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Autore: Sibilla9    03/11/2015    5 recensioni
Siamo nella Virginia del 1880.
In questa storia vivremo le vicende amorose e familiari dei quattro corvini fratelli Salvatore.
Ognuno è diverso e speciale a modo suo ma è anche capace di mettere in seria difficoltà i genitori.
Damon ed Elena si troveranno alle prese con figli ribelli,studiosi, vivaci, malinconici e tanto altro ... ne saranno all'altezza ? Lo scopriremo.
TUTTI UMANI
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Family Trubles







Si approssimava l'imbrunire e in lontananza si scorgeva una casa vittoriana posta in aperta campagna nella Virginia del 1880.
Mistyc Falls era il nome della piccola e ridente cittadina.
Salvatore era il nome della distinta ed elegante famiglia di cui ci accingiamo a parlare.


Il silenzio era rotto solo dal canto degli uccelli e dalle ruote di una carrozza che si avvicinava al cancello della deliziosa villa.
Il gorgoglio del ruscello era familiare all'uomo nella vettura tanto quanto la risata dei suoi figli.
Tutto lo riportava a casa, anche il vento fresco che entrava impavido dal finestrino.

Lui non aspettava altro che rivedere la sua famiglia così come la sua famiglia non aspettava altro che rivedere il suo pilastro.

Una donna, all'interno dell'abitazione, sorrideva in modo gioioso nell'apprendere dalla governate l'arrivo dell'amato marito.
Socchiuse gli occhi e sospirò come se avesse passato l'inferno senza di lui.
Le mancava quell'uomo tanto quanto la vita stessa.

Poco dopo all'interno della magione:

<< Ehi, ciao straniero … >>

Si sentiva risuonare da una voce femminile mentre i tacchi picchiettavano sul pavimento di marmo per approssimarsi velocemente verso il fulcro di tutta loro attenzione: un uomo moro voltato di spalle. Non sembrava esserci esistenza per la padrona di quella soave dolce voce senza quell’unico essere umano a cui era rivolta tutta la sua essenza.

Una mano gentile e delicata andava ad accarezzare amorevolmente la spalla dell’uomo dai capelli corvini e aitante che era appena entrato dall’ingresso bloccandosi come richiamato dal suono della sua personale sirena.
La donna aveva gli occhi che brillavano di vero e sincero amore intanto che l’uomo, voltandosi, le sorrideva in modo sghembo ben poco castamente.
Per lui lei era il suo primo ed unico amore così come lui era stato per lei.
Indivisibili e indissolubili.
Fissi in cielo come stelle.

Socchiuse le labbra come in un sogno e accarezzò il volto olivastro di lei intanto che socchiudeva gli occhi beandosi di quel tocco.
Lei aveva le palpebre chiuse come a voler ricordare un momento ben preciso della sua esistenza da associare con l’uomo che aveva sposato tanti e tanti anni fa.
I loro respiri si spezzarono all’unisono quando i loro occhi si ritrovarono come da un lungo viaggio durato secoli e non pochi giorni.

Occhi così indiscreti pittore non aveva mai dipinto, bocche così bramose non avevano mai trovato alcun bravo poeta che potessero raccontarle degnamente.
Nessun artista era mai riuscito a descrivere l’alchimia tra queste due persone, anime incantate l'una dall'altra.
Il bacio che ne seguì fu intenso, soave e, neanche a dirlo, ricco di magia.
Si sorrisero scrutandosi con le dita il volto come a voler imprimere nella mente dei dettagli che prima di allora non avevano mai notato.

I loro visi erano segnati da qualche piccola ruga sebbene fossero ancora giovani e di bell'aspetto.
I capelli dell’uomo avevano sulle tempie una leggera sfumatura argentea che lo rendevano ancora più affascinante, mentre gli occhi della donna mostravano i segni di aver vissuto mille avventure, di essere stata una madre e di esserlo tutt'ora.

Sì, perché non è vero che gli occhi non cambiano, sono i primi a subire mutamenti.

Fronte contro fronte l’uomo ruppe il mistico silenzio con semplici e chiare parole :<< Mi sei mancata Elena. >>
Lei socchiuse gli occhi sorridendo tenendogli il volto tra le palme: << Anche tu Damon. >>

<< I ragazzi ? Stanno bene ? >> chiese preoccupato il moro accarezzandole intimamente la schiena.
Lei lo fissò: << Sì, certamente, li ho lasciati in sala a finire l’albero di Natale. Ti aspettano per mettere il puntale, come sempre. >>
Un bacio sfuggì rapido dalle labbra rosee di lei per poi chiedere: << E’ andato bene il viaggio di ritorno ? >>

<< Certamente, tutto come da programma. >> sogghignò lui.
Un attimo dopo si udì chiaramente il rumore di porcellane rotte e voci concitate.
Damon sorrise e alzando le spalle dedusse: << Mona non aveva ancora distrutto nulla, immagino. >>
Elena sorrise di gusto arricciando il naso: << Tua figlia non ama le suppellettili. >>
<< Dominick ? Sta ancora studiando ? >> chiese curioso.
<< Si, sono sicura che il suo destino sia nell’avvocatura o come medico. E’ così interessato al mondo che divora libri in una maniera ammirevole. >>
<< Ne sono sicuro anch’io. Eh Desiree, dorme ? >>
<< No è sveglia, ha solo 6 anni ma sa quel che vuole e ti voleva spettare. Nessuno è stato capace a farle cambiare idea. >>

L’ uomo sorrise pensando a tutti e quattro i suoi figli e sia lui che Elena arrivarono ad una conclusione:
<< Se l’errore di Dorian nella società di famiglia l’avesse commesso Desdemona lei avrebbe semplicemente alzato le spalle come se avesse rotto una pallina di Natale.>>

Elena sorrise: << Mona è molto smile a te mentre Dorian a me. >>
Damon si risentì avvicinandosi furtivo alla moglie: << Cosa vorresti dire ? Che io sono uno sconsiderato e tu un’assennata ? >>
<< Esattamente. >>
<< Cosa mi tocca ascoltare … >> si portò una mano sulla fronte in modo teatrale.
<< La verità, signor Salvatore ! >> risposa piccata Elena.
<< Ma non credo proprio. - si spostò dalla donna - Va bene, è meglio se vado a parlare con Dorian, anche lui è in sala ? >>
Il tono di lei cambiò, diventando addolorato:
<< No, lui è nel tuo studio a cercare una soluzione al suo errore, ero con lui fino ad ora. E’ mortificato, Damon. >>

Si schiarì la voce:<< Gli vado a parlare immediatamente. >>
Nel momento in cui stava per allontanarsi da lei Elena gli prese il braccio tenendolo un poco a vicino sé:
<< Ieri tuo padre gli ha detto parole molto dure. L’ho fermato prima dell’inevitabile litigandoci ma Dorian è molto sensibile e credo che lo abbia umiliato sin troppo… >>

Damon si voltò accigliandosi e con tono rabbioso domandò: << Cosa ha osato dirgli ? >>
<< Le solite cose tipiche di tuo padre “ Che tu saresti stato molto deluso da lui, che non avresti più riposto fiducia in lui e che era una vergogna per la famiglia avere un incapace come lui” e così via …>>
Scosse la testa rattristito stringendo i pugni lungo i fianchi mentre gli occhi gli tradirono il dolore che sentiva nel cuore:
<< Sciocchezze, tutti sbagliano e lui è giovane e ha ancora molto da imparare. >>

Lei addolcì il tono:<< Lo so, ti prego, confortalo: lui ascolta solo te. >>
Damon fece sì annuendo con il capo: << E’ il mio primogenito e so cosa significa avere tutti gli occhi puntati contro, puoi stare tranquilla: sono suo padre non suo nemico. >>
Elena lo guardò con ammirazione e lui terminò:
<< Aspettateci in sala, non ci vorrà molto. >>
L’uomo si avvicinò alla donna e la salutò con un bacio.

Poco dopo Damon bussò alla porta del suo studio chiedendo: << Si può? >>

<< Papà ! – si udì una voce spaventata e si sentì muovere delle carte convulsamente e qualcosa di pesante cadde a terra - Accidenti. No, non entrare per favore... >>

<< Dorian, tutto bene ? >>















Spazio personale:

Com'è l'idea della famiglia Delena ? Vi piace ?


Questa è la scaletta con relative età dei figli di Damon ed Elena:

Dorian 20
Desdemona/Mona 17
Dominick 14
Desiree/ Desy 6


   
 
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