Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: cristal_93    11/10/2015    1 recensioni
(*spoiler manga *) Dopo aver sconfitto Dialga Oscuro ed essere ritornata nel proprio mondo, Leah continua il suo viaggio alla ricerca di Mew ed ora anche dell'entità misteriosa che ha salvato i suoi amici del futuro. Ma una nuova avventura sta per cominciare per questa giovane sensitiva: incontrerà nuovi amici, vecchi nemici, e finalmente ritroverà una parte della sua vita che credeva non avrebbe rivisto mai più. Dovrà affrontare anche i fantasmi del proprio passato, e sarà obbligata a compiere delle scelte fondamentali, per lei e per i suoi amici, prima tra tutte quella per decidere, una volta per tutte, a chi donare il suo cuore ...
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Giovanni, Mewtwo, Nuovo personaggio, Team Rocket
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Manga
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando Vaporeon e Deoxys rivennero, Leah era arrivata allo stremo delle forze. Aveva messo un panno bagnato sulla fronte di entrambi, e poi aveva usato tutte i suoi poteri di guarigione, nella speranza che avrebbero accelerato il risveglio, ma quello dei due doveva essere un male che andava ben oltre il semplice dolore fisico, perchè ci volle parecchio prima che aprissero finalmente gli occhi, anche se non stavano certo meglio di quando li avevano chiusi.
<< C-Che è successo? >> furono le prime parole di Vaporeon. Deoxys invece si tirò su a fatica.
<< State bene?... >> disse Leah. Vaporeon si voltò verso di lei, ma quando vide quanto fosse affaticata dimenticò di essere convalescente e si precipitò da lei, o per meglio dire, ci provò: era così debole che ebbe un giramento di testa e strusciò per terra. Leah lo tirò su, bloccando Deoxys prima che potesse toccarlo. Sembrò rimanerci male: in fondo voleva solo aiutare Vaporeon, ma per quante buone fossero le sue intenzioni era meglio che stessero il più possibile distanti l'uno dall'altro, visto che dovevano ancora riprendersi dall' ultima batosta.
<< L...Leah... >> mormorò il piccolo Pokémon quando si ritrovò tra le  braccia dell'amica.<< Cos'hai? Perché sembri così esausta ?... >>
<< Niente di grave,  ho solo provato a guarirvi... ma sembra che non sia cambiato niente... >> rispose lei, e gli spiegò cos'era successo, visto che nè lui nè Deoxys sembravano ricordare niente. A racconto ultimato, i due si guardarono contemporaneamente le mani, poi l'uno con l'altro.
<< Com'è possibile?... >> mormorò Vaporeon. Deoxys si tastò tutto il corpo come se avesse paura di vederlo cambiare da un momento all'altro. Era buffo, ma Leah non sorrise, e gli bloccò le mani.
<< Ormai è più che evidente che le vostre energie sono incompatibili >> sospirò affranta. Vaporeon balzò sulle zampe come se gli avesse dato la scossa.
<< E come mai tu invece riesci a toccarlo tranquillamente?! >>
<< Pensi che se lo sapessi starei qui a chiedermelo?! >> esclamò la ragazza. Vaporeon arretrò.
<< Scusami... >> disse Leah. << Davvero, non mi viene in mente niente, sto diventando pazza a furia di pensarci. Evidentemente c'è qualcosa in te che Deoxys non riesce a tollerare e che genera in lui... >>. Si bloccò a metà frase rimanendo con la bocca spalancata come se fosse stata colpita da un Geloraggio.
<< ... strane reazioni >> concluse in un sussurro.
<< Li, che ti prende? >> disse Vaporeon, ma arretrò di scatto quando lei si voltò e lo guardò con gli occhi fuori dalle orbite.
<< Mi dispiace, ok? Non avrei dovuto alzare la- >>
<< Sciogliti >> .
<< Che? >>
<< Sciogliti! >> . Vaporeon obbedì all'ordine perentorio più per lo spavento che per altro: forse aveva parlato troppo presto, forse anche Leah aveva subito un qualche tipo di influenza da parte di Deoxys. Ebbe qualche problema a farlo perchè non si era del tutto ripreso, ma alla fine riuscì a rendere liquido il proprio corpo. Senza troppo cerimonie, Leah gli ficcò la mano nella pancia senza neanche aspettare che si liquefacesse completamente; subito chiuse il pugno su qualcosa di solido , e lo estrasse quasi nello stesso istante in cui lo trovò. Appena ritirò il braccio, Vaporeon sentì come se un peso enorme gli fosse stato strappato via e che solo ora che non lo schiacciava più si era accorto che esisteva. Il suo corpo sembrò riempirsi d'aria violentemente, tanto che anaspò prima di riuscire a riprendersi.
<< Che accidenti... ? >>
<< Buttati in acqua, ne hai bisogno >> fu la risposta sbrigativa che ricevette. Lui obbedì di nuovo, anche se era piuttosto perplesso, ma come che l'ebbe fatto si sentì rinascere alla vita, e quando uscì si sentì un Pokémon nuovo, pieno di energie e completamente in salute. La stanchezza e il nervosismo sembravano già un ricordo lontano, e per un attimo ebbe l'impressione di esserseli solo sognati. Si sentiva talmente bene che avrebbe voluto fare qualche capriola per aria, ma l'espressione di Leah lo piantò con le zampe per terra e lo riportò di nuovo a preoccuparsi: perchè la ragazza sembrava così seria?
<< Come abbiamo potuto dimenticarcene ?... >> mormorò Leah, fissando qualcosa che aveva tra le mani. Vaporeon inarcò un sopracciglio, ma quando le saltò sulla spalla per guardare meglio, rischiò di caderne subito per la sorpresa. Come aveva fatto a scordarsene? Quel misero frammento di roccia apparentemente innocuo, ma che era pur sempre un pezzetto del meteorite di Deoxys, che lui aveva raccolto e incorporato! Ora finalmente tutto aveva senso... tranne la propria stupidità. Non si ricordava proprio di averlo preso, anzi, non si ricordava nemmeno perché l'avesse fatto. E aveva rischiato di pagarne il prezzo con la vita. Si avvicinò guardingo alla mano della ragazza e toccò la pietra: era bollente, e persino in quel minuscolo frammento riuscì a percepire l'energia di cui era impregnato anche il corpo originale. Anche Deoxys provò a toccarlo, ma Leah glielo impedì.
<< Non lo fare >> disse fermamente. L'alieno la guardò confuso, ma lei rimase impassibile.
<< Adesso capisco perché non potevate toccarvi >> disse a Vaporeon. << Avendo inglobato un frammento del meteorite, sei stato influenzato dalla sua energia. Se fosse stato un pezzo più grande forse avreati anche potuto rimetterci la vita >>. Vaporeon sentì la pelle d'oca lungo tutto il corpo e si scrollò come per levarsela di dosso.
<< Però... >> aggiunse rivolta a Deoxys. << Tu sei nato dentro quel meteorite, non riesco a capire come mai abbia avuto questo effetto su di te. Voglio dire, è la cosa che ti ha conepito, non vedo perché dovrebbe recarti danno... >>. L'alieno guardò il frammento di meteorite con la stessa curiosità con cui aveva osservato le cose negli ultimi giorni, ma stavolta non si azzardò a toccarlo, e Leah fu felice di non doverlo ammonire. 
<< Leah... >> disse Vaporeon. << Credo che abbiamo affrontato la questione dal lato sbagliato >>.
<< Che intendi? >>. Vaporeon prese un bel respiro e disse:
<< Detesto dire che te l'avevo detto, ma... forse abbiamo sbagliato a separarlo dal meteorite >>. La ragazza stavolta non ribatté, perché ormai se n'era resa conto anche lei. Vaporeon le saltò sulle gambe.
<< Avrai notato anche tu che Deoxys sembrava stare più male giorno dopo giorno... o almeno, dopo ogni volta che ci toccavamo. Ed io... io invece mi sentivo come se qualcosa mi fosse sottratto >>.
<< Sì, era impossibile non notarlo, anche da fuori... >>
<< Finché si sfioravamo appena i dati non sono stati ingenti... ma erano contatti fugaci, ci siamo separati quasi subito. Questa volta invece siamo rimasti a contatto troppo a lungo. Deoxys... deve aver reagito all'energia del meteorite, l'ha assorbita, e questo gli ha permesso di acquisire nuove capacità e di cambiare forma >>. Leah annuì: sì, il discorso aveva una sua logica, e lei era perfattamente concorde con Vaporeon.
<< Il fatto che dopo sia svenuto ed abbia riacquistato il suo vero aspetto, >> continuò Vaporeon << penso sia dipeso al fatto che l'energia di quel frammento fosse una quantità misera, e che l'abbia esaurita in quell'attacco. Però... se fosse stata più grande? >>
<< Penso di sapere dove vuoi arrivare... >> ammise sconfitta la ragazza.
<< Lo spero; temo proprio che Deoxys sia... "incompleto", se capisci cosa voglio dire >>.
<< Credo di sì:  è stato male ad interagire con l'energia del meteorite, ma credo che fosse perché il suo organismo ne fosse attratto e al tempo stesso lo percepisse come una minaccia. Nel momento in cui però si è riversata nel suo nucleo, si è trasformata in forza. E questo vuol dire che... >>
<< ... come lo vediamo ora non è al pieno dei suoi poteri e delle sue forze, e che l'unico modo per porre rimedio a questo è... >>
<< ... riportarlo da dove è venuto e permettergli di assorbire la totale energia del meteorite  >> conclusero insieme. Leah si morse le labbra. Vaporeon sospirò: sapeva che avrebbe reagito così. Ma almeno aveva capito che era l'unica soluzione per cercare di far star meglio Deoxys, e non poteva obiettare. Neanche a lui  piaceva l'idea di tornare là e permettergli di acquisire piena potenza, ma non c'era altra scelta.  Si voltarono verso Deoxys : avevano continuato a parlare come se lui non ci fosse, ma era giusto sentire il  parere del diretto interessato prima di prendere qualsivoglia decisione.
<< Deoxys... è come abbiamo supposto? >>. Forse non aveva senso chiederglielo, lui ne sapeva quanto loro. L'alieno si guardò le mani, poi guardò i due amici, che sospirarono. Messaggio afferrato: non gli sarebbe bastato gesticolare per esprimere quello che voleva dire. Vaporeon si fece avanti sbuffando.
<< Che sia l'ultima volta! >> ammonì agitando la coda. Deoxys annuì, poi gli si illuminarono gli occhi, e Vaporeon cadde alla sua mercé. Leah si sentì di nuovo nervosa: non importa quanto volte l'avesse ormai visto, non si era mai sentita tranquilla a vedere l'amico sotto il controllo dell'alieno.
"Leah... "
<< Tu hai bisogno di quell'energia, vero? >> tagliò corto la giovane. Deoxys abbassò la testa.
"Fino a oggi non lo credevo...ma adesso, io... sì, penso che sia così.Vorrei.. . averlo capito prima...". Leah gli accarezzò la testa.
<< Non fartene una colpa >>.
"Ho fatto del male a Vaporeon, vi ho causato solo problemi. E oggi... avrei potuto uccidervi... e non me ne sarei reso conto". Leah sorrise amaramente.
<< Quello che conta è che nessuno... bè, quasi... si sia fatto male >>. Difficile dire se l'alieno fosse stato confortato o meno.
<< Bè, direi che non ci rimane altro da fare >> disse Leah, battendo le mani. Deoxys annuì nuovamente.
"Leah".
<< Sì? >>
"Fammi una promessa".
<< Va bene... >>. Deoxys guardò il cielo.
"Se... se dovesse capitarmi di farvi del male... non avere esitazioni ".  Leah si morse le labbra a sangue e sentì gli occhi riempirsi di lacrime : era ciò che aveva chiesto anche lei a Grovyle dopo il primo scontro con Dialga, quando avevano appena cominciato a fidarsi l'uno dell'altra. Anche se non erano ancora diventati amici, lui aveva avuto difficoltà ad accettare la richiesta della ragazza di eliminarla se avesse di nuovo rappresentato un problema, quando Leah si era ormai convinta che non avrebbe avuto esitazioni a eliminare ogni possibile ostacolo tra lui e la missione, in questo caso lei: se avesse di nuovo perso il controllo, Grovyle sarebbe stato in pericolo e non sarebbe riuscito a salvare il pianeta. L'unica soluzione quindi sarebbe stata quella di eliminarla... o almeno, questo è quello che la ragazza aveva creduto che Grovyle pensasse; era stato a causa della sua incertezza che aveva cominciato a capire che quella sua faccia da duro era solo una maschera,  che in realtà aveva un cuore d'oro ed era estremamente leale.
<< Non potrei mai farti del male... non voglio >> ripetè senza accorgersene le stesse parole dell'amico, e per un attimo si immaginò di essere ancora nel futuro, a tremare terrorizzata, con Grovyle che la sosteneva per le spalle, la prima volta che avrebbe voluto abbandonarsi alle sue braccia e perdersi per non dover ripensare a cosa aveva fatto... Le mancava da morire, così tanto che le faceva male il cuore. Lui però non aveva mantenuto la promessa: di nuovo avevano incontrato Dialga, di nuovo lei aveva perso il controllo e aveva rischito di ucciderlo. A discolpa di Grovyle c'era da dire che non era stato molto in forma quand'era sucesso. Grovyle... perché ultimamente le sembrava di rivivere in ogni momento quello che aveva passato con lui? Quasi si sentiva in grado di prevedere la risposta di Deoxys.
"Se non ci sarà altra scelta. Ti prego". Appunto. Chissà se anche Grovyle si era sentito così quando lei l'aveva praticamente supplicato in ginocchio. Per terminare il copione, Leah alzò le spalle e disse:
<< Va bene, come vuoi tu >>. Deoxys sembrò sollevato, ma Leah no. Non sarebbe mai stata in grado di farlo, neanche se da quello fosse dipeso la sua vita. L'alieno le depositò Vaporeon tra le braccia e lo liberò. Appena padrone di sè, disse:
<< Allora? >>
<< Partiamo >> e si alzarono in volo.


Trovare il luogo dove avevano raccolto l'uovo di Deoxys non fu difficile, ma in un primo momento pensarono di essere capitati nel posto sbagliato. L'enorme zolla di terra sotto cui avevano seppellito il meteorite, anche se erano passati sì e no poche settimane, era già in pieno rigoglio. Ma c'era qualcosa i strano in quelle piante: erano marce, viscide, ed emanavano un tanfo tale che tutti (tranne Deoxys)  dovettero tapparsi la bocca per non vomitare. Era diverso, ma era sicuramente il posto che stavano cercavano, non c'erano dubbi a proposito, e fu proprio Deoxys a dargliene conferma: cominciò a dare segni di sofferenza, e il nucleo sul petto si illumnò tenuamente Leah lo prese per mano, ma più si avvicinarono più lui si sentì mancare le forze, finché non cadde in ginocchio tenendosi il petto.
<< Comincio a temere che le nostre ipotesi facciano acqua >> disse Leah, sorreggendo l'alieno.
<< Possono anche fare maremoti, ma non abbiamo soluzioni migliori >> ribattè Vaporeon.
<< Già... >> ammise Leah. Guardò il campo maleodorante e si morse il labbro.
<< L'energia del meteorite deve aver infuenzato negativamente questo terreno. Il che spiegherebbe le piante nocive... >>
<< Non mi sembra il momento per futili discorsi scientifici: se proprio dibbiano fare questa cosa, allora facciamola in fretta >> tagliò corto Vaporeon. La ragazza lo guardò tranquilla.
<< Hai paura? >>
<< Sì, non lo nascondo. Stiamo azzardando troppo, abbiamo solo il 50 % di possibilità che sia proprio come abbiamo pensato, e se non fosse così ho timore delle conseguenze >>.
<< Anch'io ho paura... ma parlarne non servirà a niente. Sei pronto? >>
<< O la va o la spacca >>. Leah annuì, poi guardò Deoxys: stava sempre più male, se non si decideva subito sarebbe stato troppo tardi. Si fece coraggio, spalancà le braccia e si concentrò. Il terreno tremò, Deoxys si guardò intorno spaventato, Vaporeon non si scompose. Leah allora abbassò le braccia e poi ricominciò lentamente a risalire, ricordandosi per un attimo la fatica fatta per far uscire Ninetales . Chissà cos'avrebbe detto lei se avesse scoperto che esistevano altre forme di vita fuori dal loro pianeta. Le toccò faticare parecchio: non ricordava di averlo sepolto così in profondità. Alla fine però riuscì a disotterrarlo completamente, anche se ci mancò poco di farlo cadere di nuovo: era completamente incandescente, e la sua energia era palpabile. Le poche piante rimaste si imputridirono e si sciolsero, e la ragazza e Vaporeon cominciarono a sentirsi strani. Lei dovette fare uno sforzo enorme per non perdere la presa, ma le sembrava che quell'affare stesse assorbendo le sue energie. Una fitta al cervello improvvisa la distrasse e le fece perdere il collegamento telecinetico tra lei e il meteorite.
<< No!! >> urlò, ma si scoprì indebolita, e non riuscì a ristabilire un contatto. Non tenne conto di Deoxys, però: appena visto il meteorite alla luce del giorno, si era come attivato, come se quell'affare avesse risvegliato in lui qualcosa che aveva aspettato solo quel momento per venire fuori. Esattamente come l'automa umanoide che sembrava, Deoxys si rizzò in piedi, irrigidì il corpo e usò i suoi poteri psichici per fermare il masso in caduta. Cominciò a sentirsi di nuovo male, ma non demorse, e attirò a sè il meteorite. Poco prima che entrassero in collisione l'uno con l'altro, il cristallo viola si illuminò, Deoxys aprì le braccia e il meteorite sprigionò l'immensa energia contenuto al proprio interno, coagulandola in una gigantesca bolla luminosa che avvolse entrambi. Era troppo potente, e andò a influire anche l'ambiente circostante. Il terreno cominciò a fumare, ma Leah riuscì a proteggersi in tempo con Vaporeon dentro una barriera. Il Pokémon si strinse a lei, lei strinse forte lui, ed entrambi serrarono gli occhi sperando di uscirne vivi. Dopo quella che sembrò un tempo infinito, la sfera si disgregò in mille particelle luminose, che caddero disperdendosi poco a poco. Il meteorite, quel macigno proveniente dallo spazio che aveva causato problemi da quando era atterrato sul pianeta, precipitò di nuovo. Leah riuscì appena a rallentare la sua caduta, poi gli si avvicinò con circospezione, temendo un altro improviso malessere, ma non ce ne fu bisogno: il meteorite aveva perso la luminosità, e si era raffreddato. Anche il frammento che la ragazza aveva in tasca si era "spento", ora sembravano dei comuni pezzi di pietra, avevano esaurito la loro energia. Lo stesso, unvece, non lo si poteva dire di Deoxys: il suo nucleo brillava intensamente, e come Vaporeon si era sentito meglio dopo essere entrato in acqua, anche l'alieno adesso sembrava più in forma che mai. Leah era sollevata che tutto fosse andato per il meglio, ma non potè non sentirsi preoccupata: finora le loro teorie si erano rivelate esatte e lo aveva appena visto con i propri occhi, ma adesso? Cosa sarebbe successo? Non aveva proprio pensato al dopo. Deoxys scese a terra e venne verso di loro: sembrava il solito di sempre, e anche i suoi occhi non erano cambiati, come invece era successo con Tentacruel. Cominciò a parlare con il suo solito repertorio gutturale e Leah per poco non sbuffò: no, decisamente non era cambiato.
<< Abbiamo la testa dura, eh? >> lo prese in giro. Lui inclinò la testa a destra, come faceva quando era confuso, ma non ci restò molto: fuse i tentacoli generando le braccia, e le allungò verso i due amici. Leah gliela presa senza esitazioni. Vaporeon si mostrò reticente, ma non ebbe molta scelta. Il nucleo di Deoxys si illuminò ancora di più, così come il corpo del suo padrone, che chiuse gli occhi.
"Leah... Vaporeon...". I due per poco non mollarono la presa, specialmente Leah: finora Deoxys aveva parlato attraverso Vaporeon, ma quella che sentivano adesso era la sua voce, la sua vera voce! Stava comunicando con loro telepaticamente.
"D-Deoxys... ma... "
"Tornre qui e assorbire l'energia del meteorite mi ha donato una nuova energia. E... anche qualcosa di più".
"Allora..."

"Sì, è proprio come avevate detto: sarei dovuto tornare qui fin da subito... fin da quando sono nato. Ora finalmente mi sento completo". Leah abbassò gli occhi per la vergogna.
"Deoxys... io..." 
" No, non farlo Leah, non ho detto che vi odio per avermi portato via: lo avete fatto con le migliori intenzioni, e di questo vi sarò sempre grato". La ragazza inghiottì il groppo che le era salito alla gola.
"Cosa... cosa farai, ora?". L'alieno si fece pensieroso, ma strinse forte la mano di Leah, che ricambiò la stretta.
"Io... io vi sono riconoscente per tutto quello che avete fatto per me... per tutto ciò che mi avete mostrato... e insegnato. E' stato divertente, ma... sento... che ora devo andare per la mia strada. C'è così tanto da conoscere, da vedere, da scoprire... voglio vedere coi miei occhi com'è fatto questo pianeta... è la mia casa, dopotutto...". Leah aveva perso la sensibilità della mano a forza di tenerla serrata intorno a quella di Deoxys, e le stava venendo l'asma per soffocare i singhiozzi crescenti nel suo petto.
"Certo, Deoxys... se è questo che vuoi non possiamo certo impedirtelo". Per essere una che non amava mentire agli altri, le capitava troppo spesso, invece, di trovarsi a farlo con sè stessa. Fosse stato per lei non lo avrebbe mai lasciato andare, non sapeva ancora com'era veramente il mondo, non conosceva ancora niente degli umani. Ma doveva farlo, era giusto così. Era una condizione naturale che i genitori vedessero i figli lasciare il nido per spiccare il volo e vivere la propria vita. Sorrise a Deoxys e fece per lasciarlo, ma prima di poterci riuscire, lui gliele strinse ancora.
"Grazie... grazie di tutto" disse.
"Non... non c'è di che" disse Leah. L'alieno si voltò poi verso Vaporeon.
"Mi dispiace averti causato così tanti problemi, Vaporeon: per colpa mia tu..."
"Lascia perdere " lo bloccò lui. "E' anche colpa mia, quindi non te ne crucciare". Deoxys annuì, poi guardò di nuovo Leah.
"Spero che ci rivedremo... un giorno" .
"Ci rivedremo di sicuro. E'... una promessa" rispose lei. Deoxys fece un cenno d'intesa con la testa, poi guardò di nuovo Vaporeon, che invece si limitò ad agitare pigramente la zampa. L'alieno se lo fece bastare: non avevano avuto momenti facili loro due, e si erano già detti tutto; sperò che in futuro le cose cambiassero.
<< E' meglio se vai, Deoxys... >> o sarà ancora più difficile, dopo pensò Leah. Deoxys annuì un'ultima volta, poi li lasciò andare e si alzò in volo. Il nucleo si illuminò, e nel cielo si formò un'auora boreale, la stessa che si era maniestata il giorno della sua nascita. Un ultimo sguardo ai suoi amici... e vi ci si buttò in mezzo, sparendo con lei. I due rimasero a lungo a guardare il cielo senza dire una parola. Leah lasciò che le lacrime le scorressero silenziosamente sulle guance, ma non emise un gemito. La sua vita sembrava essere costellata dalle separazioni: perché si ritrovava sempre a dover dire addio a quelli che amava? Perché era giusto così: era il corso naturale delle cose;  niente è per sempre, e gli esseri viventi potevano solo vivere appieno il tempo che gli era concesso, così da non avere mai rimpianti. Lei però di rimpianti ce ne aveva eccome. Come quello appena nato, ad esempio: non aver salutato Deoxys come voleva lei. Era una situazione un pò diversa, ma l'addio con lui le aveva ricordato troppo quello con Grovyle. Anche in quel caso avrebbe voluto piangere e abbracciarlo forte un'ultima volta perchè era certa che sarebbe stata l'ultima occasione che le era concessa, e non andava sprecata. Ma l'aveva fatto: non aveva pianto e non l'aveva abbracciato, l'aveva salutato come se fossero stati due colleghi di lavoro che si sarebbero rivisti il giorno dopo, mentre invece chissà quando mai si sarebbero rivisti. Lo rimpiangeva davvero tanto: avrebbe voluto vedere ancora una volta Grovyle, abbracciarlo e dirgli tutto quello che avrebbe voluto dirgli davvero, ma non era possibile, e chissà se mai lo sarebbe stato. 
<< Sai cosa? >> disse Vaporeon. Leah abbassò lo sguardo lacrimoso su di lui.
<< Se non sapessi che viene dallo spazio, non avrei avuto esitazioni a dire che era davvero tuo figlio >>.
<< Perchè? >>
<< Bè... >> disse, saltandole sulla spalla. << Curioso di qualunque cosa, a tratti un pò infantile, portatore di una potenza sconosciuta persino a lui, ma ciononostnate gentile e umile, tanto da avermi chiesto scusa per una dimenticanza che è stata soprattutto mia e ringraziarmi per qualcosa che in realtà hai fatto solo tu e in cui io sono stato solo un supporto anche piuttosto passivo; non ti ricorda proprio nessuno? >>. Leah non rispose, ma gli circondò la schiena con il braccio.  Anche se non avesse detto niente, non avrebbe cambiato ciò che pensava lei, e cioè che considerava Deoxys come se fosse davvero suo figlio. Gli augurò di riuscire a tornare alla sua vera casa, un giorno, e sperò che, se mai avesse avuto bisogno, sarebbe tornato da loro. Lei sarebbe sempre stata pronta, ormai era abituta ad aspettare: prima o poi ritornano, e Vaporeon ne era la prova vivente. Avrebbe voluto che fosse lo stesso anche con Deoxys. Gli voleva bene e l'avrebbe sempre portato nel suo cuore, anche se a separarli ci fossero state mille galassie. Non sapeva ancora, però, che il suo desiderio sarebbe stato esaudito prima di quanto si sarebbe aspettata.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: cristal_93