma nessuno è mai arrivato e ne è diventato il capo!”
“Grazie! Ma il dovere mi chiama, ci sono posti che richiedono il mio aiuto, oneste vecchiette che abbisognano della mia guida, onesti scippatori che necessitano del mio guidare le oneste vecchiette nelle loro grinfie!”
Lo Stregatto sapeva già che avrebbe sentito la mancanza di quel fenomeno ambulante.
“Davvero bello! Ma dove andrai, ora? Di certo non in un posto a caso.”
Bloody ci pensò un po’ su.
“Naturalmente no: Bloody Water non fa mai NULLA a caso. Beh, ora che ci penso, credo di aver lasciato qualcosa in sospeso, e sarà meglio andare a vedere! C’è una vecchia conoscenza che mi aspetta, e Bloody Water non fa mai attendere gli amici!”
E pronunciata questa terrificante promessa, la ragazza salì sul suo velivolo e aprì il Portale per l’Universo sconfinato.
   
 
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