Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: PsYkO_Me    27/10/2015    2 recensioni
-Speciale Halloween!-
Questa è la storia di Sora, un ragazzino che ha sempre vissuto nella semplicità della vita di un villaggio.
Una notte però, degli occhi gialli verranno a cercarlo e da allora la vita del giovane diverrà un incubo.
(Nota: i capitoli saranno brevi).
Genere: Dark, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Sora, Vanitas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Radura.
 
 
Quando Sora si risvegliò, trovò le ceneri della propria casa sparse attorno a lui. Nell'aria l'odore di bruciato e polvere gli pungevano le narici. Si appoggiò sui gomiti e si guardò attorno visibilmente confuso. Avrebbe giurato di non poter sopravvivere e a tal pensiero arrivò una risposta. Nel punto in cui era svenuto, il pavimento si era salvato creando un cerchio perfetto. Qualsiasi cosa fosse successa, non era morto grazie a ciò. Si fece forza e si rimise in piedi ed un paesaggio totalmente nuovo lo accolse. Non era più al villaggio. Per qualche motivo lui e le macerie di casa sua si trovavano ora in una radura circondata da alti alberi che sfioravano il cielo e mettevano in ombra il prato bluastro. Il ragazzo provò la sensazione di essere capitato in un altro mondo. Nascose il coltello sotto la maglia di lana, scavalcò delle travi bruciate e camminò a testa alta ammirando i rami che si arricciavano da un albero all'altro.
«In che luogo sono finito?» Si domandò con curiosità ma sentì una voce interiore che gli raccomandava di non abbassare la guardia. Sora avanzò fino a un sentiero e lo imboccò senza frasi domande.
 
I colori verdi e blu scuro erano ovunque attorno a lui. Gli alberi si erano fatti sempre più fitti e la luce era rada. Ciò rese la foresta temibile ma allo stesso tempo affascinante. I suoni laggiù erano melodiosi e curiosi, nulla a che vedere con quella che aveva sempre visto dalla finestra. Ma ciò che lo colpirono maggiormente furono i fiori che crescevano lungo i tronchi degli alberi: luminosi e color dell'ambra. Da essi uscivano bolle di luce che salivano verso il cielo, oltre i rami. Sora ne colse uno e lo fissò al polso per portare con sé un poco di chiarore. Lo guardò con un sorriso e proseguì. Scivolò lungo del terreno scosceso e vide con difficoltà qualcosa verso la fine del sentiero. Affrettò il passo fino ad esso e si ritrovò dinnanzi a una nuova radura circondata dalla vegetazione. Gli occhi grandi e blu si spalancarono di meraviglia. Al centro del prato vi era una imponente struttura di roccia scura all'apparenza abbandonata. Il ragazzo corse verso di essa e la esplorò con gli occhi. I fiori che gli piacevano tanto erano anche sulle sue pareti e strani esseri a quattro zampe, scuri e col musetto allungato giocavano con essi. Sora si nascose dietro alla recinzione di pietra decadente che la circondava e li osservò. Avevano occhietti rossi allungati e si muovevano con velocità. Forse doveva averne paura ma pensò comunque che fossero degli esseri adorabili. Cercò di avvicinarsi in silenzio e senza catturare la loro attenzione ma bastò un rumore diverso da quello a cui erano abituati per farli tramutare in ombre oscure e maligne. Vide i loro occhi illuminarsi di rosso intenso, concentrati sul loro nuovo obiettivo: Sora. Cautamente, lui portò la mano dietro la schiena, sotto alla maglietta e strinse il manico del coltello. Qualsiasi cosa fosse accaduta da lì in poi, si sarebbe battuto per sopravvivere. Gli sguardi si fecero pesanti e piani di tensione. Stavano chiaramente difendendo la loro proprietà e stavano lasciando a Sora l'opportunità di tornare indietro. Ma non avrebbe potuto, quella era l'unica via che poteva seguire.
«Lasciatemi passare.» Cercò di sembrare autoritario sia nel tono sia nella postura. Cercò di adottare le misure che prendeva con i cani dei pastori quando non lo ascoltavano. Ma benché con loro avesse sempre funzionato, stavolta non accadde nulla. Espirò sentendo l'amaro in bocca e sfilò lentamente il coltello dal fodero mantenendolo sempre dietro la schiena. Guardò il portone massiccio e si domandò se effettivamente si potesse aprire ma in ogni caso avrebbe dovuto tentare. Quello sembrava l'unico modo per accedere alla struttura e ci avrebbe provato. Scattò velocemente verso l'entrata, sfruttando le statue parzialmente distrutte dal tempo come scudo. Gli esserini neri cercarono di attaccarlo ma Sora era veloce e riuscì a schivare i primi attacchi. La preoccupazione tuttavia arrivò lampante poiché più si avvicinava alla porta, maggiori erano gli occhi rossi che vedeva. Cosa avrebbe fatto ora? Non sarebbe nemmeno riuscito a sfiorare la dimora. Gli strani esseri gli furono addosso prima che potesse agitare il coltello e Sora sentì i loro piccoli artigli graffiarlo in viso, sulla schiena, sulle spalle, sulle gambe e su un braccio. Stava provando un gran dolore, come se lo stessero ustionando a ogni colpo ma capì e rammentò la visione di poco prima, quando non era ancora stato visto. Si fece forza per rigirarsi e allungò verso di loro il polso al quale aveva legato fiore: il braccio non era stato ferito. Il volto gli si illuminò e un sorriso determinato gli dipinse il volto. Gli esserini non lo stavano più attaccando. Attorno a lui si formò un cerchio. Solo una volta aveva assaporato una scena di quel genere ma in mano aveva avuto un bastone infuocato e attorno tre lupi. Ora la stessa esperienza si stava ripetendo ma con, sorprendentemente, un fiore. Sora riuscì a farsi largo tra di loro, camminando con cautela fino al portone. Gli occhietti rossi non smisero di seguirlo con lo sguardo, ma oltre la porta non lo seguirono più.


____
Note dell'Autrice.
Un applauso a chi avrà capito cosa effettivamente ha incontrato Sora. 
Nel gioco sono blu (questo è l'unico dettaglio che ho preferito cambiare), hanno occhi rossi, sono piccoli, sono veloci...
Eeeeh, già. Quelle creaturine sono i Nesciens! 

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: PsYkO_Me