Crossover
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Autore: Crybaby    31/10/2015    2 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Naruto]
Si sa: in un mondo dove i combattimenti sono all’ordine del giorno, ogni periodo di pace, breve o lungo che sia, è destinato a terminare. Anche se il suddetto periodo di pace, durato poco più di un anno, è seguito ad una dura e cruenta battaglia combattuta contro il male in persona.
La causa di tutto?
Cinque splendide ragazze, tornate misteriosamente alla vita.
Cinque brillanti scienziate, più potenti che mai.
Cinque diaboliche streghe, assetate di vendetta.
Cyprine, Telulu, Eudial, Viluy e Mimete: in altre parole, le Witches 5.
A un anno di distanza dagli eventi di “Last Menace Of Chaos”, i difensori della Terra sono chiamati ad una nuova, improbabile quanto difficile battaglia. Ma chi ha detto che debbano per forza essere loro i protagonisti?
Genere: Azione, Generale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La Tripla Battaglia Per Il Destino Del Mondo (Terza Parte)

Approfittando dell’insperato momento di tregua Super C-17 si massaggiò il torace, seriamente preoccupato.
“Chi l’avrebbe detto… I segni che mi hai lasciato non si sono rimarginati nemmeno dopo che il drago Shenron mi ha riportato in vita. A tal punto arriva la tua forza, Goku?”
Il cyborg strinse forte i pugni, fremendo di rabbia. Era anche tentato di gridare, ma riuscì a ricomporsi e si limitò a riavviarsi i capelli com’era solito fare.
“No, è inutile arrabbiarsi per una cosa del genere. Goku mi ha sconfitto, è vero, ma c’è riuscito solo con l’aiuto di mia sorella. Da solo non ce l’avrebbe mai fatta. Sono sempre io il più forte, non devo preoccuparmi di un piccolo dolore. …e soprattutto non devo preoccuparmi di una ragazzina che di Goku non ha nemmeno la metà della forza!”
Ritrovata la fiducia Super C-17 si librò in volo, sparendo nell’oscurità del cielo e portandosi fino al limitare dell’atmosfera terrestre.
-Ovunque ti trovi adesso, Goku, spero che tu ti accorga di quello che sto per fare. Prendilo come un segnale: ti sfido ad una rivincita, una rivincita che intendo far mia! SUPER FLASH BOMBER!!!
Dalla punta delle dita del cyborg scaturirono centinaia e centinaia di sfere luminose che piovvero sul pianeta; nonostante la distanza esagerata, i colpi si abbatterono con precisione quasi assoluta sul punto in cui Petirol era stata atterrata.
-AH AH AH AH AH!!! Come va laggiù, dolcezza? Ti piacerebbe saper assorbire una tale quantità d’energia come faccio io, eh?
17 continuò incessante l’attacco, certo che Petirol si sarebbe arresa molto presto. Il sorriso sul suo volto però scomparve, quando notò che uno dei suoi colpi stava tornando indietro.
-Ma cosa… !
La sfera di luce lo sfiorò di poco al volto e proseguì la sua corsa nello spazio, seguita da molte altre.
-…dannata sgualdrina!!!
Infuriato, stando attento a schivare la sua stessa tecnica il cyborg ritornò indietro. A metà del tragitto si rilassò parzialmente, notando che l’assalto era cessato.
“Strano, ero convinto di averne lanciate molte di più. Non dirmi che…”
A poche centinaia di metri dal suolo, 17 scoprì con stupore che la nemica aveva effettivamente assorbito una buona parte della sua energia e stava caricando un contrattacco.
Un contrattacco che il cyborg aveva già avuto modo di provare sulla sua pelle per mano di un altro avversario.
-KAMEHAMEHA!!!
La più celebre tecnica di Goku, appresa grazie al cristallo del cuore di Ub, centrò in pieno Super C-17. Inizialmente il cyborg si lasciò colpire senza opporre resistenza; ma, quando si rese conto di quale fosse la strategia di Petirol, era ormai troppo tardi per togliersi dalla traiettoria.

Dopo aver gettato uno sguardo alle proprie spalle, per assicurarsi che Gohan e le ragazze stessero bene, Gotenks scese a terra e si avvicinò senza paura alla trasfigurata Eudial.
-Però… Ti sei arrabbiata parecchio, amica mia! Sei esplosa quasi come una bomba atomica! Ma, permettimi di dirtelo, queste tue trasformazioni non ti faranno bene alla lunga, anzi dovresti sbarazzarti di quel cristallo prima di diventare ancora più…
Eudial cacciò un potente urlo simile ad un ruggito, capace di spingere il saiyan indietro di qualche passo. Il rivestimento di chakra che avvolgeva la strega ribollì furioso, e da esso cominciarono a salire diverse piccole bolle color rosso sangue.
-Ah, non mi ascolti? Peggio per te! Aaaaaaah…
Chiusi gli occhi, anche Gotenks sprigionò la propria aura: il suo corpo si avvolse di scariche elettriche e i suoi capelli assunsero un colore pallido, segno che aveva raggiunto il secondo livello di super saiyan.
-Gotenks!- gridò Gohan all'improvviso -che stai facendo? Datti una mossa!
-…eh? Ma io mi sto dando una mossa! Se Eudial continua a trasformarsi, perché non posso farlo anch'io?
-Perché adesso non si sta trasformando- lo aiutò Pan -sta preparando un attacco.
-Ma che stai… Oh.
Gotenks si decise a riaprire gli occhi. Le bolle salite dal corpo della strega erano diventate delle grosse sfere di chakra, ed una dopo l'altra stavano schizzando verso di lui.
-Via! VIA!
Gohan e le ragazze fecero in tempo a dileguarsi, mentre un Gotenks ancora sorpreso fu colpito in pieno viso e scaraventato in fondo al viale.
-Così vuoi la guerra? E guerra sia!!!
Il saiyan atterrò con grazia sui quattro arti, prese posizione e scattò come un maratoneta alla linea di partenza, per schivare le successive bombe di chakra e tornare dall'avversaria; raggiuntala, le diede un pugno in pieno viso, ma la strega gli addentò la mano e provò quindi ripetutamente a dilaniarlo con gli artigli. Dopo qualche secondo di troppo di continue schivate, spazientito Gotenks sparò un Ki Blast: Eudial si difese alzando le code a mo' di scudo, ma venne comunque spinta all'indietro e finì a gambe all'aria.
-Bene- disse Gotenks, lucidandosi le nocche -così siamo pari! …mh? Che strano…
Mentre si avvicinava, il saiyan notò come la coda colpita dal suo raggio si fosse deformata e rimpicciolita, e come si stesse lentamente rigenerando.
-È disgustoso, sembra una lumaca che esce dal suo guscio…
-Forse può essere questa la soluzione, Gotenks!
Con cautela, Gohan e le altre uscirono allo scoperto e si riportarono alle spalle del loro alleato.
-Può sembrare una sciocchezza- continuò Gohan -ma se questo è l'effetto che i tuoi colpi hanno su di lei, insistendo in questo modo è probabile che Eudial non riesca più a contenere il potere del cristallo e si veda costretta a rigettarlo!
-In parole povere… devo continuare a colpirla senza sosta! Non serve che facciate questo giro di parole, posso capirlo benissimo!
-Visto come non hai fatto altro che dar fiato alla bocca invece di agire, io nutro qualche dubbio…
-Per l'ultima volta, Pan, stai zitt…
Rimessasi in piedi, Eudial agitò rapidissima le code e sparò in direzione degli eroi un'onda di chakra. Questa volta però Gotenks fu pronto a rispondere: sprigionando l'aura, il guerriero parò l'attacco della strega con un ginocchio e lo trattenne, per poi spedirlo in cielo con un calcio.
-Eh eh! Come vedi, cara Eudial, non mi sorprendi pi…
Un coro di colpi di tosse alle sue spalle lo fece zittire per bene.
-…okay, ho capito, la smetto di vantarmi e passo all'azione. YAAAAAH!!!
E Gotenks sparò per buona misura un doppio raggio d'energia addosso alla nemica, dando inizio al round successivo della battaglia.

Seppur lontane, le esplosioni e le onde d'urto causate dallo scontro fra Eudial e Gotenks si fecero comunque sentire anche a centinaia di metri di distanza. Per non rischiare di coinvolgere i suoi coetanei ninja, Gaara fu obbligato ad erigere con la sabbia mista a vari detriti una muraglia tra il quartiere in cui si trovavano e il resto della città.
-Ecco fatto, questo dovrebbe impedire ai colpi di Eudial di raggiungerci.
-Già, già, ma allo stesso tempo impedisce a noi di intervenire!- sbuffò Kiba, sgranchendosi le nocche per sfogarsi -non è giusto! Eudial ha con sé un potere rubato dal nostro mondo, dovremmo essere noi a occuparcene!
-Purtroppo sono costretto a contraddirti- continuò Gaara -per adesso, ci conviene essere cauti e lasciare che ad affrontare Eudial sia Gotenks. La sua potenza è di parecchio superiore a quella combinata di tutti noi. Inoltre, la nostra priorità è assicurarci che Naruto e Shikamaru siano fuori pericolo. Sakura?
In apprensione, come tutti, Gaara si avvicinò al piccolo capannello formatosi attorno ai due feriti e a Sakura, inginocchiata al fianco di Shikamaru e concentrata al massimo per infondere il suo chakra nella sua ferita alla gola.
-È tanto grave?- domandò Temari, tradendo un tremolio nella voce.
-Ha perso molto sangue, e il canale respiratorio è stato danneggiato in maniera seria ma non irreparabile. Posso ricostruirlo, ma è un'operazione molto delicata.
-Naruto invece, come sta?- chiese Gaara.
-Meglio.
-Me… Cough, cough... Meglio?! Sakura-chan, io... COUGH... non sono d'accordo…
Gaara si girò verso l'altro ferito, del quale si stava occupando invece Hinata.
-Anch'io ho perso… cough… parecchio sangue… cough… sapete? Inoltre… credo… che Eudial mi abbia fracassato la faccia… Come posso stare "meglio"?
-Sakura ha ragione, N-Naruto-kun- lo rassicurò Hinata, sorridendo dolcemente mentre gli infondeva il suo chakra per alleviargli il dolore -hai parecchie ferite, è vero, ma sono tutte superficiali! E, a parte qualche dente, la tua faccia è a posto... Non sei in pericolo di vita, tranquillo! Devi solo stare fermo e sopportare il dolore ancora per qualche tempo!
-Sa… sarà…
-Senti marmocchio- borbottò Kankuro, sino a quel momento in disparte -Sakura è il medico, e il medico ha sempre ragione! Quindi fidati di quello che ti ha detto e piantala di lamentarti! …a proposito, devi spiegarci cosa è successo esattamente. Com'è che Eudial ti ha massacrato di botte a lungo, mentre per Shikamaru è andata dritta al sodo? Si può sapere?
Naruto respirò affannosamente un paio di volte, prima di provare ad abbozzare una risposta.
-E… cough… ecco… è stato…-
-È successo tutto per causa mia, lo so!
Era stato Choji a parlare. Aveva tentato il più possibile di stare calmo, ma la vista di Shikamaru in quelle condizioni alla fine lo fece cadere nel panico assoluto: l'Akimichi era crollato in ginocchio, a fianco dell'amico, e si era arreso alle lacrime e ai singhiozzi.
-Io… Io… SHIKAMARU, MI DISPIACE! Se non mi fossi lasciato prendere dall'ira quella volta… Se non fossi corso dietro a Mimete per ammazzarla… Se fossi rimasto al tuo fianco tutto questo non sarebbe successo! Ho mandato tutto all'aria, come al solito! SHIKAMARU, SE RIESCI A SENTIRMI, PERDONAMI!
-Oh, basta così, su.
Con compassione, Temari si affiancò a Choji per dargli delle leggere pacche sulla schiena.
-Non sei stato tu a pugnalare Shikamaru alla gola, e di certo non potevi prevedere che accadesse. Se c'è una persona da biasimare, qui, è Eudial. Dai, ora smettila di frignare altrimenti distrai Sakura.
Poco consolato dalle parole di Temari, Choji riuscì comunque a smettere di singhiozzare e, dopo aver tirato su con il naso, continuò a piangere in silenzio.
-Grazie, Temari- le disse Sakura -e tu Choji, non temere. Salverò Shikamaru, fosse l'ultima cosa che faccio!
Sui ragazzi scese il silenzio generale. Persino Kiba si era zittito, e questa stranezza non sfuggì all'occhio attento di Shino.
-Qualcosa ti turba, Kiba?- gli sussurrò avvicinandosi di soppiatto e facendolo sobbalzare.
-E-EH? Ma-ma certo che sono turbato, l'ho già detto prima! Non mi va di rimanere in disparte mentre Eudial…
-Non fare il finto tonto con me, ti conosco benissimo. Ti sei ammutolito dopo che Choji ha cominciato a piangere. Stai semplicemente provando empatia o c'è dell'altro?
-C-che cosa vorresti insinuare?
-Oltre a Rock Lee, insieme a Choji ad affrontare Mimete c'eri anche tu. È successo qualcosa tra te e lui? Gli hai detto o fatto qualcosa di cui ora ti stai pentendo?
Il volto di Shino si avvicinò pericolosamente a quello di Kiba. Nonostante gli occhiali da sole, l'Inuzuka era certo che il compagno di team lo stesse fulminando con lo sguardo.
-N-no! Ti stai sba…
-Puoi mentire a te stesso quanto ti pare, ma resta il fatto che Choji in questo momento sta soffrendo tantissimo. Se c'è qualcosa che devi dirgli, qualcosa che possa farlo stare meglio, hai l’obbligo morale di farlo. ADESSO.
Kiba arretrò di un paio di passi, come terrorizzato. Ma poi, scuotendo violentemente la testa, riacquistò la propria sbruffonaggine e volse le spalle all'amico.
-Al diavolo Gaara e al diavolo Gotenks! Io vado a cercare Eudial, non ho paura! Akamaru, andiamo! …Akamaru?
L'Inuzuka cercò il suo enorme cane con lo sguardo, trovandolo poco lontano, sul tetto di un tir abbandonato, intento a latrare verso il cielo.
-Akamaru, di tutti i momenti per abbaiare alla luna questo è senz'altro il più… Oh. Oh cavoli. Ra-ragazzi…
Kiba indicò agli altri il motivo per cui il cane ninja si era agitato: la spaventosa torre eretta da Kaolinite sulla baia della città, visibile anche da quel punto.
-Prima non c'era, ne sono sicuro! Cosa può essere?
-Lì… è dove si è diretta Hotaru! è lì che sta combattendo!- esclamò Choji.
-Quindi quella mostruosità dev'essere opera di Kaolinite- constatò Gaara -o almeno credo… non ricordo fosse in grado di tanto… !
In quella, diversi lampi di luce esplosero dall'interno della cupola in cima alla torre. Quella vista fece rizzare Choji in piedi dal panico.
-Hotaru… Devo sapere come se la sta cavando!
Il ragazzo fece per correre verso la baia, ma Temari fu lesta a lanciargli il ventaglio fra i piedi, facendolo inciampare: Choji capitombolò in avanti e non si mosse più, anche grazie alla ninja di Suna che raggiuntolo subito gli si sedette sulla schiena per tenerlo fermo.
-Insomma, che razza di amico sei? Shikamaru è nelle mani di un medico esperto ma temi che muoia, vedi qualche lampo e subito pensi che Hotaru stia soccombendo… Insomma, sei capace di avere un po' di fiducia nel prossimo?…
-Parli tanto bene ma anche tu sei in ansia per Shikamaru, non negarlo.
-Sta' zitto Kankuro, non mi sei d'aiuto!

Dentro di sé, intanto, Choji si sentiva lo stomaco e i polmoni come un mare in burrasca.
"Shikamaru… Hotaru… Vorrei tanto poter fare qualcosa per aiutarvi entrambi… Vi scongiuro, vi prego… Non morite!"

-IN GUARDIA!
Kaolinite partì all’attacco. Hotaru posizionò subito il Silence Glave verticalmente di fronte a sé per proteggersi, ma a pochi metri dal raggiungerla la strega svanì nel nulla.
-Dove… Aaah!
Riapparsa alla sua destra, Kaolinite colpì la sailor con una delle sue ali, scagliandola addosso a una parete della cupola. Al contatto, Hotaru fu attraversata da una violenta scossa elettrica che la fece strillare di dolore; non paga la strega la raggiunse e roteò rapidamente su sé stessa, per graffiarla con le sue ali appuntite e al contempo tenerla schiacciata contro la barriera.
Dopo una decina di secondi, Kaolinite interruppe la tortura e fece un passo indietro, per permettere all’avversaria di cadere in ginocchio.
-Ah, la vendetta è dolcissima. Tu non hai idea di quanto io abbia atteso questo momento… ?
Nonostante le già evidenti ferite, Hotaru ebbe ancora la forza per muoversi ed alzare la testa. Incuriosita Kaolinite alzò la testa a sua volta, per seguire lo sguardo dell’avversaria.
-Oh, capisco. Sei preoccupata per tuo padre. Non temere, nella gabbia in cui si trova non può né vederci né sentirci. Non permetterei mai che lui possa dispiacersi nel vederti…
Mossa dalla mano veloce di Hotaru, la lama del Silence Glave si abbatté sul collo di Kaolinite. E rimbalzò indietro, senza scalfirla nemmeno.
-…massacrata.
La donna strinse una mano intorno al manico della falce e la allontanò piano da sé.
-Se anche fossi riuscita a trapassarmi, non ci avresti guadagnato nulla. Non basta aprirmi in due per far riapparire magicamente il cristallo della tua cara principessa, ci vuole ben altro.
Senza preavviso la strega si lasciò cadere all’indietro e, tenendo stretta la falce a cui Hotaru era ancora aggrappata, scaraventò la nemica alle proprie spalle, abbattendola poi con un raggio mentre era ancora a mezz’aria.
Ripresasi dalla botta, la piccola sailor strisciò lentamente verso la falce caduta poco lontano da lei, ma ancora una volta la nemica le sbarrò il passo.
-Ancora non ti arrendi, sgualdrinetta?
Con un piede Kaolinite spinse la falce lontano dalla portata di Hotaru, quindi senza pietà le afferrò i capelli e la costrinse a guardarla in faccia.
-Vederti soffrire è un piacere immenso, ma non posso far attendere Chaos ancora a lungo. Avanti, pronuncia le parole “io mi arrendo” e la tua agonia terminerà. Pronuncia quelle parole, Hotaru!
La ragazzina si divincolò dalla presa, compì una capriola sotto le gambe della strega e scattò disperata verso la falce, ma ad un passo dal recuperarla questa sparì in un buco nero per poi ricadere dall’alto fra le mani della donna.
-Buffo. Ora sono io doverti dire “Basta con i giochi! Basta con gli scherzi!”… In confronto a me ora non sei altro che una barzelletta, perché non lo capisci?
Con la mano libera la strega generò diverse piccole sfere nere d’energia che vorticarono per tutta la stanza, per poi unirsi in una sfera più grande e schiantarsi sulla sailor con gran fragore. Quando la polvere si fu diradata, Hotaru era sdraiata faccia a terra, definitivamente inerme.
-Oh, era ora.
Gettata la falce da una parte, Kaolinite si avvicinò e si chinò su Hotaru per verificare che respirasse ancora.
-E ci sono anche andata leggera.
La strega quindi si voltò e si allontanò piano, come per prendere la distanza giusta per eseguire un ultimo colpo. Ma, prima di fare qualsiasi altra mossa, fu bloccata da una sola parola di Hotaru.

-…perché?

Kaolinite ritornò a passi svelti dalla sailor.
-Cosa hai detto?
-P… Perché? Perché mi odi così tanto? Perché mi hai sempre odiato? Perch…
-PERCHÈ MAI DOVREI RISPONDERTI?!? Stai per morire, non ti servirebbe a nulla ora conoscere i miei segreti! Non te n’è mai importato niente prima d’ora! …ho capito il tuo gioco, sai? Vuoi farmi parlare per guadagnare tempo e preparare una contromossa, ma io non ci casco di nuovo! Sono stata ingannata già due volte stasera, da Tsunade e prima ancora da Sailor Pluto! Non ci sarà una terza volta!
Fremante d’ira, la strega mosse le mani per creare dal nulla un oggetto, forse un’arma.
Stava per portare l’opera a compimento, quando si interruppe.
-…d’altra parte… Le condizioni mi sono davvero favorevoli, adesso. I tuoi alleati non possono intervenire, tu non puoi fare quasi nulla senza la tua falce… E io ho il potere assoluto. Non devo temere nessun contrattacco.
La donna, rilassatasi, cominciò a camminare in tondo.
-Inoltre- aggiunse, rivolta più a sé stessa che ad Hotaru -rivivere la mia vita equivarrebbe a torturarti una seconda volta... E sia. Esaudirò il tuo ultimo desiderio. Il motivo per cui ti odio… Anzi, per essere corretti, il motivo per cui ti ho ostracizzata. Se vuoi saperlo, è necessario che prima tu venga a conoscenza della mia storia. Sentiti onorata, questa è la prima volta in assoluto che la racconto a qualcuno.
Ci fu una breve pausa, in cui Kaolinite fece diversi respiri profondi, segno che quanto stava per narrare le sarebbe costato molta fatica.
-…e non scherzo, quando dico che la mia è una storia molto lunga. Poiché è cominciata all’incirca cinquecento anni fa, nel periodo in cui sono nata.

  
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