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Autore: lapoetastra    05/10/2015    1 recensioni
"Alexander Platz, Auf-widersen!
C'era la neve,
faccio quattro passi a piedi
fino alla frontiera.
Vengo con te."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marlene cammina nella cittadina buia e pressoché solitaria, stringendosi più forte nel pesante giubbotto imbottito per proteggersi dal vento freddo invernale che le sferza la candida pelle del volto come coltelli, arrossandola e screpolandola.
Una ragazza giovane e delicata come lei dovrebbe essere a casa, adesso, al caldo, e non aggirarsi tutta sola per le strade ombrose e potenzialmente molto pericolose della città semi assopita.
Ma lei non ci pensa, e continua imperterrita a camminare, incurante degli sguardi straniti e lussuriosi degli ubriachi che affollano i vicoli più reconditi, senza dar peso alle urla di dolore delle proprie gambe a causa della stanchezza e del gelo.
Marlene prosegue, a passo svelto e testa alta.
Si volta solo un attimo, ed il suo sguardo incrocia il proprio riflesso nel vetro fiocamente illuminato di una vetrina.
Distoglie subito gli occhi, rabbrividendo.
Non sembra neanche più lei, ora, con quelle borse scuse che testimoniano la pressoché mancanza totale di sonno ed il viso smunto e smagrito di chi ha trascorso troppi giorni senza mangiare a sufficienza.
Il fatto è che Marlene non sa se vuole davvero vivere, non da sola, non senza di lui, che adesso è perso per sempre.
Finalmente giunge a destinazione.
Si ferma, con il respiro corto.
Il muro si staglia imponente di fronte a lei, che si sente così piccola ed inutile a confronto di tutta quella maestosità, che la affascina ed insieme la disgusta, perché è a causa sua e della sua mole se non può abbracciare il ragazzo che ama.
Sono stati insieme tanto, loro due, prima di essere forzatamente divisi, eppure in tutto quel tempo Marlene non gli ha mai chiesto informazioni circa i suoi gusti musicali.
Non le era sembrato importante, in quei rari e bellissimi movimenti in cui erano soli, ma ora… ora, il fatto di non saperlo la distrugge, perché sa che ha perso la sua occasione di farlo, dato che non lo rivedrà mai più.
Ha scritto tale domanda con dita tremanti su un piccolo foglio di carta, che ora attacca delicatamente al muro.
Marlene sa, Marlene sente, che lui è lì, dall’altra parte, e forse quelle tre parole giungeranno direttamente al suo cuore e la domanda troverà finalmente una risposta.
La ragazza fissa la scritta sul biglietto con occhi lucidi, poi se ne va, scomparendo tra le ombre notturne.
Non sa spiegarsene il motivo, ma mentre cammina verso casa non riesce a smettere di pensare che a Berlino est di sta male. Male davvero.
Il foglietto di carta intanto rimane lì, solo.
Tre parole.
Una sola domanda.
 
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