Fumetti/Cartoni europei > Huntik
Segui la storia  |       
Autore: Mixi_    08/11/2015    1 recensioni
Buon Salve a tuttiiii :D Siiii sono finalmente tornata ;) Non sono sicura della scelta del titolo ma è per dare l'idea di cosa potremmo parlare in questi lunghissimi capitoli: 1) La squadra Huntik NON esiste. 2) Zhalia è la comandante di una nave pirata (bella trovata eh ;) ?) 3)Il vero nemico non è quello che sembra 4) Come già successo nelle mie ff, Sophie e Dante sono cugini ASSOLUTAMENTE coppia ZhaliaXDante e LokXSophie!
Genere: Avventura, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO SESTO


I giorni avevano preso a scorrere velocemente, tanto che era già passato un mese dalla battaglia e le cose a bordo della perla nera avevano preso un flusso di verso. Una cosa completamente nuova.

Lok aveva chiesto la mano di Sophie la quale, aveva risposto subito di si, decidendo di trasferirsi a bordo del vascello e diventare una donna di mare.

I due fratelli Fierce avevano deciso di scendere dalla nave per esplorare le antiche rovine dell’isola; andare a far visita all’antica rovina del Dio Cherit era sempre stato qualcosa che avevano sognato.

Si diceva che questo Dio avesse il potere di farti riconciliare con qualcuno di importante… perché non provare?

Dante era stato “dimesso” dal medico di bordo, era tornato a palazzo a governare il suo popolo ma, trovava sempre un momento per scendere fino al porto per andare a far visita a Zhalia la quale, si era svegliata ed era tornata in forze.

In un giorno di sole, l’ammiraglio Vale scese fino alla barca della piratessa con un enorme mazzo di fiori, alcune erano rose bianche altre invece delle bellissime e prestigiosissime calle, rare in quell’angolo di oceano.

-è permesso?- chiese Dante salendo sul ponte principale della perla nera.

-Dante!! Che bello vederti!- esclamò Sophie correndo ad abbracciare il suo amato cugino per poi dire –Che bei fiori! Sono per Zhalia?-
-Si… visto che si è rimessa del tutto pensavo di portargli dei fiori, magari le faranno piacere!- sorrise il rosso per poi aggiungere –Stai preparando le cose per il matrimonio?-

-Si! Guarda, questo è tutto ciò che vuole preparare Louis! Io trovo tutto fantastico!- esclamò la giovane Casterwille che si trovava al settimo cielo.

-Sono felice a vederti così Soph, davvero! Adesso vado da Zhalia… a dopo!- disse il più grande lasciando la cuginetta che riprese ad assaggiare tutte le pietanze.

L’uomo percorse tutto il corridoio coperto fino ad arrivare all’ultima porta, la porta della stanza più grande, l’unica con il balcone, quella della bella Zhalia.

Bussò.

-Avanti!- disse una voce da dentro.
Dante aprì la porta e notò che la giovane era di spalle, appoggiata al parapetto del balcone che dava sul mare.

L’uomo mosse i primi passi all’interno della stanza osservando il corpo della fanciulla: Le gambe snelle erano coperte dai pantaloni marroni che aderivano perfettamente al suo corpo, modellando il sedere.

I piedi erano privi degli stivali e delle calze.

La camicia di lino lasciava intravedere qualche pezzo di pelle; anche se, secondo la moda del tempo questo capo su una donna non era visto di buon occhio, l’ammiraglio pensava che sulla piratessa fosse il capo più bello e sexy che potesse mettersi
-Ti ho portato un pensierino!- disse l’uomo fermandosi prima del baldacchino posizionato al centro della stanza.

La donna si girò e non poté fare a meno che sorridere –Nessuno mi aveva mai regalato dei fiori..- disse avvicinandosi a Dante che rispose –Lo so-

Zhalia prese i baci stampando un bacio sulla guancia dell’uomo. Prese un vaso che era riposto sotto la sua scrivania e con la brocca da toilette lo riempì d’acqua fino all’orlo per poi immergerci i fiori.

-Sono bellissimi!- disse la piratessa osservandoli. Calle. Le aveva viste solo una volta prima, in un libro illustrato nella biblioteca di Klause.
Erano più belli di quelli del libro ed avevano un profumo così buono, così delicato. Erano appena diventati i suoi fiori preferiti.

-Anche tu sei bellissima!- disse l’uomo che si avvicinò lentamente alla donna che aveva assunto un color paonazzo sulle guance.
Ella si girò per osservare i lineamenti di lui. Era bello, molto bello, forse uno degli uomini più belli che aveva visto. Aveva un fascino particolare: mascolino ma delicato, severo ma dolce, un contrasto come dolce e salato.

Si stava innamorando di un uomo troppo al di sopra della sua portata.

Dante s’avvicinò a Zhalia e portò una sua mano sulla guancia della giovane la quale si lasciò coccolare dall’uomo.
Presto le mani dell’uomo scivolarono sulla vita della donna cingendola in un abbraccio che venne ricambiato da lei.

I corpi dei due erano sempre più vicino fino al punto di ritrovarsi ad un solo centimetro l’uno dalle labbra dell’altra, le due lingue iniziarono a danzare prese da un folle fuoco d’amore.

La donna sentii i brividi cominciare a pervaderla non appena le sue mani si spinsero sotto la sua camicetta, per accarezzare la sua pelle e lentamente la fece indietreggiare fino ad arrivare al giaciglio di coperte e tappeti davanti al camino acceso. L’unica fonte d’illuminazione della stanza oltre ad un timido raggio di sole che entrava dalla portafinestra semichiusa.

Dante alzò la camicia di lino di Zhalia che l’agevolò nel toglierla, stendendo le braccia.

La donna s’adagiò fra le coperte: Dante si distese sul corpo della donna e riprese a baciarla con più foga, come se da un momento all’altro sarebbero dovuti morire uniti.

Dante sentiva che le ferite gli dolevano, così senza fargli male con i polpastrelli delle dita percorse la sua pancia piatta.
 Ansimò e gli sorrise maliziosa, ma non parlò, perché la loro era un intesa silenziosa.

Sapevano che si desideravano. I loro corpi stavano urlando di voler essere uniti al più presto possibile, fremevano al solo pensiero di potersi toccare con più intimità.

La bocca di lui, ardente e avida di passione, baciò l’incavo del collo della sua donna e a ogni millimetro che passava, Zhalia sentiva la propria pelle bruciare sempre di più, come se avesse un incendio addosso.

Dante con i denti morse dolcemente il lobo dell’orecchio e lei allacciò le sue gambe alla vita dell’ammiraglio. Ma non era ancora abbastanza: con un rapido gesto, Dante slacciò il reggiseno di Zhalia e scese a baciare quel seno tondo, sodo, perfetto, lasciando una linea incandescente ogni volta che le sue labbra la sfioravano.

La donna affondò le mani nei capelli color rame di lui e ansimò più rumorosamente, mentre la sua bocca arrivava sul suo ventre.
L’uomo si soffermò a baciare i contorni dell’ombelico e subito venne ritirato su e obbligato a cambiare posizione.

- Che c’è? -  domandò Dante accarezzando i fianchi dall’alto, verso il basso, con un sorriso malizioso, con l’aria di uno che ne sa.

-Cominci a farmi arrabbiare. Lo sai che non mi piace quando qualcuno temporeggia - , disse lei chinandosi a mordere un suo labbro.

-S-si… ma adoro stuzzicarti per poi vederti prendere le redini del gioco - , mormorò ansimando sulla bocca della donna, la quale si posizionò sul suo bacino  comodamente e sorrise maliziosa: - Allora posso vendicarmi?- , domandò.

Dante le sorrise, sfidandola, e prontamente si strusciò sulla patta dei suoi pantaloni.

Fremette e socchiuse gli occhi, mentre lei si chinò di nuovo, per baciare lungo il suo petto. Le ferite si erano ormai rimarginate e di loro rimanevano solo qualche cicatrice: la donna posò la lingua su una di esse e lui gemette di piacere.

Senza fermarsi, continuò a strusciarsi, mentre lui le dava il ritmo.

Con le mani Dante scese lungo i pantaloni e giocherellò con il bottone, aprendolo poco dopo.

Rivoltò la situazione, facendo scivolare il corpo esile della donna sotto di lui e le  bloccò i polsi sopra la sua testa: senza aspettare nessun ordine le fece girare la testa di lato e continuò a baciare e leccare il collo della piratessa, mentre ella ansimava e gemeva dal piacere che quell’uomo le dava.

Dentro sentiva bruciare il fuoco e ad ogni tocco dell’uomo lei fremeva.

In un batter d’occhio Dante sfilò via i pantaloni marroni della donna e fece scivolare una mano sul suo ventre, cominciando a giocare con la sua intimità.

Gemette e, afferrandogli il viso, lo baciò con foga, non aspettando altro che si decidesse.

Pochi secondi dopo anche i suoi pantaloni erano finiti chissà dove nella stanza e a separarli c’erano solo due insignificanti ostacoli che presto avrebbero fatto la fine dei loro compagni.

La mano dell’ammiraglio entrò nelle mutandine della donna che gemette di più, stringendolo a se, come se fosse un preziosissimo gioiello da nascondere.

Nudi, in quelle poche coperte, riscaldati soltanto dalle fiamme del camino, si stavano sciogliendo e fondendo come fuoco e ghiaccio, erano così diversi, socialmente e caratterialmente che fuoco e ghiaccio li rappresentavano a pieno.

Lui il fuoco, lei il ghiaccio.

I muscoli delle braccia di lui si vedevano sguizzare nel tentativo di sorreggersi senza pesare sul corpo della donna.
Dante prese a strusciarsi contro la sua intimità e Zhalia iniziò a sentire le sue voglie implorare per uscire, ma sapeva che il suo amante non avrebbe alzato un dito prima di ottenere il mio permesso, era sempre un gentiluomo.

Senza il mio ok, per lui sarebbe stato come violarmi.

- Voglio sentirti gridare il mio nome… adesso… - , sussurrò l’uomo sospirando di piacere nelle orecchie della donna.
Lo guardò negli occhi e gli sfiorirò le labbra dolcemente, per poi sorridergli, completamente assuefatta dai suoi movimenti:

- Fammi tua… voglio sentirti con me e dentro di me… - , mormorò suadente la bella pirata.

Dante non se lo fece ripetere due volte e istantaneamente si tolse di dosso gli ultimi indumenti che li separavano.
Dolcemente si fece strada fra le gambe della donna ed entrò in lei a poco a poco, senza farle del male.

- Non ti fermare… - , mormorò nel silenzio della stanza la giovane donna.
Erano un’unica cosa.

Lui dava il ritmo ed lei lo seguiva senza esitazione. Il corpo di lei tremava quando veniva sfiorato dall’altro e nello stesso tempo lui godeva nel vederla sua.

L’aria si riempì di frenetici gemiti e sospiri mentre, senza accorgersene, cominciarono a sudare.

Dante intrecciò le sue mani a quelle di Zhalia che vide il viso del suo uomo contrarsi e poco dopo lei arrivò all’apice del piacere.

 Dante sorrise felice del lavoro che aveva compiuto ed iniziò a baciare il collo di Zhalia, ascoltando i suoi respiri affannosi.
-Non abbiamo finito- disse la donna guardando l’uomo con aria maliziosa.
La giovane fece alzare il suo compagno e quando poté muoversi, Zhalia, si mise in ginocchio dando le spalle a Dante.

Si chinò leggermente in avanti tanto da rimanere piegata a novanta con le braccia che si reggevano al letto.
-Mi fai morire…- disse l’ammiraglio con l’erezione a mille.

L’uomo afferrò i fianchi della donna, le accarezzò i glutei per poi risalire ed arrivare al seno.
-Cosa aspetti?- chiese la piratessa

In quel momento Dante la penetrò e le disse –Sei stata cattiva, lo sai?-
-Puniscimi!- rispose Zhalia con la voce spezzata dai gemiti.

Senza farselo ripetere Dante aumentò le spinte all’interno del corpo della corvina iniziando a darle schiaffi sul sedere per punirla.
L’uomo sentiva di essere quasi all’apice ma da buon amante che era non sarebbe mai venuto senza prima far venire lei.
-Dan…te- chiamò Zhalia prima di esplodere in un ultimo, forte gemito segno che aveva passato il limite del piacere.

Dante sorrise felice di averla fatta venire due volte. Diede uno, due, tre affondi finali per svuotarsi finalmente del suo seme all’interno del corpo femminile.

I due si sdraiarono stremati sul letto, Dante tremò e subito dopo si accoccolò sul seno tondo dell’amata.
- Non mi abbandonare - , mormorò lui stringendo la donna, ancora col fiato corto.

- Non lo farò mai, amore mio… - , sussurrò lei a sua volta, accarezzandogli i capelli color fuoco vivace
Lei gli baciò la fronte e fissò un punto indefinito del soffitto, mentre pensava che l’uomo che aveva accanto mostrava di essere fiero e forte, anche se dentro nascondeva un animo fragile.

Contrariamente alla sua natura, Dante era molto sensibile e questa sensibilità la mostrava solo quand’era con lei.


ECCOMIII :D
che velocità eh ;) poi con questo capitolo "BUM BUM WOW" voglio dire bello peperino vero ;) ?
Spero di non aver deluso nessuno (non preoccupatevi che non sarà l'unico capitolo rosso della storia, ne ho già altri in stesura :* <3 Intanto spero che questo sia stato abbastanza di gradimento :D
Ringrazio chi legge ma soprattutto chi recensisce :D
Kiss Kiss
Mixi_
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Huntik / Vai alla pagina dell'autore: Mixi_