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Autore: kamy    28/10/2015    1 recensioni
L'amore di una donna fino a che punto si può spingere? Ed insieme all'amicizia, può davvero fermare la morte?
[Fa parte di DBNA].
[Successivo a Poison].
Elly appartiene a TheBlueMusketeer.
(Remake del precedente Quando l'amore sconfigge anche la morte).
Genere: Avventura, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.
Scritta per il Drawlloween 2015. Prompt: 26. Rat
Inteso qui come Lab Rat.
Remake di I sogni risplendono.
Scritta sentendo I sogni risplendono (Tiziano Ferro + Linea 77)




Cap.13 I sogni risplendono

Senti che rompi tutto ciò che hai intorno, ma senza urto

Vegeta volava tenendo gli occhi socchiuse, il vento gli faceva ondeggiare i capelli neri a fiamma dietro il capo. Il battito cardiaco gli rimbombava nelle orecchie e sentiva gli occhi pizzicare.

“Vegeta” sussurrò una voce femminile.

Il principe dei saiyan si fermò in volo e guardò a destra e a sinistra, vedendo le nuvole illuminata dalla luce del tramonto. Sbatté un paio di volte le palpebre e si deterse le labbra con la lingua.

- Che diamine? – si chiese.

“Vegeta, qui” chiamò la voce femminile.

Il principe dei saiyan sentì una fitta alla fronte, scese ed atterrò nel giardino della propria abitazione. La vista gli si oscurò, camminò ondeggiando, si appoggiò contro un albero e scivolò lungo la corteccia, boccheggiando.

Vegeta ululò rabbioso, iniziò a colpire una parete, lasciò i solchi dei propri pugni, graffiandosi le nocche a sangue. Cadde in ginocchio, gettò indietro la testa e gridò più forte, facendo tremare il soffitto. Sentì dei passi, strinse i pugni conficcando le unghie nella pelle fino a lasciare dei tagli a forma di mezzaluna. Smise di urlare e piegò la testa in avanti, facendola oscillare su e giù.

“Torna in te. La tua è una rabbia insana e lucida quando è al massimo, mercenario” disse la voce femminile. Vegeta digrignò i denti.

“Io non sono un mercenario! Io non sono uno schiavo” ruggì.

“Il patto con Wish è ancora valido, mi sembra” ribatté la voce.

Vegeta alzò gli occhi e li sgranò, impallidendo. Vide delle zampe da uccello grande quanto tutto il suo corpo e rabbrividì. L’animale spalancò le ali ed il vento investì il volto del principe dei saiyan. Vegeta deglutì guardando il viso della fenice nera, osservando il proprio riflesso nelle iridi color ossidiana della creatura.

“Estingui la tua rabbia. Spazza via tutto ciò che hai intorno. Non morire innocuo e banale” sibilò la fenice. Vegeta si alzò in piedi e negò con il capo.

“Non farò del male ai miei cari. Sei tu che cerchi di farmi crollare, di farmeli uccidere?!” sbraitò. Indietreggiò e andò a sbattere contro una parete di acciaio, il suono metallico rimbombò tutt’intorno.

“Da giocattolo di Freezer, sei diventato il servo degli dei. Tu sei destinato a essere dio della distruzione, figlio della luna. Io sono te e tu sei me, principe!” sbraitò la fenice. Piume nere infuocate si alzarono in volo, vorticando intorno a Vegeta. La fenice piegò un’ala, lasciando vedere la figura del Son.

Goku cadde in ginocchio, i suoi occhi erano grigi e la testa gli ricadde in avanti. Teneva le labbra socchiuse, erano spaccate e mugolava piano. Il suo corpo ignudo tremava e il collare di metallo che indossava gli aveva lasciato dei tagli sulla pelle.

“Kakaroth?” chiese. La fenice cercò di beccarlo, Vegeta saltò di lato schivandolo.

“Questo è ciò che succederà. Diventerà un topo da laboratorio. Muori adesso o questo è quello che accadrà, porterai solo morte” spiegò la fenice. Vegeta incrementò l’aura e si trasformò in supersaiyan God.

“Cosa vuol dire che succederà? Spiegati!” ordinò. La fenice si chiuse nelle sue ali e la sua figura divenne più minuta.

“Avrebbe preferito inchinarmi alla tomba del suo sovrano, che perdere tutto a tal punto. Sarà una cavia deliziosa. Da drago a topo” spiegò. Riaprì le ali e mostrò di essere diventata una ragazza dai corti capelli neri.

“Chi sei?” domandò il principe dei saiyan. La figura femminile si nascose nelle ali nere, alcune piume caddero per terra.

“Io sono un sogno, un incubo, una maledizione, un potere… chiamami come vuoi”. Vegeta fu avvolto da un alone dorato e sentì il proprio corpo bruciare.

“Potevamo essere tempo, spazio, la potenza dell’universo nella nostra mano. Hai reso il big beng attack un attacco insulso” disse la figura femminile. La sua pelle divenne bianco latte, emanando riflessi argenti. Vegeta allungò la mano verso Goku, che ricadde su un fianco, privo di sensi.

“Sarai tu a venirmi a cercare, come una droga, ora che sai chi è il tuo vero io. Sarò l’acqua nel deserto, per te” spiegò la donna alata.

Vegeta sgranò gli occhi, boccheggiò e scosse il capo. Alzò il capo e vide la luce della luna, deglutì rumorosamente e si alzò in piedi. Raggiunse la porta di casa e bussò.

- E’ tardi, a quest’ora sarà a casa – pensò.

“Bulma apri!” chiamò.

  
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