- Sei tanto amato, Harry ... mamma ti ama, papà ti ama.

Harry sii prudente, sii forte

Un volo breve ma bello, questa vita mia

Il mago alzò la bacchetta, e la puntó contro di te, che ti limitasti a proteggere il tuo bambino.

Così giovane e fresca come il giglio di cui portavi il nome, era un peccato morire così, a soli venti anni.

Avevi ancora una vita intera da vivere, avevi un figlio da crescere e chissà quanti altri da dare alla luce.

Ti sarebbe piaciuto un altro bambino, non volevi che Harry crescesse da solo.

Eppure lo capivi, era arrivato il momento di morire, sacrificandoti per ciò che amavi.

         Ma nessun rimpianto, si porta via

Nonostante tutto, sapevi, di non aver lasciato nulla in sospeso, e per un attimo, ne fosti rasserenata.

Eri caduta e ti era rialzata, avevi riso e avevi pianto, avevi studiato e ti era dipolmata, ti era innamorata, sposata e avevi messo al mondo un bambino.

E ora, saresti morta.

Saresti morta per difendere tuo figlio, per difendere la libertà e la speranza.

Tuo marito ne sarebbe stato fiero.

Se non fosse stato ucciso poco prima.

   Queste mie ali, contro il cielo blu

Oh niente era più bello di volar lassú

È incredibile come pochi istanti, il tempo di alzarti in piedi e di piazzarti davanti a una culla, si moltipichi quasi per magia e mentre il mago ti fissava, mentre tu urlavi di non uccidere il bambino, con la mente viaggiavi.

Ti ricordasti di quando ti sentisti libera per la prima volta, un pomeriggio d'inverno come tanti altri.

Non seppi come successe, ti ricordi solo di esserti sentita stanca della guerra, della paura, di tutto

Ti sciogliesti i capelli e corsi sulla riva deserta del Lago Nero, urlando, mentre gli studenti ti guardavano attoniti.

In seguito, ti giustificasti dicendo di aver perso una scommessa.

Ti sentivi invincibile, sentivi qualcosa scorrerti nelle vene, come droga, come alcool, ma era diverso. Era voglia di esistere, voglia di urlare, voglia di uscire da quello stato di apatia in cui eri piombata, voglia di sentire il cuore battere, era euforia purissima.

Diventó un'abitudine per te, uscire sul balcone le fredde notti invernali, lasciando che il freddo ti impedisse di pensare. Era bellissimo, come se potessi staccarti da quel mondo e volare via, via, verso la pace.

Volevi scappare, solo il tempo di riempirti i polomoni di aria gelata, e svuotarti la mente, per poi tornare a casa, dalla tua famiglia, stanca ma felice.

Ma sono triste perché

Io non ci saró con te

Tu mi cercherai

Ma io non ci saró per te

Solo quello ti dispiaceva, lasciare il tuo Harry da solo.

Lasciare il tuo bambino che era troppo piccolo, troppo innocente per perdere i suoi genitori.

Era troppo puro per meritarsi quello, per crescere senza la sua famiglia, per essere destinato ad affrontare una vita così.

Non avresti voluto, Lily.

Non volevi lasciare suo figlio da solo.

E spero che amici veri ti aiutino

Fino a quando non sarai cresciuto un po' tu

Ma Harry non era da solo, ti ricordasti, c'erano Sirius, Remus, Peter.

C'erano Frank e Alice.

Magari addotteranno Harry, e lui e Neville cresceranno assieme, e il piccolo Paciock sarà il fratello che non sono riuscita a dargli, pensasti, Lily.

E se io non potrò più

Volerai tu..

Volerai tu...

- AVADA KEDAVRA!

E il mondo si fece buio per te, per la povera, giovane, innocente e ingenua Lily Evans in Potter.