20/10/2015
17 recensioniL’imperfezione è bellezza, la pazzia genialità, ed è meglio essere
Assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.
-Marilyn Monroe
Assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.
-Marilyn Monroe
Prologo
Charlotte osservava distrattamente quei due uomini, seduti di fronte a lei, non memorizzava le loro parole, non studiava i loro gesti come se fossero una costante minaccia, come faceva di solito, stranamente non era così diffidente o turbata, non provava piacere nell’accendersi una sigaretta, giusto per irritarli un po’. Il presidente Snow era intento a discutere animatamente con il capo stratega, com’è che si chiamava? Charles? La donna incurvò leggermente le spalle mentre di fianco a lei un uomo le sorrideva cortese. Aaron pensò mordicchiandosi il labbro inferiore rimango in questa città di merda solo per te.
Studiò attentamente i propri capelli, riflessi in un eccentrico vaso d’argento, spiccava, quella ragazza, con i suoi capelli azzurri poco curati e la pelle nivea, così apparentemente pura e candida.
-Signorina Smith, concorda con tutto ciò che è stato detto?-domandò il presidente, osservandola malignamente. Charlotte sospirò, reprimendo un moto d’odio per quell’uomo, calò il suo falso sorriso, usato ormai troppo spesso per nascondere un qualsiasi sentimento.
-Certo, ma… Perché io?- sussurrò abbassando lo sguardo mentre Aaron, senza farsi notare, le stringeva una mano da sotto il tavolo.
-Tesoro voi due siete quelli più… Emh, come dire… Vicini a loro, è ovvio che ve ne dobbiate occupare voi, sarà una sola edizione cara, l’edizione più folle di sempre, letteralmente- commentò l’altro uomo, ghignando malizioso.
L’azzurra scrutò dubbiosa i due, per poi cercare lo sguardo dell’amico che la fissava a sua volta incerto. Qualunque cosa avrebbe scelto lei lui l’avrebbe seguita. A prescindere dalla sua scelta.
La ragazza si perse per qualche minuto, perdendosi nel proprio mondo, nella sua testa. Venne riportata alla realtà brutalmente, messa all’angolo, sorrise, perché quei giochi sarebbero stata la sua occasione di cambiare le cose, di dimostrare il suo disaccordo.
-Riassumetemi tutto un’ultima volta, per favore- domandò accendendosi una sigaretta, rivelando un mite sorriso in volto.
-Un’arena, ventiquattro tributi, ventiquattro disturbi mentali diversi, due tutor, nessuna regola. Tutti vincono, tutti perdono, compresi voi…- spiegò brevemente lo stratega, i suoi occhi scintillavano di sadismo- I punti bonus, se uno di voi muore il vostro assassino verrà automaticamente salvato… Se voi restate vivi fino alla fine verrete liberati dalla clinica…-
-Vinciamo in ogni caso…- ribattè interessata l’azzurra- Liberi per sempre da questa merdaccia-
Il presidente Snow scrutò diffidente quella donna, strappandole la sigaretta dalle labbra, lo sguardo minaccioso, i movimenti violenti.
-Poche parole Charlotte, sì o no?-
Charlotte osservò Aaron, non vi si poteva leggere nulla nei suoi freddi occhi azzurri.
-Signori e signore- rispose Charlotte con sguardo di sfida- Che i sessantanovesimi Hunger Games abbiano inizio!-
Studiò attentamente i propri capelli, riflessi in un eccentrico vaso d’argento, spiccava, quella ragazza, con i suoi capelli azzurri poco curati e la pelle nivea, così apparentemente pura e candida.
-Signorina Smith, concorda con tutto ciò che è stato detto?-domandò il presidente, osservandola malignamente. Charlotte sospirò, reprimendo un moto d’odio per quell’uomo, calò il suo falso sorriso, usato ormai troppo spesso per nascondere un qualsiasi sentimento.
-Certo, ma… Perché io?- sussurrò abbassando lo sguardo mentre Aaron, senza farsi notare, le stringeva una mano da sotto il tavolo.
-Tesoro voi due siete quelli più… Emh, come dire… Vicini a loro, è ovvio che ve ne dobbiate occupare voi, sarà una sola edizione cara, l’edizione più folle di sempre, letteralmente- commentò l’altro uomo, ghignando malizioso.
L’azzurra scrutò dubbiosa i due, per poi cercare lo sguardo dell’amico che la fissava a sua volta incerto. Qualunque cosa avrebbe scelto lei lui l’avrebbe seguita. A prescindere dalla sua scelta.
La ragazza si perse per qualche minuto, perdendosi nel proprio mondo, nella sua testa. Venne riportata alla realtà brutalmente, messa all’angolo, sorrise, perché quei giochi sarebbero stata la sua occasione di cambiare le cose, di dimostrare il suo disaccordo.
-Riassumetemi tutto un’ultima volta, per favore- domandò accendendosi una sigaretta, rivelando un mite sorriso in volto.
-Un’arena, ventiquattro tributi, ventiquattro disturbi mentali diversi, due tutor, nessuna regola. Tutti vincono, tutti perdono, compresi voi…- spiegò brevemente lo stratega, i suoi occhi scintillavano di sadismo- I punti bonus, se uno di voi muore il vostro assassino verrà automaticamente salvato… Se voi restate vivi fino alla fine verrete liberati dalla clinica…-
-Vinciamo in ogni caso…- ribattè interessata l’azzurra- Liberi per sempre da questa merdaccia-
Il presidente Snow scrutò diffidente quella donna, strappandole la sigaretta dalle labbra, lo sguardo minaccioso, i movimenti violenti.
-Poche parole Charlotte, sì o no?-
Charlotte osservò Aaron, non vi si poteva leggere nulla nei suoi freddi occhi azzurri.
-Signori e signore- rispose Charlotte con sguardo di sfida- Che i sessantanovesimi Hunger Games abbiano inizio!-
Buonsalve ^^
Okay, non linciatemi, so che tecnicamente avevo già iniziato un’interattiva che non ho concluso, ho abbandonato un progetto in cui mi ero impegnata da vera persona irresponsabile, mi spiace, sono stata incostante e irregolare, ma non avevo più l’ispirazione, non ero più coinvolta e ogni volta che provavo a scrivere un capitolo nuovo questo faceva davvero schifo. Inoltre nella mia vita sono successi, e tuttora succedono, un bel po’ di casini, quindi anche quelli hanno contribuito a spegnere il mio entusiasmo per quella storia. Ma ora sono tornata, con un’idea nuova, tante idee, buoni propositi e beh con questa nuova ficcy interattiva che mi sono imposta di finire.
Per evitare che l’aggiornamento sia sregolato, come nell’altra fanfic, me ne sono imposta uno mensile, esclusi i ritardi, ma in quel caso cercherò di pubblicare due capitoli in un mese. Se la storia procederà bene potrei spostare l’aggiornamento a ogni due settimane.
Allora, bando alle ciance e passiamo allo scheletro della scheda, vi pregherei di non scriverla in recensione, ma per messaggio privato.
Per le schede avrete tempo una settimana dalla prenotazione, se vi serve una proroga non ci sono problemi, basta solo chiedere ^^
Potete prendere due tributi che però non possono essere dello stesso sesso, il distretto mi è indifferente.
*campi facoltativi
Per i presta volti me ne occuperò io, ma se qualcuno ha qualche richiesta particolare è ben accetta ^^
Scheda:
Nome:
Secondo nome*:
Cognome:
Età:
Distretto:
Disturbo/i psichiatrico/i(non accetto personalità multiple, i disturbi di personalità invece sì):
Aspetto fisico:
Carattere:
Si offre volontario(sì anche i pazzi possono farlo):
Paure e fobie:
Hobby:
Storia(minimo 20/25 righe):
Famiglia e rapporti con essa:
Amici:
Orientamento sessuale:
Situazione sentimentale:
Rapporti con altri tributi:
Pro o contro Capitol City?
Abilità speciali*:
Arma prediletta*:
Soprannome*:
Altro*:
Se ovviamente avete qualche idea specifica su come si comporterà nelle varie situazioni (mietitura, treno, sfilata ecc…) ditemelo pure :D
Okay, credo di aver messo tutto, alla prossima!
Gwoww
Distretto 1:
Ragazza Occupata
Ragazzo Occupato
Distretto 2:
Ragazza Occupata
Ragazzo Occupato
Distretto 3:
Ragazza Occupata
Ragazzo Occupato
Distretto 4:
Ragazza Occupata
Ragazzo Occupato
Distretto 5:
Ragazza Occupata
Ragazzo Occupato
Distretto 6:
Ragazza Occupata
Ragazzo Occupato
Distretto 7:
Ragazza Occupata
Ragazzo Occupato
Distretto 8:
Ragazza Occupata
Ragazzo Libero
Distretto 9:
Ragazza Libera
Ragazzo Libero
Distretto 10:
Ragazza Libera
Ragazzo Libero
Distretto 11:
Ragazza Libera
Ragazzo Libero
Distretto 12:
Ragazza Occupata
Ragazzo Occupato