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Autore: Tiblis    15/10/2015    0 recensioni
Uomo:“ hai notato il mio difetto di cantare da solo ?” poi annuisce “ cosa hai intuito? Anni di lavoro da psicologi incapaci, rifiuti d’amore da parte di ragazze crudeli e università passata in solitudine in completa Alienazione? è questo quello che LEI ha intuito?”
Si alza di scatto e prende una pistola che era stata nascosta sotto i documenti sul tavolo
“ Lei deve sapere…. che non si può osservare le persone senza che queste non reagiscono in qualche modo, alcune possono reagire in malo modo, la maggior parte ignorano e passano avanti mentre altre …… si, alcune e perfino le più innocue possono agire in maniera particolarmente “ irruenta”. si sa, esistono persone particolarmente pericolose .
subito dopo mirò alla sua interlocutrice e spara, d’istinto si gettò dalla poltrona verde su cui era seduto alla moquette.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Torino, sede del giornale “ corriere della sera”, festa di beneficienza conti Gavosto Ore 11:30 della sera, giorno 27 Gennaio 1969 un uomo si siede sulla sedia del suo studio, la luce fioca proveniente dalla sua lampada illumina i documenti disordinati sul tavolo e delle nere mutande di pizzo. Mentre osserva quasi senza rendersene conto incominciò a canticchiare UOMO: DUDUDUDU DADATUM. si prese una pausa per accendersi una sigaretta, la luce illuminò la sua faccia. un uomo quasi calvo con la pelle cadente e rugosa ,con un accenno di barba e degli occhi spenti.Che incominciarono a vagare per la stanza con la bocca che continuava a canticchiare. Uomo: DADADA sillabe uguali che si ripetevano. poi si guarda davanti e sorride Uomo: salve l’altra presenza lo guarda silenziosamente Uomo: sei li seduto da almeno cinque minuti buoni ad osservarmi, senza farmi alcuna domanda. il vecchio si prese una pausa per aspirare la sigaretta Uomo: posso chiederti il perchè?” la figura pensò “ opzione 1). Stare in silenzio. seduta sulla sedia rimase con le labbra immobili, l’anziano invece rimase distratto ancora per qualche secondo prima di accorgersi che non sentiva alcuna risposta. una volta ciò, si voltò. sorrise e accovaccio le gambe lentamente sulla scrivania. il fumo della sigaretta arrivava sul soffitto. Uomo: niente? lei deve essere un essere curioso allora. osservava silenziosamente un uomo in un suo momento privato per analizzarlo. ma perché? per capire le sue debolezze?” incominciò a guardare sul soffittò prendendosi qualche secondo per pensare, poi si rimise composto sulla sedia. Uomo:“ hai notato il mio difetto di cantare da solo ?” poi annuisce “ cosa hai intuito? Anni di lavoro da psicologi incapaci, rifiuti d’amore da parte di ragazze crudeli e università passata in solitudine in completa Alienazione? è questo quello che LEI ha intuito?” Si alza di scatto e prende una pistola che era stata nascosta sotto i documenti sul tavolo “ Lei deve sapere…. che non si può osservare le persone senza che queste non reagiscono in qualche modo, alcune possono reagire in malo modo, la maggior parte ignorano e passano avanti mentre altre …… si, alcune e perfino le più innocue possono agire in maniera particolarmente “ irruenta”. si sa, esistono persone particolarmente pericolose . subito dopo mirò alla sua interlocutrice e spara, d’istinto si gettò dalla poltrona verde su cui era seduto alla moquette. poi si alzò di scatto e vide che il suo aggressore si era seduto sulla sedia sorridente, la pistola era un semplice accendino. la vittima si rialzò sudata e guardò in maniera stupita l’altro sulla sedia mentre si stava accendendo una sigaretta. “ in tal caso non sei un’ottima osservatrice, mentre io sono un ottimo attore… come i tempi in cui ero il camerata franceschini per i fascisti e lupo rosso per la brigata Garibaldi. doppio gioco, doppie informazioni, doppi segreti…. quindi più potere, ma anche maggior pericolo” spense la sigaretta sul suo posacenere d’argento“ fumare mi sta facendo venir noia” “ vuole una sigaretta?” l’altro fece cenno di si “ fantastico, tenga” gli lanciò sia le sigarette, un tipo senza filtro, e l’accendino di prima. la sua interlocutrice si tranquillizzò e ritornò a sedersi sulla poltrona. entro la fine di quella sera, si sarebbe sparata da solo almeno una decina di sigarette. i due rimasero in silenzio per un po’ guardandosi, poi l’uomo sulla scrivania guardò l’orario sul suo orologio da polso. “ Cristo di un Dio, è già l’una. abbiamo attardato un po’ con questa nostra piccola recita” sbuffò “ ma deve sapere che le lezioni improvvisate sono alla fine quelle che servono di più, tutto quello che le ho detto se lo tenga in mente. Deve capire che …. un bravo giornalista non ascolta e basta, anzi… è l’unica cosa che non deve fare, lei si sarebbe fermato alle parole, alle apparenze. proprio l’esatto contrario per fare bene questo mestiere,mentre le sarebbe bastato quando fosse entrato qui dentro notare quella pistola, controllarla per verificare che fosse falsa.In tal caso la mia recita avrebbe avuto altro senso e io avrei fatto la figura dello sciocco, ma anche in quel caso avrebbe potuto fare un opinione ancora diversa dalla mia. E quindi saremmo rimasti punto a capo” sorrise” in un altro mondo tu saresti semplicemente rimasta li seduta a fare la faccia da duro mentre io ti avrei puntato la pistola contro, solamente per fare bella figura”. rimase in silenzio a guardare la ragazza, il suo sguardo la inquietava. ma come se fosse una sorta di Proserpina rapita da Ade, rimase affascinato da quello sguardo offeso . “ bisogna, una volta ottenute tutte le prove, dare la possibilità all’altro di spiegarsi , di giustificarsi. noi cerchiamo la verità, non una persona simpatica” “ho capito signore” disse “ non era quello che mi aspettavo” “ e cosa si aspettava signorina?” domandò retoricamente “ che io l’avessi presa dalla festa dopo che lei mi aveva chiesto di controllare il suo curricolo solo per ottenere in cambio favori ?” un ghigno “ si, questo era probabile e succede anche spesso” soggiunse la ragazza “ ma un cosa probabile non indica l’assoluta certezza ragazza, la statistica si sa è un scienza inesatta…. a differenza di quanto vogliano credere gli economisti. quindi lei ha messo le sue mutande di pizzo sulla scrivania per niente, ha semplicemente puntato sul campione in carica” “ quindi io??” il vecchio le lanciò le mutande e disse “ abbiamo una festa al piano di sotto, sono certo che qualcun altro la troverà di suo gradimento.” lei si rimise le mutande “ dunque “ disse “ non ho superato “l’esame”?” “ mi sembra di si, ma ci sono ancora gli appelli. in questa festa c’è il cream delle creme (dannazione, non so parlare il francese) della città. sa cosa fare, e ritorni Lunedì.” la ragazza sorrise e chiese dove fosse ubicato il bagno lui le disse che era in fondo al corridoio a destra. poi il vecchio si voltò e guardò dalla finestra, aveva visitato molti luoghi in giro per il mondo e tutti più affollati di una città italiana di notte. Ma a lui la cosa piaceva di più, troppe persone per strada, troppi segreti esposti, troppe false personalità. e lui guardava la città illuminata solo dai lampioni e gli abitanti chiusi nelle loro case come ad un enorme gioco. “ io mi diverto così” affermò alla propria immagine riflessa sul vetro “che ci posso fare?”
  
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