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Autore: supermangaka22    08/11/2015    2 recensioni
Il pozzo finalmente si é aperto e Kagome puó, dopo tanto tempo, tornare dal suo adorato mezzodemone.
Gioie e emozioni colorano la vita della giovane miko, ma non tutto è rose e fiori e un demone maligno interromperà la quiete del villaggio Musashi, mettendo alla prova i due protagonisti.
Cosa succederà a Inuyasha e Kagome?
Scopriamolo insieme.
Storia presente anche su wattpad con il nome "I can't stay withoyt you. -Inuyasha", mi trovate con il nickname terry_ronza.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente… sono tornata!
Kagome corse subito dai suoi amici che non vedeva ormai da tre anni per abbracciarli ma all’improvviso notò  che non c’erano solo loro:
-Ma… vedo che non avete perso tempo eh!- disse Kagome rivolta a Sango e Miroku.
-Su divina Kagome così mi fate arrossire!-
-E da quando arrossisci per una cosa per te così normale?- Lo intimò Sango mentre un’aura di fuoco fuoriusciva dal suo corpo.
–Eddai Sango scherzavo hehehe…-
-Oh che carine le vostre gemelle! Sono la tua copia esatta Sango, come si chiamano?- Sango sorrise al complimento e disse alle figlie un po’ spaesate.
-Bambine presentatevi alla zia Kagome come vi ha insegnato la mamma!- Le bimbe un po’ titubanti risposero.
-Ciao tia, io sono Tsubaki.- disse la bimba col kimono rosa,
-Ciao tia, io invece sono Tsukasa.- disse l’altra col kimono verde.
–Che carine mi hanno chiamata zia!- disse Kagome saltellando.
–Beh Sango, Tsubaki e Tsukasa saranno anche spiccicate a te, ma nessuno batte Kiku, è tale e quale a me!- disse Miroku con orgoglio.
–Kiku?- domandò Kagome.
–Sì è quel cosetto tranquillo che sta dormendo sulla schiena di Sango.- rispose Inuyasha. Non lo ammetteva, ma in cuor suo, adorava Kiku, era così tranquillo, non un terremoto come Tsubaki e Tsukasa che torturavano sempre le sue povere orecchie.
–Oh non l’avevo notato, scusa.- si rammaricò Kagome.
–Tranquilla, a volte anche Inuyasha e Miroku si dimenticano che c’è!- disse serena Sango, ridendo.
–Io sono l’unico che non lo dimentica!- esclamò Shippo,
-e zitto tu!- disse Inuyasha assestandogli un pugno sulla testa.
–Ahiiii Kagome lui mi maltratta!- si lamento Shippo. “siamo alle solite” pensò Kagome.
–Tia, tia!- la chiamò Tsukasa –Ma tu sei la fidanzata di tio cane?- chiese con apparente innocenza. Nemmeno tre anni e guarda che discorsi! Inuyasha preso alla sprovvista balbettò sillabe senza senso. E come biasimarlo: proprio Tsukasa doveva chiederlo, quella meno terremoto delle due!
–Sì piccola, sono proprio la sua fidanzata!- Ecco, questo Inuyasha non lo sospettava proprio e divenne più rosso della sua veste. “Che mi succede così all’improvviso?! Non dovrei stupirmi, ormai non siamo più «solo amici», quando abbiamo capito di amarci però, quel maledetto pozzo ci ha separati.”
–Beh immagino vogliate stare un po’ da soli, avrete tante cose da raccontarvi.- disse Sango
–Allora vi fermate a cena da noi?- propose Miroku.
–C-certo, contateci!- Accettò Kagome.
Presero a fare una passeggiata e per un po’ rimasero in silenzio, ma uno di quei silenzi pesanti, che ti mettono la tensione addosso solo ad ascoltarli.
–I-inuyasha… sei arrabbiato con me?- Che cosa? Perché quella domanda?
 –E come potrei Kagome?! Credimi io non potrei essere più felice, ma ho paura che sia tutto un sogno e…-
-E hai paura che tutto finisca rallegrandoti troppo. Non è un sogno. Io sono qui, accanto a te.- lo rassicurò Kagome appoggiandosi a lui.
–Kagome…- mormorò lui.
–Quando sono tornato al villaggio tutti mi chiesero dove fossi finita. Dicevo a tutti che stavi bene, che eri al sicuro perché eri nel tuo mondo e lì non ci sono pericoli. Però, Kagome, io non stavo bene. Questi tre anni sono stati un’agonia indescrivibile, il mondo era diventato tutto grigio. Ma quando ti ho vista aggrappata alla mia mano nel pozzo, il mondo è tornato a colori.-
-Oh Inuyasha… Nemmeno io sono stata bene. In questi tre anni ho fatto le scuole superiori, quelle per cui mi agitavo dei miei esami. Tutti mi elogiavano perché dicevano che avevo una vita perfetta, una bella casa, il diploma, la bellezza. Ma la mia vita non era perfetta, perché senza di te Inuyasha, niente è perfetto.- Inuyasha la abbracciò forte quasi come non volesse lasciarla andare.
-Promettimi che non te ne andrai mai più!- mormorò Inuyasha quasi piangente.
-Sì Inuyasha rimarrò per sempre.- Alzarono il capo e le loro labbra si fusero in un bacio passionale e pieno d’amore, che aveva aspettato troppo tempo per essere dato.
E li lacrime scesero. Lacrime. Di gioia.
Inuyasha correva e saltava con Kagome sulle spalle in direzione del villaggio Musashi. Appena arrivarono atterrò e la fece scendere. Nonostante i vestiti del futuro che ancora aveva addosso la gente del villaggio con stupore esclamò: -È lei, la somma Kagome!- Infondo era normale riconoscerla dopo tutto quel tempo, lei era la sacerdotessa che sconfisse Naraku e distrusse la sfera dei quattro spiriti cancellandola per sempre, l’unica sacerdotessa che ci riuscì, nemmeno Midoriko fu in grado.
-La gente del villaggio  per ringraziarmi mi ha costruito una casa vicino a quella di Sango e Miroku. Io dicevo sempre di non averne bisogno ma non hanno voluto sentir ragioni e me l’hanno costruita. Purtroppo non c’è gusto nel vivere in una casa se non la puoi condividere.-
 -Inuyasha mi stai dicendo che…-
 -Kagome? Sei proprio tu?!- mormorò una voce anziana.
-Vecchia Kaede! Come stai?-
-Me la cavo ancora cara, venite dentro per un attimo.- li invitò Kaede.
–Spiegami bene Kagome, come hai fatto a riaprire il pozzo?-
 -Io non ho fatto niente…-
-Hai pensato a qualcosa in particolare?-
 -Beh sì, ho pensato a quanto mi manchi la gente qui…-
-Va bene, Ah prima che te ne vada… hai intenzione di restare per sempre questa volta?-
Kagome sorrise. –Sì Kaede per sempre-
-Allora permettimi di darti questo- le porse un fagotto. Kagome lo prese e lo aprì. Era una veste da miko. Kagome vide un velo di tristezza impossessarsi degli occhi di Inuyasha.
–Grazie mille Kaede- e si congedarono.
–Sì- disse Kagome.
–Eh?- rispose perplesso Inuyasha,
-Sì verrò a vivere con te Inuyasha, in quella graziosa casetta.-
 
Sul farsi della sera Inuyasha e Kagome si avviarono a casa di Sango e Miroku per la cena, ma ancora non aveva messo il vestito da miko.
 –Buonasera!- salutò Kagome entrando nella casetta.
–Oh Kagome sei tu, ciao!- la salutò Sango
–Sera divina Kagome!- disse Miroku mentre giocava con le figlie, Kiku stava sulla schiena di Sango. In poco tempo la cena fu servita e la consumarono molto tranquillamente. Dopo cena era arrivato il momento di mettere a letto Tsubaki e Tsukasa. Se ne occupò Miroku, con molta fatica ma ci riuscì.
–Kagome vuoi far addormentare tu Kiku?- propose Sango
–Io? Ma non so se esserne capace… posso?-
-Ma certo che puoi! Qualche volta lo chiedo a Inuyasha ma lui non vuole mai prenderlo.- sbuffò scocciata
–Ehi! Mi pare ovvio che non lo prendo, gli farei del male con i miei artigli!- disse offeso Inuyasha. “Inuyasha… si sta preoccupando per Kiku?” pensò Kagome sorpresa. Prese in braccio Kiku e cominciò a cullarlo dolcemente. Kiku aprì per un attimo i vacui occhi blu sorprendendo Kagome. Sì, proprio uguale a Miroku. Il bimbo si addormentò nel giro di 10 minuti. -Allora noi andiamo!- e Inuyasha e Kagome si congedarono.
Inuyasha si stava preparando per andare a dormire, non che ne avesse bisogno, lo faceva solo per Kagome.
–Inuyasha…- lo chiamò
–Sì?- rispose lui.
–Tu vuoi che mi metta la veste da miko?-
  
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