Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Fast    19/10/2015    6 recensioni
L'amor che muove il sole e le altre stelle. L'amore che rende folle il più saggio degli degli uomini, e coraggioso il più pusillanime.
Un uomo tormentato dal suo passato, una giovane donna armata soltanto del suo buon cuore e del senso dell'onore.
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Deglutì, e strinse forte i pugni per farsi coraggio. -Siete... Siete qui per mio padre?-.
Osservò non senza un un brivido le labbra del cavaliere davanti a lei piegarsi in un sorriso privo di qualsiasi tenerezza.
-No. Sono qui per te, Kagome...-
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo corretto da "orrori" di battitura ;)



I hope that you see right
through my walls...

you put your arms around me
and I'm home

 

 

 

Il vociare di alcuni uomini arrivò alle orecchie di Kagome, svegliandola.

 

Sbuffò contrariata.

 

Stava facendo un sogno bellissimo...

 

Con fatica aprì gli occhi.

 

Soffici coperte le arrivavano fin sotto il mento, facendole il solletico.

 

Lo sguardo vagò per l'ambiente, e con stupore notò che quella non era davvero la sua tenda.

 

Era spartana, quasi spoglia, ma ogni oggetto presente era, almeno ai suoi occhi, di qualità eccellente.

 

Sempre con fatica, si tirò su sul futon.

 

Un capogiro fortissimo le fece portare una mano alla testa, mentre lo stomaco faceva una capriola e la bocca sembrava fosse stata impastata con la sabbia.

 

La ragazza notò, con sua enorme sorpresa, che stava indossando una casacca da uomo.

 

Mentre sistemava le coperte, lo sbrilluccichio di un raggio di sole che danzava sull'acqua di un secchio attirò la sua attenzione.

 

La luce soffusa che proveniva dall'entrata lasciava intendere he fosse pomeriggio inoltrato.

 

Ma che giorno era?

 

Improvvisamene, facendola sobbalzare, qualcuno entrò.

 

Stringendo gli occhi non abituati alla luce, Kagome cercò di capire chi fosse.

 

-O santo cielo Kagome! Ti sei svegliata!-

 

La frase non fece in tempo ad essere pronunciata, che Kagome venne travolta da un uragano che profumava di rosa.

 

Con fatica, sorrise.

 

-Sango...-

 

Cielo. La voce era gracchiante come quella di un corvo.

 

La ragazza in questione la afferrò per le spalle, guardandola con attenzione negli occhi

 

-La verità: come ti senti?-

 

Kagome scosse la testa, schiarendosi la gola.

 

-Non pessimamente, a onor del vero. Anche se sono stanchissima. Mi sento come se qualcuno si fosse divertito a prendermi a bastonate... poco male: questa notte di sonno mi ha fatto bene-

 

-Notte? Tesoro, sei stata incosciente per tre giorni... Avevi una ferita non da poco! Perchè non mi hai detto niente?-

 

Kagome aggrottò le ciglia, mentre portava lo sguardo sulla gamba incriminata, che si accorse solo in quel momento essere ricoperta da bende.

 

-Tre giorni?- bisbigliò.

 

Sango annuì -Si. Credevamo non ce l'avresti fatta, amica mia. Miroku è andato insieme a Koga a cercare un guaritore portentoso, mentre io e Inuyasha ci siamo presi cura di te come meglio potevamo. Kami, ci hai terrorizzati...-

 

Kagome spalancò gli occhi -Inuyasha?-

 

Sango annuì ancora, mentre un sorriso le spuntava sulle labbra -Proprio lui. Si è preso cura di te in questi giorni-

 

Kagome incorociò le braccia, mentre una strana sensazione si faceva strada in lei.

 

Un ricordo molto vago, un calore così gradevole attorno al suo corpo....

 

Un profumo così forte eppure così tranquillizzante...

 

-Veramente?- bisbigliò.

 

-Ebbene si. Chi l'avrebbe mai detto, eh? Questa non a caso è la sua tenda. Ha voluto che stessi qui per essere curata a dovere. Strano che non sia ancora rientrato...-

 

Mentre Kagome ascoltava incredula il resoconto dell'amica, un'ombra si allungò dall'entrata fino al suo futon.

 

Alzò lo sguardo andando ad incrociare un paio di occhi dorati.

 

-Finalmente vi siete svegliata-

 

Quella voce profonda, forte, e squisitamente virile le arrivò dritta dritta nelle orecchie.

 

Al contrario di quanto ricordava, questa volta era priva di durezza e astio.

 

La ragazza deglutì.

 

-Sì-

 

Il demone fece qualche passo verso di lei, dopo avere accostato ben bene i lembi di stoffa posti all'entrata.

 

Un buio sottile avvolse la tenda, rischiarato piacevolemente dalle lampade ad olio.

 

Kagome osservò le lunghe gambe esaltate dal nero della veste muoversi veloci verso di lei.

 

Alzò nuovamente lo sguardo verso l'uomo, intimorita e al contempo affascinata da quel viso perfetto, da quegli occhi belli come quelli di un animale selvatico che la scrutavano fin nel profondo, costringendola a stringersi nella veste che indossava in cerca di un ipotetico riparo da quello sguardo che davvero sembrava scavarle fin dentero l'anima.

 

Effettivamente, da quando si erano conosciuti, si era sempre sentita in bilico in presenza di Inuyasha.

 

A malincuore doveva ammettere che quell'uomo suscitava in lei sentimenti contrastanti, che spaziavano dalla paura alla curiosità, dal timore all'attrazione.

 

Quando era con lui, si sentiva come nuda.

 

Sembrava che quegli occhi del colore del metallo più prezioso potessero vedere tutto di lei.

 

E questa cosa la spaventava ed incuriosiva allo stesso tempo.

 

Il fruscio di una veste la costrinse a distogliere lo sguardo.

 

Vide Sango sistemarsi il kimono, mentre questa le rivolgeva uno dei suoi soliti dolcissimi sorrisi.

 

-Bene, Kagome. Adesso che stai meglio credo di poter andare. A breve ti porterò qualcosa da mangiare, hai bisogno di rimetterti in forze! Nel frattempo, cerca di riposare ancora un po'. Ne hai bisogno-

 

Kagome annuì, mentre con lo sguardo seguiva l'amica che spariva dietro la tenda.

 

Lo stomaco le fece una capriola, non appena realizzò di essere rimastra sola con quello che, a quanto ricordava, le dichiarava guerra aperta un minuto sì ed uno no.

 

Eppure, un reale quanto insensato pensiero non la voleva abbandonare...

 

-State meglio adesso?-

 

Kagome sobbalzò.

 

-Sì. Sono stanca, stanchissima, ma sto meglio. Non ho grandi ricordi a dire il vero...-

 

Un movimento brusco del demone la interruppe.

 

-Tze. C'è ben poco da ricordare. Siete rimasta priva di sensi per tre giorni. Perchè diavolo non avete detto niente?- sbottò.

 

La ragazza inarcò le sopracciglia -Niente in che senso?-

 

Il demone aggrottò la fronte, sendendosi vicino a lei.

-Nel senso della ferita, ecco in che senso-

 

Kagome sbuffò -Beh, perchè non mi avreste creduto.-

 

Inuyasha incrociò le braccia -Siete pazza! Come avrei potuto non credervi?-

 

-Pazza, dite? Mi avete accusata sin dal primo istante di essere una poco di buono, una donna priva di onore, una malvagia disonensta.... dite un po' voi-

 

Il demone aggrottò le sopracciglia.

 

-E va bene. Diciamo che vi avevo giudicata male-

 

-Solo giudicata? Kami, mi avete trattata come la paggior specie di donna esistente sulla Terra-

 

-Va bene. Ma adesso che ne dite di stabilire una tregua?-

 

-Voi dite? Per me va bene. Cerchiamo di tollerarci a vicenda e di passare sopra ai nostri reciproci pregiudizi. In fondo, deve passare solo poco piu di un mese e poi finalmente riprenderemo le nostre vite. Cerchiamo di convivere dignitosamente fino a quel momento, senza scannarci e senza ucciderci-

 

A Kagome sembrò di vedere un'ombra passare per gli occhi del demone, ma non vi fece caso.

 

-Accordato. E adesso date ascolto alla vostra amica. Riposate, mentre lei vi prepara qualcosa da mangiare- disse Inuyasha alzandosi.

 

-Molto bene. Nel frattempo però avrei una richiesta-

 

-Quale?-

 

-Vorrei farmi un bagno. Mi sento tremendamente a disagio così. Probabilmente il vostro naso fiuterà che il mio odore è terribilmente pessimo, dopo tre giorni senza toccare acqua-

 

Kagome non potè trattenersi dal fare del sarcasmo.

 

Osservò la schiena del demone irrigidirsi

 

-Non avevamo detto che avremmo osservato una tregua? Vi farò portare dell'acqua calda-

 

Kagome sorrise.

 

-Vi ringrazio, cavaliere. Un'ultima cosa- agginse mentre Inuyaha era già sul punto di uscire.

 

-Voi... siete stato qui con me?- bisbigliò.

 

Lo osservò per qualche istante, i capelli d'argento che luccicavano come stelle alla luce del sole.

 

-Non mi pare. Sono stato qui solo qualche volta. E non credete che nutra qualche simpatia per voi! Ho soltanto pena per la vostra condizione!- sbraitò, uscendo di corsa dalla tenda.

 

Kagome si ritrovò a sorridere, mentre con delicatezza si stendeva nuovamente sul futon.


 

Il suo profumo....

 

Foreste profonde, terra bagnata...

 

Sì, era quello il profumo che ricordava.

 

Un paio di braccia possenti che la avvolgevano, un calore che metteva in pace ogni tumulto dell'anima...

 

E quel profumo...

 

No, non poteva non essere lui.

 

Il senso dell'olfatto non tradiva mai, e ricordava molte più cose di quanto la vista avrebbe potuto fare in anni di vita...

 

 

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

Dopo aver dato disposizioni affinchè portassero dell'acqua calda nella sua tenda, Inuyasha si lasciò cadere ai piedi di un albero.

 

Se era stato accanto a lei.

 

Aveva chiesto questo.

 

E che poteva dirle, che si era mosso a malapena dal suo capezzale per timore che le succedesse qualcosa?

 

Che era stato attento ad ogni minimo cambiamento del suo respiro?

 

Che, nel dormiveglia, aveva trovato il suo corpo deliziosamente morbido e caldo?

 

Il suo profumo dolce ed avvolgente?

 

Impossibile.

 

Non aveva mai riservato a nessuna che non fosse Kikyo pensieri di quel genere.

 

Men che mai poteva riferirli a lei, il fulcro del suo piano, la figlia del suo nemico.

 

No, decise.

 

Probabilmente quei pensieri erano dettati soltanto dal timore della morte della ragazza, una morte che avrebbe vanificato anni di lavoro e di attesa.

 

Forse era per quello che aveva atteso il responso del maestro di Miroku col cuore in gola.

 

Sì, doveva essere per quello.

 

Nonostante lei fosse nettamente diversa dal padre, non poteva farsi distrarre.

 

Kikyo non glielo avrebbe perdonato.

 

E neanche lui, se lo sarebbe perdonato...

 

Un soldato lo fermò per parecchio tempo, discutendo sulle mosse da fare nei prossimi giorni.

 

In capo ad una settimana, sarebbero arrivati al suo palazzo, dove avrebbe rivisto la sua amata Kikyo.

 

E poi, subito dopo, via verso il nord, verso la Sfera.

 

Verso il loro futuro....

 

 

Era quasi il crepuscolo, quando terminò di discutere coi suoi uomini.

 

Era passato parecchio tempo, e sicuramente Kagome aveva già mangiato e fatto il bagno.

 

Decise di passare da lei prima di tornare dai suoi soldati per la cena.

 

A passo deciso si avviò verso la tenda, alzando la stoffa che copriva l'entrata.

 

 

 

Il respiro gli si mozzò in gola.

 

I capelli tirati su, arricciati dal vapore saturo di quel buonissimo profumo di fiori di ciliegio che la caratterizzava.

 

I Kami soli sapevano come aveva potuto dire che fosse disgustoso.

 

La pelle bianca come il latte che brillava, coperta da mille gocce d'acqua.

 

Le gambe lunghe, affusolate, che sembravano lisce come seta pura.

 

Il viso inusuale, gli occhi blu come le acque del mare.

 

Amaterasu stessa avrebbe potuto non reggere il confronto con quella donna mortale.

 

Gli occhi che si era soffermato ad ammirare piu del dovuto si fissarono su di lui, mentre le guance si coloravano, somigliando in modo mervigliosamente impressionante a pesche mature.

 

Le labbra, nè troppo fini, nè troppo carnose, rosa come petali si arricciarono, mentre la mano che stringeva il telo di lino che copriva sommariamente quel corpo si stringeva spasmodica.

 

-Che diavolo state facendo? Andatevene, razza di perevertito!-

 

Un urlo.

 

Seguito da oggetti non meglio identificati che gli arrivavano addosso.

 

-Inuyasha Inuyasha... Hai finalmente seguito il mio consiglio e ti sei messo a godere delle grazie del genere femminile?-

 

La voce canzonatoria di Miroku alle sue spalle gli fece finalmente riacquistare il lume della ragione.

 

Giusto in tempo per vedere Kagome che gli lanciava un secchio di legno vuoto.

 

Veloce come un fulmine lo scansò, sistemando il telo che copriva l'entrata.

 

-Razza di deviato! Come osate spiarmi mentre faccio il bagno?!-

 

-Tze. Tanto per cominciare, siete voi, ad essere nella mia tenda. E poi, chi mai vorrebbe guardare una che è un maschio mancato?-

 

-Razza di Baka!!! Come osate dirmi una cosa del genere,eh? E poi, non avevamo stabilito una tregua, noi?- ringhiò Kagome da dentro

 

-Appunto! Siete voi che avete inizato a tirarmi tutto quello che vi capitava a tiro!-

 

 

Inuyasha ignorò la risatina di Miroku.

 

-Ovviamente! Potevate chiedere, prima di entrare!-

 

-Poche storie. Non l'ho fatto certo volontariamente. Ripeto, chi vorrebbe mai osservare un maschiaccio?-

 

Mentre Miroku rideva ormai a crepapelle, Inuyasha registrò un termine a lui sconosciuto ma che sicuramente era un'offesa nei suoi confronti.

 

Sembrava un suono tipo "stronzo" o qualcosa del genere...

 

Bah.

 

-Riposate, piuttosto. E risparmiate energie. Domani ci rimetteremo in cammino-

 

Veloce, si avviò verso il fuoco che i suoi uomini avevano acceso.

 

Shippo, il demone volpe che Kagome aveva curato tre giorni prima, gli si avvicinò.

 

-Signore... Kagome si è ripresa?-

 

Tzè. A giudicare dalla violenza con cui gli aveva scagliato addosso ogni oggetto che gli passava sotto gli occhi, sì, si era discretamente ripresa.

 

-Sì, Shippo, sta meglio-

 

Il demone annuì.

 

-Ne sono felice, signore. Se avesse bisogno di qualsiasi cosa, ditegli pure di chiedere a me-

 

Mentre lo guardava allontanarsi, Inuyasha si chiese se quell'avvicinamento tra Kagome e i suoi uomini avrebbe portato problemi.

 

No, impossibile.

 

Non avrebbero mai potuto preferire la figlia di Naraku a Kikyo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed eccomi qua!! Finalmente (?) aggiornata, principessa e mostriciattolo! Avvertimento per le amanti della coppia Kagome/Inuyasha... anche se sembra che sia tutto rose e fiori, ce ne vorrà per arrivare al lieto fine, qui.... che tra mostriciattoli, streghe, demoni e abbagli l'amore vero faticherà un bel po'!

 

Per gli amanti della Takahashi, spero si sia capito l'omaggio ad un'altra opera della maestra, con "baka" e "maschiaccio" ;)

Omaggio a tutte le ladies, sappilo Antonella! ;)

 

Baci a tutti, e grazie di seguirmi!!!

Spero non siate delusi!

 

 

 

  
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