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Autore: PhantomSnow    15/02/2009    11 recensioni
Uchiha Sasuke, a causa di problemi finanziari, è costretto, suo malgrado,ad accettare l’offerta di Namikaze Minato. Dovrà sposare Naruto in cambio del denaro offertogli e di un futuro sicuro per propria famiglia. Naruto non renderà affatto le cose più semplici e rifiuterà questo matrimonio, soprattutto perché senza amore. Fra incomprensioni e felicità di facciata riuscirà l’ amore a trionfare, o verrà sostituito dai soli interessi? SasuNaru AU
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Traduzione, AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6-Stolen moment
Inconvenience of an Arranged Marriage
_Stolen Moment_

Sbatté le palpebre verso le luci fastidiose che gli stavano colpendo la faccia e si girò per seppellire il naso nel cuscino vicino a sé. Il cuscino aveva un piacevole profumo muschiato, così sensuale che stuzzicava i suoi sensi. Naruto sbatté nuovamente le palpebre e annusò valutando, accoccolandosi più vicino ad esso. Il cuscino odorava come Sasuke, ma come poteva essere? Poi di colpo, tutto quello che era successo la notte scorsa lampeggiò dietro le sue palpebre chiuse. Rotolò di lato e cadde dal letto, proprio quando la porta della sua camera si apriva. Naruto guardò in su con orrore, dato che era esposto sul pavimento come mamma l’ aveva fatto.

Sasuke esitò sulla porta, la sua mano ancora sul pomello, poi sollevò un sopracciglio e sorrise furbescamente a Naruto. “Beh, non è questo un buon segno?” lo stuzzicò e le sue labbra si curvarono leggermente in un sorriso, mentre Naruto sollevava la faccia verso di lui. Sasuke diede a Naruto un sguardo d’apprezzamento, quando fece correre i suoi occhi pieni di desiderio sulla nudità del biondo.

“Bastardo!” borbottò Naruto, tirandosi su con l’ aiuto del letto. Sfuggì allo sguardo di Sasuke e ci fu un imbarazzante rossore sul suo naso. Naruto afferrò il lenzuolo per coprirsi. “Non si bussa?” grugnì Naruto.

Sasuke rise e camminò verso il letto, accomodandosi sul bordo, non aspettandosi di spaventare Naruto, “Dobe, ho visto tutto la scorsa notte e anche di più” disse scuotendo entrambe le sopracciglia verso di lui in modo allusivo.

La bocca di Naruto cadde. Sasuke lo stava provocando, lo derideva e stava facendo in tutto e per tutto il bravo ragazzo. “Sto per morire?” chiese in modo sospettoso, ancora non credendo che qualche bacio e un pompino avessero fatto un cambiamento di 360 gradi in Sasuke. L’imbarazzante rossore di Naruto si diffuse sulle sue guance quando si ricordò chi esattamente era, che aveva avuto la parte migliore del patto della scorsa notte.

Sasuke rotolò gli occhi e sospirò. “Avanti, alzati, è mezzogiorno. Il pranzo sarà pronto in circa trenta minuti, “ disse.” Oh, e lavati i denti. Dopo la notte scorsa, non voglio mai più baciarti con te che sai di vomito” aggiunse, facendo una faccia disgustata.

Si girò per andarsene, proprio quando Naruto afferrava un cuscino dal letto e glielo lanciava. Il bastardo, essendo la persona perfetta qual‘era, semplicemente fece un passo a lato e il cuscino colpì il pavimento innocuamente.

Sasuke risparmiò a Naruto uno sguardo cupo da sopra la sua spalla, “Non farlo mai più, Naru-chan, o potrei domandarti che mi ritorni il favore della scorsa notte” lo minacciò.

Naruto indietreggiò sul letto con un broncio. Pervertito, ho sposato un pervertito! Ma in qualche modo questa consapevolezza non preoccupava per niente Naruto. Guardò Sasuke finché non camminò oltre la porta e poi Naruto corse verso il bagno per lavarsi per li pranzo.

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Il tavolo da pranzo era elegantemente preparato quando Sasuke arrivò. Diede a sua madre uno sguardo curioso; non avevano mai mangiato così formalmente durante la settimana. Scosse le spalle e lasciò correre quando si sedette alla fine del tavolo.

“Caro, stai benissimo oggi, hai avuto una buona notte?” gli chiese sua madre.

Itachi ridacchiò e Sasuke voltò gli occhi verso di lui, mentre rispondeva a sua madre. “Non proprio, ho portato del lavoro a casa con me così non devo andare in ufficio oggi.”  Sposto la sua attenzione da quel pazzo del fratello, che sembrava avere un attacco proprio in quel momento e spostò i suoi occhi verso l’ entrata della sala da pranzo. “Itachi, sto per chiederti di spostarti” disse, i suoi occhi ancora sulle doppie porte di quercia.

“Spostarmi?” domandò Itachi. Di solito si sedeva dall’ altro lato di Sasuke, lasciando sua madre sedere alla destra e Naruto si sedeva sempre a fianco a lei, Itachi condivise uno sguardo con sua madre, i quali occhi sembravano brillare con qualcosa che era ovviamente sfuggita dalla mente di Itachi. “Perchè vuoi che mi sposti?” chiese lentamente, confuso.

“Siediti sulla sedia di fronte a me. Tu sei l’ altro erede Uchiha, Naruto si siederà alla mia sinistra” rispose con nonchalance.

Le labbra di Itachi si curvarono in un sorriso. “Oh, il chibi ha finalmente perso il suo giusto posto al tuo fianco, come tua moglie?” lo provocò, i suoi occhi amichevoli e inquisitori.
Sasuke lo ignorò quando le porte si aprirono e Naruto apparì dopo di loro.

Naruto, avendo sentito di sfuggita l’ ultima parte della conversazione, camminò verso Itachi e lo schiaffeggiò sulla testa con il palmo aperto, borbottando, “Non sono sua moglie!”

“OUCH!” Itachi si alzò in fretta, sfregando la sua povera, troppo abusata testa. Spinse in fuori la sedia per Naruto, che si sedette lentamente.

“Non ti sto per mordere, Dobe!” disse Sasuke impazientemente, i suoi occhi vagarono ancora una volta sulla figura di Naruto. Il dobe indossava una brillante maglia a maniche corte arancione con degli sbiaditi blue jeans. Stava bene in arancione, qualcosa che Sasuke faticava a credere.

Naruto si sedette, fulminando Sasuke.

Itachi rise quando prese la nuova sedia, mentre Mikoto solo ridacchiò.

“Smettila di chiamarmi dobe!” insistette Naruto, gli occhi fiammeggianti.
 
Sasuke lo ignorò e si sporse in avanti per baciare le invitanti, imbronciate labbra del dobe. “Hmmm, menta fresca” disse Sasuke ad alta voce, leccandosi le labbra.
 
Naruto arrossì e guardò giù verso il suo piatto.

Tornarono tutti tranquilli quando i domestici servirono il pranzo.

C’era un aria di appagamento che circondava Sasuke, la quale Mikoto, Itachi e i domestici notarono immediatamente. Era ancora silenzioso come sempre, i suoi occhi non davano nulla, fino a che, non si fermavano su Naruto. E questo succedeva spesso durante il pasto.

Mikoto notò brevi lampi di calore prima che la maschera di Sasuke tornasse giù in fretta. Vide anche la confusione nei suoi occhi, ogni volta che si fermavano su Naruto. E anche se Naruto continuava a tenere gli occhi sul suo piatto, Mikoto notò che ogni volta che Sasuke lo guardava, le guance già arrossate di Naruto si scurivano di colore. Notò anche che pure Itachi occhieggiava la coppia  e se conosceva suo figlio, si stava congratulando con se stesso per il lavoro ben fatto. Mikoto scosse la testa divertita. Era stato Naruto a  tirare fuori quelle belle emozioni in Sasuke e non certo l’ astuzia o le macchinazioni di Itachi. Tuttavia lei avrebbe lasciato che Itachi continuasse a credere che aveva qualcosa a che fare con tutto quello.
 
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Sasuke aspettò impazientemente che Naruto finisse il suo pasto; voleva prendere quell’ idiota biondo tra le sue braccia e baciarlo intensamente.

Quando Tsuki, la loro cameriera, venne per raccogliere le stoviglie, Naruto spinse il suo piatto via e dichiarò, con un sorriso, che era stato il miglior pasto che avesse mai avuto.

Tsuki fece una risatina e arrossì, con molto fastidio di Sasuke.

“Tsuki, per favore finisci il tuo lavoro” disse, piuttosto rudemente.

Tsuki affrettò il passo piena di paura.

“Ehi, non sei molto carino!” accusò Naruto.

Sasuke lo fulminò. A Naruto piaceva lei? I suoi occhi si strinsero. Avrebbe licenziato presto la ragazza.

“Vieni” disse, alzandosi.

Naruto era furioso. Il bastardo lo stava ignorando, facendo il rude e orinandogli cose come se fosse un cane. Lui non era uno di quei noncuranti zombie che lavoravano per Sasuke. “Non parlarmi così!” si alzò e camminò più vicino a Sasuke. “Sei così maleducato!” dichiarò.

Sasuke continuò a mantenere la calma. “Ho detto vieni!” si allungò in avanti per afferrare Naruto, ma il biondo camminò indietro fuori dalla sua presa.

“Guarda, non sono un cane e certamente non sono qui per piacere tuo!” si girò via da Sasuke con un colpo secco e camminò velocemente verso le porte.

Mikoto per poco non incitò a voce alta il biondo. Se stava cercando di intrappolare Sasuke, allora stava facendo un buon lavoro.

Itachi,  ad ogni modo, sbatté la testa sul tavolo.

Mikoto ruggì internamente una risata, quando Naruto si voltò e tirò fuori la lingua verso Sasuke.

Le palpebre di Sasuke fremettero, rapidamente. “Torna qui!” gridò.

Naruto lasciò una mano sul pomello della porta, ma non colse l’ opportunità di girarlo, perchè di colpo una mano venne sulla sua. Sasuke era dietro di lui e le sue prossime parole, sussurrate sul retro del collo di Naruto, fecero rizzare ogni pelo del suo corpo.

“Sei così infantile!” Sasuke voltò lentamente Naruto, mentre i suoi occhi lo fulminavano ferocemente.

Naruto inghiottì con difficoltà, ritrovandosi di colpo la gola secca. Niente di buono poteva venire dal far diventare Sasuke così arrabbiato, tanto che la vena della sua fronte sembrava pulsare. Beh, c’era un solo modo per uscire ora da quella situazione e così Naruto prese un respiro profondo e sperò che Mikoto stesse bene. Premette le sue labbra su Sasuke. Era il primo bacio fra di loro che iniziava Naruto.

Fu un corto, casto bacio, ma un basso ringhio eruppe dalla gola di Sasuke quando Naruto smise. Naruto guardò verso Sasuke con stupore. Sasuke aveva gli occhi chiusi. con le mani leggermente a pugno ai suoi lati e il suo respiro era aspro. Era stato solo un piccolo, quasi insignificante, bacio. Solo un premersi di labbra contro labbra. Ma Sasuke aveva mostrato questo tipo di reazione ad esso. Naruto non ebbe la chance di soffermarsi più a fondo su come poteva usare questo a suo vantaggio, perché si bloccò di colpo quando fu preso per un braccio.
 
Sasuke aprì la porta e trascinò un protestante Naruto per il soggiorno e poi fuori davanti alla porta. Non disse una parola mentre camminavano, beh, Sasuke camminava e Naruto veniva trascinato. Sasuke bloccò gli insidiosi lamenti e le domande  di Naruto. Naruto era così impegnato a farneticare che non realizzò nemmeno che erano diretti verso le stalle, fino a che Sasuke non lo spinse di fronte a lui e lo lasciò andare.

“Non voglio stare qui,” dichiarò Naruto incrociando le braccia al petto e voltando via la faccia dalle stalle.

Proprio allora un alto grido e un stridere di un cavallo si udirono. Le porte delle stalle si aprirono di scatto quando Kyuubi galoppò fino a Sasuke e Naruto.

“KYUUBI!” urlò Naruto quando corse per incontrare il cavallo, con molto orrore di Sasuke.

Prese un profondo respiro, sperando che il cavallo, o il suo padrone, avesse abbastanza buon senso per fermarsi prima di collidere uno contro l’ altro.

Il cavallo si fermò quando furono vicini, nitrì rumorosamente e batté gli zoccoli in eccitazione.

Naruto mise le braccia attorno al collo del cavallo e strinse, in modo non troppo leggero, ma leggero abbastanza, per rassicurare se stesso che il suo cavallo, il suo grande Kyuubi, era tornato.

“Oh, Kyu, mi sei mancato!” baciò il collo del cavallo ripetutamente e al cavallo sembrarono piacere le attenzioni di Naruto.

Naruto passeggiò fino a loro, ma il cavallo di colpo soffiò dalle froge e si impennò, indietreggiando da lui. Sasuke riuscì ad afferrare Naruto quando fu gettato indietro.

“Cavolo, Sasuke, l’ hai spaventato” lo sgridò.

Il moro guardò Naruto in disaccordo prima si scuotere la testa e aiutare Naruto ad alzarsi sui propri piedi. Il cavallo occhieggiava Sasuke con sospetto, così Sasuke decise che avrebbe lasciato entrambi da soli. “Okay, sei felice adesso?”chiese strascicato.

Naruto lasciò le redini del cavallo e si lanciò verso Sasuke, abbracciando forte l’ uomo. “Grazie, grazie, grazie, grazie!” ripeté ancora e ancora.

Kyuubi diede uno sbuffo furioso. Il suo umano stava attualmente abbracciando quello che lo aveva portato via dal suo umano dal pelo e dal colore strano.

Sasuke spinse via Naruto da se gentilmente. “Penso che il cavallo sia geloso, dobe”

Naruto gli fece un gran sorrido e guardò verso Kyuubi, che si era voltato via da loro stizzito. “Potresti aver ragione, bastardo!” camminò verso il cavallo e cominciò ad accarezzarlo gentilmente.

Sasuke non seppe come mai si sentiva improvvisamente ansioso, ma lo era. Sperò  di aver fatto la scelta giusta nel riportare indietro quel cavallo pericoloso. “Naruto!” chiamò, la sua voce stranamente rauca e emozionata.

Naruto si voltò per guardarlo.

“Stai attento” finì Sasuke.

Naruto annui e salì felicemente sopra il cavallo già sellato. Fece a Sasuke un cenno prima di spronare gentilmente Kyuubi in avanti.

Sasuke trattenne il respiro, guardando mentre Naruto prendeva il sentiero per cavalli che c’era dietro le stalle.

“Mandate qualcuno a controllare fra un ora circa,” ordinò Sasuke a Sai prima di voltarsi indietro verso la magione.

Il giorno dopo era sabato e c’era il party di Neji, ma oggi aveva ancora del lavoro da fare.” Almeno ora Naruto non sarà una così grande distrazione,” pensò ad alta voce, ma storse la bocca quando un urlo felice si sentì da lontano. Poi di nuovo, sperò di aver fatto la cosa giusta nel riportare al dobe il suo cavallo.
 
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Sasuke sembrava compiaciuto quando Naruto disse a Mikoto e Itachi tutto riguardo alla sua sorpresa. Naruto era felice, splendeva di felicità, e il fatto che Naruto fosse felice, faceva sentire Sasuke sorprendentemente contento. Ad ogni modo, la felicità di Naruto avrebbe potuto appassire un poco dopo che gli avesse detto della festa di Neji. Lo sguardo di Sasuke cadde sulle labbra di Naruto. Guardò con vivo interesse quando il biondo parlò con movimenti esagerati a Itachi e sua madre.

Sasuke si schiarì la voce rumorosamente e tre paia d’occhi si voltarono verso di lui. “Temari mi ha chiamato oggi pomeriggio,” disse, notando in quel momento come Naruto si fosse irrigidito al menzionare il nome di lei. Sasuke continuò, “Siamo stati invitati al party a sorpresa di Neji.”

Mikoto accarezzò la mano di Naruto, che si era stretta fermamente sul tavolo.

Itachi diede a Naruto uno sguardo circospetto, ma non disse nulla.

“Certo, caro, sappiamo tutti che Neji è un tuo caro amico. Allora quand’è il party?” chiese lei.

Naruto si alzò. “Penso che andrò a letto presto,” li infermò.

Tutti lo guardarono, sorpresi.

“Ma, Naruto, caro, non hai finito la tua cena.” Mikoto sembrava preoccupata.

L’ uomo biondo sorrise, non aspettandosi che Mikoto si preoccupasse. “Ho mangiato a pranzo e veramente, Mikoto-san, non sono affamato.” S’inchinò prima di lasciare la sala da pranzo.
I tre Uchiha erano silenziosi, ma Itachi dava a Sasuke uno sguardo pieno di significato. “Non lo segui?” chiese, i suoi occhi neri erano turbati e fissavano Sasuke.

“Quello che faccio con mio marito è affar mio, non tuo,” replicò Sasuke in modo calmo. Ma i suoi occhi brillavano di pericolosi segnali quando prese le sue bacchette. La faccenda era chiusa per quanto lo riguardava. Per cambiare argomento, rispose alla domanda di prima della madre. “Il party è domani alle otto.”

Mikoto annuì in comprensione e saggiamente decise di non dire niente riguardo Naruto. Suo figlio lo avrebbe capito e lei era sicura che avrebbe detto la cosa giusta a Naruto, e se non l’ avesse fatto, lo avrebbe eliminato dal suo testamento.
 
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La camera era scura quando Sasuke vi entrò. Cercò la lampada che era vicina alla credenza e l’accese. La stanza divenne illuminata e poté vedere Naruto sotto le coperte. Sasuke andò in bagno per usare i servizi e fu compiaciuto nel notare che la sua vestaglia era appesa dietro la porta. Quel mattino aveva dato l’ordine di spostare i suoi vestiti dalla camera degli ospiti alla loro camera da letto.

Si lavò i denti e si svestì lentamente. Prese la vestaglia azzurra e se la mise, poi chiuse la porta dolcemente. Sasuke stette in piedi ad osservare il bozzolo nel letto, che era Naruto, poi camminò verso dì lui. Si tolse la vestaglia e la piegò ordinatamente appoggiandola sul comodino a fianco al letto. Alzò le coperte e scivolò nel letto, allungando le braccia per accoglierci Naruto. Sasuke si sentì divertito quando Naruto s’irrigidì, poi si girò furioso per fronteggiarlo, scansando le mani di Sasuke.

“Cosa credi di fare qui?” gli sibilò Naruto.

Sasuke gli diede uno sguardo beffardo e interrogativo. “Stare sdraiato con mio marito” disse di nuovo, raggiungendo il biondo in modo da tirarlo vicino.

Naruto era così attonito che non lottò contro di lui, ma appena una sua mano toccò il pallido petto, un rossore apparve sulle sue guance. “Sei nudo!” gli disse con tono accusatorio.

“Hn” le mani di Sasuke serpeggiarono sotto la maglia grigia di Naruto.

Naruto si spinse via da Sasuke. “Che stai facendo?”

Il tondo di panico nella voce di Naruto confuse Sasuke. “Cerco di spogliarti” fu la calma risposta.

Naruto si tirò giù dal letto, quasi cadendo nella fretta. Stette in piedi guardando giù verso Sasuke. “Sei pazzo?”

Scuri occhi che fissavano in modo evidente il pigiama di Naruto. “No, però voglio avere un rapporto più fisico con il mio meraviglioso marito”

Occhi blu si allargarono in disaccordo. “Fisico? Fisico?” urlò. Che stava pensando Sasuke? Che ricomprargli Kyuubi e fargli un pompino gli dava il diritto di dormire con lui? Aveva dimenticato il bastardo tutte le altre cose che aveva fatto e detto?!

Sasuke si puntellò con il suo gomito destro. “Naruto, qual è il problema? Sono attratto da te e tu sei attratto da me, allora cosa c’è ?” non pensava che gli occhi di Naruto potessero ingrandirsi ancora di più e il dobe attualmente sembrava veramente attraente nella sua maglietta grigia e nei suoi pantaloni in plaid a disegni.

L’ uomo aveva avuto l’ impudenza di venire da lui adesso, adesso, dopo avergli detto che avrebbero visto Temari presto. Se Sasuke voleva del sesso, poteva dannatamente andare ad averlo da quella donna! Okay, sembrava irragionevole persino a se stesso, ma non poteva solo saltare nel letto con Sasuke. Aveva un pò di orgoglio e dignità, concedendo che non era molta quando venne da Sasuke, ma maledizione, era geloso, geloso di quella strega!

Sasuke osservò mentre flash di quello che Naruto stava pensando si mostravano  sul suo intero volto. Il dobe non aveva ancora imparato a nascondere i suoi sentimenti. Sospirò e si alzò. Naruto voltò la faccia via da lui, divertendolo molto. Le labbra di Sasuke si curvarono, ma non voleva imbarazzare ancora di più il dobe, così ricompose la sua faccia in quella che sperava essere una calma e amichevole espressione. Camminò intorno al letto e stette in piedi pochi centimetri lontano da Naruto.

“Dobe, non salterò nel letto con Temari. E’ sposata con il mio miglior amico e io sono sposato con te, ricordi?” iniziò, avvicinandosi di un passo al biondo. Raggiunse e cullò il volto di Naruto, forzandolo a guardarlo. “Lei non esiste tra di noi, non in questa camera o in nessun posto per quanto ne concerne” finì, la sua voce rauca.

Naruto cominciò a sentirsi sedotto dalla voce morbida di Sasuke, dal suo tocco gentile, e dal desiderio che poteva vedere in quegli occhi oscuri. “Ma tu l’ amavi!” insistette Naruto, guardando mentre i seduttivi occhi di Sasuke vacillavano per un momento, prima di essere morbidamente nascosti.

“Una volta, molto tempo fa”  si scrollò Sasuke. “Non farei mai niente per ferire Neji, penso” aggiunse quando vide Naruto guardarlo in disaccordo, così certo che il moro la amasse ancora.
Naruto rinunciò e si fuse in Sasuke, che lasciò cadere le mani dal viso di Naruto per accogliere il biondo fra le sue braccia.

Sasuke premette un bacio sopra la testa di Naruto. “Devi fidarti di me Naruto... fidati di me.” Le sue mani ancora una volta serpeggiarono sotto la maglia di Naruto, godendosi il calore del morbido petto del biondo. Mentre Sasuke aveva una leggera spruzzata di peli sul petto, Naruto non ne aveva e Sasuke amava la sensazione della pelle morbida sotto le punte delle dita.

Quando gli tirò via la maglietta, Sasuke tenne gentilmente Naruto un pò di centimetri lontano sé.

Rimasero a guardarsi l’un l’altro, entrambi respirando aspramente.

Naruto timidamente fece correre i suoi occhi sul corpo di Sasuke, notando il rapido salire e scendere del suo petto, lo stomaco piatto, le muscolose eppure magre cosce e la fremente virilità. L’ uomo era meraviglioso, era tutto quello che Naruto aveva immaginato sarebbe stato e Naruto si chiese come ci si doveva sentire ad essere presi da lui, ad averlo dentro il proprio corpo e d’ improvviso si sentì un pò preso dal panico.

“An-andiamoci piano, Sasuke, no-non voglio che ci siano rimpianti tra di noi” disse con voce tremante, incapace di alzare lo sguardo dall’ impressionante asta tra le cosce di Sasuke.

“D’accordo, vogliamo andare a letto adesso?” chiese Sasuke, afferrando la mano di Naruto e  conducendolo verso il loro letto.

Naruto annuì e si concesse di piombarci sopra.

Sasuke andò nel letto, poi si leccò le labbra quando vide che il dobe stava lentamente sbottonando il suo pigiama, assieme con i boxer neri, esponendosi allo sguardo scuro che sembrava divorarlo.

“Vieni, Naruto” gli fece segno Sasuke, alzando le coperte e aspettando che il biondo vi scivolasse dentro. Si girò verso il biondo e gentilmente si mise sopra di lui. Sostenendo il proprio peso con i gomiti, separò le cosce di Naruto e ci scivolò in mezzo.

Entrambi boccheggiarono quando la bruciante sensazione di pelle nuda su pelle nuda li colpì.

Naruto si sentì duro immediatamente e arrossì quando il pene di Sasuke si indurì contro il suo.

Sasuke dondolò il bacino avanti contro Naruto, i loro peni che scivolavano assieme crearono una deliziosa sensazione.

Naruto si morse l’angolo del labbro inferiore, i suoi occhi blu si scurirono quando un lampo di desiderio travolse il suo corpo. Gemette quando Sasuke arrivò giù tra di loro ed afferrò entrambi i loro peni nella mano.  Il corpo di Naruto sobbalzò verso l’ alto quando Sasuke iniziò a far scorrere la sua mano su e giù su entrambi i membri induriti. Era insopportabilmente caldo e i suoi fianchi sembravano muoversi a ritmo dei colpi di Sasuke.

Stava facendo diventare Naruto pazzo, la continua sensazione delle mani di Sasuke che lo toccavano così intimamente. Sentì l’ umidità dei loro peni contro la pelle bruciante. Naruto era in paradiso e il suo sangue sfrigolò quando il movimento delle mani di Sasuke aumentò di velocità, diventando più disperato. L’ uomo più grande si mosse contro di lui freneticamente, i loro petti scivolando l’uno contro l’ altro quando entrambi si mossero con urgenza.

La bocca di Naruto si aprì, il suo respiro era superficiale e notò, con gli occhi semi chiusi, che anche Sasuke stava respirando in modo irregolare. Si chiese se Sasuke si sentisse bene almeno la metà di lui a quel movimento. Labbra si premettero in modo urgente sulle sue e Naruto boccheggiò, permettendo l’accesso alla lingua di Sasuke alla sua bocca. Il biondo gemette con desiderio, sentì lo stomaco stringersi quando la sua virilità crebbe.

“Sa-Sasuke!” urlò, versando il suo seme su di loro.

Sasuke non durò molto più e con un una spinta finale venne, gemendo rumorosamente. Crollò sopra Naruto, che si era sdraiato sul letto esausto dalle loro attività. Lentamente, e quasi in modo riluttante, si sdraiò giù a fianco di Naruto.

Non parlarono e dopo un pò, Sasuke si alzò e si diresse verso il bagno.

Gli occhi di Naruto cominciarono a lacrimare. Aveva fatto qualcosa di sbagliato? Si chiese. Mise un braccio sugli occhi quando Sasuke tornò in dietro, tornando a letto. Naruto scattò quando un tiepido indumento fu poggiato sul suo stomaco. Aprì gli occhi per vedere Sasuke pulirlo gentilmente, facendo correre l’ asciugamano sul suo stomaco e in mezzo alle sue gambe. C’era uno sguardo soddisfatto sulla faccia di Sasuke e l’ uomo baciò Naruto morbidamente mentre lo puliva.

“Non vogliamo attaccarci assieme mentre dormiamo”  spiegò Sasuke mentre finiva, poi gettò l’ asciugamano dal suo lato. Prese di nuovo  Naruto tra le braccia. “Dormiamo adesso, dobe” ordinò, chiudendo gli occhi.
 
Naruto si accoccolò più vicino e chiuse gli occhi, cadendo in un profondo sonno, senza sogni.
 
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Itachi era stupito dalla trasformazione che il chibi sembrava aver causato a suo fratello durante la notte.  In quegli occhi scuri non c'era più l’ombra di quello sguardo duro e tetro che li caratterizzava, ma c'era attualmente un sorriso sulla faccia di Sasuke quando lo incontrò quel mattino."Il sesso deve essere stato buono!" disse, divertito dall'improvviso rossore sulla faccia di suo fratello.

Sasuke lo fulminò. "Fatti gli affari tuoi!"disse perdendo il controllo.

Itachi sorrise. Era sempre divertente andare sotto l' emozionalmente repressa buccia di Sasuke. Aprì la bocca per fare un altro rumoroso commento, ma l' entrata di sua madre e di Naruto nella sala da pranzo lo fermò. Quando mangiarono, Itachi non poté fare a meno di notare quanto premuroso Sasuke fosse con Naruto, domandandogli se aveva dormito bene e consigliandogli di provare gli tsukemono. Sasuke si piegò anche in avanti per mangiare il riso appiccicato sulle labbra di Naruto. E a quella scena aveva notato che sua madre aveva brillato in approvazione.
Naruto arrossì e baciò timidamente Sasuke.

"Beh, non è questo il ritratto della felicità coniugale!" una voce bassa baritonale gli interruppe. Kakashi camminò verso di loro con indosso un vestito.

Mikoto immediatamente ordinò più cibo per l' uomo quando si sedette vicino a Naruto.

Kakashi afferrò un paio di  bacchette e rubò un pò di riso dalla ciotola di Naruto. Ignorando lo  sguardo fulminante che il biondo gli diresse. “Mmm, veramente delizioso.” Kakashi strizzò l’occhio a Naruto, che brontolò riguardo all’ amico pervertito del bastardo. Kakashi decise di cambiare sedia e si sedette a fianco di Mikoto, pensando di essere salvo vicino a lei.

“Kakashi-san, dove sono le sue buone maniere?” chiese Mikoto gentilmente, quando la cameriera finì di servirlo.

Kakashi fece un largo sorriso, i suoi occhi male assortiti brillarono. “Itadakimasu!” disse prima di mangiare con avidità.

Sasuke rotolò gli occhi e rivolse la sua attenzione su Naruto ancora una volta. Aggrottò le sopracciglia quando notò quanto poco avesse mangiato il biondo. Così non andava, aveva bisogno del dobe in salute per le loro attività notturne. “Dobe, qui, prendi un pò di zosui.” Sasuke spinse la ciotola verso Naruto, che la osservò irritato.

“Stai cercando di farmi diventare grasso?!” chiese, imbronciando il volto, ma prese comunque la ciotola ed iniziò a mangiare.

Sasuke lo guardò soddisfatto.

“Wow, è incredibile. Da quando sei diventato mamma chioccia?” chiese Kakashi.

Tutti lo ignorarono, erano troppo di buon umore.

Sasuke rise quando Naruto tentò di portare un enorme pezzo di carne alla sua bocca. Il dobe continuava a farlo cadere nella sua ciotola.

Naruto brontolò all’offensivo pezzo di carne.

Sasuke prese le sue bacchette e lo tirò su, offrendolo a Naruto.

Le bacchette di tutti gli altri erano cadute rumorosamente sul tavolo quando avevano sentito Sasuke ridere. Sasuke, che di solito non mostrava un umanità del genere e di certo non davanti ad un gruppo di persone.

Naruto sentì i loro occhi su di sé, prese il morso offertogli e lentamente iniziò a masticare.

“Oh, wow, Iruka non ci crederà” disse Kakashi, rompendo l’improvviso silenzio. C’era un espressione perplessa sulla faccia dell’uomo, che fu presto cancellata quando uno sguardo di pura malizia prese il posto. “Hai finalmente fatto centro con questo delizioso corpo, vero?” chiese ridendo follemente.

Naruto arrossì.

Sasuke sorrise malizioso.

Mikoto prese le sue bacchette e colpì Kakashi sulla testa.

“OUCH!” esclamò l’ uomo, strofinandosi il capo.

Itachi fece l’ occhiolino con simpatia, ma era contento che non fosse stata la sua testa a venir picchiata.

“Sei così pervertito!” Naruto mosse un dito accusatorio verso Kakashi.

Kakashi  alzò le spalle, dando a Naruto uno sguardo con occhi da cucciolo, mentre iniziava innocentemente a mangiare.

Il pasto continuò in silenzio, ogni tanto Sasuke avrebbe lanciato uno sguardo acceso a Naruto e Naruto sarebbe arrossito, ma non successe nient’altro al di fuori della normalità.
 
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Nel suo ufficio, Sasuke stava seduto sulla sua sedia, mentre Kakashi sedeva di fronte a lui, osservando la soddisfazione sulla faccia di Sasuke.

Kakashi era stato quasi riluttante nell’ introdurre il soggetto per cui era venuto. Si abbassò per afferrare la valigetta e portare fuori vari documenti. “Ho finito con il possesso di proprietà. Naruto è vincolato a vita con questi documenti. Ho solo bisogno che firmi” iniziò,  sfogliando le pagine dove Sasuke aveva bisogno di firmare. Quando Sasuke firmò, Kakashi nervosamente spinse fuori un secondo plico di documenti verso di lui. “I suoi avvocati hanno scritto le carte del divorzio. Questi non sono i documenti finali; ma vogliono che li guardi e che si assicuri che vadano incontro alla sua approvazione.”

Sasuke guardò giù alle carte con uno sguardo pensieroso sul volto.  Li sfogliò, leggendo le differenti parti qui e lì prima di risistemarle. “E’ tutto, Kakashi?” chiese.

Kakashi sentì la rabbia nel comportamento di Sasuke. Stava trattando l’ intera cosa con indifferenza. “No, ti consiglio di fermare qualsiasi cosa tu stia facendo con il piccolo, se hai intenzione di andare avanti con il divorzio!” si alzò, il disappunto chiaro nei suoi occhi.

Sasuke portò le sue sopracciglia ad aggrottarsi. “Non pensare che perchè tu sei un valido impiegato puoi parlarmi in questa maniera. Cosa faccio con Naruto sono affari miei e miei soli!”

Sbatté le mani sulla sua scrivani e spinse via la sedia da lui.

Ci fu un freddo silenzio tra di loro, poi Kakashi sospirò. “Pensavo che fossimo più di questo, ma immagino di essermi sbagliato” prese la sua valigetta dal pavimento. “Stia attento, Uchiha-san.”

Sasuke si ritirò.

“Sta giocando col fuoco e potrebbe venir bruciato” lo avvertì Kakashi quando se ne andò.

Sasuke spazzò via il contenuto della scrivania violentemente. Si  sparse al suolo, tutto eccetto le carte sigillate del divorzio. Sasuke stette in piedi osservandole quando turbinarono leggermente sul pavimento, come a beffarsi di lui.
 
Continua...
 
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Eccoci qui! Cominciavate a disperarvi vero? Noi pure...XD Sono passati secoli da quando abbiamo aggiornato, ma siamo entrambe piene di impegni e mettersi d’accordo per la pubblicazione non è un affare da poco no? E’ un periodo molto intenso per tutte e due, per cui, ci scusiamo per non aver aggiornato prima, e ancora di più per non aver potuto rispondere ai vostri commenti, che sono stati numerosi e PARECCHIO  graditi! (piccolo invito a non smettere di inviarceli XD). Tutti quanti naturalmente saranno spediti e letti dalla scrittrice della storia (PhantomSnow) sicuramente. Perciò, diteci se vi è piaciuto il capitolo mi raccomando!!!!

Byebye
Shinku66, Pollon138
  
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