STORM
Ho sempre amato la pioggia.
Ho sempre pensato che i lampi ed
i tuoni fossero affascinanti.
Il loro rimbombo era come l’eco
della mia anima,
Di tutte le morti avrei
preferito la più silenziosa e indolore.
Il mio desiderio più grande era
stare sotto la pioggia durante un temporale, così qualche saetta avrebbe potuto
colpirmi.
Se quel sogno fatto quasi un
anno prima si fosse realizzato la mia morte sarebbe stata concreta.
Ma un anno prima non avrei mai
potuto pensare che tu ti avvicinassi.
Quando decidi di morire ti si
offre una sola opportunità, se lo vuoi
veramente è chiaro…
Se io avessi aspettato ancora
cinque mesi….se solo tu non fossi così speciale.
Ma quel che è stato è stato,
tutte le scelte che ho fatto, sebbene le rimpianga, non posso cambiarle.
Perché quel maledetto giorno
arrivò troppo presto.
Successe tutto così velocemente,
ma il suono di quelle maledette gomme stride ancora nelle mie orecchie ogni
volta che il vento si alza e le nuvole diventano minacciose, il dolore bussa
alla porta.
Non averi mai pensato che
l’amore che provavo per le tempeste si trasformasse in paura, dolore e ricordi
che non potò mai cancellare. La tempesta ora è il mio peggior incubo.
Altre braccia fermano il mio
pianto.
Un altro calore si sprigiona. È
solamente un’altra vita senza te.
Il cuore batte di nuovo come
volevi tu ma per un altro motivo, il suo suono è ancora silenzioso.. Soltanto
di notte posso sentire il mio cuore palpitare ancora, perché nel buoi perfino
il silenzio è rumore.
Un altro suono. Un’altra voce
riempie i vuoti e i silenzi che hai lasciato.
L’anima si è rafforzata perché
ora noi ci completiamo a vicenda.
Il dolore ci ha unito e un nuovo
sentimento ci lega come un doppio nodo che non si può slegare.
Tu eri troppo perfetto. Eri un
angelo. Spero che ora tu non mi odi e se invece mi odiassi ti prego risparmia
lui, perché lui ti voleva bene e tu lo sai, lo hai sempre saputo.
Certo, credo che la vita al tuo
fianco forse sarebbe stata più semplice e leggera, felice.
Ma questo non è accaduto, forse
tu eri troppo per me.
Ogni giorno pregavo perché ciò
che aveva cominciato a manifestarsi dentro di me fosse reale e non finisse mai,
perché era troppo bello essere accanto a te.
Poi il nuovo dolore si unì a
tutto il resto, a quello che tu con la tua presenza avevi allontanato.
Non avevo più il coraggio di
uscire da quella stanza ne di respirare.
Non avevo il coraggio di
accennare un sorriso o di guardare negli occhi i tuoi genitori.
D’altronde avevo ucciso il loro figlio.
I soli occhi che a quel tempo
potevano ferirmi si rivelarono comprensivi e decisivi.
Non ero la sola a provare tale
paura, tale rimorso per non averti salvato.
Per questo ora sono qui di
fronte alla tua lapide in marmo bianco con delle scritte ancora nuove e lucide;
ci sono ancora moltissimi fiori oltre a quel mazzo che ti abbiamo portato ora.
Nonostante sia trascorso un anno
dalla tua scomparsa è la prima volta che vengo qui dopo il funerale, mi
dispiace di non essere venuta prima ma avevo paura.
E anche oggi non sarei qui per
ringraziarti se non fosse per lui qui
accanto a me.
Rivedo il tuo sorriso radioso
che illuminava le giornate più grigie.
Perdonami se non sono mai
venuta, io adesso voglio solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto per
me, dal tuo primo sorriso fino all’ultimo che mi hai regalato….