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Autore: littlegiulyy    28/10/2015    1 recensioni
Miley è una ragazza di 18 anni, fa parte del branco della tribù dei Wintu che hanno origini Californiane. Lei e il suo branco stanno per partire per un'avventura che la legherà a moltissime persone a La Push e alcune persone le sconvolgeranno la vita a partire da Embry Call. Il nuovo branco sta per raggiungere La Push per aiutare i licantropi di Forks e i Cullen nello scontro con i Volturi.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Embry Call, Nuovo personaggio, Quileute, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
Capitoli:
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CAPITOLO 13 "L'ora delle spiegazioni"

POV MILEY

Apro debolmente gli occhi…
Ho un senso di spossatezza assurdo addosso, gli occhi fanno fatica ad aprirsi e sento le palpebre decisamente pesanti. Mi guardo intorno per un attimo e subito mi ripiombano addosso tutti i problemi della sera prima.
Mettendomi a pancia in su, ruoto il mio sguardo sul soffitto portando una mano sulla fronte. Sento la testa esplodere.
Niente di quello che è successo ieri mi sembra reale, ho aspettato così tanto questo momento... e invece adesso vorrei solo ch enon fossero mai tornati… cosa devo fare adesso?
Mi metto lentamente a sedere e sposto le coperte, fa troppo caldo accidenti. Prendo in mano il mio iphone. Ho vari messaggi da Martin, Logan, Luke, Will e tutti gli altri, ma il nome che spicca tra questi e che attira subito la mia attenzione è solo uno.
Velocemente apro la conversazione di Embry e quello che leggo mi fa gelare il sangue nelle vene.
Dobbiamo parlare.”
Niente di più. Neanche una parola in più.
Il punto è che io non so cosa dirgli, non gli ho mai parlato di Ryan, non so perché ma non ne ho mai avuto il coraggio e neanche di mio fratello. Ho sempre preferito fare finta che non fossero mai esistiti, sarebbe stato troppo doloroso ripensarci ogni giorno. Certo, la chiave di violino tatuata sul mio polso che vedo in ogni momento non è stato il modo migliore per dimenticare mio fratello, ma ho fatto del mio meglio. Non ho mai parlato con nessuno di loro, eccetto i miei fratelli ovviamente che sanno tutto, dopotutto facevano parte anche loro del branco... una volta. 
Chiudo il viso tra le mani e per un attimo sento gli occhi decisamente bruciare.
Cosa devo fare adesso con Embry? Ryan è tornato ma le cose non potrebbero mai essere come prima… almeno credo…
Sarò il ragazzo migliore che tu abbia mai avuto al tuo fianco”
le parole di Ryan mi rimbombano ancora in testa e mi fanno uno strano effetto.
Prendo in mano il telefono e rileggendo il messaggio un paio di volte decido di non rispondergli, non saprei come comportarmi e cosa dirgli. Ho troppa confusione in testa che mi impedisce di pensare razionalmente, prima devo cercare di capirmi e poi potrò dare delle spigazioni a Embry.
Scendo dal letto e mi trascino in bagno, mi butto sotto la doccia ghiacciata per risvegliarmi e non appena esco mi guardo allo specchio.
Il mio viso è molto più pallido del solito, gli occhi sono tutti rossi e cerchiati da una sfumatura rosso/viola che dimostra la mia disperazione di questa notte. Torno in camera cercando di liberare la mente, apro l’armadio e decido di indossare degli shorts di jeans e una semplicissima camicia a quadri rossi e bianchi. Non ho neanche voglia di starci a pensare più di tanto.
Con un attimo di esitazione, inizio a scendere le scale e ad andare incontro al mio destino.
Faccio l’ultimo scalino e non appena mi guardo in giro, noto che l’unico presente all’interno della cucina è Ryan… perfetto insomma.
La giornata non poteva iniziare meglio! Se ne sta tranquillamente seduto al tavolo e alza lo sguardo su di me, non appena avverte la mia presenza.
-“Buongiorno Ley… “- dice nella mia direzione con un sorriso molto timido. Eh no Ryan, non te la caverai così facilmente.
o guardo per un attimo e mi dirigo subito fuori di casa. E’ meglio andarsene di qui, ora non ho davvero voglia di parlare con lui.
Decido di andare a farmi una passeggiata nel bosco per riflettere e mettere in ordine le idee.
Prima di varcare la soglia del bosco, per un attimo temporeggio e penso alla possibilità di incontrare Embry e di doverlo affrontare, ma pesando le due opzioni decido che è molto meglio entrare nel bosco che ritrovarsi Ryan ancora tra i piedi.
Faccio qualche passo finché non sento un rumore dietro di me. Eh no, adesso basta però.
-“Mi segui ancora?! Mi hai scocciata!”- dico ad alta voce verso Ryan girandomi di scatto.
-“Voglio parlarti Miley”- dice con tono di voce molto basso ma sicuro. 
-“Mi sembra che tu abbia già fatto abbastanza, no?”- affermo duramente. Ogni volta che mi parla mi saltano i nervi. 
-“Smettila di fare la dura, con me non funziona. Lo sai benissimo che mi sei mancata…”- mi dice avvicinandosi a me e avvolgendomi in un abbraccio caldo. Riconosco subito il suo tocco ma lo classifico comunque involontariamente come qualcosa di estraneo. Come se non mi appartenesse più. Io sono andata avanti, cosa si aspettava? Che lo aspettassi per tutto questo tempo dopo che se n'è andato senza dirmi niente?
Mentre sto qui a pensare su queste cose, improvvisamente mi rendo conto dell’intimità di quell’abbraccio e mi sento improvvisamente in imbarazzo. Velocemente mi allontano da lui e ristabilisco le distanze.
-“Ley perché ti comporti così? Cosa ti è successo?!”- mi chiede fissandomi.
-“Ryan io… - inizio piuttosto in imbarazzo. Come faccio a spiegargli tutto? E' pur sempre una cosa difficile da confessare al proprio ex... specialmente se l'ex in questione è Ryan... – ecco sono cambiate molte cose da quando ve ne siete andati”- inizio guardandomi attorno.
-“Spiegati meglio”-
-“Io… beh ecco… io…”-
-“Miley muoviti”- vedo il suo sguardo impaziente ch emi fissa e decido di dirgli l'unica cosa che mi preoccupa adesso. 
-“Ho avuto l’imprinting”- sputo fuori guardandolo negli occhi.
Non ho voglia di girarci tanto intorno, le cose stanno così e non si possono cambiare.
Tra tutte le reazioni che mi sarei aspettata, questa è l’ultima che mi sarei mai aspettata di vedere.
Lentamente si avvicina sempre di più a me e prendendomi la mano, si ferma a pochi centimetri dal mio viso. Ma cosa sta facendo?!  Istintivamente mi viene da spostarmi, ma rimango impalata senza muovere un dito. I battiti del mio cuore si fanno più irregolari e una strana sensazione attorciglia il mio stomaco. Ma cosa mi sta succedendo?E' cambiato tutto tra noi... 
Allora perchè mi sento come quando si avvicinava a me durante ogni nostro giorno insieme? 
-“E così è successo anche a te…”- inizia lui a bassa voce.
-“Si...”-
-“Chi è?”-
-“Non lo conosci”-
-“E’ del branco di La Push vero?”-
-“Si…”-
-“E lo ami? O forse provi ancora qualcosa per me?”- mi chiede in modo piuttosto strafottente.
Lo guardo per un attimo e ripeto mentalmente le sue parole…
-“La tua attesa mi fa dubitare di questo tuo grande sentimento nei suoi confronti… - inizia lui, continuo a guardarlo come paralizzata, non riesco a far uscire neanche un suono dalla mia bocca - cosa ti prende Ley? Una volta eri molto più loquace…”- conclude avvicinandosi pericolosamente sempre di più. Sta fermo per qualche attimo a poca distanza da me per poi appoggiare le sue labbra sulle mie.
Per un attimo rimango spiazzata e non mi muovo assolutamente. Dopo qualche momento, lasciandomi andare, inizio a ricambiare il bacio e appoggio la mia mano sulla sua spalla tirandolo verso di me. E’ come tornare indietro di un anno, come se niente fosse cambiato. Lo bacio e lo sento mio ancora una volta, come se non se ne fosse mai andato, come se fosse rimasto sempre qui con me. Le sue mani iniziano ad accarezzarmi piano la schiena ma improvvisamente il suo tocco diventa come qualcosa di totalmente sbagliato.
E’ questo che voglio? Sono davvero disposta a buttare via tutto il tempo passato con Embry per…Ryan?
Spingendolo via, mi volto e inizio a correre verso casa. Una lacrima riga il mio volto, cos’ho fatto? Come ho potuto baciarlo? Ripenso alle labbra morbide di Embry sulle mie, al suo tocco così delicato e attento quando si tratta di me…al suo tocco che è così incredibilmente giusto sulla mia pelle.
Mio Dio, cosa devo fare?Non ci capisco più niente. 

POV EMBRY

Mi siedo sul letto stremato da questa ronda e nascondo il viso tra le mani, appoggiando i gomiti sulle ginocchia.
E adesso cosa devo fare? Nel giro di poche ore è andato tutto in merda. Era tutto troppo bello per essere vero, le cose stavano andando fin troppo bene. Mi guardo per un attimo allo specchio e rivedo la mia vecchia faccia, non quella sorridente e distesa che ho visto nelle ultime settimane, rivedo semplicemente il vecchio Embry. Sguardo corrucciato, muscoli del viso perennemente tesi e occhi attenti.
Ciao vecchio mio, bentornato. Sospiro rumorosamente spostando lo sguardo dallo specchio.
Ricontrollo per la millesima volta il telefono per vedere se Miley mi ha risposto, ma ancora una volta niente, nessun messaggio. Preso dalla rabbia lancio il telefono dall’altra parte della stanza che, sbattendo contro il muro, rimbalza sul pavimento per terra. Fanculo tutto.
Non so più cosa fare, dire o pensare. Non mi aveva mai parlato di suo fratello, e men che meno di questo Ryan… perché non mi ha mai detto niente? Non si è mai fidata di me totalmente allora. Tutti i momenti che abbiamo passato insieme… possibile che non abbia mai avuto il coraggio o il desiderio di dirmi tutto?
Un senso di vuoto occupa il mio stomaco e la testa inizia a farmi davvero male.
Sento un leggero bussare sulla porta di legno e con voce debole, quasi ridotta ad un sussurro, incito il visitatore ad entrare.
Non appena la porta si pare, rimango un po’ sorpreso dalla persona che è appena entrata.
Martin se ne sta sulla porta, fa qualche passo verso di me e si chiude la porta alle spalle velocemente.
-“Ciao Embry…”- mi saluta con voce roca. Ci osserviamo bene a vicenda, non ha per niente una bella cera neanche lui, proprio come me.
-“Martin…”- ricambio puntando il mio sguardo su qualcosa davanti a me. 
-“Come stai?”-
-“Potrei stare meglio… decisamente…- rispondo a voce bassa – ma vorrei delle risposte, e in questo momento tu sei l’unico che può darmele a quanto pare.”- continuo abbastanza convinto guardandolo.
-“Hai ragione, capisco il tuo bisogno di risposte ma non sono io a dovertele dare, non sarebbe giusto”- mi risponde con voce risoluta.
-“E a chi dovrei chiederle? A Miley che neanche si degna di rispondermi?”- inizio io con un tono decisamente più alto e alterato di voce. Per un attimo vedo il suo sguardo rabbuiarsi per poi tornare normale.
-“Mi dispiace per averti detto come stanno le cose in quel modo ieri sera… ma trovarmeli lì davanti… non ci ho visto più. E’ una storia molto complicata e sono preoccupato da questo ritorno… non so se sia un bene o un male…”- afferma molto seriamente guardandomi negli occhi. Abbasso nuovamente la testa verso il basso e rifletto. Devo assolutamente parlare con Ley, voglio la verità.
-“Certo, che quei due fossero il fratello di Ley e il suo ex non lo avrei mai pensato…- rifletto a voce alta – Martin… non so cosa fare…”- gli dico sconsolato.
Cosa dovrei fare? Non so neanche tutta la storia precisamente, so solo che tutta questa storia mi sta devastando. Non ho mai chiuso occhio questa notte, voglio solo andare a parlare con Ley. Voglio sapere se è tutto come prima tra noi, chi è questo Ryan precisamente e voglio capire perchè non mi ha mai detto niente sul loro conto. 
-“L’unico modo credo sia parlarle. Vai da lei Embry, prima che sia troppo tardi…”- conclude Martin prima di uscire dalla porta.
Prima che sia troppo tardi”, cosa intendeva dire?
Iniziando a tremare leggermente per l’ansia e innervosendomi parecchio, scatto subito in piedi e mettendomi la prima maglietta che trovo addosso, esco di casa iniziando a correre verso casa di Sam ed Emily.
 
Una volta arrivato lì, noto che in casa non c’è nessuno, ma sento la presenza di Miley in camera sua. Mi arrampico sull’albero sotto la sua finestra e poi con un balzo, entro in camera sua. Mi guardo per un attimo intorno , ed infine la vedo. 
E’ in piedi affianco al letto, guarda in basso senza neanche muoversi. Guarda un punto fisso e non muove lo sguardo neanche per guardare chi è appena entrato. Faccio il giro della stanza e mi paro davanti a lei.
-“Ciao Miley”- le dico con tono duro prendendole il viso e facendo in modo che mi guardi. Quello che vedo mi fa sussultare il cuore. I suoi occhi, cerchiati da occhiaie profonde, sono arrossati e gonfi di lacrime che stanno scendendo senza alcun limite. Alza i suoi occhi nei miei, schiude la bocca come per dire qualcosa, ma la richiude subito dopo scoppiando a piangere e coprendosi il viso con le mani mentre si allontana da me scostandosi dal mio tocco.
Il mio cuore si spezza non appena la vedo in questo stato. Non l'ho mai vista così. Che ti è successo Ley? Come posso aiutarti amore mio? Me ne sto qui impalato senza fare nulla, non so cosa fare, sono totalmente in panico vedendola così. Io voglio solo che lei stia bene. Inizio a guardarmi intorno nervosamente cercando di capire cosa fare per aiutarla…
-“Ley… Ley ti prego – le dico cercando di spostare le sue mani da davanti il suo viso – … ti prego…spiegami. Aiutami a capire”- Non riesco ad essere arrabbiato con lei, vederla in questo stato mi fa star male.
Lentamente si siede sul letto e asciugandosi gli occhi un paio di volte si volta a guardarmi. E’ distante da me, ma sento come se ci fosse una calamita che mi spinge verso di lei. Vorrei abbracciarla, ma so che non è quello che vuole, io lo sento.
-“Quelli che sono arrivati ieri sera sono Jason, mio fratello e Ryan… il mio ex ragazzo. – inizia lentamente facendo un grande sospiro – Io e Ryan siamo stati insieme per un anno e mezzo… siamo sempre stati molto amici, eravamo legatissimi, poi da un giorno all’altro ci siamo innamorati…”- continua lei a bassa voce tra un singhiozzo e l'altro. Alla parola innamorati sento il mio stomaco attorcigliarsi, ma decido di non darci peso, lo faccio per lei, e le faccio cenno di continuare il suo racconto. Lei mi guarda per un attimo incerta e con uno sguardo assolutamente indecifrabile, ma poi continua...
-“Sarò sincera con te Embry, Ryan è stato il mio primo amore, è stato il primo ragazzo che io abbia mai amato davvero. Lui, mio fratello e Martin sono sempre stati inseparabili, fin da quando sono piccoli. Dopo qualche mese che ci siamo messi insieme, Ryan ha iniziato ad essere strano. Io non capivo cosa gli stesse succedendo, finché un giorno mi sono trasformata anche io e ho capito tutto. Abbiamo iniziato a vivere ancora più legati essendo nello stesso branco, e inoltre io ero venuta a conoscenza del suo segreto, quindi non c’era più niente che potesse ostacolarci… - vedo i suoi occhi diventare molto lucidi di nuovo e istintivamente mi avvicino per prenderle una mano, ma poi la faccio ricadere lungo i fianchi senza avvicinarmi, c'è come qualcosa che mi blocca – otto mesi fa, di punto in bianco, Jason e Ryan sono scappati. Senza dire niente a nessuno hanno preso e se ne sono andati, lasciandoci tutti senza spiegazioni. Io ero disperata, mio fratello e il mio ragazzo se n’erano andati improvvisamente senza dirmi niente, i miei genitori sono quasi usciti fuori di testa, Martin è rimasto un mese chiuso in casa senza parlare con nessuno, Luke si è sentito tradito da due dei suoi migliori lupi… insomma… hanno deluso tutti. E non sappiamo ancora perché siano andati via, ne perché abbiano deciso di tornare… poi ieri sera nella foresta li ho visti e… beh è successo quello che sai…ma non è questo quello che devi sapere… Questa mattina appena sveglia sono scesa per fare colazione e ho incontrato Ryan, me ne sono subito andata ma… “- dice abbassando lo sguardo e iniziando a impercettibilmente a tremare.
Ma cosa? Cos’è successo? Inizio improvvisamente a sentire davvero tanto caldo e una strana sensazione mi opprime. Sento un fremito che mi pizzica le mani ma cerco di controllarmi e di calmarmi.
-“Ma cosa?”- gli chiedo con voce incerta. Vedo il suo viso bagnarsi sempre di più.
-“Cos’è successo?”- riprovo ormai seriamente preoccupato. Ho un brutto presentimento.
-“Vattene”- mi dice con voce rotta dal pianto.
-“No Miley. Dimmi cos’è successo”-
-“Embry, ti prego”-
-“Ho diritto di sapere ch…”- inizio io.
-“L’ho baciato.”- il suo sussurro arriva come una lama al mio cuore. Le mie braccia ricadono sui fianchi e spalanco gli occhi per la sorpresa. No. Non può essere vero. Perché l’ha fatto?
-“D…dove?”- le chiedo molto scosso passandomi una mano tra i capelli che ricadono sulla mia fronte.
 Non posso crederci, non è vero…
-“Prima, nel bosco. Abbiamo parlato e…”-
-“E cosa Miley? Precisamente cosa?”- sputo fuori assolutamente incazzato iniziando a tremare molto vistosamente. So che non mi riuscirò a controllare ancora per molto, ma devo farlo, io voglio sapere la verità su questa storia.
-“Mi ha chiesto se ti amo”- mi dice guardandomi quasi spaventata…
-“E qual è stata la tua risposta?”- chiedo con tono di voce più alto, cercando di calmare i miei tremiti che non accennano assolutamente a smettere. La vedo abbassare gli occhi senza guardarmi.
-“Miley voglio sapere la tua cazzo di risposta adesso”- le dico scuotendola per le spalle perdendo ormai quasi il controllo.
-“Io… i…io non ho avuto il tempo di rispondergli…”- sussurra cercando di mettere in piedi una frase e guardandomi con occhi supplichevoli. Tutto intorno a me si blocca, come se il tempo si fosse fermato. La guardo, la guardo bene. 
-“Non… non hai avuto il tempo? Per quanto esattamente ci hai dovuto pensare eh?! Ma si può sapere con chi sono stato per tutto questo tempo? Credevo di conoscerti Miley, credevo di conoscerti davvero. Invece tu non mi hai mai dato davvero la tua piena fiducia, non mi hai mai detto niente di niente! Ed io adesso sono qui come un coglione ad implorarti di spiegarmi cos’è successo ed a sentirmi dare queste risposte che puoi anche tenerti per quanto mi riguarda.”- sputo fuori quasi urlando.
-“No Embry aspetta, era troppo complicato spiegarti tutto …”-
-“Io ti ho detto tutto su di me! Tu sai tutto quello che mi riguarda, niente escluso.”- le urlo contro nuovamente, riprendendo a tremare troppo. Non so ancora per quanto riuscirò a tenermi.
-“Miley… mi hai deluso. – dico con voce amara. Vedo i suoi occhi guizzare subito nei miei spaventati – che senso hanno avuto queste settimane con me? Perché mio hai illuso se alla fine quello che provavi non era reale? Adesso avrai finalmente quello che hai sempre voluto… la possibilità di stare con chi vuoi davvero, senza i fili dell’imprinting. Dopotutto… per te sono disposto ad essere ogni cosa no? Ti auguro di essere felice, addio”- concludo seriamente con tono duro, con non so quale forza.
Improvvisamente, smettendo di tremare, una lacrima sfugge al mio controllo, lei non ha il coraggio di guardarmi, mentre qualcosa si spezza dentro di me. Non mi sono mai sentito così, è una sensazione che non augurerei neanche al mio peggior nemico. Mi sento perso, vuoto, non ho più ragione di vivere. L’unica che amavo mi ha ingannato per tutto questo tempo ed io le ho miseramente creduto… tutti i fili che mi legavano alla terra è come se fossero dissolti. Niente ha più senso. Non c’è più niente che mi tenga qui, tutti i fili sono spezzati, non me ne frega più niente. Alzo un’ultima volta lo sguardo su di lei, se ne sta qui in piedi senza reagire ne dire niente. Mi volto di spalle ed esco velocemente, per l’ultima volta, da quella stanza.
Non voglio saperne più niente, ne di lei ne di nessun altro.
Inizio a correre verso il bosco e trasformandomi al volo, decido di scappare, di allontanarmi da tutta questa merda. Guaendo e soffrendo in silenzio, mi allontano da La Push e da tutti i miei fratelli, ignorando i loro richiami.
-“Fratello non lo fare”- sento Quil cercando di fermarmi
-“Devo andarmene da qui, adesso”-
-“No, devi affrontare la cosa. Embry cosa stai dicendo, non starai mai meglio allontanandoti dal tuo imprinting.”- sento la voce arrabbiata di Paul.
-“Imprinting… quante cazzate”-commento scuotendo il muso, correndo più veloce che posso per allontanarmi da qui.
Basta, non voglio più nessuno tra i piedi.
-“Ragazzi, lasciatelo andare… fidatevi di me, io lo so.”-
Uno ad uno tutte le voci dei miei fratelli scompaiono e rimango da solo. Grazie Jake.
Devo allontanarmi da lei…

POV MILEY

Sono paralizzata nel punto in cui mi ha lasciata.
Il punto in cui ha toccato la mia pelle prima brucia ancora, come se fosse ancora qui. Ma lui non c’è.
Mi guardo intorno come per rendermi conto che se n’è andato davvero. Mi copro la faccia con le mani, cos’ho fatto?! Perché non gli ho detto fin da subito la verità?
Sento una sensazione di totale disperazione che si impossessa di me, no io non ce la faccio, non posso stare senza di lui. Ho bisogno della sua presenza. Sento degli ululati in lontananza che si fanno sempre più forti, ma non ci faccio caso. Ripenso al suo viso, prima di andarsene, come ho potuto farlo stare così? Io che darei la vita per lui…
Sento la porta della mia camera aprirsi, mi volto e vedo Jason. Se ne sta in piedi davanti a me guardandomi e passandosi una mano tra i capelli piuttosto preoccupato.
In un attimo non c’è la faccio più, scoppio definitivamente. Corro verso di lui e lo stringo forte a me senza dover dire niente. Lui ricambia il mio abbraccio ed io mi lascio andare tra le sue braccia. Come ho potuto fare una cosa del genere ad Embry? Perché non ho risposto a Ryan subito?
-“Calmati dai…tutto si sistema, tu lo sai bene, no?”- sussurra Jason al mio orecchio dandomi un bacio sulla testa. Lentamente, dopo un po’ che stiamo così, il mio respiro si regolarizza e ci sediamo sul letto.
-“Dov’eri finito? Perché te ne sei andato?”- gli chiedo guardandolo con rabbia ancora sconvolta.
-“Ley… è troppo complicato da spiegare… ma te lo spiegherò. Promesso. Ma sappi solo che ce ne siamo andati per tutti voi, e non avrei mai voluto fare del male a te. Sei la persona più importante della mia vita, sei mia sorella e non ti ferirei mai.”- afferma passando un braccio intorno alle mie spalle.
-“Anche tu lo sei Jay, e non hai idea di quanto sia stata male quando te ne sei andato…”-
-“Lo so e mi dispiace per questo, ma ne parleremo. Adesso dimmi cosa ti succede Ley…”-
-“Ok…- faccio un bel respiro per trovare la forza di riparlare di quel periodo e inizio - i mesi sucessivi alla vostra fuga sono stati davvero un incubo. Sono stata male, davvero molto male… non riuscivo più a riprendermi, tu e Ryan mi avevate abbandonata di punto in bianco senza dirmi niente e non sapevo perché, ne sapevo se vi avrei mai rivisti. Martin mi ha aiutata molto in quel periodo per quanto poteva, anche lui era distrutto esattamente come me. Ma quando credevo che niente potesse andare più bene, quando avevo definitivamente perso la speranza… beh… io ho avuto l’imprinting Jay.”- concludo voltandomi a guardarlo e sorridendo involontariamente a quel pensiero.
-“Quando ho conosciuto Embry non credevo mi avrebbe dato tutta questa felicità, non credevo di poter essere ancora felice come prima, anche di più! Lui mi ha aiutata, mi ha salvata in tutti i modi possibili, ha fatto crollare tutte le mie barriere, mi ha dato la ragione per continuare ad andare avanti…”- concludo a voce bassa, tornando a guardare il muro davanti a me ma sempre con il velo di un sorriso sul mio volto. Vedo lo sguardo di Jason puntato su di me e all’improvviso, le sue labbra si distendono in un sorriso.
-“E dov’è il problema allora Ley? E’ una cosa bellissima.”- mi chiede cercando di capire.
-“Il problema è che prima… beh ecco ho baciato Ryan. E non mi sembrava giusto mentire ad Embry, quindi gliel’ho detto ma ho rovinato tutto. Non potevo nasconderglielo, e quando Ryan mi ha chiesto se lo amo davvero, io ho esitato.”- gli spiego riflettendo sulla situazione.
-“E tu hai esitato perché provi ancora qualcosa per Ryan o per quale altro motivo?”- a questa domanda, molti dei miei ricordi con Ryan riaffiorano... le passeggiate sulla spiaggia di San Diego, i falò a Santa Ysabel, le notti passate in discoteca in Messico con il branco, le giornate noiosissime a scuola risollevate da qualche sigaretta fumata insieme sul tetto della scuola, surf ogni venerdì pomeriggio, il milk shake del HighFly, le corse in macchina su tutta la costa...
Improvvisamente tutti quei ricordi mi sembrano fin troppo lontani. Chi era Miley? Un'altra persona, una persona totalmente diversa. Ripensando a com'ero, quasi non mi riconosco più. Sono cambiata, le cose sono cambiate...
Ripenso alle giornate passate con Embry... alle passeggiate nel bosco ed i bagni nell'acqua gelida e grigia di First beach, ai pranzi di Emily che ogni volta mi rendono difficile camminare dopo, alle corse in moto in mezzo alle strade alberate sterrate, ai tuffi dalla scogliera, alle stelle meravigliose che si vedono dalla sua radura, le giornate a scuola passate con la testa sul banco, troppo stanca dalla ronda della notte prima, alle sigarette fumate sotto la pioggia seduti sugli scalini del negozio di Hutson, a tutte le notti passate insieme, ai baci e agli abbracci che mi hanno fatta sentire così al sicuro che niente avrebbe potuto toccarmi, al tempo di questo posto con il cielo perennemente grigio e piovoso che mi ricorda terribilmente Embry... non so se ce lo vedrei in un posto soleggiato. Ridacchio leggermente a questo pensiero e improvvisamente torno seria. 
-“Io ho amato Ryan, e forse una piccola parte di me prova ancora qualcosa per lui. Mi ha resa la ragazza più felice del mondo, mi ha fatto conoscere l’amore e tutte le sue sfumature, e per questo lo porterò sempre con me – Jason si volta a guardarmi attentamente - ma… Embry… lui è…”- inizio cercando di trovare la parola adatta.
-“L’unico.”- conclude Jason sorridendomi. Sorrido amaramente e guardo per terra.
 Ha ancora importanza per lui?
-“Esattamente… l’unico. Il punto è che non è tutto questo per me a causa dell’imprinting, perché io… io mi sono innamorata di lui. Lui mi ha fatta innamorare di lui davvero, lo amerei anche senza aver avuto l’imprinting, perché ci completiamo e so che è il ragazzo giusto per me. Mi ha ascoltata, mi ha fatto vivere momenti indimenticabili, mi ha conquistata con il suo carattere, la sua strafottenza e il suo essere dolce un secondo dopo, mi ha dato l’opportunità di essere felice, mi ha resa felice…”- spiego sempre con un grande sorriso sulle labbra.
Finalmente credo di aver capito…
-“E cosa ci fai ancora qui Ley? Corri a dirglielo”- mi risponde mio fratello ridacchiando.
-“Hai ragione, devo dirgli tutto. Questa sera alla riunione del consiglio gli parlerò!”- concludo un po’ più serena di prima. Almeno io sono riuscita a capirmi. Tutto mi appare più chiaro, senza più buchi neri. Jason sa sempre come farmi ragionare, è assurdo. 
-“Bravissima Ley… ascolta adesso vado, devo chiarire con Martin… ma prima di tutto volevo chiarire con la mia sorellina. Mi sei mancata tanto”- dice abbracciandomi forte.
-"Anche tu, non sai quanto"- ricambio il suo abbraccio e dopo avergli dato un bacio sulla guancia, esce dalla mia camera chiudendo la porta.
Mi siedo alla scrivania e con pochissima voglia apro i libri di matematica. Cerco di concentrarmi sui compiti ma tutta questa storia non me lo permette. Il dialogo di prima con Embry mi tormenta, quell’addio, anche se so che non è davvero definitivo, mi ha lasciato una strana sensazione.
 
 
Richiudo tutti i libri e mi appoggio allo schienale della sedia. Sono davvero distrutta, sono stati due giorni pesantissimi, oggi ho studiato tutto il pomeriggio e tra poco devo andare alla riunione. Quante cose da fare…
Prendo in mano il telefono e trovo un unico messaggio.
Ley questa sera alle 9 davanti a casa di Jacob, puntuale! A dopo, un bacio”
Rileggo il messaggio di Martin un po’ di volte, ma pensa che io sia stupida?
Tra lui e Luke me l’avranno detto si e no mille volte di questa cavolo di riunione.
Mi alzo in piedi e dopo essermi sistemata un attimo guardo l’orologio, sono le 8.40, mi sono anche dimenticata di scendere per cenare da quanto ero presa dallo studio. Ma a chi voglio darla a bere, ho avuto un solo pensiero fisso per tutto il pomeriggio: Embry. Non c’è stato un momento in cui non abbia pensato a lui, il punto è che mi fa strano non vederlo e soprattutto sapere cosa sta provando adesso mi uccide.
Mi guardo per un attimo nervosamente i piedi e poi prendo una decisione.
Balzando giù dalla finestra, per evitare incontri al piano terra, mi dirigo verso la foresta. Non appena mi addentro, i miei piedi iniziano subito a muoversi verso una meta ben precisa. Ho ancora 20 minuti prima che inizi la riunione, nessuno si accorgerà se ritarderò di qualche minuto, ma io devo provarci.
Continuo a camminare tra gli alberi, salendo e scendendo, saltando qua e là per passare dei torrenti in mezzo al bosco finché davanti ai miei occhi appare una radura. La sua radura.
Mi guardo intorno cercando la figura di Embry ma non lo trovo da nessuna parte. Arrivo esattamente al centro e mi rendo conto di essere sola. Dove sarà andato? Ero convinta di trovarlo qui… probabilmente sarà con i suoi amici o sarà a casa. Beh poco cambia, tra poco lo vedrò alla riunione e non potrà evitarmi.
Mi siedo su un sasso e mi accendo una sigaretta per rilassarmi prima di andare verso casa di Jake. Devo dire che sono piuttosto in ansia, quello che devo dirgli per me ha un’importanza grandissima e spero possa risolvere le cose. Io non voglio rinunciare a lui. Se ripenso a quello che ho fatto questa mattina non riesco neanche a rendermene conto, come ho potuto fare una cosa del genere?
Finisco la sigaretta velocemente e guardando l’orologio mi incammino velocemente verso casa Black.
Non appena arrivo, butto subito l’occhio alle persone sedute intorno al falò, tra di loro Embry non c’è.
Inizio ad avere uno strano presentimento e il mio cuore batte sempre più forte, ma dove si sarà cacciato?
Non appena mi vede Sam, si alza in piedi e viene verso di me, accompagnato da Jake e Quil.
Ok adesso iniziano a farmi davvero preoccupare. Gli sarà successo qualcosa? Le mie mani iniziano a tremare, di ansia questa volta. Mi blocco nel punto in cui mi trovo, tenendomi un po’ a distanza dal gruppo già seduto intorno al falò.
-“Miley…”- mi saluta con voce risoluta Sam accennando un sorriso, punto i miei occhi nei suoi, passando poi a guardare Jake e Quil che abbassano subito lo sguardo e iniziano a traballare agitati.
-“Ragazzi… dov’è Embry?”- dico cercando di trattenere nervosismo e di apparire più calma possibile. I miei occhi si fanno sempre più lucidi, c’è qualcosa che devono dirmi, ne sono certa.
-“Miley ascoltami bene… Embry ha deciso di andarsene, almeno per adesso, non ritiene sia il posto giusto per lui La Push in questo momento…”- inizia piuttosto imbarazzato Sam. Vedo i suoi occhi tristi, ma mai come quelli di Quil e Jacob che sono totalmente spenti.  Passo a guardare loro due, i suoi migliori amici, interrogandoli silenziosamente, ma senza ottenere una risposta.
-“Ragazzi…dov’è andato? E quando tornerà?”-chiedo rivolgendomi a loro prossima al pianto.
-“Ley, non sappiamo dove sia, abbiamo cercato di fermarlo ma non ha voluto ascoltarci. Non ha neanche salutato sua mamma, non ha detto niente a nessuno su dove sarebbe andato, credo abbia solo voglia di stare da solo…”- inizia Quil.
-“Ma quando tornerà?”- insisto sempre più agitata.
-“N...no...non lo sappiamo, non sappiamo neanche se tonerà. I suoi pensieri erano molto chiari…”- conclude Jake alzando finalmente lo sguardo e guardandomi infinitamente dispiaciuto.
E’ come se tutto mi stesse crollando addosso. Un’altra volta, ancora una volta sono costretta a subire tutto questo. A sentire il mondo cadermi addosso. Come ha potuto andarsene? Con che forza si è allontanato da me? Un peso sopra le mie spalle fa cedere le mie gambe e cado ai piedi di Sam, coprendomi con le mani il viso e bagnandomi di lacrime calde. Perché te ne sei andato Embry?

Ciao a tutti :) Capitolo decisamente triste! La nostra bella Ley ha nascosto un po' di cose ad Embry e adesso ne deve pagare le conseguenze. Embry ha decisamente reagito male alla scoperta di tutto questo, ma come avrebbe potuto non reagire male sapendo che la sua Ley ha baciato Ryan, ragazzo di cui è stata innamorata, e ha addirittura esitato a rispondergli quando lui le ha chiesto se amava Embry? Cosa succederà adesso, Embry tornerà?
Grazie mille a sole13 per la sua immancabile recensione, aspetto recensioni anche in questo capitolo!
Un grazie anche a tutti i lettori e buona lettura, alla prossima! :)


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