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Autore: Risa Lily Angelie    08/10/2015    1 recensioni
Una piccola OS senza pretese.
Un momento estivo tra James e Dominique.
***
Perché sì, a primo impatto si potrebbe dire che Dominique sia una ragazza impacciata, quasi goffa, che non ha nulla in comune con i modi di fare aggraziati e femminili di Fleur: tuttavia, James sa che non è vero.
Quando la vede cucinare con tanto impegno, od osserva il suo modo di sfogliare le pagine del suo libro preferito, il ragazzo non può proprio far a meno di notare quanto siano delicati i suoi gesti.
Non in modo eccessivo come quelli della madre, indubbiamente; tuttavia, hanno un qualcosa che tolgono qualsiasi dubbio sulla sua discendenza Veela.

***
[James/Dominique]
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, James Sirius Potter | Coppie: James Sirius/Dominique
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Alle persone silenziose
e a quelle che non lo sono mai abbastanza.
 



You are too quiet, Dominique.
[ You're not quiet enough, James. ]




Di James si possono dire tante cose: che sia molto bravo nel Quidditch, che sia impaziente, dannatamente orgoglioso, cocciuto e testardo. Che abbia il viso d'angelo, che ai suoi tempi gli ha fatto evitare molte punizioni - perché sì, i suoi anni ad Hogwarts li ha passati a fare una marea di scherzi; che prenda tutto sullo scherzo.
Davvero, su James si possono dire tante, tante cose.

Quello che nessuno sa, è che James sia un ragazzo attento: è un acuto osservatore, per quello sa sempre quali siano gli scherzi migliori da fare, indovina sempre i regali giusti e conosce le debolezze di tutti.

Un'altra cosa che nessuno - o quasi - sa, è che, in particolare, a James piace guardare Dominique: lei neanche ci fa caso, ma spesso e volentieri lui resta quasi incantato a fissarla.
Sul divano del salotto della Tana, con le caviglie malamente incrociate sul tavolo a leggere qualche libro mentre addenta una mela. In cucina, mentre prepara i suoi famosi biscotti: in quei casi, silenziosamente, si limita ad appoggiarsi allo stipite della porta, restando ad osservare quei movimenti sorprendentemente leggeri.

Perché sì, a primo impatto si potrebbe dire che Dominique sia una ragazza impacciata, quasi goffa, che non ha nulla in comune con i modi di fare aggraziati e femminili di Fleur: tuttavia, James sa che non è vero.
Quando la vede cucinare con tanto impegno, od osserva il suo modo di sfogliare le pagine del suo libro preferito, il ragazzo non può proprio far a meno di notare quanto siano delicati i suoi gesti.
Non in modo eccessivo come quelli della madre, indubbiamente; tuttavia, hanno un qualcosa che tolgono qualsiasi dubbio sulla sua discendenza Veela.



Quel caldo pomeriggio d'estate, James, dalla finestra la coglie seduta sul prato verde della Tana - ah, se solo la vedesse sua madre!, quelli sono i suoi jeans nuovi! - e non può proprio fare a meno di restare ad osservarla: i capelli biondi le incorniciano il viso, le piccole lentiggini le danno l'eterna aria da bambina, gli occhi verdi - pieni di tante piccole pagliuzze dorate che solo l'osservatore attento e a ridotta distanza può cogliere - stanno fissando un punto nel vuoto. E le labbra carnose sono appena socchiuse, come se stessero aspettando un bacio mancato.

Lei non dà segno neanche d'averlo visto, anzi; afferra un filo d'erba ed inizia a giocarci con le piccole dita, poggiando entrambi i gomiti sulle ginocchia alzate.
E lui resta lì, indeciso per un po' su cosa fare; poi, lo coglie l'illuminazione.

Quasi timoroso di far rumore - eppure, in fondo non sono poi così vicini, e lui è dentro casa - si avvia verso le scale, corre in camera sua e, dov'è certa di trovarla - ossia sulla sua scrivania - afferra la sua macchina fotografica babbana.
A quel punto, con lentezza, esce di casa e si avvicina di poco alla cugina; ha il viso puntato da tutt'altra parte e, quando James scatta, la prende di spalle.
Tuttavia, Dominique sente il rumore e si volta a guardarlo. E' sorpresa.

In un altro momento gli avrebbe chiesto cosa stesse facendo. O di cancellare la foto perché tanto era venuta malissimo, ma... in quell'occasione, si limita ad accennare un sorriso e, con un leggero cenno del capo, lo invita a sedersi.
E James si accomoda così al suo fianco, incrociando le gambe all'indiana e fissa qualche istante il tramonto; in realtà, però, con la coda dell'occhio osserva Dominique, con lo sguardo puntato su quella sfera infuocata ed un leggero sorriso che le aleggia le labbra.

Vorrebbe sapere cosa pensa.
Potrebbe chiederglielo, no? Lei non si nega mai.
Specie a lui.

Tuttavia, non dice nulla.
Decide di poggiare la schiena sul prato, le mani dietro la testa e tra le labbra una sigaretta spenta.
A Dominique non piace che il ragazzo fumi; glielo ha detto, più volte. Ha provato a fargli cambiare idea, senza successo.
In quest'occasione, si limita a lanciargli un'occhiata, scuotendo appena la testa.

«Sai cosa?» E finalmente rompe il silenzio, il giovane, accendendo il tubicino di tabacco che ha sul labbro. «Sei troppo silenziosa, Dominique.»

Schiude le labbra, la Weasley, sorpresa da quell'asservazione. Sospira profondamente e si lascia cadere sul prato: i capelli biondi si spargono tutt'intorno a lei ed accenna un sorriso.

«Non sei abbastanza silenzioso, James.» mormora lei: è davvero un bisbiglio e il ragazzo può sentire il rumore che fanno le sue labbra che si muovono.

Il ragazzo si poggia su un lato, puntellando un gomito sul terreno ed affossando la guancia sul palmo della mano, osservando gli occhi della cugina. Resta così, a scrutarla per qualche lunghissimo istante; osserva le spalle che si alzano ed abbassano leggermente, al ritmo del suo respiro. E poi i suoi occhi, di quel colore che sembra voler sfidare la bellezza del cielo all'imbrunire.


«Mmh, può darsi» risponde in un sussurro lui, mentre la sua attenzione viene definitivamente catturata dalle belle labbra carnose della cugina. «Secondo te è un male?»
Finalmente, lo sguardo di Dominique si sposta lentamente negli occhi di James.
Accenna appena un sorriso, mentre gli accarezza l'avambraccio con i polpastrelli di un paio di esili dita.
«No» risponde, osservando i propri stessi movimenti. «Tu sei tu, non puoi impedirti di essere quello che sei.» spiega, con poco fiato, il proprio punto di vista, tornando a guardare il bel viso del ragazzo.

«Sei sempre così saggia.» 
«Sei sempre così bugiardo.»

James esibisce un sorriso amaro, spostandole una ciocca di capelli biondi dietro l'orecchio.

«Quindi non mi credi?» domanda, agganciando totalmente i propri occhi e la propria attenzione nello sguardo smeraldino di lei, all'apparenza così calmo. Ma Dominique è un animo in tempesta, può apparire calma e dolce come al solito, ma solo l'osservatore attento può accorgersi di questo. 
James lo è?
«Dipende.» replica lei, incapace di distogliere lo sguardo: a dirla tutta, non ne ha nemmeno la voglia.
Perché dovrebbe smettere di guardare tutto ciò che può desiderare? 
«Da cosa?»
«Da te.»

E il ragazzo non resiste più, lasciandole un piccolo bacio ad un angolo della bocca.

«Ti fidi di me?»
«Mi fido di te.»

E poi c'è un abbraccio.
Dominique si accoccola sulla spalla del ragazzo, la testa sul suo petto, mentre sente il battito del cuore accelerato.



Sai, James, non c'è bisogno di parole per amare.







[ Note. ]
Direi, definitivamente, di aver preso un biglietto di sola andata per il mondo del fangirling estremo.
Mh-mh.
Devo essere sincera: ad avermi ispirata, è stata una foto su tumblr [ per chi fosse interessato: 
https://40.media.tumblr.com/1c1851adae2aa5490c6734484435318c/tumblr_n9eip7Ln9B1sexej7o1_400.jpg ] e la descrizione sotto.
Diciamo che ci ho romanzato su. Un po' (?)
Alla prossima, see you soon!
   
 
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