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Autore: LaRagazzaImpossibile    06/11/2015    2 recensioni
Ehm, scusami, tu che stai scorrendo questo elenco di fanfiction: dammi solo un minuto, ci sei? Bene!
Immagina: hai tanto sonno, la stanchezza ti opprime come un macigno che ti schiaccia ogni vertebra, cosa fai? Decidi di dormire!
E se...i tuoi incubi fossero in grado di ucciderti, sottoforma delle tue più grandi paure? Dormiresti? No?
Allora, benvenuto su Oblivia!
*Fanfiction leggera, avventurosa e...riposante ;)
Dormire non sarà più la stessa cosa
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clara Oswin Oswald, Doctor - 12
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Dream no more-

"D'accordo, clama....calma calma calma..." gesticolava il Dottore agitato.
Clara non voleva spaventarlo, cercò di restare calma, ma la sua voce tremava.
"Dottore...dobbiamo entrare nel sogno di qualcuno...adesso"
"sto pensando, sto pensando" cominciò ad irritarsi.
"Cerchiamo qualcuno che ha sonno" guardò i due, afferrò la mano di Clara e la avvertì:
"Dobbiamo correre Clara, ora più che mai" la ragazza impossibile annuì.
Cominciarono a correre, il Dottore non lasciò la sua mano neanche un istante, Dave li seguiva.
Cercarono, ma nessuno voleva aiutarli, troppo spaventati da ciò che poteva accadere.
20 minuti.
Gli abitanti erano come allenati a non dormire, dormivano pochi minuti e si svegliavano con i mezzi più forti, spegnevano fiammiferi sulla pelle o si provocavano dolore.
10 minuti.
Arrestarono la loro corsa, Clara lasciò la mano del Dottore e si fermò barcollando e respirando a fatica.
"Dottore, io non ce la faccio", il Dottore fece qualche passo verso di lei, le prese il volto e la incitò ad ascoltarlo, ma Clara ciondolava tra le sue mani.
"Clara ascoltami...-la scosse-non devi, chiaro? Non puoi, non abbandonarmi, la tua vita non dipende da me, dipende da te, dipende adesso, resisti, lo so che puoi farcela andiamo..."
Clara sospirava, le palpebre erano come due piume legate ai sassi, il desiderio di lasciarsi andare e dormire il più possibile si era impossessato di lei, non desiderava altro che un dolce, intenso e lungo sonno...
"Clara! -urlò il Dottore- sei la mia ragazza impossibile, resta sevglia!".
Non capiva nulla, tranne quelle bellissime parole.
"Proviamo con Sara" propose Dave,  il Dottore lo fissò, si portò un braccio di Clara alle spalle, senza metterla in braccio per paura di farla addormentare prima, corsero a casa sua.
"Sara! Sara!" chiamò il Dottore trascinando Clara insonnolita.
Sara allarmata corse alla porta dal piano di sopra, il Dottore affidò Clara a Dave.
"Che succede? oh Dottore, siete tornati!"
"Sara, Clara è in pericolo, devi addormentarti, solo tu puoi aiutarci, ti scongiuro"
Il Dodicesimo che ancora una volta, torna a scongiurare, a scongiurare per la sua Clara.
Sara era come pietrificata, ma voleva aiutarli "ecco io..."
"Dot..Dottore" il sospiro strozzato di Clara attirò il suo sguardo.
"Vieni a....prendermi" detto questo Clara cadde a terra.
Addormentata.

Un cuore fermo, in quell'istante di terrore.
"Clara...-sospirò inginocchiato accanto a lei cercando di svegliarla...- Clara...-prese il suo viso tra le mani e cominciò a chiamare a gran voce- Clara! No Clara, andiamo...svegliati Clara!".
Shiaffeggiò delicatamente, scuoteva, scrollava, la apriva le palpebre.
Ma chi ti sveglia da 20 ore di sonno arretrato?
"Ho sbagliato coordinate, ho messo l'alba del giorno dopo- cominciò a disperarsi senza mai smettere di guardarla- non te Clara, non te..."
Ricordava Amy e Rory, quell'abbraccio preoccupato prima di arrivare a Manhattan, prese la testa di Clara e la portò al suo petto con gli occhi lucidi.
"Oh Clara...la mia Clara" strinse gli occhi e capì che doveva darsi da fare.
Tirò fuori gli occhiali sonici.
Dave e Sara lo guardono preoccupati.
"Andrò io nel suo sogno, sono l'unico in grado di farlo -Dave si risentì, il Dottore si alzò in piedi e lo guardò- tu, appena ti faccio un segno, indossa gli occhiali, guarda Clara e pensa alla parola... -deglutì, chiuse gli occhi e concluse-...Soufflè".
"D'accordo".
Detto questo il Dottore si sedette accanto a lei e si avvicinò al volto di Clara, dopo averla sistemata a sedere sul pavimento.
Poggiò la fronte alla sua e cercò di addormentarsi, ma non funzionò.
Si conoscevano da troppo tempo per un semplice contatto.
Timidamente, il Dottore capì cos era necessario: le prese il volto con le mani, respirò tremante e le sfiorò le sue morbide labbra, per poi spingerle contro le sue.
Il suo corpo cadde addormentato ma si svegliò nel sogno di Clara.
Erano svegli, vicinissimi e con le labbra ancora toccate.
ll baciò durò qualche istante nel sogno, perchè sembrava che entrambi volessero prolungarlo, per poi rendersi conto della situazione.
Quando le labbra si fermarono, entrambi spalancarono gli occhi, il Dottore staccò le mani dal volto di Clara e come due corpi con la stessa carica elettrica, si respinsero, imbarazzati.
Il Dottore rimase con la bocca oscchisa e le braccia spalancate, Clara aveva lo stesso identico sguardo che aveva appena si era rigenerato.
"Mi hai...baciata" disse lei incredula, occasione per il Dottore di rifare l'imbarazzo.
Si sistemò la maglia e si schiarì la voce.
"Tu hai arrossito" aggiunse picchiettandole il naso.
Clara sorrise brillantemente e si lanciò tra le sue braccia, sapeva che il Dottore non l'avrebbe abbandonata, il suo compagno ricambiò il gesto sorridendo.
"Sei venuto a salvarmi" disse lei
"Come sempre, Clara Oswald" rispose con un tono soddisfatto.
Erano in una stanza grandissima e luminosa, completamente piastrellata da mattonelle bianche candide, non vi erano luci, nè finestre, ma era comunque luminosa.
"Dove siamo?" chiese lei.
"beh, questo è il tuo sogno, non il mio, dimmelo tu"
"non mi conosco bene Dottore...aspettiamo il Synix?"
"Suppongo di sì, a meno che tu...non abbia paura...-si guardò intorno sarcastico- di piastrelle e...stanze bianche? Prendiamo una mattonella!"
Clara alzò gli occhi e guardò il Dottore scuotendo il capo.
All'improvviso sul fondo della parete sinistra alcune piastrelle si aprirono, era il momento.

"Andiamo, Ragazza Impossibile, cos è che ti fa più paura?" si domandò il Dodicesimo, fissando quel punto della parete e bloccando la lingua tra le labbra, impaziente.

In effetti era un lato di Clara che lo incuriosiva molto.
Ma purtroppo, non stavolta.
Una figura venne fuori da quella crepa.
Slanciata come lui.
Oscura, come lui.
Il Signore del Tempo, come lui.
Il Dodicesimo, venne fuori da lì, provocando stupore e delusione.


Ecco il Dottore, il Dodicesimo: la più grande paura della Ragazza Impossibile.
   
 
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