Storie originali > Commedia
Segui la storia  |       
Autore: space_oddity    20/02/2009    4 recensioni
"Pioggia. Piove a Berlino. Che novità poi. Non è che il tempo sia molto diverso dal solito.
Questa è la città della pioggia, dei tedeschi con la T maiuscola e di "Noi,i ragazzi
dello zoo di berlino"."
Genere: Commedia, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Per Stellalontana:Eh,sì,eccoci alla fine =(
Sniff,sniff.Devo dire che mi dispiace un po' dover lasciare questa fiction.Però la vita va avanti,e presto mi metterò a scrivere il continuo:)

Per Candidalametta:Grazie mille!Sono contenta che ti piaccia così tanto la mia storia:)
Ormai è finita,ma se ti interessa leggere qualcos'altro di mio,farò del mio meglio per ritagliarmi più tempo per scrivere:)

Buona ultima lettura:)!(oddio,suona un po' macabra O_o)



CAPITOLO SEDICESIMO



L'ultimo giorno dell'anno.Chissà perchè significa così tanto per noi.
Non è che alla mattina,quando ti risvegli,sia tutto diverso.Non ti spunta la coda,o un terzo occhio.
Perlopiù spunta solo un gran mal di testa.
Ma questo non toglie nulla al fascino del conto alla rovescia,alla notte che non è silenziosa per nessuno,alla notte dove si festeggia fino all'alba e poi ancora.Sembra quasi che tutti noi vogliamo vivere il più possibile tutti gli ultimi secondi dell'anno che stiamo per lasciare.
E passare una notte così magica in una città come Berlino,lasciatemelo dire,è uno di quei ricordi che illuminano anche il giorno più brutto di Fantozzi.
Mi basta pensare a me,Silke,Danny,Sacha e Philip che,cantando mezzi ubriachi per le strade,abbiamo visto arrivare il nuovo anno sotto a una bellissima coltre di neve e sento un sorriso allargarsi sulla faccia.Che si trasforma subito in una risata pensando a Silke che è scivolato per terra(da fermo)ed è diventato un pupazzo di neve umano.
E' stato bellissimo.
Alle sei della mattina i miei sono passati a prendermi,ci siamo salutati tutti fra auguri,promesse e anche un po' di lacrime e siamo partiti.
I bagagli li avevamo caricati nel pomeriggio.Mancavano solo Aladin Sane e gli ultimi scatoloni che ci siamo ricordati all'ultimo momento.
Sono salita in casa a salutare per l'ultima volta la mia cameretta con le finestre enormi.Vuota mi fa un certo effetto.Ma adesso basta,è ora di partire.
Saliamo in macchina,la nostra vecchissima Opel Astra,e ci sistemiamo nelle nostre postazioni tipiche.
Mio padre al posto di guida,con il finestrino abbassato e il braccio appoggiato sopra,con il gomito che sporge e la mano che stringe forte il volante,che fischietta tranquillo con la radio a basso volume.
Mia madre rannicchiata sul sedile davanti,avvolta da una leggera coperta di lana,che riposa con gli occhi chiusi,guardando di tanto in tanto,fuori dal finestrino,la strada che scorre sotto le ruote con aria assorta,illuminata dalla luna.
Io e mio padre la guardiamo alternativamente,adoranti.
E' bellissima.Sembra una diva degli anni '50.Rita Hayworth,ecco.
Per quanto riguarda me me,ci siamo organizzati così:io parlo troppo,quindi,quando siamo in viaggio,devo dormire.
Tirati giù i sedili posteriori,ricaviamo una cuccetta che comprende anche il baule.
E io,circondata da valigie e scatoloni,ho il mio cuscino e la mia trapunta e dormo.Più o meno.
Questa volta c'è anche Aladin Sane,dentro a una "gabbietta",non scherzo,enorme,in cui,oltre al suo cestino con cuscino coordinato,c'è una grande scatola con la sabbietta,le ciotole per l'acqua e il cibo,accuratamente fissate con un rotolino di filo di ferro e una palla pelosa rovinata dai graffi.. e ci sarebbe ancora abbastanza posto per un altro gatto con relativo corredo.Tutta la gabbia è tenuta ferma dalla cintura di sicurezza.
Do un'occhiata davanti.
Mio padre tiene la mano affettuosamente premuta su quella di mia madre,che si è finalmente addormentata.
I miei.
Sono l'unica cosa che mi rimane,dopo ogni trasferimento.
Oltre a Danny.
E il mio cuscino a pallini.
E i miei ricordi.
"..The return of the Thin White Duke,
Throwing dards in lover's eyes.."*.
Sorrido.Sì,David,anche tu.Come dimenticarti?
E ovviamente,dopo ogni trasferimento,mi rimane sempre anche quella persona che non riuscirò mai a conoscere del tutto,che riuscirà sempre a stupirmi,nonostante tutto.
Io.
Daiana.
Daiana e basta.



Le Ultime Note:
*E questa era ancora "Station to Station":)
E questa è la traduzione:
"..Il ritorno dell'esile duca bianco,
Scaglia dardi negli occhi degli amanti..".

..E' davvero la MIA canzone*.*
Insieme a"Sound&Vision":)






Ringrazio:
-Le persone che mi hanno recensita:) Grazie mille,mi avete risollevato un bel po' di Giornate No,e mi avete fatto arrivare alla fine di questa fiction:)

-Le persone che hanno aggiunto la mia storia ai Preferiti:)

-Tutte le persone che hanno letto e basta

GRAZIE!:)



-End-
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Commedia / Vai alla pagina dell'autore: space_oddity