Libri > Artemis Fowl
Segui la storia  |       
Autore: Vavyfoxy    24/02/2009    3 recensioni
Artemis, a causa di una brutta depressione, decide di dedicarsi ad un po' d'evventura. Per questo chiede aiuto al capitano Spinella ma si ritroverà coinvolto in una guerra interspecie tra il popolo e una nuova razza di goblin. Sarà il Popolo ad avere bisogno d'aiuto, ma quest'aiuto non è detto venga da Artemis, ma da qualcosa di molto più grande...
Genere: Azione, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spinella avanzò cautamente nella galleria.
La 3A era stata aperta da poco, anche se la sua nascita era avvenuta moltissimo tempo fa. L’avevano creata gli elfi della prima dinastia ma era risultata inutilizzabile per molto a causa delle scosse sismiche che la colpivano frequentemente.
Spinella era di ricognizione lì intorno assieme alla sua squadra. Collaborava con quattro elfi: Jahan, Torladis, Frarel, e Arcadio. Ovviamente erano tutti maschi, lei era l’unica donna della LEP.
Spinella era di ronda durante il tempo libero, ma era sempre pronta a correre di sopra per eventuali emergenze.
-    Siate cauti, potrebbero essere dei folletti minatori.
-    E se non fossero folletti ma umani?- era Torladis a parlare, non si fidava mai di nessuno.
“Calma e sangue freddo Spinella” si disse l’elfa “fa come Artemis… lui ha sempre tutto sotto controllo…. Ma come diavolo fa?!?!?”
Il capitano Tappo sospirò, deglutì e continuò a strisciare attaccata al muro della galleria. Un rombo improvviso rimbombò nel tunnel. Spinella sentì i gemiti soffocati dei suoi colleghi, dovevano star crepando di paura.
Dalla fine della galleria provenivano dei rumori inquietanti. Delle risate improvvise fecero sussultare Spinella. “Goblin! Solo loro sanno ridere così!!!” sentì una strana sensazione bruciargli nel petto: timore, rabbia e incertezza messe assieme.
-    mantenete la calma, vado avanti io. Voi contattate i vostri generali e avveri teli di un probabile problema. Non allarmateli, non sappiamo ancora se sono innocui o meno.
Gli altri elfi sospirarono di sollievo. Sicuramente non avevano nelle vene il coraggio e l’audacia di Spinella.
Un rumore terribile sovrastò le vocine gracchianti. Il rumore di una grande attrezzatura di ferro che veniva pesantemente trascinata sulla nuda roccia. Le vocine si fecero entusiasmate, quasi felici, ma l’aria che giungeva ai polmoni di Spinella era carica di timore. Il timore dei goblin.
L’elfa vide in lontananza delle gigantesche torce a fuoco accese, i goblin che le portavano erano più piccoli del normale e si muovevano quasi seguendo un ritmo ben preciso mentre osavano frustare un troll che trascinava un’immensa gabbia coperta da una specie di telone.
Spinella trattenette il fiato. Il troll doveva essere addomesticato oppure drogato perché non reagiva minimamente.
La ragazza si avvicinò il più possibile e si nascose dietro un masso su un lato della galleria. Rimase ad osservare la scena.

Il goblin più grosso portava una strana camicia di velluto verde e un cappello nero che ricordava quello dei pirati, alla cintura portava una pistola umana. L’altro aveva una carnagione giallastra ed aveva solo dei pantaloni marroncini da cui pendevano due lunghe spade a misura di goblin. Considerando che un goblin è alto poco più di un nano le armi dei due dovevano essere grandi poco più di mezzo braccio.
Spinella non aveva mai visto dei goblin del genere. Erano troppo abbelliti per essere dei goblin, a meno che non ci fosse di nuovo lo zampino di Opal Koboi. No, non poteva essere, lei era in carcere e quelli erano dei goblin ben diversi da quelli che vedeva tutti i giorni.
Il goblin più grosso frustò il troll ridacchiando.
-    brutta palla di muscoli che non sei altro… manco ce l’avessero un cervello sti troll… ha ha ha, muoviti! Non abbiamo tutta la notte… il Dio vuole la sua preda!-
Spinella fece un salto. Quale Dio? Che razza di goblin erano quelli?
-    ma capo, così lo fa infuriare…- fu il piccoletto a parlare.
-    Taci! Il grande capo ha al suo servizio i troll da decenni… sa benissimo che abbiamo qualcosa che è dieci volte peggio di un troll, qua dentro…- indicò la grandissima, enorme, gabbia. Dentro ci sarebbero potuti stare come minimo sei troll. Dovevano star trasportando una creatura immensa, ma ben sedata dato che da sotto il telone non proveniva alcun rumore o movimento.
-    Si lo so capo ma…-
-    Niente ma, insetto… ringrazia il cielo d’essere qui. Sono in mille a desiderare questo compito. Saziare il Dio con la sua preda più ambita… quella che cerca da millenni…-
-    Non può cercarla da millenni capo, la creatura non ha tutti questi anni. Al massimo ne ha quindici…-
-    Taci! Il Dio sapeva della sua venuta e… ma cosa sto a spiegarti!?! Sei un incapace, non capiresti. Che indecenza! Uno come te che ha il compito di saziare il Dio. Sai cosa ti dico? Se Karkadof non si fosse fatto sbranare assieme alla preda, nell’ultimo sacrificio che abbiamo fatto, tu non saresti qui. Saresti a casa tua a mangiare patatine umane e io avrei ancora un buon sacerdote al mio fianco… ma no, perché quel genio di Karkadof si è fatto sbranare, che intelligientone. Aspetta di vedere il Dio, morirai di paura te lo assicuro.
-    Come puoi dirlo? Non credo sia tutto sto granché…
-    Ha ha ha… tremi per un troll, come farai a sopportare la vista del Dio? Con tutte quelle zampe enormi, quei denti velenosi che ti spappolano le budella appena ti sfiorano. Oh, che morte atroce quella che spetta alle prede.
Il goblin giallo tremò di paura ma subito si ricompose per non fare una brutta figura davanti al collega.
Il capo, quello vestito di verde, si avvicinò al muro della galleria e ci batté addosso con un lungo bastone verde. I rintocchi rimbombarono nella galleria come volessero annunciare l’inizio di un rito antico quanto il mondo.
La parete di roccia si illuminò piano e mostrò un grandissimo e complicato disegno circolare con un moltitudine di simboli che Spinella non conosceva.
-    muoviti - gridò il goblin verde cercando di frustare il troll ma la creatura schivò l’attacco
-    avanti!!! Muovi quella gabbia!
La creatura si oppose e si allontanò dai due.
-    ma che fai?!?! Scappi?!?!? No, torna indietro!!!
Ormai il troll se l’era svignata.
“un troll che ha paura? Cosa può fare tanta paura da far scappare un troll?” si domandò Spinella, continuando a stare nascosta dietro il grande masso.
-    ora che facciamo capo?
-    Darvit!!!! Il Dio non deve uscire dalla tana oppure facciamo la fine di Karkadof!
-    Che… che vuoi dire capo?
-    Taci… sto pensando
“ un goblin che pensa!?!?! Questo è un giorno memorabile” scherzò Spinella ma non era per niente il momento giusto per scherzare.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Artemis Fowl / Vai alla pagina dell'autore: Vavyfoxy