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Autore: ___Page    03/11/2015    3 recensioni
Raccolta di OS dedicate alle coppie di Fairy Tail, sei per iniziare ma non si esclude che possano diventare poi più numerose.
*Fan Fiction partecipante al "Ten Title Thread" indetto dal forum FairyPiece-Fanfiction&Images*
1: La voce delle Stelle | StingxYukino
2: Labirinto | GajeelxLevy
3: Non c'è tentazione più grande di una porta chiusa | GrayxJuvia
4: Io amo quello che tu odi | NatsuxLucy
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard, Lluvia, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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MASTER-SAMA
*La voce delle stelle*




Soffiò dal naso, stringendosi il ponte tra pollice e indice, teso come non mai.
Non era veramente possibile continuare così. Okay, se l’era scelto lui quel ruolo e okay, aveva voluto lui una gilda più simile a Fairy Tail ma proprio per quello si aspettava più collaborazione! 
Aveva già il suo bel daffare a rispondere a lettere di lamentele e a tenere a bada il Concilio senza doversi occupare anche delle assurde diatribe dei suoi compagni.
Master di qui, Master di là.
Ma che si credevano?! Che avesse risposte pronte per tutto?! Che fosse il depositario del senso della vita e dell’universo?!
Era solo il Master di una gilda di maghi, porca miseria!
E aveva appena vent’anni!
E ci teneva a sottolineare ancora una volta che, appunto, di una gilda si trattava, non di un asilo!
Ma forse che pensavano bene di disturbarlo solo quando c’era qualche discussione veramente seria?! Certo che no!
E Orga che monopolizzava il palco della gilda, e Rufus che copiava le magie altrui, e Frosch che si era perso per l’ennesima volta!
Che giornata assolutamente da spararsi!
Non riusciva a chiudere occhio, era tutto inutile e aveva pensato bene di portarsi avanti con il lavoro arretrato, visto che da cinque giorni non riusciva ad andare in missione. Così, dopo avere portato Lector in camera di Rogue, continuando a ripetersi che non gli sarebbe successo nulla, che non aveva niente da temere, che non c’era più nessuno in giro che avrebbe cercato di separarlo da lui, era tornato alla sede della Sabertooth per finire ciò che aveva lasciato a metà quel pomeriggio, disturbato dalle assurde liti dei suoi amici.
Ma non appena aveva aperto l’ennesima lettera di lamentele che richiedeva gentilmente dei risarcimenti, anche il poco autocontrollo che era riuscito a racimolare lo aveva abbandonato e lui era esploso di nervoso e fastidio repressi, ribaltando il tavolo del suo “ufficio” e sparpagliando carte ovunque, prima di mettersi a misurare la stanza a grandi falcate, attività in cui era tutt’ora impegnato.
Tremava di rabbia non perché ce l’avesse con qualcuno in particolare ma perché, in quel momento, gli sembrava di non essere in grado di gestire tutto e lui odiava sentirsi così.
Lo odiava perché aveva deciso in piena coscienza di essere il punto di riferimento dei propri compagni e non accettava l’idea di fallire.
Solo che davvero, aveva bisogno, anche solo per cinque minuti, di tornare a essere solo Sting Eucliffe.
Sentiva che in quel momento avrebbe rischiato di non rispondere più di se stesso se solo avesse sentito un altro…
-Master?!-
Sgranò gli occhi, senza neppure riconoscere la voce che lo aveva chiamato, sorpresa e preoccupata.
-Che vuoi?!?!- ringhiò fuori di sé, girandosi furente, dimenticandosi che, tanto per cominciare, era notte fonda e quindi nessuno si sarebbe dovuto trovare alla gilda.
Nemmeno lui a ben guardare.
Il cuore gli perse un battito nel riconoscere la persona sulla porta. Occhi sgranati, labbra strette, postura rigida, si vedeva lontano kilometri che non si era aspettata una simile reazione e che ci era rimasta male e Sting prese ad autoinsultarsi in tutti i modi che conosceva.
-Mi spiace io…-
Ma che deficiente era!
Di tutti con lei se l’era presa?! Lei che era l’unica a lasciarlo tranquillo e farsi sempre in quattro per aiutarlo!
-No è a me che spiace, Yukino- la interruppe, agitato, vedendola risollevare lo sguardo dal pavimento -Scusa io… Sono nervoso, non riesco a dormire…-
-Giornata pesante?!- chiese, nuovamente dolce e incoraggiante, sorridendogli apertamente, le guance appena arrossate e lo sguardo che brillava di nuovo.
Sting la contemplò pochi istanti prima di sforzarsi di piegare anche le proprie labbra all’insù, rispondendole con un  cenno del capo e uno scrollo di spalle.
-Com’è andata la tua missione?!- s’informò, considerando che se lei fosse stata lì non sarebbe stato così nervoso a quell’ora.
-Tranquilla! I bambini si sono divertiti un sacco con lo spettacolo di Pisces!- esclamò con voce cristallina.
Il biondo sorrise più convinto, sentendo poi un improvviso senso di stanchezza invaderlo e passandosi una mano sul volto con un rassegnato sospiro.
Aveva bisogno di dormire ma, dannazione, non riusciva a prendere sonno con tutta quella tensione che aveva addosso!
-Vieni con me?!-
Risollevò il capo, sorpreso nel trovarla sempre ferma sulla soglia ma con il braccio teso e la mano aperta verso di lui.
-Dove vai?!-
-Ad ascoltare le stelle- rispose con semplicità, facendolo accigliare.
Aveva sentito male lui?!
-Vuoi dire “vedere”!-
-No! Voglio dire “ascoltare”!- protestò la maga, lasciandolo perplesso.
Yukino fece due passi nella stanza e si mosse verso la finestra sulla parete sinistra.
-Da piccole, quando non riuscivo a dormire, Sorano mi portava fuori in giardino della nostra casa e mi diceva di ascoltare le stelle, io chiudevo gli occhi e riuscivo a rilassarmi e poco prima di addormentarmi sentivo questa musica bellissima che lei diceva essere la voce delle stelle- spiegò, perdendo lo sguardo sulla volta scura e densa, in quella notte di novilunio -Crescendo, ho imparato a sentirla ogni volta che voglio, non solo quando sto per addormentarmi ma ci vuole allenamento. Ma non ho mai smesso di godermi quella melodia quando non riesco a prendere sonno- concluse, prima di tornare a cercarlo con gli occhi -Allora, vieni con me o no?!-
Sting la guardò in silenzio ancora alcuni attimi, godendosi la sua visione in quella strana atmosfera creata dalla penombra e dalle luci della strada che entravano filtrate dalla finestra. Sentì il cuore accelerare nel considerare quanto fosse bella Yukino e dovette deglutire per inumidire la gola prima di rispondere.
-Va bene, andiamo- soffiò, avvicinandosi per intrecciare le dita con le sue.
 

 
§

 
Smosse le spalle, le dita intrecciate dietro la nuca e una luce finalmente più rilassata negli occhi.
Stare lì sulla collina insieme a lei, le teste vicine con i piedi orientati in direzioni opposte, la nuca di Yukino posata sul suo braccio piegato e il suo profumo a circondarlo, lo aveva davvero aiutato a eliminare un po’ la tensione.
-Si sta bene eh?!- chiese l’albina, dopo aver liberato un mugugno che lasciava trapelare tutto il benessere che provava.
Sting girò le iridi blu per guardarla di striscio, trovandoli a occhi chiusi e labbra increspate.
-Io continuo a non sentire nulla!- fece presente con tono volutamente provocatorio.
Yukino aprì un occhio per guardarlo, sollevò un sopracciglio e tornò a chiudere entrambe le palpebre.
-Non sei abbastanza allenato, Sting-sama- affermò, saputa, facendogli strabuzzare gli occhi.
-Io non ho bisogno di allenamento!- protestò il biondo -Sei tu che senti cose che non ci sono! Sono il Master o no?!-
Il silenzio che calò subito dopo, rotto dal lontano frinire dei grilli, fu rotto improvvisamente da un suono sbuffato che precedette l’esplosione di risa incontenibile della maga degli spiriti stellari.
Incredulo e indignato, Sting girò completamente il volto, sgranando gli occhi.
-Sembri mestruato!- lo prese in giro, faticando a respirare e dando libero sfogo al divertimento, prima di calmarsi -Sei davvero al limite eh?!- gli chiese poi, incatenando i loro sguardi.
Il Dragon Slayer boccheggiò qualche secondo, per poi chiudere gli occhi e premersi pollice e indice sulle palpebre.
-Sì lo sono- ammise, vagamente disperato.
Un movimento vicino a lui e l’aumento del profumo di Yukino nell’aria lo spinsero ad indagare cosa stesse combinando la ragazza e, quando la rimise a fuoco, la trovò sdraiata a pancia in giù, il capo piegato sopra il suo con le punte dei nasi che si sfioravano, pericolosamente vicina e sempre immancabilmente sorridente.
-Stavo pensando una cosa- gli disse, sgambettando nell’aria.
-Cosa?!- domandò rilassandosi un altro po’ ancora Sting, portando una mano sulla sua nuca e accarezzandole i capelli.
-Mi servirebbe un permesso speciale, Master…- cominciò sottovoce, sconvolgendolo.
No dai non era possibile!
Ne stava davvero approfittando per chiedergli qualcosa?!?! Ma non lo aveva portato perché si rilassasse?!
-Yuki!!! Eddai!!!-
-Ahahahahahah! Stasera sei uno spasso!-
-Non è divertente!- le fece notare, stortando il viso in una smorfia.
-Oh andiamo! E comunque che pretendi?! Essere la donna del Master dovrebbe darmi qualche privilegio!- sostenne convinta, senza però riuscire nel suo intento di farlo almeno sorridere.
-Non mi piace sai?!-
La maga sgranò gli occhi, colta alla sprovvista.
-Cosa?!-
-Quando mi chiami Master. È troppo… formale- spiegò, mentre Yukino tornava a socchiudere gli occhi a mezzaluna e si abbassava di più su di lui.
-Preferisci Sting-Sama?!-
-Preferisco Sting e basta- mormorò in risposta, piegando la testa all’indietro per avvicinare di più le proprie labbra alle sue, facendo focalizzare la giovane sulla propria bocca.
-Beh anche io preferisco Yuki, ma in gilda non mi chiami mai così- si strinse nelle spalle, prima di accostare la bocca al suo orecchio -E comunque…- cominciò sentendo le guance arrossarsi suo malgrado -…quando te lo ansimo “Sting-sama” non ti dispiace per niente- soffiò, provocando al mago una scarica lungo la schiena.
Deglutendo a vuoto, Sting si domandò quando era successo che la sua timida e riservata compagna fosse diventata così maliziosa e priva di filtri. Non che gli dispiacesse, ovviamente, anche perché lo faceva solo con lui e quel cambiamento era stato solo per lui.
-Allora, passato il nervoso o no?!- domandò ancora, posando i palmi sulle sue tempie e contemplandolo un po’ persa.
Senza più esitare, Sting si spinse un poco indietro e sollevò la nuca per poterla baciare, portando una mano sulla sua testa per tenersela vicina.
I loro odori si mischiarono con i loro respiri, mentre si inumidivano le labbra a vicenda, assaporandosi e gustandosi con calma nella brezza della sera.
Una musica improvvisa e melodiosa riempì le orecchie del ragazzo, facendolo sobbalzare e portando Yukino a porre fine a quel contatto sempre agognato.
-Che succede?!- si preoccupò la maga, notando la strana espressione del Dragon Slayer e i suoi occhi spalancati.
-L’ho sentita- mormorò incredulo, prima di piegare le labbra in un sorriso e liberare una risata -L’ho sentita Yuki! La musica!!!-  si esaltò, mettendosi a sedere e girandosi verso di lei -Pazzesco!- esclamò, mentre Yukino si metteva in ginocchio, avvicinandosi di più.
-Hai visto che non mi invento le cose?!- gli fece presente, guardandolo tra l’innamorato, il minaccioso e il divertito -Pretendo delle scuse!-
-Scuse?! Ma non ti ho detto niente!-
-Hai detto che sento cose che non ci sono!-
-Oh ma dai!!!-
-Parlo sul serio! Scusati!-
-Ma non ci penso nemmeno!- si rifiutò il biondo, facendole assottigliare lo sguardo.
-Molto bene! Allora ti chiamerò solo Master finché non ti scuserai!- lo informò incrociando le braccia al petto.
-Non dirai sul serio!-
-Mai stata così seria, Master!-
-Yukino andiamo!-
-Cosa?! Qualcosa non va?! Master!-
-Okay ora smettila!-
-Smetto di fare cosa, Master?! Io non sto facendo proprio niente, Mas…-
Le parole le morirono in gola e il fiato le si mozzò quando Sting se la trascinò sul petto, impedendole di proseguire  e sgusciando con la lingua tra le sue labbra, accarezzandole il palato, continuando a baciarla con passione e stringendosela addosso, finché non la sentì abbandonarsi persa. Solo allora si distanziò, ghignante e trionfante nel trovarsela aggrappata addosso mezza in trance.
-Sting-sama- ansimò, mentre il biondo le posava un palmo sulla guancia e premeva la fronte contro la sua.
-Così va molto meglio…- commentò, riscuotendola.
Yukino si avvicinò ancora di più, inspirandolo a pieni polmoni e stringendo la sua pettorina tra le dita.
-Andiamo a dormire?!-
Sting rifletté qualche secondo per poi scuotere piano la testa.
-Continuo a non avere sonno- le disse, con un’espressione che era tutto un programma.
E poi, aveva la sua personale teoria su come era riuscito a sentire la voce delle stelle. E aveva appena deciso che aveva voglia di sentirla ancora.
Ancora e per tutta la notte.
 








Angolo di Piper: 
Salve a tutti! Oggi mi rivolgo agli amanti della coppia StingYukino! Innanzitutto spero che questa OS vi sia piaciuta e poi vorrei informarvi che sul forum FairyPiece, di cui trovate il banner qua sotto, stiamo organizzando lo StingYu Day e vorremmo sapere se qualcuno è interessato a partecipare! Potrete trovare tutte le informazioni nella sezione "Iniziative --> Days"! Vi aspetto numerosi! 


 
Hai voglia di shippare?! Io sì! 
 





 
 
  
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